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Il Principe Marmotta- Nunzia D'Aquale

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nunziadaquale
view post Posted on 1/12/2012, 14:59




IL PRINCIPE MARMOTTA

Il regno di Gordon aveva prosperato in pace e serenità per lunghi anni fino alla prematura scomparsa del suo amatissimo re Jordan, morto dopo una lunga malattia gettando nello sconforto più totale i suoi sudditi e la sua corte.
Gli successe il figlio poco più che adolescente, un giovane inetto e introverso. Per il regno iniziò un periodo buio ed infelice.
Purtroppo Waren era davvero brutto, ma così brutto, che nel regno lo avevano soprannominato il Principe Marmotta. Il giovane fin da piccolo veniva deriso dai suoi compagni di gioco e il suo ridicolo aspetto andava peggiorando di anno in anno.
Egli era basso di statura e corpulento, le sue braccia erano lunghissime e l’andatura claudicante. Ma la cosa che lo rendeva più buffo erano sicuramente i suoi occhi: due piccole fessure delineate da sopracciglia enormi, che spiccavano sul volto cosparso di folti e lunghissimi peli facendolo somigliare davvero a una piccola marmotta.
Egli non era di animo cattivo ma il suo aspetto curioso lo aveva reso antipatico e solitario. Se ne stava rintanato la maggior parte del tempo nella sua stanza e socializzava solo con le persone che frequentavano il castello.
Fino a che il re Jordan era vissuto ogni anno si davano feste e ricevimenti, la corte era un continuo via vai di gente. Ma dopo la sua morte le cose erano cambiate radicalmente, Waren non era assolutamente preparato a questo evento e ne approfittò soltanto per vendicarsi di tutte quelle persone che durante la sua giovane vita lo avevano deriso e beffeggiato. Impose nuove tasse e balzelli facendo imprigionare chi non riusciva a pagare quanto dovuto.
Nessuno più voleva stare a contatto con il principe Marmotta.
La sua fama di uomo cattivo e ingiusto raggiunse anche i regni più lontani, perfino presso il monte Cima Bianca, luogo dove nessuno osava avventurarsi. In questo antro viveva una piccola comunità di fate buone. Nimue era la più anziana, le facevano compagnia Persy e Doran. Le tre fate vegliavano sul buon andamento del regno occupandosi di redimere le questioni spinose anche ricorrendo alla magia bianca.
Avendo saputo delle ingiustizie del principe Marmotta avevano deciso di intervenire per riportare l'armonia perduta.
Nel frattempo il nuovo re aveva preso l'abitudine di recarsi ogni giorno fuori dal villaggio. Amava la compagnia del suo più veloce destriero e adorava lanciarsi in cavalcate sfrenate sui sentieri solitari dove nessuno poteva vederlo.
La sua arroganza e prepotenza crescevano di pari passo alla frustrazione e alla tristezza, mai uomo in tutto il regno di Gordon fu così solo ed infelice.
Un giorno, durante una delle sue cavalcate, vide lungo il sentiero una piccola figura; si avvicinò circospetto fino a che non divenne più nitida. Era una giovane fanciulla più o meno della sua stessa età.
-Buongiorno!- Disse la ragazza sorridendo e accennando a un inchino.
-Chi sei?- Le chiese burbero il Principe Marmotta senza neanche rispondere al suo saluto.
-Sono Solaris.-
Il principe rimase sbalordito dalla bellezza incredibile della ragazza; i suoi occhi erano lucenti opali del colore della notte, i suoi capelli nero corvino incorniciavano un volto candido e delicato. Il suo sorriso era radioso come un raggio di sole in un mattino di primavera.
Tutta la sua arroganza svanì alla vista della beltà straordinaria della giovane. Rimase a osservarla senza dire nulla.
-Benvenuto cavaliere- disse infine la ragazza sempre sorridendo- Qual buon vento vi porta dalle nostre parti?-
Il principe Marmotta indossava un elmo per poter coprire il volto. Se avesse svelato la sua vera identità la ragazza sarebbe senz'altro fuggita via all'istante.
-Sono solito venire in questo luogo tutti i giorni.- Rispose il giovane re togliendosi l'elmo.
Ma non successe assolutamente nulla. La ragazza continuò a guardarlo in viso e la sua espressione non mutò quando egli le si presentò in tutta la sua bruttezza.
Waren rimase stupefatto.
-Ma non mi riconosci?- Chiese
-No signore, mi dispiace, ma io non vi ho mai visto! Abitate nel villaggio?-
-Sì, nei pressi del castello.- Mentì.
Il Principe Marmotta aveva deciso di non svelare la sua identità.
-Certo ti ricorderesti se mi avessi visto in precedenza- ironizzò, sfoderando un sorriso amaro -Non hai paura di me?- Chiese alla ragazza.
-Perché dovrei aver paura? Madre natura vi ha dato questo aspetto ma le persone bisogna conoscerle come sono fatte dentro. La bellezza non è garanzia di gentilezza e generosità, conosco persone dall'aspetto gradevole ma che sono però anche molto cattive! Io non vi conosco ancora e dunque non posso sapere se siete malvagio oppure buono.-
Il Principe Marmotta rimase esterrefatto da quelle sagge parole.
-Sì, forse hai ragione ma non tutti la pensano come te. Le persone che mi guardano rimangono inorridite dal mio aspetto e fuggono via senza darmi la possibilità di dire una parola.-
Un velo di tristezza oscurò lo sguardo del giovane. Un istante dopo però l’arroganza riprese il sopravvento.
-Ora fatti da parte. Devo lanciare al galoppo il mio destriero!- Intimò alla ragazza, la quale sempre sorridendo fece un passo verso il lato del sentiero per lasciar passare Waren.
Il Principe Marmotta partì spedito senza neanche salutarla. Questo incontro lo aveva meravigliato e stupito.
Le fate del bosco di Cima Bianca organizzarono un piano segreto. Si recarono al villaggio per indagare sulle malefatte del principe Marmotta. Indossarono logori abiti da mendicante per nascondere la loro vera identità.
Girarono per le strade ascoltando i discorsi dei poveri sudditi vessati dalle ingenti tasse imposte dal regnante. Poi avendo saputo che ogni giorno Waren era solito recarsi ai margini del bosco si appostarono per poterlo seguire.
Puntuale, come ogni mattina, il giovane uscì al galoppo, diretto al solito sentiero. Da diversi giorni ormai si incontrava con la bella Solaris.
La fanciulla aveva attirato l’attenzione di Waren facendo sbocciare l’amore nel suo cuore di pietra. Non era stata tanto la sua beltà, ma la gentilezza di cui la giovane aveva l’animo ricolmo. Avevano parlato a lungo e alla fine Waren le aveva svelato la sua vera identità.
Si era confidato, raccontandole delle sue pene, degli anni trascorsi nella solitudine e della sua infinita tristezza.
Solaris aveva intuito che il giovane al di là del suo aspetto arrogante era in realtà fragile e che la sua malvagità era solo un modo di difendersi da un mondo ostile che non accettava il suo aspetto.
Le tre fate si trasformarono in piccole libellule e seguirono il Principe Marmotta. Lo videro incontrarsi con una bellissima giovane e rimasero molto stupite dal fatto che la ragazza non sembrasse affatto intimorita dalla presenza di Waren. Nimue ebbe piuttosto l’impressione che tra i due giovani vi fosse perfino una certa complicità.
Nimue si avvicinò posandosi su di un fiore in modo da poter ascoltare i loro discorsi. Poi tornò dalle sue compagne per riferire ciò che aveva udito.
-Ma allora il Principe Marmotta si è innamorato!- Esclamò Persy.
-Chi l’avrebbe mai detto...- Aggiunse Doran, la più piccola delle fate.
-Ascoltatemi bene- disse Nimue –Dobbiamo approfittare assolutamente di questa sua debolezza per indurlo a comportarsi come si deve!- Le tre fate si allontanarono in volo verso la base per ordire un nuovo piano.
Waren si era oramai perdutamente innamorato della bella Solaris e decise che lei sarebbe stata la sua compagna per la vita.
Quella mattina si lanciò al galoppo per raggiungere la sua amata ma arrivato sul posto non trovò la sua bella Solaris. Rimase in attesa per un bel po’ di tempo fino a che avvertì un fruscio alle spalle.
-Salve Sire. Cercate Solaris?- Waren si voltò in direzione della voce e vide una piccola vecchina vestita di cenci e dall’aria dimessa.
-Chi sei tu?- Chiese egli con la solita arroganza.
-Io sono Asteria. Devo recapitarvi un messaggio da parte delle fate.-
Il ragazzo rimase sconcertato da quelle parole. – Ma chi è questa vecchia e che cosa vuole?- Si domandò.
-Solaris purtroppo si è dovuta recare sulla vetta del Cima Bianca. Le fate buone del bosco le hanno strappato una promessa- disse la vecchina con la voce tremolante – Dovrà restare sulla montagna incantata fino a che il regno di Gordon non tornerà ai suoi antichi splendori.-
Il Principe Marmotta rimase senza parole.
-Ma che vuol dire? Ma che significa tutto ciò?- Ora l’arroganza faceva spazio al timore di non poter più rivedere la sua amata.
-Io non so altro.- Proseguì la vecchina e pronunciate queste parole si eclissò in una nube di polvere.
Il Principe rimase solo e con la tristezza nell’animo si avviò verso il villaggio.
Quella notte fece un terribile incubo. Sulla vetta altissima del monte Cima Bianca c’era Solaris che gridando gli chiedeva disperatamente di aiutarla. Si svegliò sconvolto e pensò che avrebbe fatto qualsiasi cosa per liberare la ragazza. Iniziò ad interrogarsi sulle parole della vecchina e si fece un esame di coscienza.
Dovette ammettere che da quando suo padre era morto molte cose erano cambiate. Il suo castello era sempre vuoto, la gente viveva in miseria e fuggiva solo se sentiva nominare il re. Forse aveva sbagliato. Ma come rimediare ai torti perpetrati, alle ingiustizie, al dolore causato? Il Principe Marmotta era disperato. Riunì i suoi cortigiani ai quali comunicò di voler cambiare alcune leggi e di voler ristabilire le feste e i ricevimenti.
Questi lo guardarono allibiti nessuno si sarebbe presentato al castello, essi pensarono che Waren fosse impazzito.
In effetti anche se molte tasse furono eliminate la gente del villaggio continuava ad odiare il re. Egli veniva disprezzato soprattutto per il suo aspetto orribile, lo consideravano una sorta di mostro.
Nel frattempo le tre fate, che si erano accordate con Solaris convincendola a collaborare per il bene del Principe Marmotta, seguivano con trepidazione gli inutili tentativi del giovane di riconquistare la fiducia del suo popolo. Furono d’accordo sul fatto che egli non sarebbe mai riuscito da solo a farsi accettare. Decisero di premiare la sua buona volontà e prepararono un ulteriore piano per aiutarlo.
Il giorno seguente Nimue si recò davanti al castello in attesa del Principe Marmotta. Il suo aspetto si era tramutato in quello di bimba di circa sei anni. Lunghe trecce bionde le incorniciavano il volto paffuto e nelle piccole braccia custodiva un bel gattino rosso. Improvvisamente il cucciolo si spaventò alla vista del cavallo e con un gesto fulmineo si svincolò dal suo abbraccio fuggendo in direzione del ponte levatoio.
La bambina si precipitò al suo inseguimento e giunta sull’argine del fossato tentò di scendere per raggiungere il suo gatto che nel frattempo era sgattaiolato in fondo verso il corso d’acqua. Il fango però cedette sotto il suo peso e Nimue scivolò lungo il pendio finendo nell’acqua gelida.
Tutti i presenti si precipitarono sul ponte. La piccola annaspava nella melma verdastra e a ogni movimento sembrava sprofondare sempre più. Nessuno si osava correre in suo aiuto.
Il Principe Marmotta, rimasto in un primo momento impietrito dalla scena, si mosse a compassione e scuotendosi da quel torpore si gettò senza esitazione dal ponte per trarre in salvo la bambina.
Dopo vari tentativi riuscì a trascinarla sulla sponda del canale. La piccola respirava a fatica. Waren la sollevò con delicatezza e con gran fatica scivolando più volte sul terreno melmoso la riportò in cima. Avanzò tra la folla incredula con la bimba in braccio e si diresse verso l’entrata del castello.
-Evviva il nostro re!- Si sentì esclamare una voce e subito dopo un coro si unì al grido di esaltazione.
Il principe Marmotta era finalmente riuscito a riscattarsi agli occhi dei suoi sudditi, mostrando audacia e coraggio aveva scatenato l’ammirazione ed il rispetto di tutti.
La sera stessa Waren ricevette la visita delle tre fate.
Nimue, dopo i convenevoli delle presentazioni, spiegò al re il motivo della loro presenza.
-Sire, siamo giunte da lontano, perché la vostra fama di uomo ingiusto è arrivata fino a noi- disse Nimue -Dunque abbiamo deciso di intervenire chiedendo alla bella Solaris di darci una mano in questo difficile compito.-
A quel nome gli occhi Waren si animarono di un guizzo di passione.
-Ma dove si trova? Cosa le è accaduto?- Chiese con trepidazione.
-Non preoccupatevi mio signore, Solaris vi attende e domani la ritroverete al solito posto. Il vostro coraggio e la vostra audacia vi ha fatto guadagnare la stima dei vostri sudditi e quindi il nostro compito è finito.-
Le tre fate s’inchinarono di fronte al nuovo re e lasciarono in pace e serenità il castello mentre Waren se ne stava con lo sguardo ancora sognante pensando alla sua Solaris e al fatidico incontro del giorno seguente.
-Penso che il nuovo re meriti anche una ricompensa per quello che ha compiuto.- Propose Persy.
-Sono d’accordo anch’io- rispose Doran. La fata più anziana sorrise alle sue compagne.
-E così sia...-
Di buon mattino Waren si lanciò di nuovo al galoppo verso il sentiero dove era solito incontrare Solaris. Si sentiva diverso, non era più l’uomo triste e solitario di una volta.
Il suo castello era di nuovo un brulicar di gente e le persone osannavano il suo nome. Un miracolo aveva cambiato la sua esistenza e questo miracolo si chiamava Solaris.
La vide avvicinarsi con il suo passo elegante, gli occhi luminosi emanavano lampi di luce.
Le corse incontro.
-Ma… sei tu Waren?- Esclamò la fanciulla non appena il ragazzo le fu abbastanza vicino.
-Certo che sono io, amor mio, non mi riconosci?- Rispose stupito il re.
La ragazza non credeva ai suoi occhi: davanti a lei si erigeva una figura imponente, irriconoscibile. I capelli lunghi fluenti incorniciavano un viso perfetto dai tratti eleganti, gli occhi di un blu intenso sembravano due zaffiri color verde mare. Solaris sgranò ancora di più il suo sguardo.
Eppure la voce era proprio quella di Waren.
Si ricordò allora di quello che Nimue le aveva detto il giorno prima avvertendola che avrebbe trovato un uomo diverso completamente cambiato, nell’animo e nell’aspetto.
Le tre fate nascoste ai margini del bosco sorridendo osservavano la scena.
-Abbiamo fatto proprio un capolavoro!- Esclamò Persy
-Sono d’accordo, anzi, direi un lavoro perfetto!- Aggiunse Doran
Nimue si girò verso le compagne.
-Noi abbiamo fatto ben poco è stato l’Amore che ha trasformato l’animo del re!-
Il regno di Gordon aveva finalmente ritrovato il suo antico splendore mentre Waren e la sua bellissima Solaris, si sposarono e vissero per sempre felici e contenti…

Edited by nunziadaquale - 7/12/2012, 08:24
 
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bibina74
view post Posted on 1/12/2012, 15:35




Nunzia mi sembra di aver letto nel bando che la scadenza per presentare le fiabe era il 30 novembre... quindi prima di leggere e commentare aspetto che qcno mi dica qualcosa a riguardo.
Ciao. :wub:
 
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Nauthiz7
view post Posted on 1/12/2012, 15:52




@bibina, se per gli altri concorrenti non ci sono problemi, Fabrizia e io non saremo fiscali per un giorno di ritardo e il racconto sarà in gara, puoi leggere tutto qui https://abaluth.forumfree.it/?t=63684021&st=75#lastpost
 
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bibina74
view post Posted on 1/12/2012, 15:56




Ok, non so cosa ne pensano gli altri concorrenti... ma per quanto mi riguarda io sarei favorevole ad ammetterla!
Non sapevo ci fosse già un post!!! :wub:
 
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bibina74
view post Posted on 1/12/2012, 16:17




Ne ho approfittato per leggere subito la storia e devo dire che mi è piaciuta molto. Ci sono tutti gli elementi di una fiaba: la fanciulla, il principe cattivo e brutto che poi diventa bello, le fate ecc. e anche un lieto fine che tutto sommato non guasta mai!
E' scritta bene, fai solo attenzione alla punteggiatura nei dialoghi. Penso che potrebbe piacere ai bambini e che è sempre bello raccontare di storie dove l'aspetto fisico passa in secondo piano, perchè si insegna ai più piccoli che non va guardato solo quello in una persona.
Nel complesso voto molto, molto positivo.
Brava Nunzia (ma non avevo dubbi).
Ciao,
Sonia :wub: :wub:
 
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missDFP
view post Posted on 1/12/2012, 16:37




Ciao Nunzia,

ho letto con piacere questa storia dove la sostanza e l'amore vincono sull'apparenza. Che poi ne guadagna alla fine.

Veniamo ai suggerimenti che mi sono venuti in mente:

All'inizio metterei "fino alla prematura scomparsa..."

in modo da rendere di più l'idea del problema o dello sconforto più totale. (fosse stato più anziano sarebbe dispiaciuto, ma sarebbe stato nell'ordine delle cose)

Ho trovato un po' troppe virgole in alcune frasi che le spezzano un po' troppo o non mi convincono del tutto, per esempio:

CITAZIONE
Egli non era di animo cattivo, ma il suo aspetto curioso lo aveva reso antipatico, dato che la sua reazione alle canzonature dei suoi coetanei, era piuttosto violenta

La trasformerei così:

CITAZIONE
Egli non era di animo cattivo, ma il suo aspetto curioso lo aveva reso antipatico per via della sua reazione, piuttosto violenta, alle canzonature dei suoi coetanei.

Oppure qui:

CITAZIONE
La sua fama di uomo cattivo ed ingiusto raggiunge anche i regni più lontani, fino ai margini del bosco, posto alle pendici di un'altissima montagna, chiamata Cima Bianca, dove si poteva scorgere un ghiacciaio perenne.

dove toglierei le virgole in rosso.

Qui mi fermo, perché fare le "pulci" sulla punteggiatura è sempre problematico: a volte sono scelte e non errori, per cui non voglio esagerare.

Ho trovato qua e là anche qualche chiusura di dialogo non messa o mancanza di spazi dopo le virgole, ma nulla di ché.

Bello l'espediente della bambina per far rivalutare il re e mi è anche piaciuto il senso di giustizia delle fate, se passano anche da me e mi fanno lo stesso regalo sarei felice! :D

Comunque, per me non ci sono problemi anche se l'hai postata con qualche ora di ritardo, spero vada bene anche agli altri.

In bocca al lupo!

D.
 
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bluninja636
view post Posted on 1/12/2012, 16:38




FAVOREVOLISSIMO ;)
@nunzia, la tua fiaba è molto carina, ho solo un paio di cose da segnalarti, la prima riguarda le fate; forse le avresti dovute descrivere sommariamente prima di inserirle in corsa nel racconto.
La seconda ha a che vedere con la punteggiatura dove dici:"Nel frattempo, le tre fate, che si erano accordate con Solaris, convincendola a collaborare per il bene del Principe Marmotta e dei suoi sudditi. Ora seguivano con trepidazione gli inutili tentativi del giovane di riconquistare la fiducia del suo popolo."
O metti la virgola tra ...il bene del Principe Marmotta e dei suoi sudditi, ora seguivano... oppure togli il "che" ...Nel frattempo, le tre fate si erano accordate con Solaris, convincendola...
Tutto qui, buona fortuna ;)
 
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Esterella
view post Posted on 1/12/2012, 18:21




Niente male davvero. Ci sono tutti gli elementi per una bella fiaba e a volte l'amore fa miracoli o magie. Tranne piccole inezie mi sembra scritta bene. In bo :wub: cca al lupo.
 
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Lavella
view post Posted on 1/12/2012, 19:06




Una vera classica fiaba. Splendido l'insegnamento di non dare importanza all'aspetto fisico. La trasformazione finale, in qualche modo, pero, restituisce importanza al "bello" risarcendo la fanciulla per aver tenuto in maggiore considerazione l'animo. Beata lei! Il vero sacrificio sarebbe stato tenerselo per sempre brutto. Ma, quella è la vita reale, questa, invece è una fiaba, con il suo magico lieto fine. Brava! Meglio tardi che mai! Nessun problema per me per il ritardo.
 
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gioberta
view post Posted on 1/12/2012, 19:09




Ho appena letto in parte la tua fiaba e prometto che ci ritornerò. Vorrei però dire a caldo le mie prime impressioni. Le righe iniziali mi hanno catturato per ritmo, coinvolgimento, chiarezza, buon italiano, e ho pensato che era arrivata ( tardi) una fiaba davvero bella. Poi, man mano che leggevo la storia, essa si complicata per narrazione, personaggi, e allora mi sono arresa rinviando la lettura al futuro. Non è che ti puoi far prestare le forbici dal giardiniere della storia del conte Giulio (?) e darci una sfoltita? Senza rancore

cloud
 
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francesca vernazza
view post Posted on 1/12/2012, 23:56




Ciao nella frase "ma non tutti hanno la pensano come te" leverei hanno. In quella "ogni il giorno" leverei il . Dopo "che Waren fosse impazzito" ci va il punto.
Nel complesso la storia mi è piaciuta, e si legge velocemente, nonostante sia abbastanza lunga.
Carina l'idea del re cattivo che diventa buono per amore. :D
Buona fortuna!!!! :)
 
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gioberta
view post Posted on 2/12/2012, 08:43




Riprendo il mio commento. Ad un certo punto le fate dicono:il re merita una ricompensa per quel che ha compiuto. Avvertono Solaris che avrebbe trovato un uomo diverso nell'animo e nell'aspetto. Però Solaris aveva già colto la gentilezza che gli colmava l'animo e quindi che trasformazione d'animo deve trovare? Inoltre la trasformazione fisica del re in un extra fico alla Brad Pit ribadisce l'importanza della bellezza in questa nostra società . In fondo le fate lo avevano già ricompensato facendo venire fuori la sua vera natura e donandogli l'affetto dei suoi sudditi. E ti pare poco? Buffo, inoltre, il re che se ne va a cavallo con un cappello a larghe falde. Perché un elmo classico non andava bene?

 
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davide2283
view post Posted on 2/12/2012, 11:54




Ciao Nunzia.
La storia è carina, come molte di quelle in concorso. Dire che mi ha entusiasmato però sarebbe eccessivo: ho trovato un po' troppo lungo e ripetitivo l'inizio (ripeti tante volte la descrizione del principe e molte cose che descrivi sono poi superflue ai fini della trama). Le fate, poi, vengono buttate nella mischia un po' troppo all'improvviso, viene da chiedersi: e queste da dove spuntano? Tre poi mi sembrano un po' troppe, non ne bastava una?
Per quanto riguarda lo stile, io cambierei qualche termine un po' troppo arcaico (beltà, digradava per esempio): non è perchè la fiaba è ambientata un tempo simil-medievale, che bisogna usare un linguaggio simil-medievale!
Nel complesso per me il tuo lavoro è sufficiente, ma mi era piaciuto di più il tuo racconto in "Brividi".
Ciao!
 
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nunziadaquale
view post Posted on 2/12/2012, 12:24




@bibina
@missDFP
@blu
@Esterella
@Lavella
grazie per il vostro commento positivo, ho corretto alcune imprecisioni e colto qualche suggerimento.

@Gioberta:
trovo i tuoi commenti un pò singolari, nel primo mi suggerisci di dare una sfoltita aggiungendo "senza rancore". Ma rancore per cosa? ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, anche se, ci sono modi e maniere per farlo... se avessi voluto ricevere solo gratificazioni mi sarei contentata di pubblicarla sul mio blog personale, dove ricevo solo commenti positivi (questa è un prassi usuale nei blog) e non mi sarei iscritta a questo forum... sono consapevole che si può ricevere anche un feedback negativo (come è già successo in altri concorsi) ma non per questo ho portato rancore a qualcuno!
Riguardo le tue osservazioni direi sono un pò esagerate, stiamo parlando di una favola! che deve far sognare, è vero che il principe avrebbe potuto conservare le sue sembianze, ma credo che sia nell'aspettativa del lettore questa trasformazione finale, nelle fiabe il brutto è identificato con il cattivo e la bellezza con la bontà. Il cappello posso anche cambiarlo in un elmo, se ti piace di più.

@Marco:
Hai ragione riguardo alle fate, ma il racconto ha già raggiunto il numero di battute permesse, aggiungere qualcosa equivale a sforare. Comunque ho qualche giorno di tempo per modificare qualcosa. Quei termini mi sembravano più appropriati all'ambientazione della fiaba. :rolleyes: ;)
 
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gioberta
view post Posted on 2/12/2012, 13:58




beh, ho aggiunto "senza rancore" perché in questo forum i commenti fuori dal coro non sono sempre ben accetti e spesso vengono intesi come offesa personale.
Rispondo poi alla tua osservazione circa il valore di una fiaba che deve far sognare. Certo, è così ma deve anche mandare un messaggio e credo che rinforzare l'idea che il buono è anche bello non sia il massimo.


 
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37 replies since 1/12/2012, 14:59   428 views
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