Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

Valentina, di Rossana Zago

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macchiavelli3
view post Posted on 12/6/2012, 23:16




secondo me fai un uso troppo abbondante delle virgole...non posso ''segnalarti quello che mi disturba di più'', sinceramente vedo che è una costante in molte frasi (dove spesso le virgole sono più di una, a volte addirittura più di due...secondo me dovresti limitare le subordinate...se ne metti in abbondanza, confondono e spesso se non chiarite bene si allacciano all'oggetto sbagliato...
Ovviamente non posso dirti di cambiare il tuo stile, se quello delle ''più subordinate'' è il tuo stile non posso farci nulla..certo dovresti snellirlo un po'..renderlo meno difficile. Parere personale, ovviamente :) non prenderla troppo male per le critiche :D Sono solo..critiche :)
 
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wyjkz31
view post Posted on 13/6/2012, 19:01




Non me la sono presa per la tua critica, non mi offendo facilmente. Sei stato molto diretto e ti risposto in maniera diretta, tutto qua. Il preambolo alla risposta voleva solo essere scherzoso.
 
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view post Posted on 14/6/2012, 14:25
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Gli ultimi commenti, vedo, sono il primo punto della mia analisi.
Non usi altro che virgole, e francamente la tua risposta non mi convince. Può andar bene nel discorso diretto, ma già dalle prime frasi mi sono accorto che non c'era un buon uso dei segni di interpunzione e alla fine l'idea è stata ben supportata dalla realtà.
Questo non agevola la lettura, anzi la impaccia e provoca una perdita qualitativa del tutto rilevante, e mi dispiace, perché ho notato anche qualche analogia col mio racconto (seppure alla lontana) e la trama non mi è dispiaciuta, compreso il finale "da mamma".
Qui è lo stile narrativo che proprio non va, e non credo che basti un editing a sistemare la questione... Mi spiace.
 
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wyjkz31
view post Posted on 14/6/2012, 16:39




A quanto pare ho proprio un cattivo rapporto con le virgole. Mi spiace veramente molto perchè non mi ero accorta di averle offese, cercherò di far pace per il futuro.
Che posso rispondere al tuo commento? Se
CITAZIONE
è lo stile narrativo che proprio non va

non c'è niente da fare, giusto?
Oppure, magari, prendi una frase, di quelle piene di vrigole, di quelle che impacciano la lettura, e provi a riscrivermela, non dovrebbe essere uno sforzo troppo grande, mi basta anche una frase piccolina, giusto una righetta di quelle terribili, qualcuno l'ha già fatto e l'ho apprezzato anche se non ho corretto, ancora. Allora mi dai un punto di partenza, così capisco se quella frase, che magari ho scritto il quel modo dopo averne scartati altri, poteva essere scritta meglio, e allora, quando ne avrò il tempo, perchè è molto difficile corregere i propri errori, potrò lavorarci su, e magari migliorerò, oppure no, chissà.
PS. non vale se mi correggi l'infilata di virgole che ti ho appena sciorinato.



 
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view post Posted on 14/6/2012, 23:23
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Certo. Per correttezza, voglio finire i racconti degli altri, ma non escludo che già oggi stesso lo farò.
Attenzione però: non lo farò di una frasetta ma dell'intero racconto ahahah
La tua risposta mi fa capire la tua voglia e la motivazione che hai: sei già ben oltre la metà del percorso di miglioramento, credimi! :)
 
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view post Posted on 15/6/2012, 01:31
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CITAZIONE (wyjkz31 @ 3/6/2012, 16:06) 
“Non esci?”
“Devo studiare, ho la maturità quest’anno.” Valentina si alza dal divano e si dirige verso camera suavirgola cercando di rendere credibile la bugia.
Non le crede, basta guardare la sua espressione, ma non ribatte niente. Negli ultimi mesi la mamma è diventata molto più tollerante, esplicativa: due puntilo è esattamente da nove mesi e tredici giorni.
Accende il portatile, è un altro periodo: punto e virgola un’occhiata su facebook le conferma quello che già sapeva,esplicativa: due punti oggi pomeriggio, come ogni altro pomeriggio dell’estate che sta arrivando, ci si trova in spiaggia. Io scriverei, usando le tue stesse parole: Accende il portatile e un'occhiata le conferma quello che già sapeva: Ma chi non abita al mare cosa cavolo fa d’estate? Non le era mai capitato di pensarci, prima.
Apre un libro a caso aspettando che la mamma esca e si unisca all’orda di biciclette dirette verso la spiaggia,due punti i pomeriggi sotto l’ombrellone a chiacchierare con le amiche sono un rito sociale irrinunciabile per lei. Almeno se ne starà fuori dalle scatole fino a questa io toglierei il dimostrativosera.
“Per piacere Vale, tira dentro la biancheria se vedi che tira vento forte, altrimenti si riempie di sabbia.”
Aveva smesso di ascoltare al “per piacere” e ha ripreso ad ascoltare alla parola “vento” e all’ancora più inquietante “forte”.
“Non credo che farà brutto tempo, è solo per prudenza.” Un tentativo di tranquillizzarla non del tutto riuscito.
“Allora non rompere.”
“Sempre gentile, brava. Guarda non è meglio "Bada"?di non lasciare disordine in giro che ho appena fatto i lavori.”

E’ uscita, punto adesso Valentina ha tutto un pomeriggio da tenere occupato, come lo terrà occupato? due puntimagari più tardi potrebbe davvero studiare un po’. Ha Indossauna maglietta e un paio di pantaloncini, punto e virgola, ma non mi convince l'intera costruzione si studia le gambe e le braccia nude: sono proprio pallide. Oggi a scuola Chiara le ha detto che cominciano a chiamarla pelle di luna, quelli gentili, punto e virgola o punto gli altri non ha voluto sapere cosa dicono.
Deve spostare un sacco di robaccia dal ripostiglio prima di riuscire a ripescare la sdraio e a trascinarla fino al terrazzo. Ignora le scatole e le cianfrusaglie sparse in giro, si mette il costume, prende la lozione solare e va a sistemarsi fuori, al sole. Mao la segue e si accoccola all’ombra delle piante. Il cielo è di un azzurro luminoso con qualche timida nuvola che si affaccia all’orizzonte. Non c’è vento, solo una leggera brezza che le porta il profumo del mare. In effetti, è più odore di alghe in putrefazione, quelle che restano per giorni sulla battigia, dopo una mareggiata, in attesa di definire a chi spetti l’incombenza di ripulire il bagnasciuga. Questo periodo è perfetto :)
E per associazione d’idee le torna in mente Marco.
Quello che noleggiava moto d’acqua e con cui ha flirtato per buona parte dell’estate precedente senza arrivare a concludere un tubo, quello sempre gentile e sorridente. E poi c’è quell’altro. Stringe le mani sui braccioli della sdraio, potrebbero andare meglio i due punti a lui non vuole pensare.
Adesso la brezza si è trasformata in venticello, con la virgola il soggetto è la brezza: punto e virgola oppure punto!si concentra sulla sensazione carezzevole che le sfiora la pelle, no virgola, serve di più un relativo è della giusta intensità per dissipare il calore del sole. Forse dovrebbe mettere ancora un po’ di lozione solare. Guarda Mao, che sta facendo Mao? Due puntista dormendo, fine di ciò che sta facendo Mao: punto.non sarebbe una cattiva idea imitarlo, perché lo ha sempre pensato? Potrebbero quindi starci bene anche i due punti ha sempre pensato di avere un gatto saggio.

Si sveglia di colpo, è intontita,togli la copula e metti punto dopo l'aggettivo. il vento è forte adesso, caldo e saturo di umidità, due punti o, meglio, punto e virgola pioverà è forse intendevi "che piovera è sicuro" ma meglio "pioverà di sicuro"sicuro, un temporale estivo, il primo della stagione.
Mao il gatto saggio è rientrato, due punti?dovrebbe farlo anche lei.
Il vento ha sollevato la sabbia, quella più sottile che ti senti fra i denti,punto e virgola o punto in spiaggia sarà peggio. dopo il punto lì, qui va bene anche una virgolaCome l’anno scorso.

Marco stava tirando al coperto la moto dell’ultimo ritardatario. “Resta qua con me, guardiamo il temporale.” Il vento turbinava sollevando nugoli di sabbia, tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti senza fastidio. Però era la prima volta che Marco sembrava volere veramente la sua compagnia, due punti per il resto dell’estate l’aveva sempre accettata ma mai cercata. “Va bene, prendo le mie cose e avverto le amiche.”

Sul terrazzo il vento ha ingarbugliato i panni e minaccia di ribaltare lo stendibiancheria, punto o punto e virgolaValentina è ancora seduta sulla sdraio, le mani avvinghiate sui braccioli,punto o punto e virgola, a seconda di cosa hai messo prima il vento le fa paura ma per la prima volta da nove mesi e tredici giorni non vuole rientrare. E’ solo vento.

“E’ solo vento, non avrai mica paura?” o togli così o lo scrivi maiuscolo così le disse Marco quando si avvicinò a lui. Erano sotto la tettoia del capanno sulla spiaggia,punto o punto e virgola all’occorrenza potevano andare dentro ma fino a quel momento si stava bene anche fuori.
“Ho un po’ freddo.” Come previsto le mise un braccio sulle spalle, andava tutto a meraviglia.
“Trasporta anche l’acqua salata oltre alla sabbia,” le accostò la bocca all’orecchio per sovrastare i rumori del vento e del mare grosso, una bella sensazione il suo alito caldo mentre il vento freddo le sferzava il corpo. E poi era vero, avevano le magliette umide.

Le sembra di sentire ancora adesso la maglietta umida aderire sulla pelle, punto e virgola rabbrividisce, il vento è ancora più forte, forma mulinelli in cui si rincorrono foglie, sporcizia e l’onnipresente sabbia. Sente il tonfo dello stendibiancheria che cade a terra. Fa lo stesso rumore della porta del capanno che si chiudeva dietro di loro.

Prima di entrare si erano finalmente baciati,punto fermo baciava bene.
“Sei in mio potere adesso.” Il tono serio con cui pronunciò quelle parole la fece ridere.
“Pensi che stia scherzando?”
“Mhmm, sì, direi proprio di sì!”
Marco si avvicinò con due passi rapidi,punto poteva anche andare più lentamente, lei non aveva alcuna intenzione di muoversi. La schiacciò con il suo peso contro la parete, punto. tutto succede rapidamente, suggeriscilo al lettore con frasi brevi e veloci. quel bacio non le piacque, c’era brama di possesso, no virgolae violenza.
“Ehi, calmati! Altrimenti me ne vado.” Distolse il viso e gli mise le mani sul petto cercando di spostarlo. Lui non si mosse di un millimetro.
“Non puoi dettare nessuna condizione, bella mia.”
“Non mi piace la violenza, nemmeno quella verbale. Spostati che adesso me ne vado.” Non voleva avere più niente a che fare con lui, perché? due puntitutta l’attesa e l’eccitazione erano svanite. Però in quel momento pensava ancora che fosse una specie di gioco, di cattivo gusto ma innocuo.
“Te ne andrai di qua solo dopo avermi fatto un bel servizio completo, come dico io!”
Quell’altro Marco la fissava, gli occhi socchiusi, sogghignando.
“Non voglio, lasciami!”
Fu quello il primo momento in cui ebbe veramente paura.
“Tranquilla, se ti comporti bene poi ti lascio andare. Tanto nessuno ti crederà se dici che non volevi, lo sanno tutti che mi muori dietro!”

Il vento ha portato la pioggia, la pioggia si alza in piedi? No, allora punto fermo! si alza in piedi, le gocce pungono come aghi sulla pelle. Mao la guarda da dietro il vetro senza interesse,esplicativa: due punti è un gatto, non si sente in dovere di accudire la sua padrona. E’ quasi nuda sotto la pioggia battente, come quel giorno quando finalmente è riuscita a sfuggirgli approfittando di un attimo di distrazione. Tecnicamente non è riuscito a violentarla, è stato l’unico momento di tutto il racconto in cui la mamma ha tirato un sospiro di sollievo. Stupida. Questa frase non mi convince per niente, non è legata alla narrazione.
L’ha violentata nell’istante in cui le ha impedito di andarsene, e poi ancora e ancora, tutte le volte in cui si è chiesta se in fondo, in qualche modo, fosse anche colpa sua.
“Brutto stronzo bastardo! Non è stata colpa mia, mi piacevi, brutto stronzo! Io non sono un giocattolo da usare, sono una persona! Le persone si rispettano, e tu non mi hai rispettato. Stronzo!”
Ha gridato con tutto il fiato che aveva e il vento ha assorbito le sue parole e la sua rabbia i possessivi sono superflui: la rabbia e le parole di chi, se no?, punto o punto e virgola è un vento forte, amico, ne reggerà il peso e riuscirà a disperderle.
La sofferenza è già diminuita.
Piange? Non saprebbe direlo in mezzo a tutta quell’acqua che lava via anche i sensi di colpa.

“Vale? Vale? Ma sei cieca e sorda? Sta diluviando e hai lasciato tutte le finestre aperte!”
La mamma è tornata, Valentina non si cura di risponderle, punto o punto e virgolaanche se trema per il freddo non vuole rientrare, non ancora. La pioggia è quasi cessata del tutto e il vento le porta un buon odore di pulito, di nuovo.
“Vale, amore, cosa fai qua fuori? Sei tutta bagnata.” La mamma la avvolge prima in un asciugamano e poi in un abbraccio.
“Anche tu sei bagnata.”
Eh! Ah, ho preferito tornare subito indietro senza aspettare che spiovesse, c’era troppa ressa al bar della spiaggia per stare comoda.” Bugiarda, è tornata per lei.
La accompagna dentro e la friziona con l’asciugamano, come fosse una bambina, è un altro periodo: punto o punto e virgola è preoccupata da morire, anche se cerca di nasconderlo.
“Va tutto bene?” Di solito non le fa domande così stupide.
“Tutto bene?” Valentina ripete la domanda per capirla meglio, due punti è una domanda impegnativa.
Esce di nuovo sul terrazzo, scalza, l’asciugamano avvolto attorno al corpo. Mamma la segue.
No, non va tutto bene.
Il vento si è calmato, è debole e fresco e porta odore di terra bagnata. Inspira profondamente.
“Va un po’ meglio di prima.”
“Davvero?”
“Davvero.” Dopo nove mesi e tredici giorni comincia ad andare un po’ meglio, davvero. “Mi spiace per la biancheria, l’ho dimenticata.”
La mamma non degna di un’occhiata il groviglio di panni impregnati d’acqua. “Dopo li rimetto in lavatrice, non è un problema.”
“Penso che domani andrò un po’ in spiaggia, sono troppo pallida.”
“Veramente in questo momento sei un po’ rossa.”
Valentina si guarda le braccia. “Oh, colpa del ventovirgola non mi sono accorta di essermi scottata.”
Ridono.
Sì, va decisamente meglio.



E non dire mai più "non c'è niente da fare"! Con la buona volontà e l'impegno c'è sempre tantissimo da fare! :)
Un bacione e in bocca al lupo!
 
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pleiadi
view post Posted on 15/6/2012, 08:41




Cara Valentina, ho letto con attenzione i suggerimenti di Vivonic, sono appropriati e migliorerebbero il tuo testo soprattutto nelle sfumature, senza modificarlo nè stravolgerlo. Non saprei fare meglio, perciò posso solo dirti che al tuo posto ne terrei conto. Ciao!
 
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lux1993
view post Posted on 15/6/2012, 14:40




Ammesso che il tema della storia sia ordinario, nel complesso non manca di una certa originalità. E poi mi è piaciuto molto il modo in cui l'hai raccontata. Il flashback è uno delle mie tecniche preferite :)
Complimenti!
 
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wyjkz31
view post Posted on 15/6/2012, 19:15




Velocissimamente perchè non ho tempo.
vivonic
Grazie mille per la lezione (non è ironico.)
pleiadi
Grazie anche a te per l'intervento.
Certo che terrò conto dei suggerimenti di Vivonic. Altrimenti perchè chiederli?
lux1993
Grazie mille per i complimenti.
 
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wyjkz31
view post Posted on 17/6/2012, 20:36




Vivonic
Ci sono veramente tanti segni di punteggiatura! Una vera scoperta!
Fra quelli che non ho messo di proposito, qualche svista e quelli che non mi ha nemmeno sfiorato l’idea di mettere, sono un bel po’. Alla fine ho seguito quasi tutti i tuoi suggerimenti e adesso mi sento come dopo aver fatto un corso comportamentale in cui ti hanno spiegato che tenere le braccia incrociate è segno di chiusura verso l’interlocutore: non sai mai come metterle quando parli con qualcuno.
CITAZIONE
è stato l’unico momento di tutto il racconto in cui la mamma ha tirato un sospiro di sollievo. Stupida. Questa frase non mi convince per niente, non è legata alla narrazione.

Purtroppo per me, perché non mi piace tanto così com’è ma non sono riuscita a formularla meglio, è legata alla narrazione e mi serve a introdurre il concetto che anche solo il tentativo di violenza è sconvolgente (ovvio che se poi c’è veramente la violenza è molto peggio) e che non sempre questo viene capito: infatti all’inizio non ci riesce nemmeno la mamma. Inoltre mi serve a introdurre la frase seguente che altrimenti non mi sembra sufficientemente giustificata.
Mi pareva giusto darti un feedback un po’ più lungo di quelle due parole dell’altro giorno.
 
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view post Posted on 17/6/2012, 23:03
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CITAZIONE (wyjkz31 @ 17/6/2012, 21:36) 
Vivonic
Ci sono veramente tanti segni di punteggiatura! Una vera scoperta!
Fra quelli che non ho messo di proposito, qualche svista e quelli che non mi ha nemmeno sfiorato l’idea di mettere, sono un bel po’. Alla fine ho seguito quasi tutti i tuoi suggerimenti e adesso mi sento come dopo aver fatto un corso comportamentale in cui ti hanno spiegato che tenere le braccia incrociate è segno di chiusura verso l’interlocutore: non sai mai come metterle quando parli con qualcuno.
CITAZIONE
è stato l’unico momento di tutto il racconto in cui la mamma ha tirato un sospiro di sollievo. Stupida. Questa frase non mi convince per niente, non è legata alla narrazione.

Purtroppo per me, perché non mi piace tanto così com’è ma non sono riuscita a formularla meglio, è legata alla narrazione e mi serve a introdurre il concetto che anche solo il tentativo di violenza è sconvolgente (ovvio che se poi c’è veramente la violenza è molto peggio) e che non sempre questo viene capito: infatti all’inizio non ci riesce nemmeno la mamma. Inoltre mi serve a introdurre la frase seguente che altrimenti non mi sembra sufficientemente giustificata.
Mi pareva giusto darti un feedback un po’ più lungo di quelle due parole dell’altro giorno.

Sono contento di averti potuto aiutare! :rolleyes:
Sulla frase, ho capito la tua spiegazione... Ci sta!
In bocca al lupo per il concorso e il prosieguo! Io sono sempre qui ;)
 
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view post Posted on 18/6/2012, 00:27
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Romina Tamerici

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A me il tuo testo è piaciuto molto. Nella mia inutile classifica al momento è sul podio, ma devo leggere ancora molti testi... Forse la tua sintassi non è tra le più lineari, ma a me piacciono le frasi contorte (se mai finirò il mio racconto, ve ne renderete conto tutti a vostre spese!). La maggior parte delle correzioni da fare te le hanno già segnalate, io aggiungo solo alcune cose...

1. E’ non è la forma corretta. Si scrive È.
2. Oggi a scuola Chiara le ha detto che cominciano a chiamarla pelle di luna, quelli gentili; gli altri non ha voluto sapere cosa dicono.
Questa frase mi piace, ma non mi sembra scorrevole, ci sono troppe dislocazioni tutte insieme. Che ne dici di:
A scuola oggi Chiara le ha detto che i compagni gentili cominciano a chiamarla “pelle di luna” e gli altri… be’, ha preferito non saperlo.
3. Il vento turbinava sollevando nugoli di sabbia, tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti senza fastidio.
Per come è scritta la frase, il vento è il soggetto… quindi non userei “riuscire”. Proverei con:
Il vento turbinava sollevando nugoli di sabbia, tanto da impedire di tenere gli occhi aperti senza provare un forte fastidio.
4. In genere è meglio non cominciare una frase con “però”.
5. tu non mi hai rispettato.
Errore di concordanza, quindi “rispettata”.
6. Mamma la segue.
Manca l’articolo.

Questo è quanto (ovviamente sono solo mie idee). Ribadisco che il tuo racconto mi è piaciuto molto. La violenza verbale e il timore di una violenza anche se fortunatamente scampata sono sconvolgenti e tu hai reso bene l’idea e anche il fatto che la gente difficilmente capisca quanto possano essere profondi certi solchi (lo si vede nella mamma che tira un sospiro di sollievo). Insomma, brava!
 
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wyjkz31
view post Posted on 19/6/2012, 12:39




Sono contenta che ti sia piaciuto e ti ringrazio per il bel commento e per l’aiuto.
1. E’ che non ho ancora capito come si digita la È (questa è un copia/incolla).
2. Come lo hai scritto tu è sicuramente più scorrevole, ma non mi convince.
3. Ecco perché non mi suonava giusto! Bastava pensarci un attimo!
4. Però ho pensato che per una volta poteva andare.
5. Questo proprio non l’avevo visto.
6. E’ che “la mamma la segue” mi sembrava che attorcigliasse la lingua. Mamma senza articolo si può dire?
 
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marcosanti74
view post Posted on 20/6/2012, 20:10




Ho un mostro nel cassetto!
Ho pensato questo immedesimandomi in Valentina.
Eppure non era un mostro quello che aveva cercato di custodire, ma bensì un sentimento carico d'emozioni e d'aspettative.

Al di là della punteggiatura o di errori di scrittura, tuttavia non si può dire che non arrivi lo sconforto del dolore provato, la delusione del sentimento e le difficoltà che sta affrontando ogni giorno Valentina per uscirne.
Sei stata molto forte a voler conoscere e altrettanto brava nel descrivere.

Complimenti, in bocca al lupo.

Questo mondo è folle:(
 
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DOMENICO MANTOVANI
view post Posted on 21/6/2012, 20:50




Si respira tutta la tenerezza e l'energia della giovane età.
Mi sono ritrovato, quasi a mia insaputa come lettore, a essere spettatore di una brutta storia di abusi. Nella narrazione incalzante apprezzo la buona tecnica narrativa, in grado di trascinare.
Complimenti!
 
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48 replies since 3/6/2012, 15:06   429 views
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