COMMENTI AI RACCONTI

Scrittrici e scrittori, salve. Qualcuno ha segnalato che i commenti fatti da alcune persone sono a volte un pò stringati mettendo addirittura in forse una reale lettura dei racconti. Anche se non sono stata oggetto di questa critica, voglio spiegare che, almeno per quanto mi riguarda, ho dovuto agire come segue. Ho dovuto leggere alcuni racconti da casa, scrivere a mano la mia recensione e poi il giorno dopo metterli su un altro computer, perchè da casa non mi riconosce come utente. Cioè, mi fa leggere i racconti ma non mi dà la possibilità di inserire la recensione. Quindi può succedere che gli orari in cui ho inserito i commenti siano molto vicini fra loro e ciò può far pensare che io non abbia letto i racconti. Anzi, se qualcuno mi può dire come mai mi succede questa cosa dal computer di casa mia gliene sarei grata, anche perchè non posso usare ancora per molto quest'altra postazione. Lo so che sembra che ho la coda di paglia, ma mi sto dedicando con molto interesse a queste letture, trovando questa iniziativa davvero molto divertente, quindi ho voluto fugare eventuali dubbi. In bocca al lupo a tutti.

Non prendere questo suggerimento come risolutivo.. ma potresti provare a cancellare tutta la cronologia e i dati di navigazione... dai una bella azzerata a tutto e poi fai un nuovo login...

Credo che tu debba effettuare il login... dopo potrai inserire i commenti. Probabilmente il computer che ti "riconosce già" mantiene in memoria i tuoi dati di accesso e non ti richiede di effettuarlo.

Ciao!
Io ho letto i racconti giorni fa, poi ieri ho deciso di postare il mio racconto, ho ridato una lettura veloce e ho commentato. Purtroppo sono stata persino offesa da un utente per questo. E' normale che alcune persone abbiano potuto pensare che non avessi letto i racconti, però continuo a dire che l'educazione è la prima cosa!

Ammetto di avere contribuito in larga parte a questo panico da commenti. La mia discussione era rivolta a NicoRobinSwan, e mi scuso per essermi fatto carico di una mansione che non mi competeva. Credo che la questione sia già stata risolta tra di noi.

Confermo, l'educazione è la prima cosa.

Io penso che se uno è sicuro della sua buona fede non debba essere obbligato a spiegare, perchè la spiegazione già c'è.
In sostanza non occorre urlare per far valere le proprie ragioni se si è convinti di esse.
Quando c'è un gruppo c'è diversità di pareri, intenti, fini e modi.
Ma l'educazione, come dici tu, rimane sempre la prima cosa della lista! Ciao.

Io ci tengo a dire una cosa.
Ho appena finito di leggere e commentare tutti i racconti e non vi nascondo il fatto che sia stato un "LAVORO" estenuante, non tanto il leggerli, no, ma forse il commentarli. Anche laddove non avevo nulla da dire mi sono dovuto impegnare per trovare qualcosa.
Quindi io vorrei dare un suggerimento (ovviamente non RETROATTIVO, ma che valga per il futuro) i pareri dei partecipanti per me non dovrebbero essere inappellabili e sacrosanti.
Mi spiego meglio. I gestori di questo sito sono oltremodo competenti e attenti, quindi possono valutare da soli quali racconti possano andare bene e quali no. I suggerimenti dei partecipanti devono essere solo un invito,un monito, come a dire: "guarda che anche questo è bello, leggilo!" non di più.
Perché guardate, a me ha fatto molto piacere leggere tutti i racconti, ma, ripeto, commentarli è stato estenuante.

Buonasera

@Dumah, il bando "a doppio binario" del concorso successivo offre una strada alternativa a quanti non vogliano avventurarsi nei commenti.
I commenti, passati e futuri, non servono alla giuria per scegliere ma ai partecipanti per migliorarsi e interagire con il lettore, giudice forse più importante tra tutti.
La giuria legge tutti i racconti, indipendentemente dai commenti. Al limite, può tenere conto del fatto che un racconto abbia avuto un enorme successo di pubblico nonostante i suoi limiti, ma di solito il gradimento del pubblico è specchio fedele della qualità di un testo, e quindi i giudizi sono allineati.
I concorsi di Abaluth sono nati con l'intento di essere più un laboratorio di scrittura che una corsa al podio, da questo punto di vista capite bene l'importanza che i commenti hanno sempre rivestito.

"capite bene l'importanza che i commenti hanno sempre rivestito."
Proprio perché lo capisco, ritengo che non debbano essere obbligatori.

Comunque nessuna corsa al podio. Io mi sono iscritto semplicemente per mettere me stesso alla prova e per apprendere quanto di più da chi condivide la mia stessa passione (Il vecchio Patterson ne è una prova).
Però questo sistema (quello del concorso brividi) non mi convince, ma questa è solo una mia personale opinione.

Come al solito dico la mia.
Ha ragione chi dice che commentare è stato quasi un lavoro, io per esempio ho letto una prima volta i racconti e poi li ho riletti mentre facevo le correzioni all'interno del commento, il tutto con la speranza di essere più d'aiuto possibile per chi aveva scritto il pezzo.
Ma devo dire che la cosa non mi è pesata affatto, perchè vedendo ciò che non piace nei racconti degli altri si impara anche a notare di più gli errori nei propri scritti... quindi per quanto mi riguarda l'ho trovato un utile esercizio.
Ecco, ora che mi sono espressa posso togliere il disturbo.
Sonia

@Dumah. Sarei d'accordo con te se questo fosse un normale concorso a "premi" e non uno spazio interattivo, il cui fine ultimo sono la discussione e il confronto. Se una persona decide in libertà di partecipare, deve impegnarsi a portare il suo contributo al racconto di tutti, come gli altri si impegnano a farlo con il suo. È un dare-avere che sta alla base del laboratorio di scrittura. Sul fatto che su un testo non ci sia proprio nulla da dire ho forti dubbi.

Edited by Nauthiz7 - 30/10/2012, 15:20

Ciao Nauthiz il tuo commento è uscito dopo il mio ma forse era riferito al commento di Dumah, vero?

Sì bibina


Hai potuto farlo perchè c'è stato qualcuno che ha investito il suo tempo nel tuo racconto, forse anche perchè "spronato" dall'impegno di doverlo fare.
Ho fiducia nel genere umano, ma credo che senza obbligo in pochi dopo l'entusiamo dei primi racconti si prenderebbero la briga di continuare a farlo per tutti (a parte alcuni che ci mettono davvero il cuore), e non sarebbe giusto che qualcuno avesse i commenti e altri no; è un po' come a scuola, i compiti si fanno perchè si deve, altrimenti si rimanderebbero volentieri.


Edited by Nauthiz7 - 30/10/2012, 15:47

Io sono d'accordo con questi due commenti, anche se ho provato più volte, soprattutto quando i racconti sono stati più lunghi o "tuttiappiccicati", l'impulso di lasciar perdere. Dopo mi sono resa conto che i commenti degli altri, soprattutto quelli puntuali, mi hanno sempre insegnato qualcosa.
Io leggo a voce alta il racconto, mi copio i pezzetti da quotare nel riquadro, faccio il mio commento accanto alla citazione.
Se necessario rileggo i pezzi più difficili o problematici.
Ritengo che - Nauthiz7 insegna - senza l'obbligo di fare commenti costruttivi, davvero pochi lo farebbero!
Trovo IMPAGABILE lo sforzo di alcuni partecipanti che si prendono la briga di correggere gli errori e diano nel contempo le loro indicazioni sul testo. CHAPEAU!