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| CITAZIONE (quietriot @ 28/6/2015, 14:53) Prima di tutto, secondo me, bisogna distinguere tra quelli che vogliono fare gli scrittori come professione (si, ci sono!) e quelli, invece, che vogliono semplicemente pubblicare qualcosa che hanno scritto per il piacere di farlo. E' ovvio che un aspirante scrittore professionista vorrà trarre guadagno da ciò che fa, magari non necessariamente fama (che seguirebbe poi interviste, diritti per film, serie tv ecc ecc ecc) ma un normale e/o discreto guadagno che permetta di vivere / sopravvivere. Pensando a questo e in vista di un'eventuale pubblicazione, lo scrittore di professione dovrà anche aspettarsi contratti editoriali che richiedono un tot numero di opere in un tot numero di anni, cosa che secondo me non è da sottovalutare perchè disegna una profonda linea tra lo scrittore occasionale e lo scrittore per professione. hai ragione sulla suddivisione, ma lo scrittore di professione non credo lo possa diventare e si possa aspettare contratti editoriali se non ha già un discreto successo... (si potrebbe approfondire il discorso su cosa si intende per scrittore di professione, mi pare che abbiamo accennato ancora all'argomento...) CITAZIONE Arrivando al perchè lo scrittore occasionale pubblica o comunque desidera pubblicare, la mia risposta sarebbe: per farsi conoscere. No,non intendo "fama" non intendo "il nome che passa di bocca in bocca", ma con la pubblicazione e con la distribuzione diamo letteralmente una parte del nostro scritto, e quindi una parte di noi, in mano a perfetti sconosciuti lontani da noi geograficamente, anagraficamente, caratterialmente e così via. Ecco perchè oggi sono comuni forum e siti di scrittura, condividiamo un pezzo di noi stessi, con altri. farsi conoscere, sì, il desiderio di un po' di notorietà per quanto su scala ridotta... per i forum mi piace di più il termine comunicare, usato da gioberta Abaluth è nato con questa intenzione... comunicazione bidirezionale tra le persone...
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