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L'INCANTESIMO, di francesca vernazza

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francesca vernazza
view post Posted on 22/11/2012, 01:46




C' erano una volta in un paesino chiamato Felicità due sovrani, amati da tutti, che lo governavano garantendo la pace e la serenità. Dopo molti anni di matrimonio, ebbero due gemelli eterozigoti: Orgoglio e Oscuro, che oltre nell'aspetto fisico non si assomigliavano neanche nel carattere.
Il primo era gentile e altruista, la gioia dei genitori, mentre il secondo era perfido, e faceva del male a chiunque, oltre a essere la croce dei regnanti, rischiava di diventare una minaccia per il paese.
Così il re e la regina lo bandirono da esso con queste parole:
<< Vattene, dopo tutte le azioni crudeli che hai commesso, noi ti disconosciamo come figlio, non sei degno di essere nostro erede, e finché saremo in vita tu non ti avvicinerai più al nostro regno.>>
<<io me ne vado ma non perché me lo ordinate, il motivo è che voi, Orgoglio e la gente di questo insignificante paese mi fate ribrezzo, siete inferiori a me ma un giorno tornerò per vendicarmi del torto subito e per riprendermi ciò che è mio.>>

Per qualche anno vagò per il mondo da solo pensando a come avrebbe potuto punire tutti, finché un giorno in una foresta abbandonata sentì in lontananza una voce di donna che urlava:
<< Qualcuno mi aiuti per favore, sono una maga, mi hanno imprigionata in un rudere liberatemi vi prego, e in cambio con la mia magia, esaudirò un vostro desiderio parola mia.>>

Oscuro non credeva alle sue orecchie la magia?
Aveva sempre pensato che non esistesse...
E se poi la donna stava bleffando si faceva liberare e si rivelava una semplice, inutile umana?
Diversamente, se fosse stata una maga, avrebbe potuto aiutarlo ad attuare la sua vendetta.

Seguì la voce e si ritrovò davanti a una catapecchia ricoperta di arbusti. La porta era sprangata con delle assi di ferro; per entrare, Oscuro dovette spaccare una finestra con un pezzo di legno: per lui questo era un gesto abituale, lo faceva apposta per fare un dispetto sia a palazzo che nelle abitazioni dei paesani, e lo trovava divertente.
Lentamente, facendo attenzione a non ferirsi con i pezzi di vetro si infilò dentro.
Nella stanzetta c’erano solo una poltrona malconcia e un tavolo, con sopra dei vasi di vetro di ogni dimensione, contenenti delle sostanze che Oscuro con la luce fioca che c’era in quel misterioso luogo, non riusciva a vedere bene.

<<ho sentito un rumore sarai forse il mio salvatore? Se hai intenzione di liberarmi cerca il passaggio segreto nel muro, io sto tenendo duro, ricorda che ho già pronta la magia con cui esaudirò una tua richiesta, prima che tu vada via.>>


Oscuro cercò in tutta la parete, finché ad un certo punto, una parte di essa si spostò sotto il peso delle sue mani.
Salì su una scala di legno, e si ritrovò in una soffitta al centro della quale c’era una gabbia, con dentro una donna dall’aspetto orrendo: con i capelli verdi spettinati, la pelle grigia, la faccia scavata e gli occhi gialli, che aveva le mani legate alle sbarre.
<<sei tu la maga?>>le chiese egli disgustato da quella visione.

<<ciò che hai chiesto te lo dimostrerò, quando le mani libere avrò.>>

Oscuro strappò la corda che le imprigionava gli arti ossuti, non sapeva se stesse bleffando ma lo avrebbe scoperto in quel preciso istante: se fosse stata umana non avrebbe saputo uscire dalla gabbia che era chiusa con un lucchetto.
La donna rise a squarciagola e disse:
<<grazie giovane smarrito ora fai attenzione a questo rito.>> Alzò la mano e pronunciò la frase: <<oh bacchetta mia diletta, vieni qui in tutta fretta.>> In quell’orribile arto ossuto, si materializzò un oggetto nero, con la punta fatta a freccia.
Un'altra risata della donna riecheggiò nella catapecchia.
Guardò il ragazzo:<<ora ti farò vedere che le parole uscite dalle mie labbra sono vere.>> Issò lo strano arnese e disse: <<lucchetto maledetto, rompiti qui ora al mio cospetto.>>
Esso esplose, provocando un rumore assordante.
La maga aprì la gabbia, si stirò ed esclamò: <<libera finalmente, non ci credo che sia successo veramente.>> Si rivolse ad Oscuro: <<allora dimmi, come mai passavi di qui vieni racconta, siediti lì.>>
Egli spiegò la situazione e la maga, che si chiamava Malvalina, sempre parlando in rima, gli disse che anche lei era stata cacciata perché faceva delle malefatte dal regno di Magoland e che poi era stata imprigionata li, e gli disse, inoltre, che lo avrebbe aiutato a vendicarsi.

<< Ma come mi aiuterai?>> volle sapere lui.
La donna pensò per qualche secondo, le si illuminarono gli occhi ed esclamò: <<hai un gemello, vero giovincello? Con una pozione e un suo capello, ti trasformerai in tuo fratello.>>
Oscuro sgranò gli occhi, diventare quell’inerme di Orgoglio?
Non avrebbe mai voluto farlo…però forse era l’unico modo per entrare nel regno, dunque accettò.

Scesero, Malvalina tirò fuori una sfera da sotto la poltrona e disse:
<<in questo oggetto qua, comparirà, ciò che sta accadendo nel regno di Felicità.>>
All’interno dell'oggetto apparvero i due sovrani, molto più invecchiati di quando Oscuro li aveva visti l’ultima volta, ed Orgoglio, sempre il solito con i boccoli biondi e gli occhi azzurri, non si assomigliavano per niente anche se erano gemelli: lui aveva i capelli e gli occhi scuri.
Ciò che Oscuro scoprì, guardando nella sfera, lo fece raggelare: i due regnanti stavano dicendo a suo fratello che erano troppo anziani e stanchi per continuare a regnare e che, di li a tre giorni, Orgoglio sarebbe stato incoronato re.

Oscuro perse le staffe, quel codardo di suo fratello non poteva diventare re e prendersi il regno.
La maga cercò di calmarlo dicendo che per preparare la pozione ci voleva poco, e che ne avrebbero utilizzata un'altra per arrivare a Felicità in un secondo senza dover percorrere l’immenso tragitto.
Per la pozione della trasformazione servivano: una piuma di un pavone magico, dell’acqua verde incantata, una goccia del sangue di Oscuro, e un capello di Orgoglio.
Invece per quella che li avrebbe spediti a Felicità ci voleva: polvere magica del corno di un unicorno, una zampa di cavalletta non terrestre e una foglia dell’albero arcobaleno.
In un paio d’ore i due intrugli furono pronti e la maga esclamò : <<bene, ora manca solo il capello che strapperò a tuo fratello.>> e aggiunse <<adesso possiamo andare solo una formula devo pronunciare.>> Versò la seconda pozione sulla sfera <<oh magia amica mia, facci arrivare a Felicità con la tua energia.>>
L’oggetto si illuminò e la donna e Oscuro ne furono assorbiti.
Apparvero nella stanza di Orgoglio a notte inoltrata, lo portarono nella torre e grazie al potere di Malvalina, egli non si svegliò.
Dopo avergli strappato un capello biondo e averlo messo nella pozione che fece bere ad Oscuro, disse:<< Ed ora con questo incantesimo di tuo fratello, avrai l’aspetto medesimo.>>
In un istante Oscuro il perfido si trasformò in Orgoglio il buono.
L’effetto sarebbe durato solo un giorno, e i successivi l’incantesimo andava ripetuto, per questo la maga disse:<<ogni giorno ti servirà un suo capello, per questo io resterò qua a controllare il tuo gemello.>>
<<non ti preoccupare>> la rassicurò il ragazzo <<ci dovrai restare solo tre giorni e quando mi incoroneranno re, svelerò a tutti la mia vera identità e di lui ci sbarazzeremo.>>

I giorni seguenti nessuno, neanche i genitori notarono niente di diverso in Orgoglio, perché Oscuro cercò di recitare bene la commedia. Ma la notte precedente l’incoronazione, Tenerino, il maggiordomo muto del castello, sentì un rumore vide il ragazzo che si avviava verso la torre sbirciò all’interno e scoprì tutto.
Però poveretto, non sapeva come avvisare la gente così decise di agire il giorno dopo da solo, e portare davanti a tutti il vero Orgoglio facendo arrestare, Oscuro e la creatura dall’aspetto orripilante.

Al mattino appena tutti andarono alla cerimonia, il coraggioso Tenerino andò dalla torre. Malvalina appena lo vide cercò di agitare la bacchetta, ma il maggiordomo le si avventò addosso e gliela fece cadere. Poi caricò sulle spalle Orgoglio e corse verso la sala dell’incoronazione.
Arrivò a destinazione appena in tempo, poco prima che la corona fosse messa sulla testa del falso ed appena videro il vero Orgoglio, tutti rimasero a bocca aperta.
Oscuro non sapeva cosa fare, finché nella sala arrivò la maga e la implorò:
<< Presto Malvalina, fa qualcosa ti prego.>>
Ella rispose:<<non ti preoccupare Oscuro, terremo duro.>>
Dopo aver sentito quel nome il re e la regina sbraitarono:<<tu ingrato maledetto non avresti più dovuto avvicinarti a questo paese, sei troppo crudele per stare qui,guardie arrestatelo!!!>>
In quel momento la maga stava per pronunciare una formula:<< Con la mia magia, io maledico questo posto parola m….aaaaaaaa.>>

Per fortuna Orgoglio,che si era appena svegliato, prima che la finisse le tolse la bacchetta dalle mani. Oscuro, era furibondo non avrebbe mai permesso che il gemello fosse incoronato re e gli si avventò contro con una spada,per un pelo Orgoglio riuscì a evitarlo e venne colpito solo di striscio a un braccio, ma gli cadde la bacchetta.
Malvalina tentò di afferrarla, ma Tenerino le bloccò gli arti scheletrici.

I due gemelli lottando,si gettarono sull'oggetto magico, Orgoglio con le poche forze che gli erano rimaste, e Oscuro sleale come sempre con l'aiuto della spada e riuscì a prenderlo, lo lanciò alla maga che intanto aveva graffiato le mani del maggiordomo, e si era liberata.
La bacchetta stava per tornare nella sua mano malvagia, ma Orgoglio la intercettò e la spezzò. << Nooooooooooo>> sbraitò Malvalina << Non può esser..>>ma non terminò ciò che stava dicendo, perchè il suo corpo si disintegrò.

Oscuro venne arrestato, mentre Orgoglio diventò re e riportò la pace a Felicità.

Edited by francesca vernazza - 10/12/2012, 13:15
 
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missDFP
view post Posted on 22/11/2012, 10:23




Ciao,

comincio che le segnalazioni: ci sono un po' di virgole che hanno lo spazio prima e non dopo, o prima e dopo, sembra quasi un problema di editor quando devi aver copiato la storia qui.

CITAZIONE
Qualcuno mi aiuti per favore, sono una maga, mi hanno imprigionata in una baita

La baita mi suggerisce sempre l'idea di montagna, fuoco nel camino, neve. Magari prova a considerare casupola, catapecchia, costruzione... non so, qualcosa di meno evocativo di un contesto diverso per intenderci.

Qui invece:

CITAZIONE
Il ragazzo perse le staffe, non poteva diventare re quel codardo era suo il regno .

C'è uno spazio prima del punto e la frase è un po' confusa, potresti scrivere:

Il ragazzo perse le staffe, quel codardo di suo fratello non poteva diventare re e prendersi il regno!

Poi la storia dei gemelli, non male però secondo me dovresti spiegare la loro diversità estetica quando gli introduci, altrimenti subito si fa confusione quando la strega propone ad oscuro di prendere il posto del fratello (infatti mi sono chiesta perché gli servisse un incantesimo se era il suo gemello). E' chiaro che poi ho capito per ché lo spieghi dopo.

Belle le rime della strega, non mi convince il finale. Dopo incantesimi e complotti, bello bello Orgoglio si sveglia, le toglie la bacchetta e fine.
Magari potresti introdurre un po' di lotta, qualche magia della strega.

Comunque carina.

In bocca al lupo!
 
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Esterella
view post Posted on 22/11/2012, 11:45




Andrebbe rivista la punteggiatura, attenta alle maiuscole dopo il punto, alle virgole. Qualche d eufonica.

<< Ed ora con questo incantesimo di tuo fratello, avrai l’aspetto medesimo.>> (ma non erano gemelli?)

<o bacchetta,
Credo ci voglia la h.
«Oh bacchetta,

Finale troppo frettoloso dovresti arricchirlo un po'. Comunque la fiaba è carina. :wub:
 
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view post Posted on 22/11/2012, 11:48

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Ciao Francesca,
Vorrei farti notare due cose.1 C'erano un volta due sovrani eccc oppure c'era una volta un paese ecc incui due sovrani regnavano....
2aveva sempre pensato che non esistesse.
La tua storia mi piace, con tutte le sue cospirazioni, le trame di palazzo, la magia della fata cattiva. Le rime sono ben fatte. E mi piace anche il finale anticonvenzionale, in cui Orgoglio, stufo di tutta quella bruta storia, toglie la bacchetta magica alla maga cattiva, come a dire "adesso basta. Faccciamola finita!".
Grande Franci.
In bocca al lupo!
 
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bluninja636
view post Posted on 22/11/2012, 13:01




Ciao, la fiaba è carina, andrebbero però riviste la punteggiatura e le D eufoniche.
Ti riporto alcune cose che a mio avviso andrebbero corrette.
C'eraNO una volta in un paesino chiamato Felicità...
...liberatemi vi prego e in cambio, con la mia magia, esaudirò un vostro desiderio. Parola mia.
Oscuro non credeva alle sue orecchie, la magia? Aveva sempre pensato che non esisteSSE, e se poi la donna bleffava , si faceva liberare ed era una semplice, inutile umana ? Diversamente se per caso FOSSE STATA veramente una maga, l'avrebbe potuto aiutare a attuare LA vendetta.
La porta era sprangata con delle assi di ferro così, per entrare, Oscuro dovette...
...il passaggio segreto nel muro, io sto tenendo duro, ricorda CHE ho già pronta la magia con cui esaudirò una tua richiesta prima che tu vada via...
Oscuro, strappò la corda che le imprigionava gli arti ossuti, non sapeva se STESSE BLEFFANDO...
Sviluppa un pò di più il finale, magari con dei particolari su Tenerino.
P.S. i miei sono solo consigli :)
 
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Atropos
view post Posted on 22/11/2012, 21:21




Eh già riguardati un po 'le virgole xk ne ho trovate parecchie e detto da me che sono un amante della sciabolata,,,la dice lunga, la storia mi è piaciuta moltissimo, concordo con chi ti ha fatto notare il termine baita metterei vecchio casolare o rudere,la stessa fata extraterrestre l avrei fatta venire da un paese fatato o mondo magico boh come lo letto sembrava una strega marziana?! O.o,,,, ultima sottigliezza le pozioni magiche sembra che trovare gli ingredienti come zampa di cavalletta o polvere del corno di unicorno sia più facile che torciereun capello a orgoglio,,, per ripeto che la fiaba come è archibugiata mi piace assai, ero un po stufo nel leggere fiabe di re, principi ecc che quando ho letto la tua, ho detto,,, diamine ci risiamo,,, e invece,,, pur mantenendo questi canoni resta cmnq originale
 
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view post Posted on 22/11/2012, 23:14
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Carina la tua fiaba. Dovresti però darle una revisionata.
Ho notato le minuscole dopo i punti.
errore di distrazione "di diventare un minaccia" una minaccia.
spazi prima e dopo le virgole.
La baita, potresti mettere casetta o capanna. alterna i vocalboli altrimenti rischi ripetere troppe volte la stessa parola.
<< Qualcuno mi aiuti per favore, sono una maga, mi hanno imprigionata in una baita, liberatemi vi prego, e in cambio con la mia magia, esaudirò un vostro desiderio. parola mia>>. Se una persona deve giradare tutta questa frase, dopo un minuto non ha più voce. vabbè che è una maga!! Rendi il grido d'aiuto più corto.
LA scala di legno ha i pioli è inutile sottolinearlo.
Apparvero i sovrani

LA trama è bella basta una rilettura e magnifica sarà la tua stesura.
:D
 
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Lavella
view post Posted on 23/11/2012, 20:15




Ciao il tuo racconto è molto carino.
Mi sono piaciuti anche il nome del paese Felicità e i nomi dei personaggi Orgoglio e Oscuro, davvero molto particolari. Apprezzo il recupero della bacchetta da parte di Orgoglio, un vero “just in time”. Non ho altre osservazioni.
Complimenti vivissimi e in bocca al lupo!!! :)
 
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marcoad82
view post Posted on 24/11/2012, 11:49




Ciao Francesca, la tua fiaba ha una trama abbastanza classica, ma come protagonista un "cattivo" che le darebbe le connotazioni del noir, se alla fine non diventasse buonista, è strana, ma forse, già che l'avevi impostata così avrei fatto vincere il buon vecchio Oscuro alla fine, io tengo sempre per i cattivi. :)

Nel complesso non posso dire che mi sia piaciuta moltissimo, forse a causa della forma un po' zoppicante e della punteggiatura scorretta.

ti faccio notare qualcosina:

CITAZIONE
esaudirò un vostro desiderio. parola mia>>.

decidi se far diventare il punto una virgola o mettere la maiuscola

CITAZIONE
Oscuro non credeva alle sue orecchie, la magia? aveva sempre pensato che non esisteva, e se poi la donna bleffava , si faceva liberare ed era una semplice, inutile umana ? ma se per caso era veramente una maga, l'avrebbe potuto aiutare per attuare una vendetta.

Oscuro non credeva alle sue orecchie, la magia? Aveva sempre pensato che non esistesse, e se poi la donna bluffava, si faceva liberare ed era una semplice, inutile umana? (niente spazio) Ma se per caso fosse stata veramente una maga, l'avrebbe potuto aiutare per attuare la sua vendetta.

CITAZIONE
dovette spaccare una finestra con un pezzo di legno, ma per lui questo era

al posto della virgola metterei i due punti e toglierei il ma

CITAZIONE
<< Sei tu la maga?>> gli chiese egli disgustato da quella visione.

<< Sei tu la maga?>> le chiese, disgustato da quella visione.

CITAZIONE
<<ciò che hai chiesto te lo dimostrerò, quando le mani libere avrò>>.

ricordati le maiuscole all'inizio delle frasi

CITAZIONE
squarcia gola

squarciagola

CITAZIONE
fai attenzione a questo rito>> . Alzò la mano e pronunciò questa frase:

CITAZIONE
Un'altra risata della donna riecheggiò nella baita, guardò il ragazzo.

poi guardò il ragazzo; oppure punto al posto della virgola

CITAZIONE
furono assorbiti da essa.

hai usato molto spesso esso/essa, cercherei di evitarli il più possibile. qui potevi semplicemente mettere: ne furono assorbiti

nel complesso la trama non è mal studiata, ma ti suggerirei di concentrarti di più sui personaggi: magari accenna all'inizio a qualcosa tipo un'amicizia che leghi il principe al servitore. Inoltre la maga sembra che possa essere sopraffatta troppo facilmente.

Ciao!
 
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wyjkz31
view post Posted on 24/11/2012, 18:15




La fiaba non mi ha convinto molto, purtroppo. La lotta fra il fratello buono e quello cattivo, che non è certo una novità, avrebbe avuto bisogno di qualche trovata per riuscire più avvincente.
Il personaggio della strega è quello che mi è piaciuto di più e anche le rime sono fatte bene.

Ti consiglio di sistemare quello che ti hanno già segnalato.
 
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davide2283
view post Posted on 25/11/2012, 12:31




La trama in sé potrebbe anche andar bene, certo niente di estremamente originale, ma può andar bene. Quello che invece secondo me non va bene è il tuo modo di scrivere (o perlomeno il modo in cui è stata scritta questa fiaba). Tralasciando i tanti errori di distrazione e battitura (sui quali ormai non mi soffermo più), il modo in cui costruisci le frasi conferisce al racconto un tono monocorde e cantilenoso. Sono troppo lunghe (troppi concetti e azioni in una sola frase), con troppe virgole che interrompono continuamente la lettura.
Ti faccio un esempio:
CITAZIONE
Egli spiegò la situazione, e la maga, che si chiamava Malvalina, sempre parlando in rima, gli disse che lo capiva, anche lei era stata cacciata, perché faceva delle malefatte, dal pianeta di Magoland, ed era stata confinata nel punto più isolato della terra, e che lo avrebbe aiutato a vendicarsi, e a riprendersi il regno.

Prova a rileggerla facendo una pausa ogni virgola e ti accorgerai da sola di quello che ti sto dicendo.
Anche sui verbi ho notato qualche imperfezione, per esempio:
CITAZIONE
non sapeva se bleffava

CITAZIONE
aveva sempre pensato che non esisteva

e anche altri...in questi casi si usa il congiuntivo.
Nel complesso non l'ho trovata sufficiente, mi dispiace.
 
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ritavaleria
view post Posted on 25/11/2012, 17:58




L'idea della storia mi è piaciuta ed è sviluppata bene, tranne il finale cheè troppo sbrigativo e riduttivo, andrebbe arricchito un po'. Anche secondo me l'inizio dovrebbe essere al plurale e mi sembra ci siano un po' di errori dovuti alla fretta, spazi, minuscole, ecc.
 
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Lupoalfa
view post Posted on 26/11/2012, 09:09




Qui ci vuole proprio una revisione pesante. Errori di punteggiatura, virgole tra il soggetto e il verbo, virgole al posto di punti, ecc. Ne perde anche la storia.
 
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justadream12
view post Posted on 26/11/2012, 09:26




Ciao Francesca V,

CITAZIONE
C' era una volta in un paesino chiamato Felicità, due sovrani, amati da tutti,

: suona male... magari aggiungerei in mezzo "dove regnavano due sovrani..." , vedi tu.

CITAZIONE
sono una maga, mi hanno imprigionata in una baita, liberatemi vi prego,

no, in una baita, no! ahahahaaaa!

CITAZIONE
aveva sempre pensato che non esisteva, e se poi la donna bleffava , si faceva liberare ed era una semplice, inutile umana ? ma se per caso era veramente una maga, l'avrebbe potuto aiutare per attuare una vendetta.

: qui devi rivedere i verbi. "che non ESISTESSE" , stesse bleffando?

CITAZIONE
Salì su una scala di legno a pioli,

una scala a pioli di legno.

CITAZIONE
L a maga aprì la gabbia

LA maga

CITAZIONE
Egli spiegò la situazione (,) e la maga, che si chiamava Malvalina, sempre parlando in rima, gli disse che lo capiva, perchè anche lei era stata cacciata, perché faceva delle malefatte, dal pianeta(meglio: REGNO) di Magoland, ed era stata confinata nel punto più isolato della terra, e che lo avrebbe aiutato a vendicarsi, e a riprendersi il regno. << Ma come mi aiuterai?>> volle sapere. La donna pensò per qualche secondo, le si illuminarono gli occhi ed esclamò :<<hai un gemello, vero giovincello? con una pozione e un suo capello, ti trasformerai in tuo fratello.>> Oscuro sgranò gli occhi, diventare quell’inerme di Orgoglio? non avrebbe mai voluto farlo…però forse era l’unico modo per entrare nel regno, accettò.

questo periodo è lunghissimo, troppo, e contorto, proverei a semplificarlo.

CITAZIONE
Andarono al piano terra

: la baita, il piano terra... non mi suonano bene...

CITAZIONE
i due regnanti stavano dicendo al fratello, che erano troppo anziani e stanchi, per continuare a regnare, e che dopo tre giorni, Orgoglio sarebbe stato incoronato re. Il ragazzo perse le staffe, non poteva diventare re quel codardo era suo il regno .(spazio)La maga cercò di calmarlo dicendo che a preparare la pozione ci voleva poco, e con un'altra sarebbero arrivati a Felicità in un secondo, senza dover percorrere l’immenso tragitto.

: in questo periodo le virgole non stanno al posto giusto facendo sì che non si legga in modo corretto. Controlla.

In generale: nel discorso diretto mancano alcune Maiuscole, molte virgole vengono utilizzate male (a mio parere), periodi lunghi e contorti.

Però la storia, nella trama e nello svolgimento, è molto originale. Il finale troppo affrettato.
Secondo me dovresti, con qualche colpo di bacchetta magica, fare delle piccole modifiche e il racconto ne guadagnerebbe!!!C'è il tempo per farlo.
Scusa, infine, se ti ho detto cose che già altri ti hanno segnalato (forse) ma non ho letto i commenti.

Ciao e comunque buona fortuna.
 
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gioberta
view post Posted on 26/11/2012, 17:41




Ho appena letto la tua fiaba e anch'io condivido l'opinione che sia troppo lunga e "densa". Non credo onestamente che un giovane ascoltatore riesca a seguirne l'intreccio, per quanto a volte anche avvincente. Perciò prendi un paio di cesoie e accorcia anche se sanguina un po'! Inoltre sarebbe meglio descrivere i due principuzzi-gemelli fin dall'inizio, come qualcuno ti ha già consigliato. Modificherei anche i nomi allegorici che hai dato loro, Orgoglio e Oscuro per vari motivi. L'uso dell'allegoria mi sembra poco intonato al tono di questa fiaba. Inoltre entrambi i nomi, a pare mio, hanno un'implicazione negativa. Orgoglio richiama alla mente Arroganza e Presunzione, anche se capisco che tu l'abbia inteso come orgoglio dei vetusti genitori verso il figlio bello e biondo. Ma perché chiamare Oscuro il figlio moro e forse brutto? I genitori lo scacciano dal regno, senza esitazione né pentimenti, e mi fa una gran pena, in verità, anche se è un vero discolo. I genitori mi sembrano dei veri mostri! Ma poi, non dovrebbe essere che il brutto è anche saggio, come avviene in Riccardin dal Ciuffo?
Insomma, aspetto la nuova versione e coraggio!
Gioberta
 
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29 replies since 22/11/2012, 01:46   432 views
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