Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

Soffio in una Stanza, racconto

« Older   Newer »
  Share  
parenti.eva
view post Posted on 28/6/2012, 11:05




CITAZIONE (vivonic @ 20/6/2012, 14:44) 
CITAZIONE (parenti.eva @ 17/6/2012, 10:16) 
Purtroppo Geremia, un uomo sulla quarantina, venne colpito da una malattia molto grave che gli paralizzò entrambe le gambe. Malato ormai da cinque anni, passa stai usando il passato remoto, dopo continui con l'imperfetto, ATTENZIONE :)la maggior parte del suo tempo a letto e qualche volta sulla sedia a rotelle. Era una persona molto attiva che passava HAI USATO IL VERBO PASSARE POCO PRIMA molto tempo all’aria aperta e non concepiva di stare in quello stato,punto fermo o punto e virgola: cambi periodo infatti non aveva più la voglia di vivere, esplicativa: servono i due punti si lasciò andare a se stesso, senza reagire ed accettare la malattia, che lui chiamavaspazio ”la mia condanna”. Una mattina di primavera, la finestra della stanza da letto, mai virgola tra soggetto e predicato si aprì all’improvviso, entrò una brezza frizzantina che portava con sé il profumo dei fiori. Geremia aprì gli occhi e vide che sul letto c’era una fatina molto piccola che disse:spazio ”Buongiorno Geremia, come stai oggi?”spazio Geremia pensava di sognare punto e virgola o punto fermo allora si stropicciò gli occhi ma lei era ancora lì, punto fermo o punto e virgola altrimenti il soggetto è lei si diede un pizzicotto ma lei era sempre lì, non se ne andava. Allora le disse:spazio ”Chi sei? Da dove arrivi?”, perché chiudi le virgolette se sta ancora parlando lei? io sono la fatina del vento, mi chiamo Arnica e vengo dal bosco qui vicino. Geremia disse:”Che cosa vuoi da me?, virgolette Nulla rispose Arnica, mi sembra che tu abbia bisogno d’aiuto ed io sono qui per aiutarti. Non ho bi-sogno di nessun aiuto anche questo tra virgolette disse Geremia con voce cupa, la mia vita ormai è condannata fra queste quattro mura e su quella carrozzina che io odio! La fatina, che sapeva il fatto suo, iniziò a girare su se stessa così velocemente da provocare un forte vento che riuscì a far alzare Geremia dal letto, tenendolo sospeso nell’aria, qui starebbe meglio un punto e virgola poi uscirono tutti e due dalla finestra volando. Ma come fai a farmi volare Arnica!? tutte queste frasi vanno sempre tra virgolette Con la magia rispose, piuttosto stai attento a non sbattere contro gli alberi e restami vicino! Era bellissimo volare tra gli alberi, vedere i prati in fiore, il risveglio degli animali dopo il lungo letargo, sentire la brezza tiepida sul viso, sentire il sole caldo sulla pelle, due punti o punto era come essere in Paradiso. Ma puoi togliere il ma, non è avversativa a un tratto, il cielo si oscurò e iniziò a piovere fortissimo, il vento era indomabile, punto Geremia venne sballottato di qua e di là come se fosse un pezzo di carta e dopo un bel po’ si accorse che stava nel bel mezzo di un tornado, proprio al centro dell’imbuto, dove c’era di tutto, dai detriti agli animali, punto aveva paura ma allo stesso tempo era contento di vedere che cosa succedeva dentro al famoso imbuto del tornado. Arnicavirgola essendo fatina del vento, lo fece cessare e di conseguenza sparì anche il tornado, punto trovò Geremia a terra, punto e virgola o punto spaventata corse da lui e gli chiese se era tutto a posto. virgolette Mi dispiace disse Geremia, mi ha preso alla sprovvista e non sapevo cosa fare, perché ero impotente contro quella forza della natura. Arnica si sedette un momento su un ramoscello per prendere fiato dallo spavento. Geremia continuava a dire che stava bene, non era mai stato meglio di così e grazie a lei aveva potuto vedere cosa succedeva dentro al vortice. A questo punto, Arnica si sentì così in colpa che disse a Geremia:spazio ”Forse è meglio se ti riporto a casa”. virgolette No! Disse lui, non mi riportare in quella maledetta stanza, io adesso sto bene, mi sento vivo, non voglio ritornare come prima. Arnica a malincuore disse:spazio ”Ora stai bene perché ti ho fatto un sortilegio, presto svanirà l’effetto e poi devi pensare che non puoi abbandonare i tuoi famigliari,esplicativa: due punti loro ti vogliono bene. Anche se tu non potrai camminare, io verrò a trovarti tutti i giorni e quando arriverà l’inverno con le sue bufere di neve, io sarò qui e ti farò fare dei viaggi bellissimi, parola di fatina. Geremia rammaricato, non serve la virgolaci pensò un po’ su, poi disse:spazio ”Hai ragione, non posso abbandonare chi mi ha curato sino adesso ed ha sofferto con me, portami a casa per favore”. I due rientrarono a casa, Arnica rimise a letto Geremia e se ne andò via. Passarono i giorni e Arnica mantenne la sua promessa, ma nonostante la sua costanza, Geremia visse ancora per due anni e poi morì. Adesso è in Paradiso, riesce a camminare, non sente più dolore, è in pace con se stesso e può ammirare tutto il mondo da la su. Che fine ha fatto Arnica? Continua ad aiutare le persone in difficoltà, con una piccola differenza,due punti le fatine rimangono nel cuore, il vento come arriva se ne va.

Parenti Eva, diplomata i segretaria aziendale, nata a Borgovalditaro in provincia di Parma. Spero di diventare una brava racconta storie.

Cara Eva, ho provato a segnalarti qualcosa ma, come puoi vedere, "qualcosa" è un eufemismo.
Io non me la sento di farti i complimenti poiché penso che sarebbero controproducenti. C'è tanto da lavorare se vuoi che i tuoi racconti si possano leggere piacevolmente e con coinvolgimento. Devi stare attenta al tempo verbale che usi, innanzitutto. Poi la punteggiatura: adoperi solo delle virgole, creando frasi composte da diversi periodi, e questo non agevola la lettura, anzi la rende realmente ostica.
Sulla storia in sé non dirò granché. Di sicuro non mi ha entusiasmato, con delle frasi che ho trovato molto stereotipate dall'inizio alla fine, però non deve piacere a vivonic ciò che scrivi (e poi a molti è piaciuto, quindi vuol dire che qualcosa sai comunicare).
Io ti suggerisco solo di scrivere molto, di rivedere bene quello che hai prodotto e di stare attenta a queste piccolezze che hanno la capacità di rendere un racconto poco digeribile. Al contrario, un ottimo uso della punteggiatura non aiuta a rendere un racconto bello. Scrivere è un'impresa ardua, e già averci la passione è molto, ma non basta!
In bocca al lupo per tutto :)



Ciao Vivonic, ho riletto e corretto il mio racconto, spero vada bene.

Ciao ho riletto il racconto e oggi l'ho spedito con le correzioni, spero che vadano bene e che sia più piacevole da leggere, grazie ancora a tutti per i vostri consigli :P
 
Top
view post Posted on 28/6/2012, 13:05
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
6,189
Location:
Ravenna

Status:


Aiutare è sempre un piacere (soprattutto se è gradito) :)
 
Top
slayercetty
view post Posted on 29/6/2012, 01:00




Il tuo racconto è molto dolce e la storia è carina davvero.
La narrazione è di una seplice ingenuità che ha un che di affascinante, mi ha fatto pensare alla versione Disney di Peter Pan !

Per quanto riguarda lo stile, il metodo, insomma, la parte più tecnica: ti consiglio di rileggerlo ancora.
I periodi mi sembrano ancora troppo lunghi, i tempo verbali sono discordanti.

Ti segnalo qualcosa velocemente:

CITAZIONE
che Lui (perché è maiuscolo?) chiamava “la mia condanna”

Usi spesso la maiuscola per i pronomi, ma non c'è alcuna giutificazione grammaticale che sottende la tua scelta.

CITAZIONE
ma Lei era ancora lì, si diede un pizzicotto ma Lei era sempre lì, non se ne andava.

Come sopra...

CITAZIONE
“Con la magia -rispose- piuttosto stai attento a non sbattere contro gli alberi e restami vicino!”

CITAZIONE
Geremia venne sballottato di qua e di là come se fosse un pezzetto di carta e dopo un bel po’ si accorse che stava nel bel mezzo di un tornado, proprio al centro del vortice, dove c’era di tutto, dai detriti agli animali.

Questa frase è un po' troppo colloquiale: fa davvero pensare più ad una storia raccontata sbrigativamente a voce, che ad un racconto scritto, specie le parti che ti ho segnato in rosso.

CITAZIONE
"Ora stai bene perché ti ho fatto una magia: presto svanirà l’effetto e devi pensare che non puoi abbandonare la tua famiglia che ti ha curato e hanno ha sofferto con te”.

Non ti buttare giù, mi raccomando, tutto si può sistemare con una buona revisione.


Auguri per il concorso.
 
Top
theMarchHare
view post Posted on 7/7/2012, 17:48




Ciaoo Eva,
mi piace molto l'argomento del tuo racconto. Sembra una bella fiaba, ma una per adulti, di quelle che trattano in modo "leggero" argomenti pesanti, facendo pensare "come sarebbe bello se...". Il messaggio che ho recepito io è che, in qualunque situazione ci si trovi, si può sempre essere salvati dal sognare.

In quanto a come hai sviluppato il tema, ti dico che io avrei passato più tempo a sviluppare la vicenda. La tua stesura sembra un po' il riassunto della storia, mentre per renderla più reale io mi sarei soffermata più a lungo sui sentimenti, avrei sottolineato alcuni passaggi. Inoltre, il consiglio che continuo a dare a tutti: dividere in paragrafi!! :) Può sembrare una cosa stupida, ma aiuta davvero tanto la fruizione, mette le giuste pause nella vocina che legge nella testa del lettore!

Insomma, bella la storia, anche se ormai non puoi più modificare il testo per il concorso io ti consiglierei di sviluppare ulteriormente il racconto, tanto per divertirti!
 
Top
view post Posted on 9/7/2012, 11:05
Avatar

Fabrizia

Group:
Administrator
Posts:
862

Status:


Vi ricordo che fino al 10 luglio (cioè fino a domani sera) i racconti possono ancora essere modificati :)


 
Top
theMarchHare
view post Posted on 9/7/2012, 12:25




Ah giusto! Perfetto allora :)
 
Top
20 replies since 17/6/2012, 09:16   233 views
  Share