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L' AMORE OLTRE IL MARE, di francesca vernazza

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francesca vernazza
view post Posted on 21/8/2012, 12:27




Il traghetto partì e a Ervin si fermò il cuore. Erano dieci anni che non saliva sul quel mezzo, da quando lo prese per venire in Italia e cominciare una nuova vita, lasciando Albana, il suo unico amore, in Albania.

Il loro era stato un amore a prima vista, ma era impossibile, avevano origini diverse, lei proveniva da una famiglia benestante e rispettosa, mentre lui era povero ed era il figlio di un assassino, e non sarebbe mai stato accettato dai genitori di Albana. Così per un anno i due giovani si incontrarono di nascosto correndo tutti i rischi, perchè non avrebbero mai rinunciato a stare insieme, a entrare nel loro meraviglioso mondo in cui nessun altro era ammesso. Ervin ricordava ancora la morbidezza dei suoi capelli, il sapore delle sue labbra, i suoi occhi che brillavano come stelle e gli trasmettevano tutto l’amore che ella sentiva per lui, e l’immensa felicità che provava quando Albana gli sussurrava “ti amo”.

Non tutte le favole, però hanno un lieto fine, e la loro culminò in un incubo. Un giorno il padre, sospettoso delle numerose uscite della figlia, la seguì e li trovò insieme. Scoppiò il putiferio. Subito l’uomo si avventò su Ervin e lo riempì di botte e insulti. Al ragazzo non importava niente del dolore fisico, la crudeltà peggiore per lui era vedere la sua amata che piangeva mentre assisteva inerme all’ingiusta scena. Però la tortura più terribile per i due innamorati fu essere divisi. Il padre trascinò la figlia in macchina, e senza pietà partì, al momento della partenza alla povera Albana venne una fitta al cuore, era come se qualcuno lo strappasse a metà, e la stessa cosa successe a Ervin, che non si arrese e non la voleva perdere. Molte volte andò sotto casa della ragazza, ma ella era barricata dentro e, se qualcuno della famiglia lo vedeva, gli tirava addosso delle pietre. Il poveretto non poteva più vivere così, il suo giovane cuore infranto non poteva battere rinunciando alla sua unica ragione di vita, così decise di lasciare per sempre l’Albania e di trasferirsi in Italia, dove cercò di dimenticare Albana, trovò un lavoro e si fidanzò persino con una ragazza, Tiziana, che un mese avrebbe sposato.

Ma circa una settimana prima in un bar, Ervin, venne a sapere da un conoscente che Albana aveva avuto un incidente stradale mentre andava a ritirare l’ abito da sposa che le sarebbe servito la settimana seguente, quando si sarebbe sposata con il fidanzato, ed era finita in coma.

Così come i fiori che sbocciano ogni primavera, l’ amore per Albana rifiorì nel suo cuore.

Si dimenticò di tutto, delle botte che aveva preso, della sua nuova vita piena di soddisfazioni, persino di Tiziana, il suo unico pensiero era lei, Albana.

Il traghetto stava attraversando l’immenso mare, che per dieci anni aveva tenuto lontani i due innamorati. Più procedeva verso l’Albania, più Ervin veniva avvolto da una immensa energia che lo avrebbe portato a fare qualsiasi cosa pur di salvare il suo amore. Era come se il traghetto fosse una soffice nuvola bianca, che lo stava trasportando in paradiso per riportare un angelo sulla terra. Arrivò in ospedale e trovò tutta la famiglia di Albana davanti alla sua stanza, e il fidanzato era dentro. Quando lo videro, dopo lo stupore iniziale, cominciarono a infierire contro di lui, ma Ervin non ci fece nemmeno caso, si sedette sul letto della ragazza e le prese la mano. Il ragazzo di Albana e alcuni parenti cercarono di separarli, ma non ci riuscirono la forza del loro amore era più forte dell’ odio di tutti messo insieme. Ervin le parlò, le bisbigliò le frasi romantiche che si dicevano dieci anni prima e le ripetè tante volte “ti amo”. Intanto arrivarono i medici e la polizia e tentarono di portare via il giovane innamorato. Improvvisamente a Ervin il cuore balzò in petto, ebbe un giramento di testa e sentì che Albana gli stringeva la mano, e che con l’altra ella si stava toccando la parte dove si trovava il cuore, e vide che piano piano stava aprendo gli occhi. La prima parola che Albana pronunciò fu il suo nome “Ervin” e lui scoppiò in un pianto di felicità, la sua amata era di nuovo lì, insieme a lui, e nessuno gliel’avrebbe più portata via.
Purtroppo però due poliziotti, dopo tanti tentativi, riuscirono a sollevarlo e a trascinarlo via ,le grida disperate dei due ragazzi echeggiarono per tutto l’ ospedale. Una volta fuori i due rappresentanti della legge, fecero salire il poveretto in macchina e gli dissero: “Ora andiamo in caserma a fare due chiacchere”. Durante il tragitto per Ervin pensò “ Devo fare qualcosa, questa volta non rinuncerò come un vigliacco alla mia ragione di vita”. Senza farsi notare posò una mano sulla maniglia della portiera. Fece un respiro profondo “tre” pensò, la macchina si fermò per dare la precedenza, non era ancora il momento giusto. Ervin strinse la presa “due”, l’auto si bloccò di nuovo, questa volta per il semaforo rosso. Scattò il verde, il conducente accelerò , il giovane innamorato guardò fuori “uno”. Il poliziotto rallentò per rispettare il limite dei quaranta. Ervin tirò la maniglia “ora” spinse la portiera e si buttò fuori dalla macchina. . I due poliziotti si misero a strillare e mentre stavano facendo retromarcia per “riacciuffare” quello che per loro era un criminale che meritava l’ergastolo, sbatterono contro un taxi. Il ragazzo si rialzò e nonostante le ferite si mise a correre verso l’ospedale, verso il suo angelo. Entrò e tutti i medici cercarono di fermarlo, ma con la forza dell’ amore Ervin riuscì ad affrontarli. Arrivò davanti alla stanza della sua amata e Bernard, il padre della ragazza, lo bloccò e gli sbraitò: “Vattene ,devi stare lontano da mia figlia sei solo spazzatura!!!!” “Questa volta non me ne andrò senza Albana, io l’amoooo”. L’uomo lo spinse e lo minacciò: “Sei pazzo, lei è fidanzata con un altro, e ti disprezza, non sei al suo livello ora sparisci, altrimenti ti darò una lezione peggiore di quella che ti ho dato dieci anni fa!!!” . Ervin strinse i pugni e li puntò verso Bernard urlando :”Anche sua figlia mi ama e vuole stare con me mi lasci passare o sarò io a darle una lezione questa volta!!!!”.Aron, il fidanzato di Albana, uscì dalla stanza e gridò al giovane innamorato: “Non ti avvicinare alla mia ragazza!!!”. Stava per tirargli un pugno in faccia, ma Ervin si abbassò e colpì il rivale nello stomaco. Il padre della giovane gli si avventò contro ringhiando: “Maledetto bastardo!!”. Ervin con tutta la forza che possedeva lo spinse e lo fece cadere per terra. Intanto Aron si rialzò, e tirò un calcio al giovane innamorato che perse l’equilibrio, stava per tirargliene un altro quando improvvisamente Albana uscì dalla camera ed esclamò: ”Basta Aron ti prego!”. Si gettò su Ervin che giaceva a terra dolorante. “Ma Albana cosa dici? Cosa te ne importa di questo qui è solo un delinquente!”. La ragazza si mise a piangere: “Non è un delinquente, è l ‘amore della mia vita, in questi anni ho sempre pensato a lui ma credevo che mi avesse dimenticata e invece non è così, a te Aron ti voglio bene, ma non ti amo, io amo Ervin e voglio stare con lui!!!”. Il fidanzato stava per tirarle una sberla ma Ervin, si rimise in piedi, glielo impedì e disse :”Anche io ti amo Albana e voglio stare con te”. La prese in braccio e la portò via, “ Dove andiamo adesso amore mio?” gli chiese ella “ Non lo so, ma l’importante è che siamo insieme vita mia” rispose egli e la baciò.

Edited by francesca vernazza - 30/8/2012, 22:53
 
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nunziadaquale
view post Posted on 21/8/2012, 12:48




Classica storia d'amore a lieto fine. Trovo che l'espozione e la costruzione delle frasi sia molto semplice, forse avrei drammatizzato maggiormente la parte della storia che riguarda la loro osteggiata relazione, approfondendone l'aspetto psicologico. Così narrata mi appare troppo sintetizzata, una curiosità: ma l'assonanza Albania con Albana è stata fatto di proposito?
...e comunque, anche ripensandoci a distanza di tempo, credo che cambierei proprio il nome della protagonista e darei un nome al suo innamorato!

Edited by nunziadaquale - 27/8/2012, 13:15
 
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Devil95
view post Posted on 21/8/2012, 18:29




breve e concisa come storia d'amore. un racconto molto semplice che si conclude anche bene. l'amore dovrebbe sempre, no? la storia, a mio avviso, avrebbe attirato maggiormente l'attenzione del lettore se si fosse articolata nelle sue parti. parliamo di una vicenda che occupa anni. scrivi bene, ma una cosa vorrei suggerirtela:
"Il padre trascinò la figlia in macchina, e senza pietà partì; al momento della partenza alla povera Albana venne una fitta al cuore, era come se qualcuno lo strappasse a metà, e la stessa cosa successe a Ervin, che non si arrese e non la voleva perdere." (nota il punto e virgola ;)
buon lavoro!
 
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wyjkz31
view post Posted on 22/8/2012, 12:44




Gli innamorati separati per lungo tempo che si riuniscono e coronano il loro sogno d’amore: sembra quasi una favola. Anche il modo di raccontare mi ha ricordato le favole.
Mi dispiace solo per Tiziana e per il fidanzato di Albana (che, poverino, non ha nemmeno un nome) abbandonati a un passo dalle nozze!

Ti segnalo alcune cose che ho notato.

“Ma tutte le favole non hanno un lieto fine”
Ma non tutte le favole hanno un lieto fine?

“il suo amore per Albana rifiorì nel suo cuore.”
Io toglierei il primo “suo”

“del odio”

“a Ervin il cuore gli balzò in petto”
Io toglierei “gli”
 
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view post Posted on 22/8/2012, 23:56
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Romina Tamerici

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Il tuo racconto è breve e si legge rapidamente. Non presenta costruzioni complesse, quindi non dà problemi di interpretazione. Tuttavia, io l’ho trovato un po’ troppo semplice. E non è detto che questo sia un male, solo che il testo sembra spesso una cronaca degli eventi. Non ho sentito l’amore dei due giovani o il dolore per la loro separazione. Ne ho preso atto senza essere felice o disperata per loro. Forse dunque avrei insistito un po’ di più nella psicologia dei personaggi e sulle loro emozioni.

Ti segnalo poi alcune correzioni sintattiche o grammaticali. Si tratta ovviamente di consigli che puoi ignorare senza bisogno di giustificarti! Ah!

1. Così per un anno i due giovani si incontrarono di nascosto correndo tutti i rischi, ma non avrebbero mai rinunciato a stare insieme, a entrare nel loro meraviglioso mondo in cui nessun altro era ammesso.
Non avrei usato “ma”, non mi sembra che il senso della frase richiedesse un’avversativa, avrei messo un punto fermo, un “perché” o anche un due punti, ma non un “ma”.

2. Ma tutte le favole non hanno un lieto fine, e la loro culminò in un incubo.
È sconsigliato cominciare una frase con “ma”, però si può fare, volendo. Lo faccio anch’io a volte! Inoltre, avrei scritto “Non tutte le favole, però, hanno un lieto fine” che ha un significato molto diverso da quello che hai scritto tu.

3. Un giorno il padre di Albana, sospettoso delle numerose uscite della figlia, la seguì e li trovò insieme.
Più che “sospettoso”, direi che si era “insospettito a causa delle…”.

4. Però la tortura più terribile per i due innamorati fu essere divisi.
Sposterei il “però”, per non lasciarlo a inizio frase.

5. che non si arrese e non la voleva perdere
Al posto di “e” metterei “perché” oppure i due punti.

6. - Molte volte andò sotto casa della ragazza, ma ella era barricata dentro/,/ e(,) se qualcuno della famiglia lo vedeva(,) gli tirava addosso delle pietre.
- Il poveretto non poteva più vivere così, il suo giovane cuore infranto non poteva battere/,/ rinunciando alla sua unica ragione di vita, così decise di lasciare per sempre l’Albania e di trasferirsi in Italia, dove cercò di dimenticare Albana,
trovò un lavoro/,/ e si fidanzò persino con una ragazza, Tiziana, e un mese dopo si sarebbero sposati.
Aggiungerei le virgole tra parentesi tonde e toglierei quelle tra le barrette.

7. dove cercò di dimenticare Albana, trovò un lavoro, e si fidanzò persino con una ragazza, Tiziana, e un mese dopo si sarebbero sposati.
Modificherei la frase “dove cercò di dimenticare Albana, trovò un lavoro e si fidanzò persino con un’altra ragazza, Tiziana, che presto avrebbe sposato!”.

8. Ma circa una settimana prima in un bar, Ervin, venne a sapere da un conoscente che Albana aveva avuto un incidente stradale mentre andava a ritirare l’ abito da sposa che le sarebbe servito la settimana seguente, quando si sarebbe sposata con il fidanzato, ed era finita in coma.
A parte il “ma” iniziale, di cui ho già parlato, mi sembra un po’ incredibile che Ervin, che si trova in Italia, per caso incontra un conoscente di Albana informato sul suo incidente e lo va a dire proprio a lui ecc. Inoltre c’è uno spazio non necessario dopo l’apostrofo e non mi torna la struttura dell’inciso.

9. - Si dimenticò di tutto, delle botte che aveva preso, della sua nuova vita piena di soddisfazioni, persino di Tiziana[,] il suo unico pensiero era lei, Albana.
- Il ragazzo di Albana e alcuni parenti cercarono di separarli, ma non ci riuscirono[] la forza del loro amore era più forte del odio di tutti messo insieme.

Dove ho messo le parentesi graffe avrei inserito dei due punti.

10. del odio
“dell’odio”.

12. Improvvisamente a Ervin il cuore gli balzò in petto, e
Ci sono due complementi equivalenti. Uno va eliminato, quindi o “a Evin” o “gli”.

13. La prima parola che Albana pronunciò fu il suo nome “Ervin”
Eviterei di specificare il nome: credo sia chiaro! Al massimo mettere "il nome del suo grande amore di tanti anni prima".

14. Ella gli sorrise “Dove andiamo adesso amore mio?” gli bisbigliò “Non lo so, ma la cosa più importante e che siamo insieme anima mia” e la baciò.
In una stessa frase hai due discorsi diretti di due soggetti diversi e con elementi esterni. Io spezzerei, così:
Ella gli sorrise.
“Dove andiamo adesso amore mio?” gli bisbigliò.
“Non lo so, ma la cosa più importante e che siamo insieme anima mia” e la baciò.



Detto questo (se non conoscevi la mia proverbiale pignoleria, spero di non averti spaventata) il racconto non è male e l’idea è carina, ma con più dettagli sui personaggi e più attenzione alle sequenze sarebbe stato più coinvolgente e interessante. Ovviamente secondo il mio discutibile punto di vista! In bocca al lupo.

P.S. Scusa se alcune cose te le avevano già dette e io le ho ripetute. Quando ho scritto il commento non avevo ancora visto i commenti precedenti.
 
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alessandra s.
view post Posted on 24/8/2012, 09:35




Adoro queste storie a lieto fine, ma purtroppo la tua non mi ha convinto. Troppo semplicistica e priva di emozioni forti. A mio avviso hai dato troppo poco spazio ai sentimenti dei due personaggi, nel senso che si capisce che si amano perchè lo dici spesso, ma non traspare dalla narrazione o dal modo in cui si pongono... Da un punto di vista stilistico mi sembra un po' semplicistico anche se fluido e scorrevole. L'idea di fondo è buona, magari bastava articolarla meglio per avere un effetto diverso...
 
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Apollonia Lupinacci
view post Posted on 24/8/2012, 15:08




Concordo con i giudizi precedenti. La storia è carina, ma è strutturata in modo forse un po' semplice. Potresti aggiungere qualche elemento descrittivo in più e anche qualche dialogo. Sai che scintille se inserissi lo scambio di battute tra Tiziana e Ervin? Comunque devo ammettere che fa piacere leggere una storia d'amore con lieto fine pieno, senza nuvole nere all'orizzonte. L'amore che sa andare oltre il tempo e le distanze. Se fossi in te, mi impegnerei in una bella revisione entro il 31. Penso che poi avresti buone possibilità nel concorso.
 
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Esterella
view post Posted on 24/8/2012, 16:04




un bel racconto d'amore che però non decolla. Secondo me non basta dire amor mio o anima mia per parlare d'amore , ma bisogna farlo col modo in cui si guardano, con la sofferenza nello stare lontani descritta con più enfasi. Fai ribellare lei al padre in qualche modo. alla fine il lieto fine sarà ancora più bello. :B):
 
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view post Posted on 25/8/2012, 15:08
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Carina e fluida questa storia d'amore.
Visto la brevità del racconto potresti inserire qualche frase, più incisiva.
Il lieto fine fine lo si capisce già dall'inizio.
:P :P :P
 
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view post Posted on 27/8/2012, 00:55
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CITAZIONE (francesca vernazza @ 21/8/2012, 13:27) 
Il traghetto partì e a Ervin si fermò il cuore. Erano dieci anni che non saliva sul quel mezzo, da quando lo prese per venire in Italia e cominciare una nuova vita, lasciando Albana, il suo unico amore, in Albania.

Il loro era stato un amore a prima vista, ma era impossibile, avevano origini diverse, a questo punto introduci un'esplicativa, quindi occorrono i due punti lei proveniva da una famiglia benestante e rispettosa, mentre lui era povero ed era il figlio di un assassino, questa virgola non mi piace ma dipende da te ;) e non sarebbe mai stato accettato dai genitori di Albana. Così per un anno i due giovani si incontrarono perché non mantieni il trapassato prossimo indicativo? di nascosto correndo tutti i rischi, ma non avrebbero mai rinunciato a stare insieme, a entrare nel loro meraviglioso mondo in cui nessun altro era ammesso. Ervin ricordava ancora la morbidezza dei suoi capelli, il sapore delle sue labbra, i suoi occhi che brillavano come stelle e gli trasmettevano tutto l’amore che ella sentiva per lui, e l’immensa felicità che provava quando Albana gli sussurrava “ti amo”.

Ma tutte le favole non hanno un lieto fine ma non tutte le favole hanno? , e la loro culminò in un incubo. Un giorno il padre di Albana, sospettoso a causa delle numerose uscite della figlia, la seguì e li trovò insieme. Scoppiò il putiferio. Subito l’uomo si avventò su Ervin e lo riempì di botte e insulti. Al ragazzo non importava niente del dolore fisico, la crudeltà peggiore per lui era vedere la sua amata che piangeva mentre assisteva inerme all’ingiusta scena. Però la tortura più terribile per i due innamorati fu essere divisi. Il padre trascinò la figlia in macchina, e senza pietà partì, punto o punto e virgola al momento della partenza alla povera Albana venne una fitta al cuore, era come se qualcuno lo strappasse a metà, e la stessa cosa successe a Ervin, che non si arrese e non la voleva perdere. Molte volte andò sotto casa della ragazza, ma ella era barricata dentro, e se qualcuno della famiglia lo vedeva gli tirava addosso delle pietre. Il poveretto non poteva più vivere così, il suo giovane cuore infranto non poteva battere, rinunciando alla sua unica ragione di vita, così decise di lasciare per sempre l’Albania e di trasferirsi in Italia, dove cercò di dimenticare Albana, trovò un lavoro, e si fidanzò persino con una ragazza, Tiziana, e un mese dopo si sarebberoper chiarezza, introdurrei qui un modale: dovuti sposare sposati.

Ma circa una settimana prima in un bar, Ervin, virgola tra soggettoe predicato!!! :) venne a sapere da un conoscente che Albana aveva avuto un incidente stradale mentre andava a ritirare l’ abito da sposa che le sarebbe servito la settimana seguente, quando si sarebbe sposata con il fidanzato, ed era finita in coma.

Così come i fiori che sbocciano ogni primavera, il suo amore per Albana rifiorì nel suo cuore.

Si dimenticò di tutto, delle botte che aveva preso, della sua nuova vita piena di soddisfazioni, persino di Tiziana, punto e virgola o punto il suo unico pensiero era lei, Albana.

Il traghetto stava attraversando l’immenso mare, che per dieci anni aveva tenuto lontani i due innamorati. Più procedeva verso l’Albania, più Ervin veniva avvolto da unaapostrofo immensa energia che lo avrebbe portato a fare qualsiasi cosa pur di salvare il suo amore. Era come se il traghetto fosse una soffice nuvola bianca, che lo stava trasportando in paradiso per riportare un angelo sulla terra. Arrivò in ospedale e trovò tutta la famiglia di Albana davanti alla sua stanza, e il fidanzato era dentro. Quando lo videro, dopo lo stupore iniziale, cominciarono a infierire contro di lui, ma Ervin non ci fece nemmeno caso, si sedette sul letto della ragazza e le prese la mano. Il ragazzo di Albana e alcuni parenti cercarono di separarli, ma non ci riuscirono due punti la forza del loro amore era più forte dell' odio di tutti messo insieme. Ervin le parlò, le bisbigliò le frasi romantiche che si dicevano dieci anni prima e le ripetè tante volte “ti amo”. Intanto arrivarono i medici e la polizia e tentarono di portare via il giovane innamorato. Improvvisamente a Ervin il cuore glivia gli balzò in petto, ebbe un giramento di testa e sentì che Albana gli stringeva la mano, e che con l’altra ella si stava toccando la parte dove si trovava il cuore, e vide che piano piano stava aprendo gli occhi. La prima parola che Albana pronunciò fu il suo nome “Ervin” e lui scoppiò in un pianto di felicità, due punti la sua amata era di nuovo lì, insieme a lui, e nessuno gliel’avrebbe più portata via.

Sotto lo sguardo incredulo di tutti i presenti, Ervin prese in braccio Albana ed uscì dalla stanza. Ella gli sorrise “Dove andiamo adesso amore mio?” gli bisbigliò “Non lo so, ma la cosa più importante e che siamo insieme anima mia” e la baciò.



Perché non correggi gli errori? :(
Comunque, cara Franci: il racconto non prende il volo. Tutto troppo rapido (e son passati dieci anni), poco credibile, telefonato. Non è una storia molto originale, quindi la differenza la puoi fare tu con il modo che scegli per raccontarci una storia d'amore finita bene. Però attenzione a mettere troppo in un racconto breve, odiventa surreale: già l'incontro col padre che picchia, insulta e proibisce al ragazzo d'incontrare la figlia è tutto buttato via senza ulteriori spiegazioni; del viaggio non ci racconti nulla; i due stanno entrambi per sposarsi e lasciano i futuri sposi all'altare (come ti è già stato fatto notare, scherzosamente)...
Io mi focalizzerei su cosa vuoi raccontare, e svilupperei quello. Non c'è bisogno che parti da dieci anni fa: questo potresti accennarlo appena, per poi raccontarci, per esempio, il lungo viaggio di ritorno verso l'amata moribonda... Insomma, il mio consiglio è: scegli una cosa e raccontacela bene, invece di narrarcene tante male, senza climax e senza suspence.
Un'ultima cosa: ma proprio Albana dall'Albania? Ho pensato tutto il tempo a un vino dolce bianco... :wub:
 
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marcosanti74
view post Posted on 27/8/2012, 21:40




Ciao Francesca,
10 anni in poche righe sono difficili da concentrare, sopratutto perché di cose fatte ce ne sono parecchie.
Il risultato a mio avviso è una lista di accadimenti che purtroppo non legano.
Tuttavia la storia d'amore mi piace, e in alcuni punti del tuo racconto traspare la sofferenza dei due ragazzi.
Credo anche io, che il racconto possa partire dal viaggio di ritorno in Albania. Concentrarsi di più sull'emozioni di Ervin. Potresti farlo intervenire in prima persona?

Albana è un bel nome, ma è facile confondersi se di seguito c'è la parola Albania.
Leggere la parola Amore in un racconto è sempre piacevole, sopratutto quando c'è un bel finale. :)

In bocca al lupo a presto
 
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Lupoalfa
view post Posted on 28/8/2012, 14:54




Cara Francasca, quanta tenerezza in questo racconto! Una storia semplice, come lo sono tutti gli amori giovanili. Il finale mi ha commosso. Il risveglio e quel nome sussurrato che superano l'odio tra le persone.
Correggi le imperfezioni formali e diventerà un bellissimo racconto (per me lo è già).
Complimenti!
 
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Dorylis
view post Posted on 29/8/2012, 15:41




Una storia molto semplice, mi sembrava durante la lettura di trovarmi di fronte a una favola: e del resto, quando c'è un lieto fine come potrebbe non esserlo? ;)
Forse più adatto a una fascia d'età giovanile (adolescenza), se vorresti colpire maggiormente un pubblico adulto dovresti inserire una maggiore descrizione psicologica e rendere più credibili certe parti (non metto in dubbio che i consorti possano essere lasciati poco prima delle nozze, ma i dieci anni sono passati troppo in fretta, ci vorrebbe qualche elemento in più)
Comunque trovo che leggerti sia piacevole, quindi con qualche aggiustamento il tuo racconto potrebbe veramente diventare bellissimo :)
 
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Diana Ecilef
view post Posted on 29/8/2012, 16:15




Premettendo che a me le storie d'amore piacciono molto devo ammettere che in questo tuo racconto c'è qualcosa che mi lascia a bocca asciutta. Non mi sento coinvolta nella storia dei due protagonisti. La trovo troppo semplice e priva di emozioni, non c'è quella passione tra i due amanti che ci dovrebbe essere in una storia d'amore soprattutto quando è ostacolata da qualcuno. Come ti ha già scritto qualcun'altro ti consiglio di provare a rivederlo e ad aggiungerci qualcosa.
 
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francesca vernazza
view post Posted on 30/8/2012, 21:56




ho modificato un pò il racconto e ho cambiato un po il finale spero di averlo migliorato grazie a tt x i consigli :D :D
 
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18 replies since 21/8/2012, 12:27   301 views
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