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Se rinasco voglio essere un cane

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view post Posted on 27/5/2012, 11:34
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Fabrizia

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Se rinasco voglio essere un cane
Adriana Mura


I.
Io sono Best, il miglior cane sulla piazza. Lo dice il mio nome. Perché sono un amico fidato, un compagno di giochi, un ottimo guardiano. Vivo la mia vita nel miglior modo dei modi. Nel mio mondo non esiste il male perché è un mondo perfetto.
Vi sembrerà strano, ma ora vi spiego.
La mia storia comincia con il desiderio di una certa Adriana che, nell’impossibilità di vivere oltre la propria vita, ha cercato un modo di esserci ora nel 2161, nell’epoca mia.
Ha studiato il modo di trasferire se stessa dentro un altro essere ed ha scelto me: un cane.
In questo modo avrebbe potuto stare accanto a sua nipote e al suo pronipote contemporaneamente. È stata accanto a sua figlia Martina fino a quando l’allora padrone del mondo ce l’ha lasciata. Il suo cruccio in vita era di non poter vedere crescere la sua nipotina e, dopo di lei, i suoi figli. Forse tutti i nonni hanno questo cruccio ma lei, più di ogni altra nonna, ha cercato di perseguire il suo desiderio e attraverso lo studio di alcune scienze strane ha capito che una parte di lei avrebbe potuto vivere in un altro essere vivente o non vivente, a seconda di quello che avesse fatto nella sua vita di allora. O qualcosa del genere.
Io sono un cane e non ci capisco molto di dottrine filosofiche ma quello che so è che io porto dentro di me qualcosa della nonna Adriana, a dire il vero non so quale, ma in qualche parte di me esiste.
Vivo in una mia casa, adiacente a quella del mio padrone. Posso interagire con lui ma solo in alcuni momenti della giornata perché durante il resto del tempo i suoi intrattenimenti sono programmati senza di me. Lui è un ragazzo di undici anni, si chiama Random, frequenta una scuola, studia, gioca ed esce di casa solo poche volte. Rimane spesso nella sua stanza, accanto alla mia, ci separa un vetro e da lì posso vederlo quando voglio.
Non è facile da spiegare ma la sua stanza contiene tutto quello che gli serve e quindi difficilmente esce per avere qualcosa che non ha. A volte mi annoio terribilmente ma il mio compito è stare lì vicino a lui, osservarlo e accertarmi che tutto sia a posto. Io sono un po’ il suo angelo custode, diciamo, anche se questa idea è vaga e non so esattamente da dove mi è venuta, forse è la parte di nonna Adriana che me l’ha suggerita.
Allora, Random è un ragazzino molto intelligente, alla sua età può fare molte cose e senza chiedere il permesso a nessuno. Vi racconto la sua giornata e, indirettamente, anche la mia.
Beninteso, siamo ancora sulla Terra e non su un altro pianeta, quindi la giornata inizia dalla mattina.

II.
In un momento che potrebbe corrispondere a quello in cui tutti i ragazzi si alzano in tutto il mondo, compare uno schermo accanto alla sezione letto di Random; nello schermo, sua madre Rihanna lo invita a svegliarsi emettendo dei sottili fischi impercettibili all’udito ma non al cervello di Random.
Egli “sente” un suono nella sua testa e automaticamente si alza dal letto, senza fare storie. Lo stesso fischio viene iniettato anche nella mia testa e immediatamente mi sveglio, rivolgo lo sguardo verso Random, lo vedo e mi assicuro che vada a nutrirsi nella sezione cibo.
Anch’io ho bisogno di nutrirmi, infatti si rende subito disponibile una ciotola davanti a me, dove si distinguono tre palline lucide e invitanti: una contiene proteine, una fibre e l’altra vitamine. Tutto il mio fabbisogno per la mattinata.
Random intanto prende i suoi cereali e la sua dose di proteine. Random è un ragazzo fortunato perché vive in una casa dotata di tutti i confort, infatti quando entra in bagno non ha bisogno di toccare alcunché: un getto di aria secca lo disinfetta, lavandolo, e gli vengono forniti gli abiti adatti per andare a scuola. L’abbigliamento è semplice e funzionale, niente felpe ingombranti o jeans sbracati: una tuta di tessuto leggero e traspirante, comprensiva di stivaletti comodissimi, che lo scalda o lo rinfresca a seconda della temperatura esterna.
Ricompare in zona servizi lo schermo da dove sua madre si assicura che tutto vada per il verso giusto. Random è pronto per affrontare la sua giornata e imbocca il tunnel di uscita. Nel frattempo io salgo sul tapis roulant parallelo e comincio a correre: le immagini di un bosco si sviluppano lateralmente e alcuni erogatori fanno entrare nel mio tunnel aria fresca e profumata, come se stessi correndo nel parco. Beninteso: ogni giorno lo scenario cambia. Posso trovarmi in campagna o in collina, in quest’ultimo caso il tapis roulant è inclinato, simulando la leggera salita.
Corro quindi e con lo sguardo accompagno Random che prima di salire sulla piattaforma mi lancia uno sguardo e mi fa simpaticamente l’occhiolino. Lo saluto abbaiando e so che presto lo vedrò scomparire all’interno del cono di luce: buona giornata caro padroncino, ti aspetterò qui al tuo ritorno.
Continuo a correre perché un cane ha bisogno di muoversi e di rincorrere altri cani, stancarsi e naturalmente fare anche i suoi bisogni. Tutto programmato.

III.
Il mio nome è stato scelto perché sono stato addestrato fin nei minimi particolari per prendermi cura di Random. Infatti, fino a che non lo vedo scomparire il mio sguardo non si muove da lui e solo dopo comincia a spaziare.
Le grandi famiglie, tutte, possiedono un cane come me. Uno e non più di uno. Come anche per i figli: un figlio per ogni famiglia, così è deciso. I fratelli sarebbero inutili perché vivrebbero comunque isolati. Meglio avere degli amici. Amici che vengono a far visita a Random ne conosco parecchi.
Quando Random torna dalla scuola si nutre e subito dopo attiva gli schermi delle materie da studiare, semplicemente con le mani. Apre una schermata per ogni argomento e, mentre le immagini scorrono, una voce attraversa i cavi della cuffia multimediale e così Random può vivere tutte le situazioni della storia o fare esperimenti di chimica e fisica. Molto divertente! È provato: così ogni studente impara meglio e in modo certo. Non è possibile non studiare. Random è bravo in tutte le materie, come del resto tutti i suoi compagni.
Finito di studiare si alza e viene nella mia casa, mi accarezza e insieme andiamo a fare una passeggiata: New York, Roma, Vienna o Berlino. Come preferisce. Cerchiamo un giardino o un prato, dove possiamo fare una corsa o giocare con la palla o con il frisbee. Se vuole compagnia non fa altro che aprire lo schermo e chiamare un suo amico, che so Woody o Back, e lui si materializza subito, ha già fatto i suoi compiti ed è libero di giocare. A volte torniamo nella stanza di uno o dell’altro e si divertono partecipando a giochi pazzeschi, dove devono combattere e vincere tramite strategie complicate. Non sempre coinvolge me e gli altri cani, però a volte succede! Qualcosa mi dice che i giochi di questo genere esistono da moltissimi anni ma prima non era possibile partecipare di persona, solo tramite un telecomando. Io trovo divertentissimo il gioco dove dobbiamo catturare un pericoloso malvivente che si insinua nelle case degli altri e cerca di manomettere i circuiti. Random è veramente in gamba! Non si fa mai fregare da lui e io per aiutarlo cerco di neutralizzare il suo malvagio cagnone!
Quando siamo stanchi, usciamo dalla sezione giochi e cerchiamo qualcosa d’altro da fare.
Random ha due genitori molto giovani e simpatici, durante il giorno si manifestano attraverso lo schermo più volte e scambiano due parole. Lavorano in un’altra parte della casa e non hanno molto tempo durante il giorno. Solo la sera, quando tutti hanno finito di fare le proprie cose, la famiglia s’incontra e passa dei bellissimi momenti, raccontandosi come hanno trascorso la giornata. Be’, questo penso succedesse anche tanti anni fa, quando viveva la nonna Adriana. Io seguo tutto da casa mia, spaparanzato sul cuscino più morbido e liscio della terra! Poltrisco un po’, mangiucchio e sonnecchio: ora posso allentare la tensione perché ci sono i suoi genitori con lui. Posso rilassarmi e assaporare il riposo che tra breve arriverà.

IV.
Anche Random ora ha sonno, è un ragazzo come tutti gli altri!
Anche lui è stanco e ha voglia di riposarsi. Be’, prima di andare a dormire vado a fare una breve passeggiata “notturna”, seguo il mio ragazzo lungo il tunnel e lo vedo entrare nella sezione letto e mentre si prepara per andare a dormire, pronto per rigenerarsi nel letto dotato delle ultime tecnologie: fasci di luce colorati riposanti prima e leggeri massaggi vibranti dopo per accompagnare il suo sonno, movimenti ondulatori cullanti ed infine onde energizzanti, per affrontare in forma una nuova giornata.
Mi aspetta la mia supercuccia attrezzata. Dietro il vetro, mi distendo tra i cuscini, un morbido rullo corre lungo la mia schiena, una spazzola mi liscia il pelo e qualcosa di simile a una mano mi gratta la testa.
Mentre mi calano le palpebre penso: “Che cane fortunato sono!”


 
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justadream12
view post Posted on 28/5/2012, 10:08




Ciao Fabrizia per me è tutto OK. Grazie
 
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view post Posted on 28/5/2012, 13:38
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Fabrizia

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Benissimo, grazie a te :)


 
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2 replies since 27/5/2012, 11:34   222 views
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