| C' erano una volta in un paesino chiamato Felicità due sovrani, amati da tutti, che lo governavano garantendo la pace e la serenità. Dopo molti anni di matrimonio, ebbero due gemelli eterozigoti: Orgoglio e Oscuro, che oltre nell'aspetto fisico non si assomigliavano neanche nel carattere. Il primo era gentile e altruista, la gioia dei genitori, mentre il secondo era perfido, e faceva del male a chiunque, oltre a essere la croce dei regnanti, rischiava di diventare una minaccia per il paese. Così il re e la regina lo bandirono da esso con queste parole: << Vattene, dopo tutte le azioni crudeli che hai commesso, noi ti disconosciamo come figlio, non sei degno di essere nostro erede, e finché saremo in vita tu non ti avvicinerai più al nostro regno.>> <<io me ne vado ma non perché me lo ordinate, il motivo è che voi, Orgoglio e la gente di questo insignificante paese mi fate ribrezzo, siete inferiori a me ma un giorno tornerò per vendicarmi del torto subito e per riprendermi ciò che è mio.>>
Per qualche anno vagò per il mondo da solo pensando a come avrebbe potuto punire tutti, finché un giorno in una foresta abbandonata sentì in lontananza una voce di donna che urlava: << Qualcuno mi aiuti per favore, sono una maga, mi hanno imprigionata in un rudere liberatemi vi prego, e in cambio con la mia magia, esaudirò un vostro desiderio parola mia.>>
Oscuro non credeva alle sue orecchie la magia? Aveva sempre pensato che non esistesse... E se poi la donna stava bleffando si faceva liberare e si rivelava una semplice, inutile umana? Diversamente, se fosse stata una maga, avrebbe potuto aiutarlo ad attuare la sua vendetta.
Seguì la voce e si ritrovò davanti a una catapecchia ricoperta di arbusti. La porta era sprangata con delle assi di ferro; per entrare, Oscuro dovette spaccare una finestra con un pezzo di legno: per lui questo era un gesto abituale, lo faceva apposta per fare un dispetto sia a palazzo che nelle abitazioni dei paesani, e lo trovava divertente. Lentamente, facendo attenzione a non ferirsi con i pezzi di vetro si infilò dentro. Nella stanzetta c’erano solo una poltrona malconcia e un tavolo, con sopra dei vasi di vetro di ogni dimensione, contenenti delle sostanze che Oscuro con la luce fioca che c’era in quel misterioso luogo, non riusciva a vedere bene.
<<ho sentito un rumore sarai forse il mio salvatore? Se hai intenzione di liberarmi cerca il passaggio segreto nel muro, io sto tenendo duro, ricorda che ho già pronta la magia con cui esaudirò una tua richiesta, prima che tu vada via.>>
Oscuro cercò in tutta la parete, finché ad un certo punto, una parte di essa si spostò sotto il peso delle sue mani. Salì su una scala di legno, e si ritrovò in una soffitta al centro della quale c’era una gabbia, con dentro una donna dall’aspetto orrendo: con i capelli verdi spettinati, la pelle grigia, la faccia scavata e gli occhi gialli, che aveva le mani legate alle sbarre. <<sei tu la maga?>>le chiese egli disgustato da quella visione.
<<ciò che hai chiesto te lo dimostrerò, quando le mani libere avrò.>>
Oscuro strappò la corda che le imprigionava gli arti ossuti, non sapeva se stesse bleffando ma lo avrebbe scoperto in quel preciso istante: se fosse stata umana non avrebbe saputo uscire dalla gabbia che era chiusa con un lucchetto. La donna rise a squarciagola e disse: <<grazie giovane smarrito ora fai attenzione a questo rito.>> Alzò la mano e pronunciò la frase: <<oh bacchetta mia diletta, vieni qui in tutta fretta.>> In quell’orribile arto ossuto, si materializzò un oggetto nero, con la punta fatta a freccia. Un'altra risata della donna riecheggiò nella catapecchia. Guardò il ragazzo:<<ora ti farò vedere che le parole uscite dalle mie labbra sono vere.>> Issò lo strano arnese e disse: <<lucchetto maledetto, rompiti qui ora al mio cospetto.>> Esso esplose, provocando un rumore assordante. La maga aprì la gabbia, si stirò ed esclamò: <<libera finalmente, non ci credo che sia successo veramente.>> Si rivolse ad Oscuro: <<allora dimmi, come mai passavi di qui vieni racconta, siediti lì.>> Egli spiegò la situazione e la maga, che si chiamava Malvalina, sempre parlando in rima, gli disse che anche lei era stata cacciata perché faceva delle malefatte dal regno di Magoland e che poi era stata imprigionata li, e gli disse, inoltre, che lo avrebbe aiutato a vendicarsi.
<< Ma come mi aiuterai?>> volle sapere lui. La donna pensò per qualche secondo, le si illuminarono gli occhi ed esclamò: <<hai un gemello, vero giovincello? Con una pozione e un suo capello, ti trasformerai in tuo fratello.>> Oscuro sgranò gli occhi, diventare quell’inerme di Orgoglio? Non avrebbe mai voluto farlo…però forse era l’unico modo per entrare nel regno, dunque accettò.
Scesero, Malvalina tirò fuori una sfera da sotto la poltrona e disse: <<in questo oggetto qua, comparirà, ciò che sta accadendo nel regno di Felicità.>> All’interno dell'oggetto apparvero i due sovrani, molto più invecchiati di quando Oscuro li aveva visti l’ultima volta, ed Orgoglio, sempre il solito con i boccoli biondi e gli occhi azzurri, non si assomigliavano per niente anche se erano gemelli: lui aveva i capelli e gli occhi scuri. Ciò che Oscuro scoprì, guardando nella sfera, lo fece raggelare: i due regnanti stavano dicendo a suo fratello che erano troppo anziani e stanchi per continuare a regnare e che, di li a tre giorni, Orgoglio sarebbe stato incoronato re.
Oscuro perse le staffe, quel codardo di suo fratello non poteva diventare re e prendersi il regno. La maga cercò di calmarlo dicendo che per preparare la pozione ci voleva poco, e che ne avrebbero utilizzata un'altra per arrivare a Felicità in un secondo senza dover percorrere l’immenso tragitto. Per la pozione della trasformazione servivano: una piuma di un pavone magico, dell’acqua verde incantata, una goccia del sangue di Oscuro, e un capello di Orgoglio. Invece per quella che li avrebbe spediti a Felicità ci voleva: polvere magica del corno di un unicorno, una zampa di cavalletta non terrestre e una foglia dell’albero arcobaleno. In un paio d’ore i due intrugli furono pronti e la maga esclamò : <<bene, ora manca solo il capello che strapperò a tuo fratello.>> e aggiunse <<adesso possiamo andare solo una formula devo pronunciare.>> Versò la seconda pozione sulla sfera <<oh magia amica mia, facci arrivare a Felicità con la tua energia.>> L’oggetto si illuminò e la donna e Oscuro ne furono assorbiti. Apparvero nella stanza di Orgoglio a notte inoltrata, lo portarono nella torre e grazie al potere di Malvalina, egli non si svegliò. Dopo avergli strappato un capello biondo e averlo messo nella pozione che fece bere ad Oscuro, disse:<< Ed ora con questo incantesimo di tuo fratello, avrai l’aspetto medesimo.>> In un istante Oscuro il perfido si trasformò in Orgoglio il buono. L’effetto sarebbe durato solo un giorno, e i successivi l’incantesimo andava ripetuto, per questo la maga disse:<<ogni giorno ti servirà un suo capello, per questo io resterò qua a controllare il tuo gemello.>> <<non ti preoccupare>> la rassicurò il ragazzo <<ci dovrai restare solo tre giorni e quando mi incoroneranno re, svelerò a tutti la mia vera identità e di lui ci sbarazzeremo.>>
I giorni seguenti nessuno, neanche i genitori notarono niente di diverso in Orgoglio, perché Oscuro cercò di recitare bene la commedia. Ma la notte precedente l’incoronazione, Tenerino, il maggiordomo muto del castello, sentì un rumore vide il ragazzo che si avviava verso la torre sbirciò all’interno e scoprì tutto. Però poveretto, non sapeva come avvisare la gente così decise di agire il giorno dopo da solo, e portare davanti a tutti il vero Orgoglio facendo arrestare, Oscuro e la creatura dall’aspetto orripilante.
Al mattino appena tutti andarono alla cerimonia, il coraggioso Tenerino andò dalla torre. Malvalina appena lo vide cercò di agitare la bacchetta, ma il maggiordomo le si avventò addosso e gliela fece cadere. Poi caricò sulle spalle Orgoglio e corse verso la sala dell’incoronazione. Arrivò a destinazione appena in tempo, poco prima che la corona fosse messa sulla testa del falso ed appena videro il vero Orgoglio, tutti rimasero a bocca aperta. Oscuro non sapeva cosa fare, finché nella sala arrivò la maga e la implorò: << Presto Malvalina, fa qualcosa ti prego.>> Ella rispose:<<non ti preoccupare Oscuro, terremo duro.>> Dopo aver sentito quel nome il re e la regina sbraitarono:<<tu ingrato maledetto non avresti più dovuto avvicinarti a questo paese, sei troppo crudele per stare qui,guardie arrestatelo!!!>> In quel momento la maga stava per pronunciare una formula:<< Con la mia magia, io maledico questo posto parola m….aaaaaaaa.>>
Per fortuna Orgoglio,che si era appena svegliato, prima che la finisse le tolse la bacchetta dalle mani. Oscuro, era furibondo non avrebbe mai permesso che il gemello fosse incoronato re e gli si avventò contro con una spada,per un pelo Orgoglio riuscì a evitarlo e venne colpito solo di striscio a un braccio, ma gli cadde la bacchetta. Malvalina tentò di afferrarla, ma Tenerino le bloccò gli arti scheletrici.
I due gemelli lottando,si gettarono sull'oggetto magico, Orgoglio con le poche forze che gli erano rimaste, e Oscuro sleale come sempre con l'aiuto della spada e riuscì a prenderlo, lo lanciò alla maga che intanto aveva graffiato le mani del maggiordomo, e si era liberata. La bacchetta stava per tornare nella sua mano malvagia, ma Orgoglio la intercettò e la spezzò. << Nooooooooooo>> sbraitò Malvalina << Non può esser..>>ma non terminò ciò che stava dicendo, perchè il suo corpo si disintegrò.
Oscuro venne arrestato, mentre Orgoglio diventò re e riportò la pace a Felicità.
Edited by francesca vernazza - 10/12/2012, 13:15
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