Io sono bella

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Edited by n a i - 25/11/2016, 21:22

Molto carino. L'ironia della contraddizione è fra quelle che preferisco.
brava!
livia

L'autoironia è il modo adottato dalle persone intelligenti per prendere la rincorsa prima di scatenarsi contro qualcuno, o per difendersi preventivamente da qualcosa.

L'autoironia non deve essere sincera, allo stesso modo nel quale non lo è il suo contrario, l'autostima. Entrambe le visuali sono piuttosto distanti dalla verità centrale all'essere, e mentre la prima deve contenere le tensioni proprie alla superficialità dell'ego... la seconda svolge disonorevolmente il compito di sussurrare allo stesso ego che la verità è una forma di autocommiserazione. Voglio vedere se avrete il fegato di dire che non sono stato semplice e chiaro...

Per sincera intendevo sinceramente avvertita - esplicito nel caso non mi fossi espressa bene (cosa tutt'altro che insolita).
Questa tua concezione di "autoironia" e "autostima" mi è estranea, e sicuramente è il risultato di riflessioni ben più approfondite di quelle che possa aver fatto io in diciassette anni, per cui sono curiosa di capire meglio. Non mi è chiaro questo passaggio:

né perché l'autoironia debba essere così considerata. Il saper (sor)ridere di sé/dei propri difetti perché dev'essere distante dalla realtà?

L'autoironia è distante dalla realtà dei propri difetti, perché li considera benevolmente ridendoci sopra. L'ego, di questo intelligente ridere di sé è gratificato, e gli sembra che quel averli riconosciuti possa sostituire il volerli eliminare. È l'autostima che considera la verità una forma di autocommiserazione, ed è per questo che induce la persona a stimarsi, nonostante sia piena di difetti. Questo stimarsi implica necessariamente il considerare la realtà di quei difetti, che è verità, un modo per autocommiserarsi, e il fine è sempre lo stesso: quello di non far nulla per migliorarsi.
Spiegare meglio di come ho appena fatto la natura dell'autoironia e dell'autostima credo non sia possibile, almeno per me

La superbia non si pone il problema dello stimarsi oppure no. Chi è superbo nemmeno concepisce la possibilità di un'auto analisi, mentre l'autostima è il processo di visione di sé che sovrastima il decente, ignorando tutto il resto, ed è un vendere se stessi a se stessi, magnificando i pregi della vettura scassata che ci si sta regalando... insieme al doverla spingere per farla partire.
Dell'autoironia ho sottolineato il lato d'ombra, perché non è detto che abbia conseguenze in opposizione al volersi migliorare, ma di sicuro spesso costituisce un espediente intelligente per farsi accettare o, se si preferisce, non farsi rifiutare. È un modo per alleggerire la propria presenza quando questa diventa, per gli altri, scomoda.

Chi ha poca stima di sé, o è nel mezzo, mostra di essere intelligente al punto da non meritare critiche