| Mi dirigo verso la scuola e per la prima volta nella mia vita sono euforico. Una brezza fresca mi colpisce il viso e mi sento per un istante un eroe epico. I miei anfibi sbattono pesantemente contro il cemento e mi danno il ritmo, un ritmo di guerra che risuona dentro di me, perchè sì, sono in guerra, io. Il campo da football è il mio primo obiettivo. Loro, i giocatori, mi hanno sempre fatto sentire un incapace, un imbranato. E’ evidente che lo sono, sono scoordinato e goffo e ho troppo lardo addosso. Preferisco stare davanti alla tv a mangiare sandwich al burro d'arachidi piuttosto che sbattermi a correre dietro a un pallone a forma di supposta. Hey, amici, non è colpa vostra dopotutto. I deboli sono qui per giustificare i forti. Per questo voi ve ne andrete per primi. BOOM. BOOM. BOOM. Vi ho fatto saltare le cervella e non vi ha nemmeno fatto troppo male, non avete avuto paura. Ma gli altri, oh sì, loro ne avranno. Qualcuno sta giá scappando, sono terrorizzati, questo mi rende ancora piú su di giri. La biblioteca è la seconda tappa, ci sono un po' di secchioni che decido di freddare, probabilmente sono loro che hanno preso la borsa di studio al posto mio e comunque sarebbero diventati qualcuno LORO. Io no. BOOM. BOOM. BOOM. Non vi servono piú a molto i vostri cervelloni ora che li ho spappolati con un proiettile,eh? Ma non bisogna distarsi, il tour non è ancora finito. Fucile in spalla, mi aggiro per i corridoi in cerca di prede. Vedo la ragazza brutta, quella che veniva presa in giro anche più di me. BOOM. BOOM. BOOM. La uccido, solo per il gusto di farlo, ma non mi sento in colpa, non sento niente. Non mi aveva fatto del male, ma, hey, questo non è un giorno in cui si può avere pietà. Mi sistemo il cappellino con un gesto sciolto, mi sento un duro oggi. Cerco altre prede. Tu professoressa, tremi di paura e invochi pietà? Ah, anche io mi sentivo cosí ogni volta che mi umiliavi davanti ai compagni e mi facevi sentire stupido e debole. Chi é debole ora? Hai una fede al dito. Tuo marito piangerá la tua morte o sei una puttana anche con lui? BOOM. BOOM. BOOM. Ma ora il momento migliore. Dulcis in fundo, che bella frase, qualcosa mi aveva pure insegnato quella stronza di professoressa. Entro nell'aula con passo deciso, ma temo di non trovarla. Ma é la mia giornata fortunata. Lei è lì. Nascosta sotto un banco abbracciata all'idiota. Penso a un mese fa, quando ero entrato in quell'aula con lo stesso passo deciso di ora, stringendo una rosa blu in mano. Ero deciso a dichiararle tutto il mio amore. Era stato l'unico momento di speranza che io abbia mai provato in tutta la mia vita. Poi sono entrato in aula e lei stava baciando, anzi, si stava facendo mangiare la faccia, dall'idiota, proprio sotto quella finestra. Ho stretto la rosa in mano con tutte le mie forze, le spine mi si sono conficcate nella carne. Ora vorrei che tu provassi tutta la disperazione che mi ha causato quel momento. Moltiplicata per mille. Puttana. Prima uccido senza pietà, senza degnarli di uno sguardo, tutti i compagni presenti nell’aula che mi prendevano in giro perché ero stupido grasso e sfigato. BOOM. BOOM. BOOM. Li uccido anche solo per terrorizzarla e Cindy lo è, ha la faccia paonazza e gli occhi gonfi dai quali scorrono due rivoli neri, lacrime miste a mascara. Si stringe convulsamente all'idiota che si sta cagando sotto. Li faccio alzare e li faccio mettere contro il muro. "Decidete voi chi dei due devo uccidere." Questo è il mio ordine. Cindy é paralizzata, sembra scema, non riesce a parlare, tiene la bocca spalancata e emette strani suoni guardando un po' me un po' l'idiota con occhi paonazzi sbarrati. L'idiota è davvero un'idiota, i suoi occhi azzurro pozzanghera sono completamente inespressivi, anche in un momento come questo, si limita a balbettare qualcosa di incomprensibile mentre una lacrima gli scende dal volto.
"DECIDETE VOI CHI DEVE MORIRE!"
Urlo con tutte le mie forze e loro sobbalzano terrorizzati. Cindy urla e inizia a singhiozzare con forza. Anche l'idiota inizia a piangere e all'improvviso mi dice "ti prego risparmiami, uccidi lei, non uccidermi, ti prego." Scoppio in una fragorosa risata, la piú sonora e sincera della mia vita e lo uccido senza nemmeno dargli il tempo di finire di supplicarmi. Tutto è andato anche meglio di quanto sperassi. Guardo gli occhi di Cindy e sono gli occhi della disperazione, il ragazzo che amava l'ha tradita ed é appena stato ucciso sotto i suoi occhi, è terrorizzata e in balia di un pazzo. Ed era proprio nella disperazione che volevo che morisse, in quel pozzo nero senza speranza che ti attanaglia il petto. Miro al suo cuore. Sparo. BOOOOM. Cindy cade a terra. Tra poco arriverá la polizia, mi devo sbrigare. Lascio un ultimo bacio sulla sua guancia e poi, soffocando le risate, mi sparo in bocca.
Qualcosa di umido mi colla sul mento. Bava. Ho dormito con la bocca aperta e mi è colata fino sui jeans. La mia compagna di banco, Cindy, aggrotta la fronte in un misto tra compassione e disgusto. Tutta la classe ride di me, il ciccione bavoso. La professoressa mi fa alzare: visto che sono così preparato da permettermi di dormire durante le lezioni posso essere interrogato. Mentre mi alzo con i pantaloni ancora bagnati di bava penso che hey, sono fortunato a vivere in America. Qua é facile trovare armi da fuoco.
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