Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

Marco e Lorenzo - vivonic, ai miei cuginetti F. e F.

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wyjkz31
view post Posted on 27/11/2012, 18:06




I protagonisti sono bambini di otto anni eppure ho l’impressione che la fiaba sia rivolta a un pubblico ancora più piccolo. Tutta la parte in cui i bambini sono a disagio nel nuovo ambiente mi ha fatto pensare all’ingresso nella scuola o addirittura nella scuola materna. Non ho invece nessuna perplessità sulla presenza di mostri, i bambini adorano i mostri, tutto dipende da come si racconta la storia.
A questo punto avevo parecchie domande che poi hanno trovato risposta leggendo i commenti. Diciamo che per leggere la tua fiaba mi ci sarebbe voluto il libretto d’istruzioni. Comunque, una volta capita la logica con cui l’hai scritta, devo dire che mi piace. Ho solo qualche dubbio sul fatto che un bambino si accontenti di una fine “non chiara”, cioè arrivi da solo alla conclusione che tutto finisce bene. L’hai letta ai tuoi cuginetti? E se sì, gli è piaciuta?

Ti segnalo qualche cosetta
CITAZIONE
anche quelli che li avevano fatti disperare, per punizione.

direi che qui ti rivolgi ai bambini, ma poi non puoi proseguire dicendo che si sta bene, altrimenti che punizione è? O no?

CITAZIONE
avere un attrezzo per rendere liquido il ghiaccio

il martello non rende liquido il ghiaccio, semmai serve per rompere il velo di ghiaccio in superficie e arrivare all’acqua.

CITAZIONE
Marco e Lorenzo erano due fratellini di otto anni

Se hanno entrambi otto anni sono gemelli

CITAZIONE
Non avevano fatto amicizia ed erano sempre sulle loro, tanto che quasi tutti gli altri orfanelli ignoravano come si chiamassero, visto che non si erano mai rivolti la parola tra di loro.

CITAZIONE
Busso all’impazzata, ma nessuno rispondeva.

CITAZIONE
Arrivò così alla fine della scalinata.

Non hai mai parlato di scalinate, manterrei scala.

CITAZIONE
Penso di essere arrivato nel posto giusto, si fece forza e cominciò le ricerche.

 
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marcoad82
view post Posted on 27/11/2012, 18:10




CITAZIONE
Se hanno entrambi otto anni sono gemelli

GENIALE
 
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Lily White
view post Posted on 27/11/2012, 22:51




Ciao vivonic.
Scherzi a parte era davvero perfetta per brividi! A un ragazzino piacerebbe, come ti hanno detto sarebbe un ottimo "piccoli brividi". L'unica nota negativa è che per una storia per ragazzi un finale aperto non credo sarebbe apprezzato dal suo piccolo pubblico. Magari avresti potuto lasciare un lieto fine con un inquietante indizio che la storia potrebbe ripetersi... :)
 
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Atropos
view post Posted on 28/11/2012, 01:39




Be ' esistono i fratelli gemelli,,, o gemelli etero zigoti,,,, da non confomdere coi mono zigoti,,,
Pensavo anche io d essere ritornato al concorso brividi ma trovo difficile strappare l appellativo di piccoli brividi fiabeschi,,, è vero, hai spiegato che la morale è presente "scrollarsi di dosso o superare tutte le paure " ma l hai dovuto spiegare in un commento mentre nel racconto lo narri, ciò rende ancora più di

Difficile trovarla,,,, ad es. io non ci sono riuscito alla sola lettura,,,, pensavo che il fine della fiaba fosse che "quando si lasciano indietro delle cose, prima o poi bisogna ritornarci e riprenderle in mano ",,,, e vabbe',,,,
Certo l inizio è coinvolgente poi tutti quei mostri la rende quasi fuori tema, ho letto un commento in cui spiegavi Esifo? Edipo? Qualc del genere, bè non ciò capito una minchia dell esperimento scritturale che volevi fare, spero che ti porterà a qualc risultato sperato,,,
poi citi tuoi racconti come esempi del tuo modo di scrivere, alzo le mani, non sono un granchè come lettore

Ma per me sei libero di usare lo stile che più ti compiace, in fin dei conti uno è libero di vestirsi come vuole,,, anche in mutande con la neve fuori,,, poi però non si deve lamentare se si piglia un malanno,,,, questo per sottolineare quelle (per me) troppe "e " dopo la virgola o un punto,,, ma in materia sono un po ' estraneo e si possono concedere ciò che forse e ripeto forse è sapere xk le usi,,, dire che il tuo maestro le usava prima di te, a mio avviso non è motivo di vanto ma di scialba imitazione , anche perché tu almeno un maestro l hai avuto e da ciò che leggo e percepisco dai tuoi racconti ti ha dotato di validi strumenti!
spero di non essere stato pesante, forse il mio, un commento del tutto inutile ai fini della tua fiaba,,, e dopo tutto, porta pazienza, purtroppo sei stato la valvola di sfogo di quello che per me è stata una serataccia,,,
 
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view post Posted on 28/11/2012, 12:18
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Ciao, eccomi a commentare la tua opera.
Come sempre il mio commento è una riflessione di cosa mi ha lasciato il racconto.
Di quali sensazioni, mi ha portato.
Non mi ha lasciato molto, troppi mostri.
Se osservi bene le scale del tuo castello, mi trovi, ancora lì tra il secondo e il terzo piano, perchè mi sono persa come il protagonista.

L'inizio è intrigante.
Un castello come orfanotriofio, mi sembra un pò azzardato. Comunque è una storia.
Appunto una storia, non una fiaba. Mettiamola in chiave moderna, però sicuramente questo racconto è adatto per un pubblico un pò grandicello.

Troppe ripetizioni, non dico nel testo, ma ravvicinate. Quindi ho detto che è per un pubblico di ragazzini, se leggono questo brano pensano che
tutte quelle ripetizioni siano corrette.
Peccato far leggere loro delle frasi così ripetitive. Ok è il tuo modo di raccontare, ma il raccontare è una fiaba, non una storia come la tua.

Comunque il tema è carino l gemello che deve affrontare tutte quelle prove per rivedere suo fratello è altrettanto stuzzicante.

Mi scuso se mi sono permessa di scrivere queste perplessità, ma ripeto sfoltendola un pò e tagliando quanche ripetizione verrebbe
fuori un capolavoro.
Questo naturalmente è il mio modestissimo parere.

Alla prossima ;)

Alla prossima


 
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view post Posted on 28/11/2012, 22:14
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Chi lo dice che le fiabe devono essere carine e avere un lieto fine? Solo Walt Disney e Perrault. Leggete il finale di Cenerentola dei fratelli Grimm: "E mentre gli sposi andavano in chiesa, la maggiore era a destra, la minore a sinistra di Cenerentola; e le colombe cavarono un occhio a ciascuna. Poi, all'uscita, la maggiore era a sinistra, la minore a destra; e le colombe cavarono a ciascuna l'altro occhio". In quella mielosa di Perrault (e di Disney): "Cenerentola, buona figliuola quanto bella, fece dare un quartiere alle sue sorelle, e le maritò il giorno stesso a due gentiluomini della corte."
Quindi la fiaba di vivonic si innesta perfettamente nella tradizione di crudeltà delle fiabe popolari.
Non è però spiegata la scomparsa di tutti gli altri orfani dal castello/orfanotrofio.
 
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davide2283
view post Posted on 29/11/2012, 10:25




Ciao vivonic.
mi unisco ai commenti di chi mi ha preceduto dicendo che questo è più un racconto di "Piccoli brividi" che una fiaba. Nel complesso non è brutta ma ci sono un po' di cose che mi hanno fatto storcere il naso:
- la frase ripetuta all'inizio e alla fine: secondo me è superflua, e poi contiene troppe "e". Non capisco perchè cominciare un racconto con "E il sole tramontò". L'ultima poi secondo me è proprio sbagliata: la "e" è una congiunzione, e come tale deve congiungere. Cosa c'entra il fatto che tramonta col fatto che i due bambini vivevano nel castello? Come si congiungono le due cose?
- i continui riferimenti al lettore: a me già non piace come artificio, riconosco che a volte nelle fiabe si usa, ma tu nel primo paragrafo lo fai continuamente, troppo secondo me. Poi dopo basta.
- lo stacco di lunguaggio tra introduzione e storia: mi attacco al punto precedente. All'inizio parti con un linguaggio propriamente da fiaba (i bambini, il castello, i continui riferimenti al lettore. Poi cambi completamente registro e in pratica narri un vero e proprio racconto horror per ragazzi.
- il fatto che ripeti più volte che Marco ha sonno e piange: se piangere ci sta se hai 8 anni e stai vivendo una situazione spaventosa come la sua, non capisco come possa passare in pochi attimi dall'essere terrorizzato all'avere sonno.
- il finale: ti dirò che ho controllato più volte se il racconto era davvero finito. Ok, Marco sfonda lo scheletro...e quindi? E poi? A me un po' di non detto piace, però ho avuto la sensazione di un'interruzione troppo netta. Manca una chiusa come si deve, e la frase alla fine che ripete l'inizio per me non è sufficiente perchè con la storia non c'entra niente.

Nel complesso, insomma, ci sono un po' di cose che non mi tornano e che non mi hanno convinto. Forse hai voluto sperimentare un tipo di racconto un po' "crossover" ma non sei, secondo me, riuscito a dargli la giusta omogeneità.
In bocca al lupo!
 
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view post Posted on 29/11/2012, 16:33
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CITAZIONE (bluninja636 @ 27/11/2012, 14:40) 
Ciao, mi è piacito molto il tuo lavoro,ho solo un paio di precisazioni da suggerirti.
Non avevano fatto amicizia ed erano sempre sulle loro, tanto che quasi tutti gli altri orfanelli ignoravano come si chiamassero, visto che non si erano mai rivolti la parola tra di loro. (visto che non avevano mai rivolto loro parola)
Avanzando rasente al muro, con la candela spenta ...Avanzava....
Senza chiedersi che cosa fosse quel liquido, raccolse la candela e avanzò deciso, senza domandarsi nemmeno che cosa avesse toccato che lo aveva fatto trasalire.
...cosa fosse la cosa che lo aveva fatto trasalire.
Dovresti introdurre il serpente prima di dire che non lo ha inseguito.
accese il fiammifero e vide una poltrona girata di spalle verso la porta. ...e vide una poltrona girata di spalle rispetto alla porta.
Complimenti.

Grazie mille, correggo IMMEDIATAMENTE tutte le tue giustissime osservazioni :wub:

CITAZIONE (marcoad82 @ 27/11/2012, 18:00) 
Il finale poi lascia un po' l'amaro in bocca...

nel complesso... ben scritta e scorrevole, con un linguaggio adatto, ma ha una trama che tradisce le aspettative e rischia il fuori tema

Ho risolto un po' di cose che mi hai segnalato, grazie.
Ma perché pensi che il mio racconto rischi il fuori tema? Che la trama possa tradire le aspettative poi... Quali sarebbero le aspettative di una fiaba che ha per protagonisti due fratellini abbandonati in un orfanotrofio? :D

CITAZIONE (wyjkz31 @ 27/11/2012, 18:06) 
I protagonisti sono bambini di otto anni eppure ho l’impressione che la fiaba sia rivolta a un pubblico ancora più piccolo. Tutta la parte in cui i bambini sono a disagio nel nuovo ambiente mi ha fatto pensare all’ingresso nella scuola o addirittura nella scuola materna. Non ho invece nessuna perplessità sulla presenza di mostri, i bambini adorano i mostri, tutto dipende da come si racconta la storia.
A questo punto avevo parecchie domande che poi hanno trovato risposta leggendo i commenti. Diciamo che per leggere la tua fiaba mi ci sarebbe voluto il libretto d’istruzioni. Comunque, una volta capita la logica con cui l’hai scritta, devo dire che mi piace. Ho solo qualche dubbio sul fatto che un bambino si accontenti di una fine “non chiara”, cioè arrivi da solo alla conclusione che tutto finisce bene. L’hai letta ai tuoi cuginetti? E se sì, gli è piaciuta?

Grazie del commento approfondito e non ti nascondo che sono molto contento che abbia incontrato il tuo apprezzamento!
Ora correggo il ghiaccio che diventa liquido con un colpo di martello :lol:
La fiaba l'ho effettivamente raccontata ai miei cuginetti. L'ho inventata per loro, ma non gliel'ho letta. Penso che rimarrebbero esterefatti se sapessero che ne ho fatto un racconto per un concorso, addirittura :)
A loro è piaciuta moltissimo, ma sono i miei cugini, credo sia normale... Però la fine a loro è chiara, non so. Secondo me il bambino capisce che tutto è stato risolto e coglie un lieto fine, però la tua perplessità mi pare più che ragionevole...
Risponderanno i bambini che avranno la sfortuna di leggere 'sta fiaba :lol: :lol: :lol:

CITAZIONE (Lily White @ 27/11/2012, 22:51) 
Ciao vivonic.
Scherzi a parte era davvero perfetta per brividi! A un ragazzino piacerebbe, come ti hanno detto sarebbe un ottimo "piccoli brividi". L'unica nota negativa è che per una storia per ragazzi un finale aperto non credo sarebbe apprezzato dal suo piccolo pubblico. Magari avresti potuto lasciare un lieto fine con un inquietante indizio che la storia potrebbe ripetersi... :)

Ciao Lily... Il fatto è che io credo di aver fatto esattamente questo :lol: :wub:

CITAZIONE (Atropos @ 28/11/2012, 01:39) 
Be ' esistono i fratelli gemelli,,, o gemelli etero zigoti,,,, da non confomdere coi mono zigoti,,,
Pensavo anche io d essere ritornato al concorso brividi ma trovo difficile strappare l appellativo di piccoli brividi fiabeschi,,, è vero, hai spiegato che la morale è presente "scrollarsi di dosso o superare tutte le paure " ma l hai dovuto spiegare in un commento mentre nel racconto lo narri, ciò rende ancora più di

Difficile trovarla,,,, ad es. io non ci sono riuscito alla sola lettura,,,, pensavo che il fine della fiaba fosse che "quando si lasciano indietro delle cose, prima o poi bisogna ritornarci e riprenderle in mano ",,,, e vabbe',,,,
Certo l inizio è coinvolgente poi tutti quei mostri la rende quasi fuori tema, ho letto un commento in cui spiegavi Esifo? Edipo? Qualc del genere, bè non ciò capito una minchia dell esperimento scritturale che volevi fare, spero che ti porterà a qualc risultato sperato,,,
poi citi tuoi racconti come esempi del tuo modo di scrivere, alzo le mani, non sono un granchè come lettore

Ma per me sei libero di usare lo stile che più ti compiace, in fin dei conti uno è libero di vestirsi come vuole,,, anche in mutande con la neve fuori,,, poi però non si deve lamentare se si piglia un malanno,,,, questo per sottolineare quelle (per me) troppe "e " dopo la virgola o un punto,,, ma in materia sono un po ' estraneo e si possono concedere ciò che forse e ripeto forse è sapere xk le usi,,, dire che il tuo maestro le usava prima di te, a mio avviso non è motivo di vanto ma di scialba imitazione , anche perché tu almeno un maestro l hai avuto e da ciò che leggo e percepisco dai tuoi racconti ti ha dotato di validi strumenti!
spero di non essere stato pesante, forse il mio, un commento del tutto inutile ai fini della tua fiaba,,, e dopo tutto, porta pazienza, purtroppo sei stato la valvola di sfogo di quello che per me è stata una serataccia,,,

Ciao caro Atropos :shifty:
Sono contento di averti giovato come valvola di sfogo. Non so che cosa rispondere a questo commento se non che la morale, in genere, è palesata nella favola, dove per consuetudine c'è un animale a farlo. La fiaba non abbisogna di ciò, ma su questo potrebbero intervenire Abaluth o Nauthiz e porre fine definitivamente al mio supposto essere andato fuori tema, così evitiamo di dover far leggere a tutti la mia fiaba.
Tuttavia, io non cito i miei racconti come esempi del mio modo di scrivere, anche perché quelli sono alla portata di tutti quelli che vogliono scoprire ciò, e inoltre sarebbe un po' come spiegare a un bambino che ranno significa... Ranno dai... Il ranno è il ranno!
Anche dire che mi pecco di scialba imitazione è iniquo e restrittivo. Non hai capito la citazione (quella sì) del mio Maestro che non m'ha insegnato nulla di per sè ma tantissimo senza neanche conoscermi; in tutti i casi prima di giungere a questa triste definizione che mi attribuisci ci possono essere in mezzo tante sfumature che non c'entrano nulla nemmeno con la fiaba o coi bambini: un omaggio, ad esempio. Io credo che il mio esordio non sia nè un plagio nè un'imitazione nè un omaggio: è un modo di iniziare qualcosa in sospeso, e non mi è venuto un modo migliore per renderlo se non con una congiunzione. Come l'esordio, è anche l'epilogo, per cui mi è sembrato appropriato. All'amica esterella ho risposto ringraziandola del suo punto di vista vicino al mio, tutto qui :wub:
Grazie comunque della tua sincerità e ricorda che nessun commento è inutile quando è leale ed esauriente come il tuo, per cui grazie ancora :D

Ringrazio anche solenebbia per il suo commento. Sulle tue perplessità auspico nuovamente l'intervento delle amministratrici in modo che portino chiarezza, visto che non sei l'unica.
Secondo me è una fiaba, altrimenti non lo avrei scritto apposta per questo concorso... Aspettiamo una decisione definitiva ;)

CITAZIONE (mezzomatto @ 28/11/2012, 22:14) 
Chi lo dice che le fiabe devono essere carine e avere un lieto fine? Solo Walt Disney e Perrault. Leggete il finale di Cenerentola dei fratelli Grimm: "E mentre gli sposi andavano in chiesa, la maggiore era a destra, la minore a sinistra di Cenerentola; e le colombe cavarono un occhio a ciascuna. Poi, all'uscita, la maggiore era a sinistra, la minore a destra; e le colombe cavarono a ciascuna l'altro occhio". In quella mielosa di Perrault (e di Disney): "Cenerentola, buona figliuola quanto bella, fece dare un quartiere alle sue sorelle, e le maritò il giorno stesso a due gentiluomini della corte."
Quindi la fiaba di vivonic si innesta perfettamente nella tradizione di crudeltà delle fiabe popolari.
Non è però spiegata la scomparsa di tutti gli altri orfani dal castello/orfanotrofio.

Grazie mille per il tuo commento all'altezza di un moderatore, grazie davvero :wub:
E hai perfettamente ragione sugli altri orfani. Ho dato risalto al fatto che Marco cerca il suo fratellino, anche perché non lo fa per tutti ma solo per lui. In questo modo ho eliminato gli altri orfani, ma renderli tutti pipistrelli dici che è una trovata del piffero? ... :rolleyes:

CITAZIONE (davide2283 @ 29/11/2012, 10:25) 
Ciao vivonic.
mi unisco ai commenti di chi mi ha preceduto dicendo che questo è più un racconto di "Piccoli brividi" che una fiaba. Nel complesso non è brutta ma ci sono un po' di cose che mi hanno fatto storcere il naso:
- la frase ripetuta all'inizio e alla fine: secondo me è superflua, e poi contiene troppe "e". Non capisco perchè cominciare un racconto con "E il sole tramontò". L'ultima poi secondo me è proprio sbagliata: la "e" è una congiunzione, e come tale deve congiungere. Cosa c'entra il fatto che tramonta col fatto che i due bambini vivevano nel castello? Come si congiungono le due cose?
- i continui riferimenti al lettore: a me già non piace come artificio, riconosco che a volte nelle fiabe si usa, ma tu nel primo paragrafo lo fai continuamente, troppo secondo me. Poi dopo basta.
- lo stacco di lunguaggio tra introduzione e storia: mi attacco al punto precedente. All'inizio parti con un linguaggio propriamente da fiaba (i bambini, il castello, i continui riferimenti al lettore. Poi cambi completamente registro e in pratica narri un vero e proprio racconto horror per ragazzi.
- il fatto che ripeti più volte che Marco ha sonno e piange: se piangere ci sta se hai 8 anni e stai vivendo una situazione spaventosa come la sua, non capisco come possa passare in pochi attimi dall'essere terrorizzato all'avere sonno.
- il finale: ti dirò che ho controllato più volte se il racconto era davvero finito. Ok, Marco sfonda lo scheletro...e quindi? E poi? A me un po' di non detto piace, però ho avuto la sensazione di un'interruzione troppo netta. Manca una chiusa come si deve, e la frase alla fine che ripete l'inizio per me non è sufficiente perchè con la storia non c'entra niente.

Nel complesso, insomma, ci sono un po' di cose che non mi tornano e che non mi hanno convinto. Forse hai voluto sperimentare un tipo di racconto un po' "crossover" ma non sei, secondo me, riuscito a dargli la giusta omogeneità.
In bocca al lupo!

Ciao Davide, uno dei commenti che più aspettavo vista l'analogia di gusti e di idee che ci ha uniti al concorso precedente.
Ovviamente mi dispiace non averti catturato, ma rispondo ugualmente alle tue perplessità, per quello che conta :D
1) C'entra col finale. Come ho detto poco sopra, iniziare con una congiunzione suggerisce subito di essere catapultati nel bel mezzo di qualcosa che è già successo e sta già succedendo. In più, la seconda e congiunge, appunto, il finale. Il sole tramonta e i due bambini vivono nel castello, quindi tutto è tornato come prima. E arriviamo al
3) Gliel'ha detto suor Nerina: se vuole rivedere il fratello, deve trovare lo scheletro di Mastro Vito, il quale ha poi sua volta un cartello di spiegazioni appeso al collo. Ultimate le consegne, tutto torna - ovviamente - come prima (???)... Secondo me c'entra eccome :D
2) Io non capisco, invece, perché un bambino di otto anni non possa morire di sonno e piangere contemporaneamente :lol:
 
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Atropos
view post Posted on 29/11/2012, 16:42




CITAZIONE
Secondo me è una fiaba, altrimenti non lo avrei scritto apposta per questo concorso...

,,,ahahah,,,ora sì che è una fiaba! ,,,basta solo che tu continui a crederlo,,,
 
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davide2283
view post Posted on 29/11/2012, 16:44




CITAZIONE
1) C'entra col finale. Come ho detto poco sopra, iniziare con una congiunzione suggerisce subito di essere catapultati nel bel mezzo di qualcosa che è già successo e sta già succedendo. In più, la seconda e congiunge, appunto, il finale. Il sole tramonta e i due bambini vivono nel castello, quindi tutto è tornato come prima.

Mi sa che sono tardo io, ma la storia mica finisce che il sole sorge?
CITAZIONE
Gliel'ha detto suor Nerina: se vuole rivedere il fratello, deve trovare lo scheletro di Mastro Vito, il quale ha poi sua volta un cartello di spiegazioni appeso al collo. Ultimate le consegne, tutto torna - ovviamente - come prima (???)... Secondo me c'entra eccome

Io questo cartello non riesco proprio a trovarlo...è metaforico? In ogni caso che tutto torna come prima non c'è scritto mi pare...leggo:
CITAZIONE
Cominciò a colpire la testa: tolta quella gli faceva tutto meno impressione. A ogni colpo che sferrava su mastro Vito, chiedeva scusa e recitava il requiem aeternam.
Marco era sfinito. Tra lacrime e sudore era fradicio, moriva di sonno e non capiva nemmeno che cosa ci facesse con un martello in mano, come un pazzo, però sapeva di dover riuscire a portare a termine la propria missione prima che il sole sorgesse.
Un raggio filtrò dalla finestra mentre il cielo schiariva.

Da ciò che hai scritto non capisco nemmeno se abbia davvero portato a termine la sua impresa, e se il fratello sia tornato...o no?
CITAZIONE
Io non capisco, invece, perché un bambino di otto anni non possa morire di sonno e piangere contemporaneamente

Più che altro il contrasto è tra il sonno e il terrore...

Diciamo comunque che tra l'ultima martellata e il tramonto mi pare che manchi qualcosa, e gli indizi che dai mi sembrano un po' troppo labili o troppo nascosti per risaltare e fornire il senso che volevi dare alla storia...
 
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view post Posted on 29/11/2012, 16:52
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CITAZIONE (Atropos @ 29/11/2012, 16:42) 
CITAZIONE
Secondo me è una fiaba, altrimenti non lo avrei scritto apposta per questo concorso...

,,,ahahah,,,ora sì che è una fiaba! ,,,basta solo che tu continui a crederlo,,,

Abaluth, Nautzhiz..... Dove siete????? :(

@davide
No che non sei tardo, semplicemente non ti è piaciuta la fiaba e hai letto con meno interesse, è normale ;)
Comunque: "Una cordicina pendeva dal suo collo e un cartello legato a essa diceva: ‘Frantuma tutte queste ossa per far sì che tutto ciò non sia mai successo. Ricorda: hai tempo fino al sorgere del sole’."
Mi sembra frustrante spiegare il finale, comunque per risponderti definitivamente (credo) il finale è che il sole sorge, quindi ci sono due possibilità: se tutto torna come prima, come dice il cartello, vuol dire che Marco ce l'ha fatta e quindi "E il sole tramontò ecc ecc". Finale allegro e da bambini.
Se Marco non ce l'ha fatta, il sole è sorto comunque, e quindi perché si torna all'inizio? Mito di Sisifo (finale per gli adulti).
 
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view post Posted on 29/11/2012, 17:23
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Che c'è vivonic? perchè ci chiami?
Continuate pure a giocare tranquilli... mi raccomando, senza litigare :P


 
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view post Posted on 29/11/2012, 17:25
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CITAZIONE (abaluth @ 29/11/2012, 17:23) 
Che c'è vivonic? perchè ci chiami?
Continuate pure a giocare tranquilli... mi raccomando, senza litigare :P

Poiché qualcuno sostiene che questa non è una fiaba e che sia fuori tema... Non è che puoi esprimerti in maniera definitiva sull'argomento? Se sono fuori tema è inutile che resti in concorso, se non lo è, di contro, è inutile che si continui a dire che non è una fiaba e congeneri, quindi Abaluth: è o non è una fiaba?
Dammi risposta :wub: :D
 
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view post Posted on 29/11/2012, 17:53
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Non mi pare che la polemica sia così accesa e che sia necessario un intervento ufficiale ^_^

Su, vivo, da bravo, cerca di cavartela da solo :D


 
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view post Posted on 29/11/2012, 18:16
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CITAZIONE (abaluth @ 29/11/2012, 17:53) 
Non mi pare che la polemica sia così accesa e che sia necessario un intervento ufficiale ^_^

Su, vivo, da bravo, cerca di cavartela da solo :D

Ma non è questione di polemica accesa e nemmeno di polemica, ma di capire se la fiaba è tale e quindi deve stare in concorso o meno.
Io so perfettamente di non essere fuori tema, ho anche riletto il bando e si parla di fiaba, devo dedurne che in assenza di esclusione la mia interpretazione è correta, no?
Quindi è proprio per evitare le polemiche che ti ho chiesto di porre fine alla questione. Posso anche dire a atropos che non sa un benemerito cazzo di cosa sia una fiaba, ma perché rispondere malamente a un utente quando può intervenire l'amministratrice a dire che il problema non sussiste?
Vabbuò... Allora:
caro Atropos, non è che questa è una fiaba perché lo dice vivonic che può continuarlo a dire all'infinito, bensì perché rispetta gli elementi caratterizzanti il genere, ovvero:
1) è presentata come narrazione di fatti della tradizione popolare, sia come stile narrativo (raccontato) che come immagini (castello e bambini in orfanotrofio);
2) ha origine popolare in senso stretto, poiché narra delle paure della povera gente (quella degli orfani di restare soli);
3) sono presenti i personaggi fantastici tipici del genere: streghe, orchi, mummie;
4)è presente un messaggio morale (che non è recitato dalla volpe o dal corvo, quella è la favola): affrontare le proprie paure per vincerle;
5) personaggi, epoca e luoghi sono indeterminati;
6) i fatti narrati possono accadere soltanto per magia, quindi non c'è versomiglianza con la realtà (ecco perché non è una "storia" ma una fiaba appunto);
7) come ha evidenziato mezzomatto, il finale è lieto per i bambini ma non per gli adulti, ma questo non relega la mia fiaba in una seconda classe o nella sezione di Piccoli brividi ma può a ben diritto trovare spazio in un concorso dedicato alle fiabe. Poi può piacere o meno;
8) il linguaggio è volutamente semplice e ripetitivo: per chi non lo sapesse, è un elemento caratterizzante del genere, non una mia scelta opinabile. Opinabile può essere che io ci sia riuscito o meno, secondo me e secondo tutti, ma se un commento critica la mia eccessiva ripetitività non può trovare apprezzamento in questo concorso dedicato al genere della fiaba.

Ho messo alcuni criteri in ordine di come mi sono venuti in testa, ma credo che basta qualsiasi libro in biblioteca o anche una ricerca su internet per capire perché "Marco e Lorenzo" non merita critiche sull'adeguatezza col must del concorso nè accuse di non essere una fiaba.
Questo commento però lascia risaltare una certa presunzione in me di insegnare ai lettori che cos'è una fiaba, presunzione che non mi arrogo essendo io quasi completamente estraneo al genere. Per questo avrei preferito un intervento ufficiale, ben prima che si arrivasse a questa mia risposta arrogante, permalosa e polemica, come spesso sono costretto ad apparire.
Eccheccazzo. :ph34r:
 
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