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Il viaggio - Daniela Pistone

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view post Posted on 16/10/2012, 15:33
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CITAZIONE (missDFP @ 16/10/2012, 15:26) 
Grazie mille!

In effetti beh ... sono una pendolare sia di treno che di metropolitana, per cui ho come dire "giocato in casa" e ho scritto di una situazione che conosco più che bene.

Se ci fosse un concorso dal titolo "vita da pendolare" ah se ne avrei di storia da raccontare, alcune così strane che potrebbero sembrare inventate ... e invece ...

spero nella revisione di rendere più vivida anche la parte "da brivido"

a presto.

D.

Perchè non crei tanti piccoli racconti ognuno dei quali è impersonato da un pendolare che vedi tutti i giorni.
Poi alla fine potresti anche unirli e il filo conduttre potrebbe sarebbe ad esempio " vita da topo". :woot: ( seusisoloilmetro) :woot:
 
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slayercetty
view post Posted on 19/10/2012, 01:45




Racconto molto gradevole e delicato che si legge bene e sviluppa uno dei temi fondamentali dell'horror: la vita dopo la morte.

Il motivo del viaggio, cattura l'attenzione del lettore ed è una cosa che leggo sempre con piacere.

La mia parte preferita è l'inizio.

Per quanto riguarda il finale, capisco la "fretta": mi piace che tu abbia lasciato tutto indefinito, è proprio in questo che sta il brivido.

La parte centrale, invece, cala un po': ti consiglio di sviluppare un tantino il personaggio della ragazza-bambola, promettente sotto molti punti di vista.

Detto questo, ti scrivo un paio di cose che ho notato, forse te le ha già evidenziate Davide, ma, nel dubbio, ecco qua:

QUOTE
Un giovane ragazza con le cuffie nelle orecchie e lo sguardo assonnato si sedette di fronte a lei, (mettere la virgola davanti alla congiunzione "e" non è sempre un errore, ma qui non ne vedo la ragione: molto meglio eliminarla) e non la degnò di uno sguardo mentre si accomodava sul sedile, (qui, invece, la metterei una virgola)con la chiara intenzione di riprendere a dormire là dove era stata interrotta per poter prendere quel treno.

QUOTE
Arrivò ballonzolante ad un paio di sedili liberi più avanti del suo e, non senza il rischio di colpire qualcuno con alcune delle sue borse, si mise seduta, o meglio, cadde pesantemente sul sedile, con un enorme sospiro di sollievo per l'impresa appena compiuta ( Magari ti sembreranno tante virgole, ma ci vogliono).

QUOTE
Non era la prima che vedeva stendere un qualcosa tra i perfetti e lindi abiti e i sedili di un treno che per definizione non erano il massimo dell'igiene (soggetto al singolare richiede verbo al singolare, per mantenere inalterato il senso della frase, la devi modidicare; magari così: " Non era la prima che vedeva stendere un qualcosa tra i perfetti e lindi abiti e i sedili, si sa che i treni non sono il massimo dell'igene", al presente; perché è una verità che non ha nulla a che fare con i tempi della storia: nelle intenzioni della voce narrante, è vera sempre, a prescindere)

QUOTE
No, non era l'abbigliamento per un funerale. Le si strinse il cuore[color=red]. (metterei i due punti, perché stai spiegando la ragione esatta dalla sua reazione) Le persone palesemente tristi le mettevano angoscia, (metterei un segno di interpunzione più forte: un punto e virgola, sarebbe perfetto)avrebbe voluto aiutarla, farla parlare, dirle che il dolore che stava provando in quel momento sarebbe passato e che nulla accade per caso.

QUOTE
Tornò a guardare il ragazzo al di là del corridoio. (metterei i due punti) Stava leggendo il giornale, e lei, facendo una considerazione puramente estetica, concluse che non era affatto male (altrimenti sembra che è lui a fare la "considerazione").

QUOTE
Immaginò un'affascinante brunetta, con un grembiule da cucina che preparava la cena, mentre un bambino con gli stessi occhi azzurri del padre rincorreva il gatto di casa, poco felice del gioco che il suo piccolo inseguitore si era inventato il bambino (se modifichi la frase in questo modo, secondo me, 1 eviti la ripetizione della parola "bambino", 2 charisci meglio che a essere poco felice del gioco è il gatto).

QUOTE
, lui che ricambiava con passione e che un attimo dopo salvava il gatto, prendendo il in braccio il bambino

QUOTE
Con un espressione felice si mise ad osservare la sua vicina che era riuscita, o almeno così sembrava, a tornare tra le braccia di Morfeo

QUOTE
Nel vagone cominciarono ad accendersi rettangoli luminosi

QUOTE
Più incuriosita che spaventata, (qui, secondo me, ci va la virgola) cercò con la fioca luce data dal suo telefono di capire chi avesse urlato, non senza difficoltà.

QUOTE
Scesero in silenzio dal treno, circondati dal rumore procurato dai commenti degli altri passeggeri, ma che le sembravano provenissero ("sembrava provenissero" o "sembravano provenire") da un altro posto. Prima di uscire dalla stazione diede un'ultima occhiata al treno, ormai deserto.

Spero di esserti stata utile. :P

Complimenti e in bocca al lupo per il concorso! :)
 
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marcoad82
view post Posted on 20/10/2012, 16:18




Probabilmente il meno "horror" che ho letto tra quelli del concorso, però è ben scritto e mantiene il lettore sulle spine fino all'ultimo. Devo dire che mi aspettavo una rivelazione un po' più originale (e spaventosa).
Ho apprezzato la scelta dei discorsi indiretti, e l'ho trovato molto scorrevole. Nella prima parte forse ti sei dilungata un po' troppo nella sua attività di "osservatrice" (caratteristica che mi accomuna alla tua protagonista), ma nel complesso mi è piaciuto molto.

Ti faccio notare una svista alla quinta riga: un giovane ragazza

ciao!

Marco
 
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Lavella
view post Posted on 21/10/2012, 11:43




A parte alcuni refusi che ti sono stati già segnalati porrei l'accento su questa frase:
Sicuramente quando si fosse svegliata avrebbe avuto qualche doloretto ai muscoli con cui fare i conti.
O scrivi: Sicuramente qualora si fosse svegliata avrebbe avuto qualche doloretto
oppure:
Sicuramente al suo risveglio avrebbe avuto qualche doloretto

quel quando non mi suona per niente bene.
Per il resto il mio giudizio non è negativo. Sarò particolarmente fifona ma io ho avuto la pelle d'oca quando ho letto il finale. Mi è piaciuta tantissimo la descrizione dei vari personaggi del treno, anch'io mi immedesimo nella protagonista nel senso che non mi faccio mai i fatti miei! :) Avrei approfondito di più la descrizione della ragazza e descritto più meticolosamente la scena finale decisamente un pò frettolosa. Nel complesso ok.

Edited by Lavella - 1/11/2012, 16:30
 
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Lupoalfa
view post Posted on 21/10/2012, 12:31




CITAZIONE (missDFP @ 13/10/2012, 22:52) 
IL VIAGGIO

Guardò la mano sinistra e vide una fede al dito. Chissà che genere di moglie lo stava aspettando a casa, si chiese. Immaginò un'affascinante brunetta, con un grembiule da cucina che preparava la cena mentre un bambino con gli stessi occhi azzurri del padre rincorreva il gatto di casa, poco felice del gioco che si era inventato il bambino. Poi immaginò il suono di chiavi che giravano nella serratura della porta e l'uomo che entrava in casa accolto dalla moglie che lo abbracciava e salutava con un bacio, lui che ricambiava con passione e che un attimo dopo salvava il gatto prendendo il braccio il bambino e dirigendosi in cucina dietro alla moglie.

Ho trovato questo passo semplicemente delizioso, scritto con grande padronanza. Io, l'ho già detto tante volte, non sono un grande amante dell'horror, ma il mistero mi piace. Ecco, io avrei lasciato avvolto nel mistero la storia della donna-fantasma. Niente giornale, niente incidente del passato, e ogni lettore pensi quello che crede.
Comunque il racconto mi è piaciuto molto.
:) :) :)
 
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RedRedemption
view post Posted on 21/10/2012, 13:15




Poco horror, più che essere affascinato dal mistero ho avuto voglia di sapere che razza di tipo fosse il ragazzo in giacca >_> sposato, moglie figlio e gatto, a far l'erore con le signorine sui treni. Che tempi!
Ad ogni modo, mi pare che la parte brividosa funga meramente da cornice all'incontro dei due personaggi. Apprezzo il non voler definire la storia del fantasma (come già detto altrove, non sapere fa più paura che sapere), ma credo che si avrebbe potuto insistere di più sul paranormale - o quantomeno sulle sensazioni della ragazza: al posto suo, in un treno buio in galleria, se avessi sentito un urlo mi sarei fatto mooolti problemi.
Insomma, per me è da potenziare nell'aspetto inquietante.

Lo stile è piano e tranquillo, forse un po' troppo denso in alcuni tratti. Mi permetto di consigliare qualche pausa in più, e degli accapo per rendere la lettura più agevole.
 
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missDFP
view post Posted on 22/10/2012, 11:19




Grazie dei suggerimenti,

purtroppo ho avuto poco tempo per lavorare alla revisione, ma sto tenendo conto di tutti i suggerimenti!

A presto!

D.
 
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justadream12
view post Posted on 22/10/2012, 12:30




Ciao miss,

comincio subito con gli appunti, poi il giudizio mio personale, s'intende!

CITAZIONE
Si compiacque di essere su un vagone senza scompartimenti, così poteva osservare le persone senza dare troppo nell'occhio. Più di una volta si era sentita molto a disagio quando in uno scompartimento

ripetizione "scompartimento"

CITAZIONE
un aria

: femminile, ci vuole l'apostrofo.
CITAZIONE
Nel vagone cominciarono a accendersi rettangoli luminosi dati dagli schermi dei telefonini dei passeggeri che cercavano di fare un po' di luce. Si sentì un urlo attraverso l'oscurità. Più incuriosita che spaventata cercò con la fioca luce data dal suo telefono di capire chi avesse urlato, non senza difficoltà.

: sono certa che troveresti un termine più adatto poichè "data" è molto generico e inoltre si ripete a breve (non so, prodotta o causata, provocata, originata, determinata...). Infatti hai un'ottima padronanza lessicale.

CITAZIONE
Pensò che probabilmente pensava stesse per avere...

: ripetizione di "pensare".

Questo il pensiero che mi è piaciuto maggiormente:
CITAZIONE
Se adesso le sembrava che il mondo le stesse crollando addosso, domani si sarebbe resa conto che il dolore era servito per accogliere con maggior gioia un evento inaspettato.

Infine: mi è piaciuta l'idea, lo svolgimento e la forma, anche se avrei lasciato qualche riga qua e là, sapientemente, per dare un attimo di respiro.
Il viaggio in treno è molto suggestivo e tu sei brava a descriverlo in ogni minimo dettaglio.
Anche io avrei dedicato più tempo e parole per sviluppare il finale: è molto interessante però, siccome è l'essenza del racconto, occorre dargli più spazio.
Molto brava! Buona fortuna.
 
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caterina.russo
view post Posted on 22/10/2012, 22:16




Anch'io sono una pendolare, ogni giorno mi faccio un viaggio di 2 ore (andata/ritorno) in autobus per andare al lavoro e a parte la massa di studenti della mattina alquanto fastidiosi sono sempre incuriosita dalle persone.
Una volta mi capitò di osservare per tutto il viaggio una ragazza sulla trentina, aveva evidentemente pianto da poco e controllava il cellulare ogni 3 secondi... chissà cosa gli era successo...
Scusa ho divagato! Molto ben descritti i personaggi e anche le personalità, come gli altri ti consiglio di approfondire il finale.
Complimenti e in bocca al lupo.
 
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Dumah
view post Posted on 24/10/2012, 12:18




Ciao.

Il tuo racconto non è horror stretto ma nella categoria “brividi” ci rientra benissimo (sto portando avanti una crociata su questo argomento).
Bella la descrizione iniziale delle varie persone. Forse è la parte scritta meglio nonché quella che mi è piaciuta di più.
Che dire, brava.

In bocca al lupo
 
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Sata G Vanessa
view post Posted on 26/10/2012, 02:19




Ciao Miss, leggendo il tuo racconto ho avuto l'impressione che, in certi punti, ti forzavi nel continuare le descrizioni.
Ti segnalo questa frase, in cui hai ripetuto due volte lo stesso concetto:
"Una signora ingombrante, con ingombranti borse"

Anch'io penso che potresti arricchire un po' il finale. Scrivendo qualcosa in più, potresti trovare il modo di dare i brividi, col semplice concetto che la ragazza bambola era un fantasma :)

Ciao e buona fortuna :)
 
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Elio Err
view post Posted on 28/10/2012, 17:21




quello che mi piace di più è l'ambientazione del racconto: il treno è un luogo originale per un horror. quello che non mi piace è che la protagonista ha poco da aver paura, avresti potuto sviluppare oltre la storia, o raccontare qualche episodio macabro. insomma, come ti hanno già suggerito, arricchirei il finale, troppo frettoloso... comunque brava : )
 
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Temagiu1516
view post Posted on 29/10/2012, 13:09




E' la seconda o terza volta che provo ad inviare la mia "recensione" ma succede sempre qualcosa...Ci riuscirò stavolta?!?! Comunque...voglio dirti che il tuo racconto è stato godibilissimo per l'ambientazione e la descrizione dei personaggi. Anch'io sono innamorata delle storie di viaggio e dei vari elementi che scaturiscono dall'osservazione di persone sconosciute che ci accompagnano per un breve percorso di vita. Ed infatti spero di procurarmi il libro di cui parla Solenebbia: "Biglietto prego". E' vero che forse la tua storia non è del tutto inedita, ma trovo che ciò sia secondario rispetto alla descrizione che fai dei personaggi e della situazione in cui si vengono a trovare. L'ho trovato interessante e mi ha catturato, davvero. In bocca al lupo.
 
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Edna Mode
view post Posted on 29/10/2012, 14:18




Ciao Miss,il tuo racconto mi è piaciuto. Anche se io adoro i viaggi in treno .E' la metro che mi fa più paura. Ti faccio i miei complimenti . Fai tesoro dei consigli di chi è più esperto . Complimenti per esserti buttata in un genere non tuo .
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 29/10/2012, 14:46




MISS DFP il tuo racconto è scritto con molta precisione ma non mi ha dato nulla. era completamente assente quel minimo di brivido che avrei voluto provare nel leggere uno pseudo racconto horror. il tuo non ha niente di tutto ciò, se non il colpo di scena finale che risulta essere visto stravisto cotto e stracotto tanto da avermi lasciato completamente indenne da qual si voglia terrore. un racconto più sentimentale che altro, vista la preponderanza data alla mano che stava a contatto con la protagonista e il suo essere fissa a pensare alla fortunata che lo aveva conquistato.
uso grammaticale / sintattico dell'italiano: 8
contenuto testuale e di idea: 5
svolgimento dell'idea stessa: 5
 
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43 replies since 13/10/2012, 21:52   552 views
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