| “A stasera, allora!” Tra qualche ora realizzerò il mio più recondito desiderio. È già da un mese che ci sto lavorando. Bianca ancora non è a conoscenza dei miei piani, ma sicuramente non sarà in grado di dirmi di no: io so esattamente come prenderla. Da quando li ho contattati, mi sveglio nel pieno della notte circondato da zanzare avide di sangue e sento un calore che m'invade il corpo e m'imporpora il viso. Abbiamo appena preso gli ultimi accordi. Metto giù il cellulare e mi appresto a parcheggiare la mia Fiesta del '96. “Capo, faccia attenzione! Così sfrisa la Porsche del Dottore!” “Ma chi se ne frega!” vorrei urlare al posteggiatore salernitano della mia ditta. D'altronde nessuno oserebbe darmi torto. Il Commendatore Gervini se lo meriterebbe: è proprio una faccia da schiaffi! Quando lo incontri nei corridoi, neanche ti saluta. E poi con tutti i soldi che ha, potrebbe tappezzarci per intero la sua bella casa a Cortina da 230 mq! Cosa volete che cambi per lui, se gli disfo un po' la macchina? Sono le Cinque. Sto aspettando con ansia il suono della sirena. Fra pochi minuti cominceranno le tanto sospirate vacanze estive. Peccato che si tratti solo di tre settimane; la mia mogliettina, con la scusa che fa la maestra d'asilo, è già a casa da un mese. E quest'anno ha introdotto per mia somma gioia una bella novità... Solitamente il mese di Luglio era dedicato alla preparazione da parte sua di deliziosi manicaretti. Il 30 Giugno, invece, dopo avermi addolcito con un'abbondante porzione di tiramisu, ha cominciato ad accarezzarmi la coscia e a dirmi con aria angelica: “Amore mio, sai che anno faticoso è stato per me... Tra inserimenti, raccordi e open day, mi sento totalmente sfatta...”. “Ah sì? E quindi?” “Teresa, la mia collega di sezione, aveva prenotato in una beauty farm del Trentino, ma sua sorella ha avuto un incidente e non può andare con lei. Mi ha chiesto di accompagnarla. Che ne dici?” Ero rimasto a tal punto senza parole, che lei mi ha detto dopo un minuto: “Chi tace acconsente” e ha cominciato a preparare le valigie. E così ho trascorso un mese a lavorare, pulire, cucinare, mettere la lavatrice e stirare. Sai che bellezza! L'unico vantaggio è che il venerdì dopo la sua partenza sono uscito in un pub con un mio amico e ci siamo divertiti un sacco, facendo il pieno di birra e musica rock. Lì ho incontrato un mio vecchio compagno delle Medie, abbiamo parlato del più e del meno e abbiamo deciso di organizzare una serata a cena a casa sua dopo il rientro di Bianca. “Una pizzata tranquilla, giusto per parlare con calma dei vecchi tempi!” Così mi era stata proposta la cosa e io ero stato ben felice di accettare; ma nei giorni seguenti Saverio mi aveva mandato alcuni sms in cui aveva palesato le sue vere intenzioni. E devo ammettere che, dopo un piccolo imbarazzo iniziale, l'idea aveva cominciato a prendere piede in me a tal punto da rendere impossibile qualsiasi azione intellettuale complessa. “Eccomi, bambolina! Bentornata!” “Ciao, tesoro! Mi sei mancato tanto! Durante le saune e i massaggi tu eri il mio argomento di conversazione preferito.” “Non dire bugie, ché ti cresce il naso!” Bianca comincia a ridere. È nevrotica, ansiogena e ossessiva ma indubbiamente bellissima! I suoi lunghi capelli ramati incorniciano un ovale perfetto, le gambe lunghe e ben tornite solo cinque anni fa sfilavano nelle più prestigiose passerelle milanesi e il suo fondoschiena è da urlo. Cerco di abbracciarla e tenerla stretta a me, ma si divincola, sfuggendo come un'anguilla. “Guarda che si fa tardi! Il tuo amico Saverio ci aspetta per le sette!” Usciamo di corsa, passiamo al volo dalla pasticceria per comprare una deliziosa torta gelato e ci presentiamo alle diciannove spaccate dai nostri nuovi amici. “Saverio, ti presento mia moglie Bianca!” “Sì, la conosco di fama. Mia moglie è una patita di moda. E lei è Carol, la mia dolce metà da circa sei anni.” “Piacere di conoscerti, Carol”. “Il piacere è tutto mio.” Carol non ha nulla a che vedere con mia moglie: alta e segaligna, non si può certo definire esteticamente piacevole, ma c'è una luce nei suoi occhi che mi colpisce fin nel profondo e che trovo estremamente sexy. Ci sediamo sul divano in sala per l'aperitivo. Le donne cominciano a parlare di arredamento e decoupage, noi uomini di Campionato e Champions. A un certo punto, Carol si avvicina a me e mi dice: “Seguimi in cucina, che tu sei il più alto di tutti e ho bisogno di qualcuno che mi prenda l'aceto balsamico sull'ultimo ripiano della credenza.” “E tu che ne dici, Bianca, di andare nel mio studio?” ribatte Saverio “Sono appassionato di arte e ho appena messo le mani su uno splendido bozzetto di De Chirico” “Che meraviglia! Anch'io adoro la pittura!” Seguo Carol in cucina e le chiedo di indicarmi la credenza, mi alzo in punta di piedi e le prendo l'aceto. Nel frattempo lei si avvicina e comincia prima a tamburellare le sue dita sottili sulla mia schiena, poi a stringermi a sé con sempre maggior foga. Sto per cedere al suo fascino irresistibile, quando entra di colpo mia moglie in cucina, mi trascina di filato in bagno e comincia a inveirmi a mezza voce, evidentemente alterata: “Tu conoscevi le loro vere intenzioni?” “Cioè?” “Non fare il finto tonto! Nello studio di Saverio non c'era alcun De Chirico!” “Davvero?! Non me lo sarei mai aspettato!” “Allora andiamocene via subito! Non mi voglio fermare in questa casa un secondo di più” “Dai, Bianca! Non sarebbe carino! Probabilmente vogliono solo approfondire la nostra conoscenza!” Bianca mi guarda fissamente, poi, dopo un attimo di silenzio, si risveglia con occhi di brace e mi parla con disprezzo infinito: “Ho capito! Tu eri in combutta con loro! E io che pensavo di avere sposato l'uomo migliore del mondo! E invece sei solo un verme!” “Tesoro, cerca di capire... Ci conosciamo da ormai dieci anni e devi ammettere che ultimamente i nostri rapporti si erano un po' raffreddati. Ho pensato che introdurre qualche novità era il modo migliore per dare nuova linfa alla nostra relazione...” Bianca risponde: “Hai ragione. Il nostro matrimonio ha proprio bisogno di una svolta. Sai che ti dico? Domani riceverai le carte della separazione dal mio avvocato! Così vedrai che novità!” Le stringo le spalle, cercando di convincerla a ravvedersi, ma lei prende la mira, mi tira un calcio ben assestato, che mi piega in due dal dolore, e scappa via alla velocità della luce. “Omar, tutto bene?” Carol si avvicina a me e mi sorride maliziosa. “Scusami, ma mia moglie mi ha lasciato e devo cercare di parlarle subito per salvare il salvabile” “Oh... ma caro! Sai che noi donne siamo volubili! Vedrai che domani l'ira sarà già passata e tutto tornerà come prima...” Mi dà un piccolo bacio a fior di labbra e mi tira su. “Fermati qui, stasera...” “No, non posso rimanere. L'accordo era per uno scambio e non mi sento di mettere in difficoltà tuo marito” “Non preoccuparti.... Lui sarà felice, purché tu gli dia il permesso di valutare le tue abilità dal vivo.” “Sicura sicura?” “Sicura” Mi lascio trascinare in camera da letto, mentre Saverio ci segue come un cagnolino. Lo so... non è corretto nei confronti di Bianca. D'altronde era un mese che sognavo una serata trasgressiva così. Dai cucciolotta, cosa vuoi che sia? Una piccola uscita dal seminato, amore, e poi tornerà tutto come prima. Sarò il bravo marito di un tempo. Anzi... sicuramente sarò meglio di un tempo. Devi solo perdonarmi questa notte diversa, tesoro mio, e poi tutto sarà più bello. Vedrai che non te ne pentirai...
Edited by Apollonia Lupinacci - 27/8/2012, 13:27
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