Marco e Lorenzo - vivonic, ai miei cuginetti F. e F.

Grazie dell'intervento.
Io sono convinto, visto che gli unici bambini che hanno ascoltato questa fiaba hanno dato riscontro positivo, che il finale sia comprensibile a un bambino con gli occhi di un bambino, ovvero che lui non chieda: " E poi? Che succede?" ma capisce benissimo che i due fratellini sono tornati assieme.
Ma qui tutti noi abbiamo gli occhi degli adulti, io per primo che scrivo e do per scontato che il mio finale sia sul doppio binario sperato soltanto perché due bambini su non so quanti al mondo, per altro miei cugini, non hanno sollevato obiezioni.
I bambini non vedono chiaroscuri: o capiscono o non capiscono, non capiscono a metà. Questo secondo me, resta inteso.
Insomma, io non cambierò il finale, altrimenti snaturerei tutta una settimana di lavoro fatto apposta per questo concorso. Sapevo di compiere una scelta rischiosa ma non inserirò "E vissero tutti felici e contenti" soltanto perché qualche adulto pretende di sapere come reagirà un bambino di fronte a una fiaba particolare che non sia la solita storiella raccontatagli prima di fare la nanna. Non lo faccio poiché anch'io, in quel caso, pretenderei di sapere che il bambino reagirà non capendolo. Preferisco sia un bambino a giudicare come arriva a un bambino, e un adulto cosa arrivo a un adulto. Allora ci voleva una giuria di bambini per scegliere le fiabe che andranno a comporre l'e-book

Grazie del supporto e dell'amicizia.
Devo dire che è anche vero che non ho ancora letto nemmeno mezza fiaba degli altri... Inizio stanotte, poi avrò un quadro completo di quanto dici ma sono sicuro già da ora che è così. Secondo me leggerò ben poche addormentate nel bosco.

Questa però non l'ho capita
Pretendere significa semplicemente affermare, nella frase che ho usato io, o presumere. Mi risparmio l'etimologia Io non parlo di pretendere di giudicare, cosa che sarebbe assurda, ma pretendere di sapere che cosa penserà un bambino della mia fiaba, e non mi pare che ciò sia offensivo nei confronti dei giurati, tecnici o demoscopici che siano, nè mi sembra di aver utilizzato un termine inappropriato, tanto è vero che l'ho attribuito anche a me stesso nell'eventualità che io avessi cambiato il finale.
Si sta facendo un caso della mia fiaba solo perché è anticonvenzionale in quanto contiene un finale giudicato (questo sì) da molti (o da pochi, in verità) non appropriato al must del concorso. Io ho richiesto un intervento definitivo per stimare se la mia fiaba merita di stare in concorso, e quindi è una fiaba e non ne parliamo più, o se non lo merita non essendo tale e quindi va squalificata per mancato rispetto del regolamento, il quale non mi pare preveda espressamente che la fiaba debba essere indirizzata a una giuria di bambini. Mi pare si manchi di buon senso nel pretendere (nuovamente questo verbo) che io debba rivolgermi a un pubblico di minori per poter non venire tacciato di essere fuori tema.
L'intervento richiesto ha, tra l'altro, creato ancora più confusione che chiarezza: è una fiaba questa qui o no? Se lo è, bene (non partecipo per rientrare necessariamente tra i selezionati e tra i vincitori, non mi è mai importato questo, e mi pare abbastanza evidente che non succederà); se non lo è, poniamo termine alla diatriba con una squalifica per la quale non proporrò nessun'obiezione, come ho scritto per mp. Mica ho richiesto l'intervento per avere ragione

Il genere è appunto quello della fiaba. Il tema è libero.
La vostra fiaba potrà essere classica o moderna, frizzante o tenera, divertente o commovente, gotica alla Tim Burton o zuccherosa come le prime Disney.

Più leggo il Regolamento e più resto perplesso. Ha tutte le caratteristiche della fiaba (ho passato la serata su internet a vedere se avevo ragione e posso finalmente affermare di sì), è in chiave moderna e commovente, almeno in potenza. Che diamine avrà che non va per non essere definibile una fiaba lo sa solo chi l'ha detto... Cosa volevamo, un e-book di fiabe per bambini, di fiabe natalizie, o cosa?

Io pensavo di essere nel regno dell'assoluto, non nella mia idea o in quella tua o di Atropos, quando ho scritto "se è una fiaba non ne parliamo più". Comunque la mia non voleva essere nessuna difesa volta al fatto che non accetto le critiche, altrimenti non vedo che cosa ci farei a questo concorso. Scusa se ho creduto che fosse il caso di chiarire se era una fiaba o meno, in effetti hai ragione che semplicemente i fuori tema non rientrano. Penso di essermi sentito come un barista napoletano al quale uno svedese dice che il caffè che gli ha portato fa schifo
Ora mi concentro sulle fiabe degli altri che è meglio, va

Ma io mi diverto anche ad arrivare ultimo a zero punti, lo sai... Praticamente questi concorsi sono l'unica cosa piacevole che faccio nelle mie giornate
Però un conto è sul gusto, la trama, i contenuti ecc; altro discorso sul must. Io praticamente ci vado a nozze a svisare sul must ma non sono mai uscito fuori tema in vita mia, ed è una delle cose principali a cui tengo quando vado a commentare un racconto altrui, tanto che è uno dei tre criteri che tengo in considerazione in fase di giudizio finale. Per questo volevo porre fine ai dubbi sul punto.
Comunque scusa se t'ho coinvolto. Il secondo commento di atropos mi aveva un po' fatto girare le palle (non il primo), ma a posto così. Torno sereno

Io faccio un po' fatica a capire che cosa scrivi, sarà per le k, le virgole e altri segni che non rientrano nel mio linguaggio immediato, comunque ammetto con molta presunzione che non avevo capito un'accipicchia del tuo commento e ti chiedo pubblicamente scusa
Bellissima la tua frase della mia fiaba che mi sputa in un occhio
Io sono già abbastanza alcolizzato di mio, quindi una bottiglia di vino è sempre ben accetta; io sono romagnolo, così se ognuno porta il suo abbiamo di che bere... Ma non ho mai fumato niente in vita mia, grazie a Dio