Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

Damasco 2051 - Kingsley Ngadiuba

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Flamer
view post Posted on 4/6/2012, 20:49




@justadream12 sono d'accordo con te sul il soddisfava, devo ancora trovare il verbo giusto, ci sto lavorando.
invece per il vaso era la prigione dove gli uomini li avevano rinchiusi per tutto questo tempo l'ho inserito come prefazione a quello che sarebbe accaduto nelle righe successive, quindi capisco la difficile comprensione.
L'ultima è stata una svista, grazie correggerò

@wyjkz
CITAZIONE (wyjkz31 @ 4/6/2012, 16:35) 
All’anno 2027 mancano 15 anni e in questo periodo una completa rivoluzione del modo di vivere non mi sembra credibile nemmeno se ci prova la fata turchina.

In realtà ho scelto questa data a caso, basandomi però su un mondo come il nostro, ma diverso, cioè come poteva essere il nostro mondo in un futuro alternativo
CITAZIONE (wyjkz31 @ 4/6/2012, 16:35) 
C’è un’altra cosa che mi sono chiesta leggendo e che poi sono andata a verificare. Facendo un po’ di conti una donazione di sangue fatta dalle tremila persone della comunità di Tokio sarebbe stata più che sufficiente a consentire la fabbricazione della prima anfora, allora perché chiedere il sacrificio di vite umane?

In fatto di calcoli hai ragione, ma il sacrificio è necessario, perchè la morte della vittima da potere al sangue, il potere che serve per intrappolare i Jinn. Penso proprio che questa cosa la devo aggiungere e spiegare meglio.

Grazie mille!
 
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macchiavelli3
view post Posted on 12/6/2012, 17:54




Bel raccontino storico...molto riassuntivo, molto strigliato...zero personaggi veri e propri,, sembra quasi una prefazione ad un romanzo..non posso quindi dirti quanto è apprezzabile..posso solo dire molto interessante e complesso...punto..
 
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Flamer
view post Posted on 13/6/2012, 09:22




grazie, che commento ad effetto, specialmente il punto finale.
Grazie mille
 
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pleiadi
view post Posted on 14/6/2012, 08:24




Io non amo questo genere, perciò non mi permetto di intervenire sui contenuti.
Però: soddis-fare soddis-faceva
Poi ho notato un certo "ansimare" stilistico dato dal fatto che moltissime frasi sono una in fila all'altra, coordinate. Se questo in certi punti può essere efficace perché rende l'ansia, in altri momenti sarebbe opportuna qualche subordinata in più. Ciao!
 
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view post Posted on 15/6/2012, 00:20
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CITAZIONE (Flamer @ 21/5/2012, 12:52) 

Damasco 2051



Come l'umanità fosse riuscita a raggiungere il suo apice era ancora un mistero, ma nell'anno 2027 tutte le forme di energia sfruttate erano pulite e i combustibili fossili illegali. Ogni stato, dal più piccolo al più potente, soddisfava il proprio fabbisogno energetico con risorse rinnovabili ed ecosostenibili.
Il concetto di denaro era superato, tutti producevano per il bene degli altri, sapendo che a loro volta avrebbero ottenuto qualcosa in cambio dal lavoro svolto.
La Terra era diventata un'utopia; fame, malattie, criminalità virgola? erano?concetti che risedevano nelle menti dei vecchi, esplicativa: due puntinon veniva commesso un furto dal lontano 2019 e l'ultima grande carestia risaliva al 2015.
Il problema della fame nel mondo era stato brillantemente risolto con l'impiego di colture geneticamente modificate, che erano riuscite riuscirono a colonizzare le terre più aspre, portando l'abbondanza in ogni Paese. non mi piace questa frase: le colture erano riuscite a colonizzare???
Nel 2014 la Ty-Co, un'importante azienda farmaceutica, produsse dovresti scegliere un tempo verbale e mantenerlo un farmaco in grado di curare ogni malattia esistente e lo distribuì gratuitamente su scala globale, partendo dagli stati che più ne necessitavano. Dopo una decina di mesi il numero di malati si ridusse drasticamente sino a scomparire negli anni successivi.
Terminarono le guerre, cessarono gli attentati, la politica del terrore e della tensione fu neutralizzata e con essa tutti gli eserciti del mondo; la Terra divenne un mondo diverso, un mondo di pace e prosperità.
E in questo pianeta, dove l'essere umano aveva smesso di odiarsi e uccidersi, si diede spazio alla cultura e lo studio dell'antichità divenne di vitale importanza.
Conoscere il proprio passato per poter costruire un futuro migliore era lo slogan che si udiva per le televisioni non mi suona granché bene udire per le televisioni di tutto il mondo.
I musei ottennero nuovi finanziamenti, paleoantropologi e archeologi lavoravano giorno e notte in tutto il globo, cercando nuove testimonianze del passato dell'umanità, traducendo lingue morte, rinvenendo civiltà perdute e fu durante uno di questi scavi che vennero portate alla luce quelle che oggi chiamiamo Anfore di Eolo.
Ritrovati in uno scavo delle antiche rovine di Atene, le Anfore erano dei manufatti simili a bisacce fatti di uno strano materiale, simile alla pelle con sfumature nere e amaranto, coi nomi dei venti ricamati d'oro in greco antico. Solo tre reperti erano riusciti a resistere al tempo, punto e virgola o puntogli altri sedici erano stati irrimediabilmente danneggiati e la struttura del materiale sconosciuto alterata.
Per anni furono studiati e analizzati, si cercarono riferimenti in altre fonti e culture sino a quando le ricerche non condussero ad un tempio sumero nascosto sotto le rovine dell'antica Damasco.
Tutti seguirono col cuore in gola la notizia, si stava per fare la storia dell'archeologia.
Il tempio era poco più di una semplice sala, l'entrata era posta sul soffitto, uno stretto canale che scendeva per duecento metri per poi allargarsi un'ampia sala.
Non c'erano glifi o bassorilievi, solo la nuda terra e un altare di granito con sopra due vasi, uno fatto di terracotta e l'altro del materiale sconosciuto.
Gli studi vennero fatti in quella stanza, due puntipoteva essere pericoloso esporre all'atmosfera dei reperti così antichi, solo gli esperti potevano scendere nel tempio e per non più di qualche ora.
Aprirono per primo il vaso di terracotta,due punti dentro c'era un papiro scritto in una lingua simile all'antico sumero, furono usate tutte le conoscenze a disposizione per ottenere una traduzione parzialmente corretta. Dopo venti anni di studi gli archeologi riuscirono solo a decifrare le prime settanta righe dello scritto, scoprendo finalmente di cosa era fatto lo strano materiale e sintetizzando il primo grammo di quello che nel futuro chiameranno Rete. continua a non esserci nessun accordo dei tempi verbali, il lettore è già andato a raccogliere luppoli piuttosto che continuare la lettura -.-

27/02/2051 Damasco 15:47, il Giorno della Svolta

Il sito archeologico era gremito di persone, se è esplicativa di chi siano queste persone occorrono i due punti (come credo) sicurezza nazionale, studiosi, ricercatori, persone comuni e capi di stato, quel freddo pomeriggio le autorità avrebbero aperto davanti agli occhi del mondo il vaso fatto di Rete. L'umanità era spaccata in due, due puntichi pensava che sarebbe accaduto un miracolo, che la Divinità sarebbe scesa dal Cielo e avrebbe portato tutti nel suo regno, chi che credeva fosse come il vaso di Pandora e che doveva rimanere sigillato.
La scelta di aprirlo per la prima volta davanti al mondo era stata dibattuta negli ultimi dieci anni, alcuni governanti pensavano che non si doveva nascondere nulla al popolo e che erano finiti i tempi della censura e della segretezza, altri credevano che prima di divulgare al mondo il contenuto del manufatto dovevano essere certi non fosse pericoloso per l'umanità, ma la decisione finale spettava alla Siria e il governo di Damasco decise di aprirlo davanti agli occhi del mondo.
Gli archeologi tirarono fuori delicatamente il vaso dalla valigetta metallica e lo consegnarono nelle mani del presidente siriano, punto e virgola o puntoall'uomo tremavano le mani dall'emozione.
Ci fu un discorso che infiammò le folle, si parlò di nuove prospettive per il futuro, di nuova conoscenza, disse che oggi la Divinità sarebbe discesa tra il suo gregge e avrebbe reso la Terra il suo regno, qualcuno svenne, altri piansero, ma alla fine tutti, persino gli scettici, furono concordi col pensiero del presidente e nel consenso generale il vaso fu aperto.

Damasco 16:27

La gente fuggiva disperata, ma non c'era alcun luogo sicuro da quelle cose, il vaso non doveva essere aperto, il vaso era la prigione dove gli uomini li avevano rinchiusi per tutto questo tempo e non doveva essere aperto. frase ripetitiva, forse volutamente?...
Il cielo sereno, sgombro da ogni nube, si era fatto subito plumbeo, la pioggia cadeva copiosamente, in pochi istanti le strade divennero torrenti, ma la gente non si mosse dal sito, attendevano l'arrivo della Divinità. non ti si riesce a star dietro :(
Dopo qualche minuto qualcosa uscì, non era il loro Dio.
Erano un centinaio, grossi lupi dal manto niveo con occhi color pece, usa il pronome relativo piuttostosi scagliarono violentemente contro la folla. Il primo a tingere di rosso il pelo delle bestie fu il presidente siriano, due puntidieci creature si avventarono su di lui, sotto gli occhi terrorizzati della gente, e in pochi secondi dell'uomo non rimase che una poltiglia sanguinolenta, poi cominciò il massacro.
I lupi non solo erano veloci, ma possedevano capacità che si potevano definire soprannaturali, punto e virgola o due puntipareva potessero piegare il vento ai loro oscuri voleri, scomparivano in esso, potevano modificarne l'intensità e la forma.
La gente fuggiva disperata, ma non c'era alcun luogo sicuro in cui ripararsi.
Chi si sottraeva alle fauci grondanti di cremisi dei lupi veniva assalito da potenti raffiche di vento, taglienti come lame d'acciaio, e degli sciagurati non rimanevano altro che brandelli di carne.
Ci fu qualche coraggioso che tentò di intrappolare i demoni nel vaso, ma avversativotutti morirono nella vana impresa di imprigionarli. I lupi conoscevano il tremendo potere di quel manufatto, due puntiavvicinarglisi significava ritornare nella prigione, già una volta si erano lasciati ingannare da quelle formiche che popolavano il loro mondo, non ce ne sarebbe stata una seconda.
Fu il più grosso del branco, il demone dal manto che quasi brillava dal biancore, a distruggere l'unica speranza del genere umano, altro segno di interpunzione a seconda di cosa vuoi dire (che comunque non si capisce)il vento fu come una frusta che frantumò in mille cocci l'antico vaso.

Damasco 16:47

Della città rimanevano solo macerie, decine di milioni di persone uccise e altrettante disperse.
I lupi, anzi i Jinn, come il papiro li chiamava, avevano appena cominciato la loro vendetta e non si sarebbero fermati sino a quando la specie umana? uomo non fosse scomparsa dalla faccia della Terra.
I signori del vento si muoveva rapidissimi, come uragani si abbattevano sulle metropoli degli uomini lasciando dietro di loro una scia di sangue e morte. Nessun'arma sembrava ferirli, non c'era modo di difendersi dalla loro furia, due puntichi provava a nascondersi nel sottosuolo vedeva il terreno divelto e i lupi ghermirli tra le fauci, nessun luogo sulla terra era al sicuro e in poche settimane della civiltà umana rimasero solo rovine, punto e a caponei mesi seguenti alla Catastrofe l'uomo tornò ad essere la bestia che era.

Anno 50 d.C.

L'uomo incisiva tra due virgolesapendo di non poter sconfiggere il nemico, decise di ritirarsi nei meandri della Terra, nei luoghi dove il vento non giungeva e i Jinn non guardavano,due punti o punto si crearono così centinaia di comunità, avversativa o punto e virgolamolte furono trovate e massacrate, altre si salvarono e cominciarono a popolare il sottosuolo.
Nelle grotte sotterranee nei pressi di Tokyo si trovava una delle più grandi comunità umane, almeno mille anime, due puntiil settanta percento erano giapponesi, il restante trenta un misto di americani e europei. C'erano scienziati, militari, ingegneri, banchieri, ex-politici, ma anche semplici insegnanti che svolgevano il compito più difficile di tutti, due puntiquello di ricordare alla nuove generazioni che cosa ci fosse sulla superficie prima della Catastrofe.
Tra i membri della comunità c'erano alcuni archeologi e scienziati che avevano lavorato a Project Eolo e non avevano mai interrotto le loro ricerche, punto e virgola o puntotra questi qualcuno aveva avuto il privilegio di leggere il contenuto del papiro, scoprendo i materiali che componevano la Rete.
Le migliori menti giapponesi cominciarono a lavorare vetro e petrolio, per intrappolare la forza del vento, e sangue, per attirare i Jinn in trappola.
Fecero una moltitudine di esperimenti, due puntiprovarono prima col sangue bovino, ma non reagiva nel modo corretto, passarono a quello ovino, suino, caprino, catturarono diverse specie animali e provarono anche col loro, ma nulla punto e togli "e"e alla fine decisero di testare il sangue umano, con loro grande dispiacere i risultati furono ottimi.
I test continuarono, Project Eolo sembrava andare a gonfie vele sino a quando non si scoprì che per fabbricare una semplice bisaccia serviva il sangue di almeno cento persone.
Le speranze che l'umanità riponeva nel progetto vennero infrante, due puntinessuno avrebbe permesso a cento uomini di sacrificarsi per qualcosa che forse poteva non funzionare e così per anni Eolo fu accantonato, ma non dimenticato.

Anno 67 d.C.

La comunità di Tokyo era cresciuta, dopo diciassette anni il numero delle persone si era triplicato, ma non tutti potevano rimanere all'interno delle grotte, due puntinon c'era abbastanza spazio, pochi uomini in più e la segretezza del luogo sarebbe stata compromessa per sempre.
La decisione del consiglio fu unanime: duecentoventuno anime dovevano abbandonare le caverne e cercare riparo da un'altra parte.
Furono scelti a caso tra tutti i membri della comunità, indipendentemente dal ceto sociale. Cento giapponesi, trentasette statunitensi, quattordici francesi, undici italiani e cinquantanove indiani vennero estratti. Uomini, donne e bambini che accettarono la decisione senza lamentarsi e a testa alta imboccarono la strada che portava in superficie, sapendo di salvare col loro sacrificio migliaia di persone. Nessuno più li rivide.
Nell'atmosfera di lutto, gli scienziati di Eolo videro la soluzione al loro problema, punto o punto e virgolatutti sapevano che quei poveri disgraziati sarebbero morti, ma cento di loro almeno non invano. Intercettarono il gruppo poco prima che raggiungesse il portellone d'uscita,due punti avevano bisogno solo di cento persone e le trovarono nei giapponesi, che subito si dimostrarono disponibili a morire per poter sconfiggere i Jinn.
Dopo anni nascosti nel sottosuolo, senza un'arma per potersi difendere, gli scienziati di Project Eolo riuscirono a creare la prima Anfora, sapevano che l'unico modo per testarla era di provarla su un vero Jinn. frase incomprensibile con questa punteggiatura
Ci volle un mese per mettere insieme una squadra di coraggiosi e, anche questa volta, erano tutti giapponesi, uomini valorosi che avrebbero messo a repentaglio la loro vita per quella degli altri, due puntiil tipo di persone che cercavano. Uscirono con l'unica Anfora e di loro non si seppe più nulla.
Un anno dopo la comunità era scomparsa e al suo posto era sorta la prima città: Nuova Tokyo.

Anno 99 d.C.

Ci stiamo avviando nel primo secolo dopo la Catastrofe, le notizie che arrivano dal mondo non sono per niente rassicuranti, puntoi Jinn sono diventati miliardi, si sono riappropriati del loro pianeta.
L'uomo adesso ha un nuovo nemico: l'uomo. proprio una novità
La guerra è tornata, gli ordini sono nuovi: i soldati devono difendere a costo della vita i rari pozzi petroliferi e devono rapire il maggior numero di civili nemici.
In questa eravirgola il sangue umano è la risorsa più importante,due punti è col sangue che governi riescono a imprigionare i Jinn, e non può essere sprecato con inutili massacri.
E mentre noi ci uccidiamo a vicendavirgola i Jinn, i Signori del Vento, ci osservano divertiti.

Un vero e proprio disastro, non ho altro da dire se non che il genere non mi piace già di suo. Spero capirai che rispetto comunque il tuo sforzo dal tempo che ho perso per spiegarti, minuziosamente, perché è un disastro.
Alla prossima.
 
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lux1993
view post Posted on 20/6/2012, 14:42




La storia è di per sé accattivante e originale, tuttavia ho l'impressione che tu abbia cercato di condensare troppi avvenimenti in troppo poco spazio.. e poi anche a me non convincono alcune cose (come ad esempio il fatto che ci sia bisogno di sacrificare tante persone estratte a sorteggio, anche se poi alla fine mi sembra che solo cento giapponesi si immolino realmente, o sbaglio?)

es. 1 Tutti seguirono col cuore in gola la notizia, si stava per fare la storia dell'archeologia. ---> uso impersonale del vb fare non suona molto bene

es.2 Gli studi vennero fatti in quella stanza, poteva essere pericoloso esporre all'atmosfera dei reperti così antichi, solo gli esperti potevano scendere nel tempio e per non più di qualche ora. ------> sarebbe meglio forma attiva del vb fare


es.3 I signori del vento si muovevano rapidissimi,

per tutti gli altri errori ti consiglio di affidarti alla revisione dettagliata di vivonic.

In bocca al lupo! Conto di poterla rileggere senza errori, mi raccomando :)
 
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Flamer
view post Posted on 21/6/2012, 17:53




Vi ringrazio di cuore tutti, grazie per avermi aperto gli occhi agli errori che non sarei riuscito a trovare da solo.
Grazie mille.
 
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view post Posted on 23/6/2012, 00:15
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Romina Tamerici

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Ti hanno già segnalato di tutto e di più, quindi per una volta cercherò di essere meno pignola del solito. Il tuo testo è interessante e il finale mi è piaciuto (non nel senso che sia una bella situazione, ma è un bel finale). Ci ho messo un po’ a capire il testo. Forse perché l’ho letto in due giorni diversi e in condizioni non ottimali. Forse perché sono lenta di comprendonio e quel “d.C.” non mi tornava. Sta per “dopo Catastrofe”? Perché se no, non ho capito la consequenzialità temporale.

Non ripeto tutto quello che altri hanno già detto e, usando il bonus “antipignoleria”, ti faccio solo quattro osservazioni…

1. Ritrovati in uno scavo delle antiche rovine di Atene, le Anfore erano dei manufatti simili a bisacce fatti di uno strano materiale, simile alla pelle con sfumature nere e amaranto, coi nomi dei venti ricamati d'oro in greco antico.
Ripetizione di “simile”.

2. Il sito archeologico era gremito di persone, sicurezza nazionale, studiosi, ricercatori, persone comuni e capi di stato, quel freddo pomeriggio le autorità avrebbero aperto davanti agli occhi del mondo il vaso fatto di Rete.
Io spezzerei la frase.

3. L'umanità era spaccata in due, chi pensava che sarebbe accaduto un miracolo, che la Divinità sarebbe scesa dal Cielo e avrebbe portato tutti nel suo regno, chi che credeva fosse come il vaso di Pandora e che doveva rimanere sigillato.
Io userei “dovesse” e poi c’è un “che” messo prima del dovuto.

4. La gente fuggiva disperata, ma non c'era alcun luogo sicuro da quelle cose,
“da quelle cose”? Proprio non mi suona. “di fronte a simili atrocità”, che ne dici?

Comunque è un bel testo. Non è il mio genere ma dalla seconda metà in poi sono stata davvero catturata!
 
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Flamer
view post Posted on 23/6/2012, 11:03




Romina, d.C sta proprio per dopo la Catastrofe.
Ringrazio anche te per le osservazioni, so di non essere un maestro e per questo ogni commento è sempre il benvenuto.
 
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view post Posted on 23/6/2012, 11:05
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Romina Tamerici

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Ok, allora avevo capito.

Di maestri qui non credo ce ne siano, siamo tutti sulla stessa barca! Spero di ricevere presto anch'io delle critiche costruttive! In bocca al lupo per il concorso!
 
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slayercetty
view post Posted on 30/6/2012, 18:26




Ho lasciato il tuo racconto per ultimo, perché era quello che mi incuriosiva di più, essendo io, ironia della sorte, una neo-archeologa,
interessata ad intraprendere studi di paleoantropologia.
Complimenti per la dovizia di dettagli e l’attenzione con cui descrivi il “nostro” mondo.
L'idea di base del tuo racconto è davvero molto bella e avvincente; ho avuto, però, anche io l'impressione che ci fossero troppi avvenimenti concentrati in troppo poco spazio.

La trama c'è ed è valida, è la narrazione che deve essere migliorata. Mi è piaciuta la commistione di generi: è un racconto storico, futuristico, un diario acheologico, uno science fiction, con anche qualche bel elemento di horror e di critica sociale.
Dà davvero tanto la tua storia, occorre solo sistemare il "mezzo", ma il messaggio c'è e riesce ad arrivare comunque.

Ti segnalo un paio di cose:

CITAZIONE
non condussero ad un tempio

Qui, la "d" eufonica non andrebbe messa.


CITAZIONE
Non c'erano glifi o bassorilievi, solo la nuda terra e un altare di granito con sopra due vasi, ( toglierei la virgola e metterei i : ) uno fatto di terracotta e l'altro del materiale sconosciuto.

CITAZIONE
Nelle grotte sotterranee nei pressi di Tokyo, si trovava una delle più grandi comunità umane,( toglierei la virgola e metterei i : ) almeno mille anime, il settanta percento erano giapponesi, il restante trenta, un misto di americani e europei.

CITAZIONE
quello di ricordare alla alle nuove generazioni che cosa ci fosse sulla superficie prima della Catastrofe.

CITAZIONE
Si pensò di organizzare centri di raccolta, fare dei prelievi giornalieri per poter ottenere la quantità necessaria,

è superfluo...


CITAZIONE
Poiché è solo la Portatrice dell'Eterna Pace è l'unica a poter imbrigliare la furia del vento, recitavano le antiche scritture.

CITAZIONE
Finito il discorso, i condannati proseguirono il loro viaggio verso il patibolo,

CITAZIONE
per un un paio di giorni, poi di loro non si seppe nulla.

CITAZIONE
E in questo pianeta, dove l'essere umano aveva gli esseri umani avevano smesso di odiarsi e uccidersi, si diede spazio alla cultura e lo studio dell'antichità divenne di vitale importanza.

CITAZIONE
Il tempio era poco più di una semplice sala, l'entrata era posta sul soffitto, uno stretto canale che scendeva per duecento metri per poi allargarsi un'ampia stanza.

Secondo me risulterebbe più chiaro così:

Il tempio, poco più di una semplice sala, aveva l'entrata posta sul soffitto ed era uno stretto canale che scendeva per circa duecento metri, per poi allargarsi in un ampio androne.



CITAZIONE
Dopo venti anni di studi, gli archeologi riuscirono solo a decifrare solo le prime settanta righe dello scritto, (toglierei la virgola e metterei un punto.)

scoprendo finalmente Tuttavia, furono in grado di scoprire di cosa che materiale era fosse fatto costituito lo strano materiale manufatto, (ancora una volta toglierei la virgola e metterei un punto)
Poco dopo, gli scienziati e sintetizzare sintetizzarono il primo grammo di quello che nel futuro chiameranno sarebbe stato chiamato "Rete".

CITAZIONE
La scelta di aprirlo davanti al mondo, era stata dibattuta negli ultimi dieci anni dai tutti i capi di stato.

CITAZIONE
Ci fu un discorso che infiammò le folle, si parlò di nuove prospettive per il futuro, di nuova conoscenza, si disse che la Divinità sarebbe discesa tra il suo gregge e avrebbe reso la Terra il suo regno,

CITAZIONE
La gente fuggiva disperata, ma non c'era alcun luogo sicuro da quelle cose, il vaso non doveva essere aperto, il vaso era la prigione dove gli uomini li avevano rinchiusi per tutto questo tempo e non doveva essere aperto.

Capisco il bisogno di puntualizzare e ribadire il concetto, ma la frase è identica a quella posta solo poche righe sopra.


CITAZIONE
I lupi non solo erano veloci, ma possedevano capacità che si potevano definire soprannaturali, (toglierei la virgola e metterei i due punti.) pareva potessero piegare il vento ai loro oscuri voleri, scomparivano scomparire in esso, modificarne l'intensità e la forma

CITAZIONE
Qualche coraggioso tentò Alcuni, tra i più coraggiosi , tentarono di intrappolare i demoni nel vaso, ma morirono tutti nella vana impresa di imprigionarli.

CITAZIONE
Fu il più grosso del branco, il demone dal manto che quasi brillava dal biancore per l'opalscenza del biancore, a distruggere l'unica speranza del genere umano, (metteri un punto, invece della virgola)
Il vento fu come una frusta che frantumò in mille cocci l'antico vaso.

CITAZIONE
I signori del vento si muovevano rapidissimi, come uragani : si abbattevano come uragani sulle metropoli degli uomini, lasciando dietro di loro solo una scia di sangue e morte.

CITAZIONE
Nei mesi seguenti alla nei mesi che seguirono la Catastrofe, l'uomo tornò ad essere la bestia che era.

CITAZIONE
Tra i membri della comunità, c'erano alcuni archeologi e scienziati che avevano lavorato a Project Eolo e non avevano mai interrotto le loro ricerche, tra questi qualcuno : alcuni di loro aveva avevano letto il contenuto del papiro, scoprendo i materiali gli elementi chimici che componevano la Rete.

CITAZIONE
Raggiunsero il gruppo poco prima del portellone d'uscita, che questo arrivasse al portellone d'uscita e chiesero cento volontari per creare le Anfore, spiegarono spiegando che il sacrificio avrebbe permesso a tutti di uscire dal sottosuolo e riprendersi la superficie.

CITAZIONE
In questa era, è il sangue è la risorsa più importante: esso non può essere sprecato in inutili massacri, perché è col sangue che i governi riescono a imprigionare i Jinn. e il sangue non può essere sprecato in inutili massacri.

Molte delle cose che ti ho segnalato, ovviamente dipendono dal mio gusto personale ;) .


Per chiudere, ecco la mia frase preferita:

CITAZIONE
Erano un centinaio, grossi lupi dal manto niveo con occhi color pece, e si scagliarono violentemente contro la folla. Il primo a tingere di rosso il pelo delle bestie fu il presidente siriano, dieci creature furono su di lui, le loro zanne lacerarono la carne dell'uomo, si dissetarono col suo sangue, una furia demoniaca li animava; del presidente rimase solo una carcassa sanguinolenta.

:woot: é davvero una descrizione inquietante ed efficace, da fan dell'horror quale sono, non poteva che essere la mia favorita. :P :P :P


In bocca al lupo!!!













 
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Flamer
view post Posted on 9/7/2012, 08:25




Mannaggia, mi sono accorto di questo commento leggermente tardi :) Ahimé non posso più modificarlo, ringrazio comunque per le osservazioni e sono contento ti sia piaciuto
 
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view post Posted on 9/7/2012, 10:56
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Fabrizia

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Ti ricordo che fino a domani sera puoi ancora modificare il racconto :)


 
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Flamer
view post Posted on 9/7/2012, 13:16




Davvero! Allora mi metto all'opera!
Grazie mille!
 
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28 replies since 21/5/2012, 11:52   294 views
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