Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

L’isola che non c’è - Marco Santi

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marcosanti74
view post Posted on 12/8/2012, 20:17




@Romina Tamerici
Per Aranciognolo dimmi dove devo firmare la petizione;)

@Diana Ecilef
Grazie mille Diana per i complimenti. Fa ancora più male quando è la persona che ami, quell'isola felice che tutti noi cerchiamo ma che spesso è sinonimo di solitudine .
Grazie ancora e in bocca al lupo

@Apollonia Lupinacci
:) grazie.
Vado a correggere subito :)
Con questo "racconto" inizialmente volevo immedesimarmi e descrivere le difficoltà di una persona rimasta sola su di un'isola, che è costretta a reinventarsi per sopravvivere.
Ovviamente di film che descrivono questa situazione ce ne sono a milioni, ma ciò nonostante per me era un tentativo per mostrare l'Angoscia.
Mentre lo scrivevo, mi sono accorto, invece, che stavo analizzando inconsciamente la mia situazione sentimentale.:D
Bello come la scrittura, a volte, puo' essere il migliore Psicologo che conosco…a gratis oltretutto:D
Ancora grazie e in bocca al lupo

@Estrella
Grazie per i complimenti Estrella.
E' un racconto che ho scritto un po' di tempo fa, non sotto droghe ma sotto angoscia e sotto altre milioni di emozioni negative. :D
Queste emozioni erano così forti allora, che per me non è stato difficile descriverle. Ora va meglio e se dovessi scrivere un racconto così, fortunatamente, non saprei da dove iniziare :D :D :D :D

Mi piacciono i tuoi consigli, sono più diretti e scorre meglio il testo, vado e cambio. :)
Grazie e in bocca al lupo

@Lupoalfa
Grazie Lupoalfa, lo faccio costantemente per ogni mio racconto. Prima di scrivere ho già il brano adatto, che metto in loop durante la scrittura.
Adoro farlo, dona qualcosa in più al mio processo di scrittura.
Grazie ancora e in bocca al lupo.
 
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view post Posted on 12/8/2012, 21:24
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Romina Tamerici

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@Marco Santi: La petizione per "aranciognolo" ha bisogno di sostegno! Grazie! Credo che prima o poi ne parlerò anche nel mio blog!
La scrittura è davvero un buon modo per tirare fuori parti di noi e analizzarle. Spero che l'angoscia che si legge nelle tue righe si sia un po' affievolita con il passare del tempo come emerge dai commenti.
 
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alessandra s.
view post Posted on 22/8/2012, 13:36




Il racconto è scritto in uno stile molto aulico e con un’andatura poetica e musicale. Sembra una sorta di flusso di coscienza un po’ confuso… devo ammettere di aver dovuto rileggere più volte il testo per cercare di capirne il significato e ancora mi è oscuro, è un peccato perché da un punto di vista meramente stilistico è molto bello, ma non riesco a formulare un commento contenutistico… Se vorrai spiegarmene il significato sarò lieta di “ascoltarlo” … scusami ma mi sono trovata davvero in grande difficoltà.
 
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view post Posted on 23/8/2012, 01:04
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Ciao Marco. Ho letto due volte il racconto: la prima con la tua canzone, la seconda senza.
Premetto che dal titolo pensavo a Bennato, ma pazienza :P
Venendo a noi, non mi è piaciuto più di tanto, e il motivo è che non mi ha coinvolto.
Sembra una sorta di stream of consciousness poetica, una canzone, una poesia in prosa, ma non mi sembra un racconto e mi pare tu non fornisca molti appigli al lettore per farlo emozionare e partecipare a una storia che sicuramente è molto "tua" e si sente, ma non riesce a diventare anche mia.
Come vedi, non entro nel merito di nessuna correzione stilistica o contenutistica; e come potrei? Sarebbe come pretendere di conoscerti meglio di te stesso.
Ho letto dai tuoi commenti le motivazioni che ti hanno indotto a scrivere questo testo, e come sei giunto a questa stesura finale; allora non me ne vorrai se ti dico che, per scrivere un buon testo autobiografico, l’esperienza personale, quella più ricca egualmente a quella meno, deve essere “filtrata” letterariamente per assumere la dimensione necessaria a bucare la pagina; di converso, il ripiegamento eccessivo sulla propria esperienza rende illeggibile anche il testo meglio scritto perché troppo pieno di riferimenti talmente personali – per quanto poetici siano - da essere inattingibili dall’Altro, dal lettore privo, evidentemente, delle medesime coordinate.
Se posso darti un consiglio, lavorerei su questo.
Al prossimo concorso ;)
 
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view post Posted on 23/8/2012, 01:44
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CITAZIONE (Romina Tamerici @ 26/7/2012, 12:29) 
Premetto che stai parlando con una persona che si sta ancora battendo per l'esistenza della parola "aranciognolo" (nel concorso sul vento è stata una mia causa persa tentare di usare questa parola, ma non mi arrenderò).

ahahahahahah :P :D
 
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view post Posted on 23/8/2012, 08:22
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Romina Tamerici

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CITAZIONE (vivonic @ 23/8/2012, 02:44) 
CITAZIONE (Romina Tamerici @ 26/7/2012, 12:29) 
Premetto che stai parlando con una persona che si sta ancora battendo per l'esistenza della parola "aranciognolo" (nel concorso sul vento è stata una mia causa persa tentare di usare questa parola, ma non mi arrenderò).

ahahahahahah :P :D

Guarda che non era una battuta: non mi arrenderò così facilmente!
P.S. @Marco: Scusa l'off-topic!
 
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Dorylis
view post Posted on 23/8/2012, 14:24




Questo racconto così intriso di Te è un flusso di sofferenza, l'ho letto assaporando le analogie e le bellissime immagini poetiche ma non riesco a dargli un senso - forse, come diceva Vivonic, mi sento estranea alla tua storia.
Mi piace moltissimo l'idea dell'emozione in parole, questo cercare di riprodurre l'angoscia di una situazione sentimentale poco felice. Più che il significato, ho colto l'aspetto poetico: forse se dicessi qualcosa di più (chi sei, come sei arrivato a vivere certe emozioni) riuscirei ad assaporare maggiormente anche il contenuto.
Per me saresti capace di scrivere delle bellissime poesie!
In bocca al lupo :)
 
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kjmon
view post Posted on 23/8/2012, 21:04




Senza dubbio è un racconto toccante e scritto bene, questo non si può negare. Purtroppo mi risulta un po' troppo “ermetico” e non riesco nemmeno a capire molto bene quale sia il ruolo dell'amore in questo racconto, a meno che la condizione del protagonista non sia dovuta a una delusione amorosa. Forse potresti provare a contestualizzare il tuo scritto organizzandogli una trama intorno, aiuterebbe a rendere più chiaro il tutto! Magari potresti approfondire l'aspetto della speranza che salva dall'isola che non c'è...
In bocca al lupo!
 
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marcosanti74
view post Posted on 23/8/2012, 21:34




@ alessandra s.
Ciao Alessandra.
Essendo un racconto "sfogo" e molto personale, ammetto l'esigenza di spiegare meglio lo scritto :D Proverò ad essere più chiaro.

Scrivendo questo "Racconto" volevo analizzare un'aspetto assai diffuso in una coppia:
L'angoscia per una tipologia di solitudine.

Accade che l'unione tra i reciproci sentimenti della coppia, si possa con il tempo, allentare, scollare, scindere, perdersi e svanire, per mille motivi.

Tale rottura, porterà col tempo all'abbandono…nel migliore dei casi. :)
Nel frattempo però, la coppia, (o uno dei due come nel mio caso) vive questa situazione di mezzo con sofferenza e sconforto, facendo mille tentativi prima di abbandonare per una resa.
E sopratutto la solitudine è così forte da non poterla sopportare. Oltretutto perché ingiustificata dal fatto che si è in due.

Vedo questo tipo di rapporto di coppia come un isola sperduta in mare, e il mio personaggio è l'unico abitante.

Non voglio essere un maestro di vita, intendiamoci, questo è solo un mio pensiero.
Ciao e grazie, in bocca al lupo.

@Vivonic
Ciao Vivonic.
E io, che mentre lo scrivevo cercavo di non pensare a Bennato?!!! AHAHAH

Uno sfogo gettato lì, non potrà mai essere chiaro a tutti, questo purtroppo ne sono cosciente, ma si deve fare di tutto per comunicare i propri stati d'animo, se è questo l'obbiettivo dello scritto.
Mi sono focalizzato sopratutto per far arrivare le sensazioni.
Con questo racconto, ho tentato di unirmi a tutte le persone che hanno sofferto per motivi simili.
- Eccomi! Sto soffrendo insieme a voi!

Ho scelto di dargli una forma simile a quella di un Racconto, e ho optato per una via di mezzo tra un racconto e una storia autobiografica.

Non volevo fare un autobiografia descrivendo o entrando nel merito delle dinamiche del rapporto o analizzarlo bene, volevo solo costeggiare e approfondire alcune sensazioni, forse anche per proteggermi dal forte dolore che provavo al tempo quando l'ho scritto.
L'ho fatto per proteggermi. E soprattutto avevo timore, che il testo potesse essere ancora più pesante e poco chiaro(cioè un bel dito al c…!!!, mi scuso con le signorine). :D

Forse, ora, a mente lucida, potrei rivederlo sotto forma Autobiografica, cosa che comporterebbe però uno stravolgimento del testo, e non so se ne ho voglia.
Penso anche, che in alcuni casi, si debba lasciare tutto come sta e abbandonare il racconto al suo destino.
Grazie mille Vivonic in bocca al lupo


…Seconda stella a destra
questo è il cammino…
AHAHAH :D

@Romina
Niente scuse!!! Per aranciognolo questo ed altro, va difeso fino alla morte!!! :D

@Dorylis
Grazie Dorylis.

Una storia iniziata e affrontata come tante altre.
Sofferta e vissuta quanto basta per capire che non poteva funzionare.
Ma il solco lasciato da quel sentimento di solitudine è ancora forte in me.
Se si da valore ai tentativi seppur negativi, l'esperienza con il tempo ci porterà a vivere situazioni migliori.

Non ho mai provato a scrivere poesie, e non saprei da dove iniziare :D. Grazie per il bel complimento.
Ciao e grazie mille in bocca al lupo.
 
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view post Posted on 23/8/2012, 22:36
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Romina Tamerici

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CITAZIONE
@Romina
Niente scuse!!! Per aranciognolo questo ed altro, va difeso fino alla morte!!!

Il dieci settembre ne parlerò sul mio blog... la questione non è ancora chiusa!

Comunque non è per questo che volevo scriverti un commento.
Quando ho commentato il tuo racconto tempo fa, non sapevo quasi niente dei riferimenti autobiografici del testo, quindi lo rileggerò, non per cambiare opinione, ma per sfruttare questa diversa chiave di lettura.
Si vede che hai sofferto molto e scrivere per sfogarsi va benissimo. Io lo faccio sempre. C'è una grande differenza però tra uno sfogo e un testo da far leggere a terzi. Sei stato coraggioso a voler mescolare le due cose. Anche solo per questo meriti un grande applauso.


Eccomi di ritorno dalla rilettura del testo. Sapere quello che ci sta dietro l'ha reso emotivamente più forte, forse, ma non nel senso che credevo. Sai cosa è la cosa bella? Che secondo me hai scritto un bel racconto allegorico, bello come pochi, e questo l'ho capito solo sapendo quello che ci stava dietro. Prima avevo molti dubbi su alcune cose e invece ora tutto mi sembra più chiaro e ora che ho capito il significato allegorico del testo tutto è perfetto. La cosa però ancora più bella risiede nel "miracolo" della scrittura che colpisce i cuori in modi diversi e a volte imprevedibili, toccando corde diverse in persone differenti. Io infatti non mi sono mai trovata nella situazione che tu hai descritto nei commenti, ma mi sono comunque trovata su quell'isola per altre ragioni e l'allegoria mi permette di non preoccuparmi del perché sono lì o del come ci sono arrivata, ma semplicemente mi sento lì e posso dirmi che ci sono certi dolori universali che anche a partire da storie diverse provocano le stesse solitudini.
So che sono contorta e forse non mi avrai capito, comunque voleva essere un complimento.

 
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marcosanti74
view post Posted on 23/8/2012, 23:41




@Romina
AHAHHA la petizione contro Aranciognolo mi rende allegro :D

Forse il termine giusto per definirlo è proprio Allegorico, non te sfugge niente!!! :D :D :D

non ho ancora ben capito come si fa a postare una citazione, comunque la riporto qui si seguito:
"...ma semplicemente mi sento lì e posso dirmi che ci sono certi dolori universali che anche a partire da storie diverse provocano le stesse solitudini."

Hai ragione!!! Ci sono dolori universali che ci portano alla solitudine, che vanno riconosciuti per essere affrontati.

La mia "Solitudine" è scaturita in un contesto di coppia, ma potrebbe essere, anche... ne dico uno, il campo lavorativo.
Sentire "Distacco", "Abbandono", Solitudine, in quello che si sta facendo è motivo di una forte sofferenza.
Lo scontro porta ad un distacco, ma non scontrarsi ci porta a un oblio d'esistenza.

Ora io sto bene e spero anche per te sia così:).
La cosa che mi fa star meglio ora, è sapere che ho conosciuto tale situazione.

Ciao Romina grazie mille per i complimenti.

P.S.: Certo è che le spiegazioni so più lunghe del racconto...da qualche parte un problema di comunicazione ci sarà pure!!!!
ahahaahahahahah
 
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view post Posted on 24/8/2012, 00:05
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Romina Tamerici

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@Marco
CITAZIONE
non ho ancora ben capito come si fa a postare una citazione,

Ti basta evidenziare la parte di messaggio che vuoi citare e schiacciare il tasto "quote" nella parte dove puoi formattare il testo, oppure inserire direttamente il codice html.

CITAZIONE
P.S.: Certo è che le spiegazioni so più lunghe del racconto...da qualche parte un problema di comunicazione ci sarà pure!!!!

Dici?! Non lo so... io sono logorroica quindi la lunghezza delle spiegazioni non mi spaventa affatto. E poi, visto che parliamo di allegorie, per commentare una terzina di carattere allegorico della "Divina Commedia" ci possono volere pagine e non mi risulta che qualcuno abbia mai detto a Dante che per questo la sua opera ha "problemi di comunicazione", no?
 
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marcosanti74
view post Posted on 24/8/2012, 08:38




CITAZIONE
per commentare una terzina di carattere allegorico della "Divina Commedia" ci possono volere pagine e non mi risulta che qualcuno abbia mai detto a Dante che per questo la sua opera ha "problemi di comunicazione", no?

:D, grazie Romina.
In bocca al lupo
 
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alessandra s.
view post Posted on 24/8/2012, 09:23




grazie mille per la tua spiegazione!!! è un immagine molto bella e triste... in bocca al lupo anche a te!!! :)
 
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caterina.russo
view post Posted on 25/8/2012, 17:43




Sono piacevolmente sorpresa dal tuo scritto.
Sei riuscito a parlare di una tua sofferenza personale e metaforizzarla in modo che ognuno potesse immaginare la propria storia e anche immedesimarsi.
Certo ci vuole fantasia e per me che sono cresciuta a pane e film di Walt Disney non è stato difficile.
Tanto più che sto vivendo una situazione simile...
 
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41 replies since 16/7/2012, 20:46   658 views
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