Racconto molto gradevole e delicato che si legge bene e sviluppa uno dei temi fondamentali dell'horror: la vita dopo la morte.
Il motivo del viaggio, cattura l'attenzione del lettore ed è una cosa che leggo sempre con piacere.
La mia parte preferita è l'inizio.
Per quanto riguarda il finale, capisco la "fretta": mi piace che tu abbia lasciato tutto indefinito, è proprio in questo che sta il brivido.
La parte centrale, invece, cala un po': ti consiglio di sviluppare un tantino il personaggio della ragazza-bambola, promettente sotto molti punti di vista.
Detto questo, ti scrivo un paio di cose che ho notato, forse te le ha già evidenziate Davide, ma, nel dubbio, ecco qua:
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Un giovane ragazza con le cuffie nelle orecchie e lo sguardo assonnato si sedette di fronte a lei, (mettere la virgola davanti alla congiunzione "e" non è sempre un errore, ma qui non ne vedo la ragione: molto meglio eliminarla) e non la degnò di uno sguardo mentre si accomodava sul sedile, (qui, invece, la metterei una virgola)con la chiara intenzione di riprendere a dormire là dove era stata interrotta per poter prendere quel treno.
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Arrivò ballonzolante ad un paio di sedili liberi più avanti del suo e, non senza il rischio di colpire qualcuno con alcune delle sue borse, si mise seduta, o meglio, cadde pesantemente sul sedile, con un enorme sospiro di sollievo per l'impresa appena compiuta ( Magari ti sembreranno tante virgole, ma ci vogliono).
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Non era la prima che vedeva stendere un qualcosa tra i perfetti e lindi abiti e i sedili di un treno che per definizione non erano il massimo dell'igiene (soggetto al singolare richiede verbo al singolare, per mantenere inalterato il senso della frase, la devi modidicare; magari così: " Non era la prima che vedeva stendere un qualcosa tra i perfetti e lindi abiti e i sedili, si sa che i treni non sono il massimo dell'igene", al presente; perché è una verità che non ha nulla a che fare con i tempi della storia: nelle intenzioni della voce narrante, è vera sempre, a prescindere)
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No, non era l'abbigliamento per un funerale. Le si strinse il cuore[color=red]. (metterei i due punti, perché stai spiegando la ragione esatta dalla sua reazione) Le persone palesemente tristi le mettevano angoscia, (metterei un segno di interpunzione più forte: un punto e virgola, sarebbe perfetto)avrebbe voluto aiutarla, farla parlare, dirle che il dolore che stava provando in quel momento sarebbe passato e che nulla accade per caso.
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Tornò a guardare il ragazzo al di là del corridoio. (metterei i due punti) Stava leggendo il giornale, e lei, facendo una considerazione puramente estetica, concluse che non era affatto male (altrimenti sembra che è lui a fare la "considerazione").
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Immaginò un'affascinante brunetta, con un grembiule da cucina che preparava la cena, mentre un bambino con gli stessi occhi azzurri del padre rincorreva il gatto di casa, poco felice del gioco che il suo piccolo inseguitore si era inventato il bambino (se modifichi la frase in questo modo, secondo me, 1 eviti la ripetizione della parola "bambino", 2 charisci meglio che a essere poco felice del gioco è il gatto).
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, lui che ricambiava con passione e che un attimo dopo salvava il gatto, prendendo il in braccio il bambino
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Con un espressione felice si mise ad osservare la sua vicina che era riuscita, o almeno così sembrava, a tornare tra le braccia di Morfeo
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Nel vagone cominciarono ad accendersi rettangoli luminosi
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Più incuriosita che spaventata, (qui, secondo me, ci va la virgola) cercò con la fioca luce data dal suo telefono di capire chi avesse urlato, non senza difficoltà.
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Scesero in silenzio dal treno, circondati dal rumore procurato dai commenti degli altri passeggeri, ma che le sembravano provenissero ("sembrava provenissero" o "sembravano provenire") da un altro posto. Prima di uscire dalla stazione diede un'ultima occhiata al treno, ormai deserto.
Spero di esserti stata utile.
Complimenti e in bocca al lupo per il concorso!