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La torre - ritavaleria

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francesca vernazza
view post Posted on 14/11/2012, 00:30




Ciao nella frase " e di ogni pietanza fosse richiesta" metterei "che fosse richiesta". Nella frase "la guardava combattuta " c'è un errore di battitura "lo guardava".
Dovresti correggere un pò la punteggiatura, e andare a capo con le frasi, non scriverle così di seguito, o dividere il racconto in paragrafi.
Comunque la storia è carina, e se la correggi lo diventerà ancora di più. :D
In bocca al lupo :D
 
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Lupoalfa
view post Posted on 17/11/2012, 09:25




Che posso dire? L'ho trovato molto pesante, non tanto perché mancano gli "a capo", ma perché le virgole sono usate quasi sempre al posto del punto.
Non ho amato molto neppure la storia, lunga e ripetitiva.
 
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missDFP
view post Posted on 18/11/2012, 12:14




Ciao,

il concetto espresso dalla storia è molto profondo, solo che sarebbe da sdrammatizzare.
Bella l'idea delle due torri, ma ho sperato fino alla fine che la principessa scendesse le scale e uscisse in autonomia dall'isolamento, senza aspettare qualcuno che l'andasse a prendere.

Secondo me se riduci un po' le riflessioni finali e la fai scendere per trovarsi il suo principe, la storia ci guadagna e dimostra che le proprie paure si possono vincere.

In bocca al lupo.
 
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view post Posted on 18/11/2012, 16:30

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Rita, ho sviluppato il finale della mia fiaba.
Quando puoi dacci un'occhiata e dammi il tuo parere.
Grazie
 
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ritavaleria
view post Posted on 18/11/2012, 20:12




Per Lupoalfa, va bene lo stesso, grazie.
Per MissDFP, ti ringrazio per i suggerimenti, la storia nasce come una fiaba che deve far riflettere appunto e va bene anche se chi legge la pensa diversamente dalla protagonista e si comporterebbe in modo diverso, magari ne farò una seconda versione con il lieto fine, però cercherò almeno di allegerirla un po'. Grazie!!!
 
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bibina74
view post Posted on 20/11/2012, 11:12




CITAZIONE (marcoad82 @ 7/11/2012, 20:54) 
Ciao ritavaleria, ti dico subito che la lettura della tua fiaba mi ha suscitato impressioni contrastanti.
Innanzitutto lo classificherei più come un racconto dai risvolti introspettivi che come una fiaba. E visto da questa prospettiva mi è piaciuto, ma anche in questo caso con dei "però".

La punteggiatura: non hai utilizzato punti e virgola. Le tue frasi "respirano" poco.
La formattazione: E' la prima cosa che ho notato. C'è un'analogia tra il tema del tuo racconto e l sua struttura; è un blocco unico e pesante... inespugnabile come una torre! Leggerlo toglie l'aria, perchè non ci sono luoghi in cui l'occhio possa riposarsi. Dovresti utilizzare gli a capi. gli spazi vuoti nel foglio sono importanti, e non devono essere nè usati a caso, nè trascurati.
Lunghezza: in alcuni punti sono stato tentato di saltare delle righe per vedere cosa succedeva dopo, e SE succedeva qualcosa. Questo non dovrebbe capitare al lettore. devi mantenere vigile la sua attenzione con colpi di scena, o dettagli interessanti. Evita le ripetizioni e concentra dove possibile.

Volevo scriverti un commento di mio pugno, ma credo che facendo copia-incolla di qs pezzo del discorso di Marco si possa racchiudere tutto ciò che ho riscontrato anch'io.
L'aspetto che più di tutti me lo fa sembrare un racconto con i toni introspettivi è soprattutto la riga conclusiva con la morale sulle questioni della vita.
Per il resto concordo sul fatto che il muro di parole appesantisce un po' la lettura............... Basterebbe solo mettere qualche punto in più e andare a capo e si sistemerebbe tutto.
Nel complesso non è male ma la puoi sicuramente migliorare.
Ciao.
 
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Lavella
view post Posted on 20/11/2012, 20:59




Leggendo questo racconto in più punti mi sono persa. Forse è un po’ pesante e non viene voglia di arrivare fino in fondo. Andrebbe un tantino alleggerito sia nei contenuti che utilizzando in maniera più appropriata punteggiatura e divisione di periodi. Può sicuramente migliorare. L’ultima parte non la trovo fluida, la scriverei così:
"La principessa non ha mai smesso di guardare dalla sua torre, guarda gli uomini che le si presentano e non le piacciono mai. Segnala i casi più bisognosi ai suoi genitori perché li aiutino. Non esclude che possa un giorno arrivare l'uomo giusto ma non saprà mai cosa sarebbe successo se, alla vista di quell' unico uomo che le sciolse il cuore, avesse avuto più coraggio e si fosse precipitata giù per le scale andandogli incontro. In fondo, la vera prigione è quella che noi costruiamo attorno a noi stessi con le nostre paure."
Chiaramente è solo un suggerimento. Bellissima la morale della favola. Una volta ho sentito un vecchietto dire una frase che mi ha fatto morire dal ridere: “Chi non ha coraggio si corica con le donne più brutte!”
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 21/11/2012, 11:30




Rita Valeria mi accosto a tutti gli altri nei commenti ritenendola pesante nella lettura anche se l'idea sembra carina, devo dire che mi ha un pò ricordato una vera fiaba ma è un altra cosa. cmq ricontrolla punteggiatura e anche a volte ho notato anche degli errori forse di distrazione.
 
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wyjkz31
view post Posted on 21/11/2012, 20:04




L’idea è senza dubbio molto interessante: le due sorelle che vivono ognuna dentro una torre, ma solo una delle due riesce a sfuggire all’isolamento mentre l’altra rimane prigioniera delle sue paure. Ripeto che la storia in sé mi piace molto, è solo che mi sembra abbia troppo poco della fiaba.
L’esposizione invece non mi è piaciuta tanto. Come ti hanno già fatto notare, qualche a capo in più e qualche punto in più aiuterebbero a leggere meglio.
 
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justadream12
view post Posted on 24/11/2012, 17:00




ritavaleria
ti posso chiedere un grande favore?
Se puoi, cerchi di metterci qualche riga vuota, qualche spazio? Scusa se te lo chiedo ma leggendo sullo schermo del mio portatile proprio non riesco a non perdermi.
Ti ringrazio se lo farai, ma se no, non importa!

Ciao Justadream12
 
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ritavaleria
view post Posted on 25/11/2012, 20:11




Ho appena inserito la nuova versione della fiaba, dove per il momento ho solo inserito alcuni spazi, so che avrei potuto fare un lavoro più incisivo e alleggerire anche il testo, ma spero che già così possa risultare più semplice nella lettura.
Anche se non rispondo a tutti, vi ringrazio per i suggerimenti!
 
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justadream12
view post Posted on 25/11/2012, 22:54




Intanto ti ringrazio molto, mi hai almeno aiutata a leggerlo. Così potrò farlo, anche se è ancora molto lungo...
Ciao ritavaleria!
 
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view post Posted on 26/11/2012, 17:02
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Perchè ci sono due testi della stessa fiaba? Qual è quella definitiva, la prima o las econda? la lettura della prima è stata già abbastanza faticosa che non me la sono sentita di legegre anche la seconda e di fare i confronti.
La fiaba potrebbe essere molto bella se, invece di essere pieno di considerazioni dell'autore, lo sviluppo fosse più orientato a narrare degli avvenimenti. Un utile esercizio potrebbe essere questo: leggi un paragrafo della fiaba, domandati cosa volevi trasmettere al lettore con quel paragrafo, chiediti se, per caso, non l'hai già fatto in un paragrafo precedente, chiediti se puoi trovare un gesto o una battuta di dialogo che possa illustrare meglio quello che vuoi comunicare. fra considerazioni personali e cose che accadono privilegia sempre quest ultime.
Hai una buona, se non addirttura ottima, qualità di scrittura. Devi valorizzarla con le immagini, non soffocarla con considerazioni che sanno di commento o note scolastiche di fine pagina..
 
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view post Posted on 26/11/2012, 17:51

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Purtroppo le frasi sono ancora troppo lunghe e i concetti non resi proprio al massimo.
Però la trama è buona, originale. La morale che ne ho tratto è che se sei positivo e cerchi la felicità, questa ti sorride e se invece ti isoli dal mondo sarai infelice per sempre.
Secondo me non devi spiegare per forza ogni minimo particolare. Se la snellisci ancora, secondo me la fiaba ne trae profitto.
Ciao.
 
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gioberta
view post Posted on 28/11/2012, 15:28




l'idea iniziale era buona: mettere due "Raperonzole in due torri e vedere l'effetto che fa, come direbbe Jannacci. Purtroppo l'effetto non c'è stato e la fiaba è terminata con la Raperonzola bionda diventata zitella acida. Assomiglia ad una mia cugina ormai attempata in attesa del principe azzurro, bello, buono e ricco, che mai verrà. Comunque una cosa buona la Raperonzola ce l'ha: la vista aguzza che non le diminuisce affatto con il passare del tempo, e se non è magia questa!!?!!
 
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