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| CITAZIONE (bluninja636 @ 9/11/2012, 17:58) La Serpe e la Colomba.
Si narra, in un'era lontana millenni dalla nostra, che gli uomini e gli animali potessero comunicare tra loro. Erano i tempi in cui l’Uomo e la Donna vivevano sereni e appagati nell’Eden. Non mancava loro nulla: cibo, riparo, amici, gioia e spensieratezza erano sempre alla loro portata. La notte ci si riuniva attorno al fratello fuoco per gioire della bellezza di ogni essere vivente, in pace e armonia. Nel Giardino incantato si trovavano infiniti tipi d’alberi, piacevoli alla vista e dai frutti deliziosi. Al centro, l’Albero della Vita, della Conoscenza del Bene e del Male. Inoltre un corso d’Acqua cristallina e pura Lo attraversava dividendosi verso la fine del suo percorso in quattro bracci. In lontananza v'era una collina da cui proveniva una brezza leggera e frizzante , non causava nessun turbamento, poiché nell'Eden la pace e la quiete erano assolute. La creatura più saggia e giusta di questo regno fatato era la Serpe. Gli uomini in particolare pendevano dalle sue labbra, incantati da cotanta sapienza e saggezza. L’unica a non mandar giù la cosa era la superba e candida Colomba. L’aggraziata bestia non si capacitava del fatto che gli uomini e gli altri animali dessero tanta importanza a un essere che non possedeva né zampe né ali. Un animale così non poteva oscurare la sua maestosità, lei era il simbolo della bellezza. Fu così che la Colomba tramò alle spalle della Serpe elaborando un piano di una malvagità inaudita. Nel regno dell’Eden non vi erano regole da seguire, ognuno aveva il senso del giusto e dello sbagliato. Unico divieto, quello di non toccare MAI il frutto rosso. La Colomba attirò sino all'albero proibito la Serpe e un’altra creatura che tanto facilmente si faceva ammaliare dal “bello”, la Donna. L’Uomo li seguì, giuggiolone com’era, (virgola) e si diresse con loro ai piedi dell’imponente fusto. Riuniti i tre, la Colomba, fingendo distrazione, zampettò su di un ramo vicino al rosso pomo. L’Uomo e la Donna, ai piedi dell’albero, non avevano capito le sue intenzioni, al contrario della Serpe, che con un balzo arrivò al tronco e salì fino al ramo. Era vicinissima al bianco volatile quando quest’ultimo, con un rapidissimo colpo di becco, (virgola) staccò il frutto dal picciolo e spiccò il volo. La Serpe si protese verso il basso nel disperato tentativo di afferrare il frutto proibito, ma esso cadde dritto tra le mani della Donna. L’Uomo incantato dal frutto rosso tese il braccio per poterlo toccare. Il veto era stato infranto. Si narra, in un'era lontana millenni dalla nostra, che gli uomini e gli animali potessero comunicare tra di loro. Erano i tempi in cui l’Uomo e la Donna vivevano sereni e appagati nell’Eden, finchè una Serpe soggiogò la Donna inducendola a raccogliere il frutto proibito e successivamente a condividerlo con l'Uomo, mentre una Candida Colomba, volteggiando su di essi, implorava pietà per le anime di tutte le creature innocenti. Molto originale e divertente. Quindi è stata una colomba a macchiarci la fedina penale! Mi sono permesso di segnalarti alcune piccole cose. Bravo! Complimenti.
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