| Tra le mie, stringo le dolci e delicate mani di mia madre. Ha gli occhi di una bambina, scuri e profondi, colmi di una dolcezza che solo gli angeli conoscono. Una corrente d’aria fredda mi investe e una sottile nebbia avvolge tutto come un leggero manto incantato, sento ancora il suo sguardo, ma il buio inizia a inghiottirmi. Sono solo, ancora una volta. La privazione sensoriale è totale, non c’è più sopra o sotto, davanti o dietro, semplicemente galleggio immerso nel silenzio e nel nulla e sento calma e serenità. Il mio corpo si trova in posizione fetale: la sensazione di pace piano piano svanisce, lasciando il posto a un profondo smarrimento. Sento che una qualche forma Superiore stà per manifestarsi, la percepisco chiaramente tutt’attorno a me: è ovunque e mi avvolge come tenebra. All’improvviso si manifesta in tutta la sua terribile potenza, una voce senza suono mi dice che è giunto il momento, il mio momento e che adesso non potrò più rimandare: dovrò prendere una posizione che condizionerà per l’eternità la mia esistenza. È il momento di decidere dalla parte di chi mi schiererò. È giunta l’ora. Devi decidere dalla parte di chi ti schiererai: il tuo destino dipenderà da questa scelta. Chi scegli? A chi giurerai eterna fedeltà? All’oscuro Yogurath, dio del caos e della distruzione, signore del buio eterno, o a Imnototeph il giusto, dio dell’equilibrio e della rinascita, creatore della luce, colui che ha forgiato il disco solare? Una sorta di terrore ancestrale s’impossessa di me, è normale? Perché io? A cosa mi porterà questa scelta? Ho paura di scegliere, perché da questa scelta dipenderà il futuro. "No, ho paura perché in cuor mio io ho già deciso, so fin dal giorno che son venuto al mondo quale sarebbe stato il mio destino: io porterò la luce e, attraverso di essa, porterò la fine. Il mio destino è quello di abbracciare il buio e per mezzo dell’iridescenza cancellerò la vita per portare un nuovo inizio". Una sensazione di calore e umidità mi ricopre il viso e mi riporta dal sonno alla veglia, apro gli occhi e la luce del mattino, la luce, mi ferisce gli occhi e innanzi a me vedo la fonte di quel caldo bagnato... Bryan, il mio cucciolone, reclama a gran voce la sua passeggiata. Un’altra giornata ha inizio, forse l’ultima, ma chi può dirlo, in fondo questa mia vita potrebbe essere solo un altro sogno e dalle mie decisioni potrebbero dipendere le vostre sorti.
Edited by bluninja636 - 1/3/2013, 14:09
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