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CAPELLI ROSSI COME IL FUOCO, Francesca Vernazza

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francesca vernazza
view post Posted on 11/4/2015, 21:12




Un odore nauseante mi invade le narici facendomi rinvenire.
Pian piano apro gli occhi ma non vedo niente, sono avvolta dalle tenebre.
Sulla faccia sento un fastidio, mi sembra un pezzo di stoffa, o dio ma sono bendata!
Cerco di alzarmi, ma non ci riesco qualcosa mi comprime i polsi e le caviglie, mi pare un filo, anzi no, una corda molto spessa, ma no, non ci credo, sono legata!
Ma come è possibile? Chi mi ha immobilizzata qui?

Cerco di rammentarlo, ma invano, la sola cosa che ricordo, è un fazzoletto sulla bocca e poi il nulla.
La puzza infernale mi giunge in gola e mi fa salire un conato di vomito.
“C’è qualcuno?” domando, nessuna risposta.
Sento uno strano rumore, tendo le orecchie e deglutisco. Un essere misterioso si sta avvicinando a me.
Ora è qui vicino, avverto il suo alito sul viso.
Un caldo improvviso avvolge tutto il mio corpo. Il sudore inizia a colarmi giù dalla fronte, inumidendo la benda che succede? O dio che caldo, aiuto soffoco!
L’individuo si allontana, e il calore insopportabile cessa. Tiro un sospiro di sollievo.
“Chi sei?” gli domando.
L’essere ritorna da me, e il caldo ricomincia. Oh no, non resisto sverrò da un momento all’altro.
Improvvisamente, mi brucia il mento. Tiro un urlo di dolore e lui si sposta di nuovo.
“Cosa mi hai fatto?” gli chiedo con tutto il fiato che ho in gola.
Lo sconosciuto torna da me, e mi sussurra all’orecchio: “Ti piace il fuoco?” “Cosa?”

Il calore diventa più intenso, il sudore cola giù lungo il mio corpo, come se fosse acqua.
Mi viene da piangere, chi è quest’uomo? Ho paura mi sembra uno psicopatico, o dio, aiuto, mi pare di essere in un incubo.
Ma forse è quello, forse sto sognando, anzi sicuramente, non c’è altra spiegazione.

Mi mordo violentemente il labbro e spero di risvegliarmi nel mio letto, ma purtroppo ciò non accade e io sono sempre qui, bendata, legata e nelle mani di un pazzo.
L’uomo mi mette una mano sulla testa. “Si che ti piace, guarda i tuoi capelli sono rossi come la fiamma che arde su queste candele che ho in mano.”
Sento un odore di bruciato e rabbrividisco, mi sta dando fuoco alla punta della treccia. Grido terrorizzata e lui si allontana.
Mi metto a piangere cerco di liberarmi ma invano, i nodi attorno alle mie caviglie e ai miei polsi sono troppo stretti. “Liberarmi ti prego” lo imploro.
Lui si avvicina di nuovo a me e mette la candela vicino al mio viso. Il calore che emana è insopportabile, e mi blocca il respiro.
“Non ti posso liberare” mi sussurra “tu sei malvagia hai i capelli rossi come il fuoco dell’inferno che mi ha fatto vivere Milena da bambino.”
Sfiora la mia faccia con la fiamma delle candele, un dolore lancinante mi fa sobbalzare.
L’individuo si sposta, prende qualcosa e ritorna da me.
“Anche lei aveva il tuo stesso colore in testa.”
Un odore nauseante mi penetra nelle narici.
Mi sembra di conoscerlo o mio Dio è benzina!
Urlo a squarcia gola mi vuole bruciare viva.
Ma perché? Io non voglio morire sono ancora giovane, cosa centrano i capelli rossi? E chi è Milena?

Improvvisamente un ricordo riaffiora nella mia mente: è un articolo di giornale che ho letto pochi giorni fa che parlava di un serial killer che uccideva le donne con i capelli rossi, perché in loro vedeva la matrigna Milena, che aveva quel colore in testa e che lo aveva sempre maltrattato da piccolo.
Questo individuo sicuramente è il serial killer, o no, aiuto!
O santo cielo, rovescia la benzina per terra, e me la tira anche addosso. No, no non voglio morire, qualcuno mi aiuti!
Sono terrorizzata, da un momento all’altro, il mio giovane corpo sarà avvolto dalle fiamme e io sarò spacciata.
Sento una sirena, mi sembra un’ambulanza anzi no, è la polizia.
Forse i poliziotti arriveranno in tempo, e mi salveranno, prima che questo pazzo carbonizzi la mia giovane carne.
“Accidenti, mi hanno trovato, ma come hanno fatto?” urla furibondo l’assassino.

Spero che se ne vada, e mi lasci vivere la mia vita, come è giusto che sia.
La sirena è sempre più vicina, dai muovetevi, non c’è tempo da perdere, vi prego salvatemi.
“Presto devo scappare” “ma prima ti brucio maledetta, a te e ai tuoi capelli rossi come il fuoco” aggiunge e poi se ne va.
Le fiamme mi avvolgono, aiuto, la mia pelle inizia a bruciare, il caldo diventa insopportabile, il dolore atroce.
Ormai non ho più scampo, il mio destino è segnato.

Edited by francesca vernazza - 23/4/2015, 21:23
 
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Lavella
view post Posted on 11/4/2015, 23:36




Per quanto tu abbia cercato di creare uno scritto da fiato sospeso io ho avuto una sensazione di deja vu. Mi ha entusiasmato meno di altri tuoi racconti. Ti segnalo spero che se ne vada. Punteggiatura da rivedere.

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The Royal
view post Posted on 11/4/2015, 23:50




Ciao Francesca. Non posso che applaudire a questo tuo racconto che rientra a pieno titolo in quello che è il tuo stile narrativo, ovvero uno stile pervaso da un realismo abnorme e angosciante e da una latente e continua sensazione di orrore e di angoscia. Una breve sequenza thriller che tu hai dilatato fino a farla diventare un racconto. Più una immediatezza dall'essenza plastica e altrettanto iper-realistica. Un dettaglio: per quanto mi riguarda eliminerei l'affermazione del serial killer :"Devo fuggire". È un'affermazione che rovina la tensione e l'angoscia del tuo brano rendendolo banale e quasi infantile: secondo me se tu togli quell'asserzione così scontata e inutile, il tuo racconto tornerà a risplendere in quella luce sinistra che poi è la sua naturale luce. Complimenti: spero di leggerti nell' e-book. :)
 
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Lavella
view post Posted on 12/4/2015, 05:58




Ho trovato un altro refuso. Cosa c'entrano i capelli rossi?

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Lupoalfa
view post Posted on 12/4/2015, 11:30




Mi è piaciuto molto il titolo e anche il racconto non è da meno. Ti stai specializzando in storie noir che tengono il lettore col fiato sospeso.
Correggi gli errori che ti hanno segnalato.
Brava Francesca!
 
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view post Posted on 12/4/2015, 13:54

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Brava Francesca. Mi piace il racconto.
Come ti hanno fatto notare la punteggiatura è da rivedere.
Ma la trama per me è ok!
 
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Xadhoom86
view post Posted on 12/4/2015, 14:30




Ciao bel noir, poveretta la protagonista non si è salvata per un pelo!
Unico appunto secondo me sarebbe più bella la storia se la protagonista non sapesse che l'uomo è il serial killer!
 
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justadream12
view post Posted on 13/4/2015, 11:21




Sinceramente Francesca ho letto dei tuoi racconti più convincenti e avvincenti.
Il tentativo di creare suspance con un racconto tutto d'un fiato non mi è sembrato riuscito. Scusa ma anche se l'idea era buona forse è stata sviluppata un po' in fretta.

Cerca di modificarlo un po', rendilo più misterioso (alcuni pezzi sono inverosimili), ci sono troppi riferimenti al serial killer che, secondo me, dovrebbero rimanere più nascosti.
Comunque la fantasia c'è e anche la bravura, quindi coraggio!
Non me ne volere... Ciao
 
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caterina.russo
view post Posted on 13/4/2015, 22:43




Ciao Francesca!
Mi dispiace dovertelo dire ma in questo racconto sembra che non ti sia impegnata molto...
Nel concorso precedente ti avevo fatto i complimenti perché era evidente il tuo miglioramento ma qui sei tornata indietro.
Oppure hai solo avuto fretta di postare il racconto e non ci hai lavorato tanto, questa è la mia impressione.
L'idea di base può essere interessante ma visto che hai scelto il punto di vista della vittima dai troppe informazioni sul serial killer che lei non dovrebbe conoscere. E una persona sotto shock non credo si possa ricordare di un articolo di giornale letto giorni prima.
Infine ti prego di rivedere il luogo comune dello psicopatico maltrattato da piccolo e da grande si vendica su quelle che le somigliano... troppo!

Scusa se sono stata troppo cruda, spero invece che la mia sincerità ti sia di stimolo per lavorarci.
In bocca a lupo!
 
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gioberta
view post Posted on 15/4/2015, 07:06




Il tuo racconto mi ha ricordato in parte il film "Il collezionista di ossa" con lo psicopatico di turno , e comunque assomiglia a molte trame viste in tv. Troppo lucida la vittima in procinto di essere uccisa. rip_1 Ti stai specializzando nel genere noir, però, a mio avviso, ci vorrebbe qualcosa di nuovo, almeno nella tecnica narrativa. Comunque ti faccio tanti auguri per il concorso
 
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Shairil9
view post Posted on 15/4/2015, 10:52




Ciao Francesca. Un tipo di scrittura molto cruda a mio parere ma adatta alla trama della storia. Forse da arricchire un po di dettagli ma nel complesso molto noir. Brava!
 
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Xayde
view post Posted on 16/4/2015, 20:10




Ciao Francesca. Probabilmente sarò antipatica ma essendo un'appassionata del genere vorrei farti qualche appunto.
Dal punto di vista descrttivo sia i personaggi che l'ambiente mi sembrano molto poco delineati. Capisco che la protagonista fosse bendata ma secondo me avresti dovuto fermarti di più sulla descrizione dell'ambiente: levando il senso della vista comunque restano gli altri quattro sensi che non sono stati resi con molta dovizia di particolari. Dal momento che una persona viene bendata vengono percepiti con più intensità olfatto, udito, tatto e gusto. Perchè non descrivere un eventuale odore sgradevole magari quello di un deposito pieno di muffa o polveroso? Perchè non soffermarsi sul rumore del respiro del killer che magari sarebbe potuto essere affannoso per l'eccitazione del sacrificio? Perchè non alterare il senso di angoscia della vittima con l'aggiunta doviziosa della particolare condizione nella quale si trovava? (Su una superficie bendata e legata...hai parlato solo di questo, non si evince nulla di più).
Manca la descrizione del timbro della vice del killer...acuta, roca...insomma qualcosa che ce lo possa far immaginare.
Invece secondo me è molto anonimo.
 
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theMarchHare
view post Posted on 23/4/2015, 22:00




Bonsoir! Devo dire che mi sono piaciuti di più altri tuoi racconti. Forse la punteggiatura un po' "freestyle" di questa storia mi ha fatta incespicare (sì, sono discretamente nazista su queste cose, pur non essendo assolutamente esente da errori io stessa!). Ma può anche essere che la tua sia stata una scelta conscia e in tal caso non mi intrometto, perchè se usata in modo anomalo ma con coscienza anche la punteggiatura dà forma alla storia.
Il racconto comunque è forte nella sua brevità e lascia col fiato sospeso fino alla fine. Il finale a "doppia sopresa" è un vero colpo basso, ormai pensavo che la poveretta si fosse salvata! Questo l'ho molto apprezzato :)
 
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12 replies since 11/4/2015, 21:12   149 views
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