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Presagio di morte - Bruno Elpis

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cinnilla
view post Posted on 15/1/2014, 02:09




Ciao! Peccato, peccato per il prologo..mi ha tolto il gusto della scoperta! Avendo scritto in termini diciamo "tecnici" che possono risultare noiosi, non conoscendo il dipanarsi della storia si sarebbe avuto comunque un incentivo a rimanere concentrati fino alla fine...il prologo ha tolto questa possibilità. Io penso che in un romanzo ci si possa permettere un calarsi nel tecnico..ma un racconto breve deve avere la prerogativa di "prenderti" fin dall'inizio..o quasi.
 
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francesca vernazza
view post Posted on 19/1/2014, 01:16




Ciao il tuo racconto mi è molto piaciuto. :D
Secondo me è scritto molto bene, e trovo molto interessante il linguaggio tecnico con cui descrivi le cose. :D
Però secondo me, come ti hanno già detto in molti, non dovevi scrivere la prima parte, così il lettore si sarebbe interessato di più alla storia.
Complimenti!!!!! :D e in bocca al lupo!!! :)
 
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jwdr1996
view post Posted on 19/1/2014, 06:59




Grazie Francesca, ;)
ho seguito il consiglio tuo e degli altri amici, ho soppresso l'introduzione-sinossi. :D
 
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Xadhoom86
view post Posted on 20/1/2014, 15:33




A me il racconto è piaciuto, anche se il finale me lo aspettavo XD. Cmq l'utilizzo di termini tecnici ci sta a pennello ed anche una descrizione così fredda e distaccata mi è piaciuta ;) ciauu alla prox!
 
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jwdr1996
view post Posted on 24/1/2014, 20:50




Grazie cara dal nome impronunciabile (e l'avatar? Che dire del tuo avatar? Me lo spieghi? Sai io sono di vecchissima generazione e se posso imparare qualcosa che dissimuli la mia età, lo faccio volentieri... :huh: )
Posso dirti che hai colto in pieno il senso/gli intenti del mio stile? :D
Ciauu alla prox!!!
 
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luceallievi
view post Posted on 26/1/2014, 10:08




E' il genere di storia che mi affascina.
E tu scrivi bene.
Però ci sono delle cosette che mi disturbano.
Per esempio, l'uso del gerundio che complica e "inceppa" la scorrevolezza delle frasi.

Determinando la posizione degli astri, cercavi di misurare le distanze che ti separavano da obiettivi e certezze.
=> Determinavi la posizione degli astri e cercavi di misurare le distanze che ti separavano da obiettivi e certezze.

Oppure la consecutio un po' "problematica" di certi tempi.

Fu così che una notte nei Dioscuri hai letto un presagio di morte.

Ma sono cosette che si aggiustano.
Bravo!
 
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Erika Zanotti
view post Posted on 26/1/2014, 11:45




Anche per me scrivi davvero bene. Il linguaggio tecnico mette in difficoltà solo perché ci sono tanti racconti da leggere e speri di finirli alla svelta per la curiosità. In realtà credo che in un (e)book, in uno contesto fuori contest, ci sia un buon mix di tecnicismi e poesia. Io ho letto il racconto senza la parte corsiva di cui si parla nei commenti e ti assicuro che è tutto perfettamente chiaro. E' vero che il finale lo temi un po' da subito, ma saremmo rimasti più delusi se si fosse concluso con un nulla di fatto, no? ;)
 
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jwdr1996
view post Posted on 28/1/2014, 05:56




@ Luce: grazie per i preziosi suggerimenti, che recepito in toto :D

@ Erika Z.: grazie per il tuo simpatico commento, presto verrò da te... :D
 
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Bobeto
view post Posted on 29/1/2014, 20:03




Ciao,

ho trovato il racconto ironico sulle credenze degli astri e sul porre l'attenzione giusta nella vita. Mi risulta un po' pesante la prima parte molto tecnica, perchè avendo una mente che si emoziona facilmente tanto quanto si annoia quando non capisce, non ho avuto una lettura semplice. Il finale, che per me non è relamente ironico, mi piace anche se è arrivato un po' scontato rispetto alla confusione iniziale del: dove vuole andare a parare? e vuole andare a parare? che mi aveva pervaso all'inizio della lettura. Comunque complimenti aldilà della storia narrata ho letto molte delle fittizie credenze della società moderna che spesso si dimentica di pensare e legge e crede a prescindere.
 
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view post Posted on 30/1/2014, 11:41
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Una pecca del racconto è che accade tutto troppo velocemente, non ho ancora finito di capire il personaggio in sè che già la vicenda è finita. E' vero, io sono un po' logorroica di mio nello scrivere i racconti... però avrei insistito un po' di più magari sulla caratterizzazione del personaggio. La sua descrizione che hai fatto ce ne dà solo uno spicchio.
I termini tecnici rendono il tutto assolutamente più realistico e mi piace che qualcuno scriva di ciò che sa o che comunque ha ricercato.
C'è uno stile ironico-drammatico che si sussegue che mi piace :)
 
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Davide Rigonat
view post Posted on 2/2/2014, 20:34




Il tema dell'ironia del destino è un tema certamente molto sfruttato (anche dal sottoscritto), ma che si mantiene sempre vivo e fresco e si presta ad essere trattato in infiniti modi. L'episodio in sè trova quindi la mia piena approvazione. Semplice ma divertente! La lunghezza poi è, secondo me, un aspetto senza importanza (nel senso che ho letto racconti bellissimi di dieci righe e altri inconcludenti di decine di pagine. Ovvio che più il racconto è breve, maggiore dev'essere l'abilità del narratore per non lasciare "buchi" narrativi).

Dal punto di vista formale, il racconto mi è sembrato invece un po' macchinoso. Il problema secondo me non sta nel linguaggio tecnico utilizzato (figurati anzi che, pur non credendo affatto negli oroscopi, in gioventù - e cioà alcuni decenni fa - mi sono divertito a studiare astronomia e astrologia - mi ero specializzato nella composiizone dei temi natali, con tanto di specchietti di calcolo delle effemeridi fatti a mano e compagnia bella), quanto piuttosto nell'articolazione del testo. La prima parte, forse troppo lunga rispetto all'episodio vero e proprio, sebbene anch'essa narrata "dal di fuori", ha un tono molto più "aulico" del seguito, sia per i contenuti che per le forme sintattiche utilizzate, più formali e quasi didascaliche. Nella descrizione dei fatti, invece, vi sono degli accenni agli stati d'animo del protagonista, ma senza che vengano poi sviluppati, lasciandocene solo un fugace accenno. A fronte di una così precisa descrizione della sua attività divinatoria, non ci viene detto il perchè di tale attività, ecc. Ho percepito quindi un certo senso di sbilanciamento nel testo. Per capirsi: mi sarei aspettato o un maggiore sviluppo del protagonista e del percorso psicologico che lo porta dalla premonizione della fine al climax finale; oppure, concentrando l'attenzione sull'episodio in sè e sull'assurdità della fede del protagonista nello zodiaco, mi sarei aspettato un'introduzione più snella e veloce... in fondo, al fine dell'epilogo, mi basta sapere che era un gran fanatico di astrologia e dintorni (ovviamente sto banalizzando).

Risultato: un papiro, ma spero di essere riuscito a spiegarmi!
 
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justadream12
view post Posted on 3/2/2014, 10:29




Racconto erudito sulle stelle e sullo zodiaco, complimenti!
Racconto scritto bene, con correttezza e la necessaria spezzettatura dell'andare "a capo".

All'inizio ho faticato a trovare il senso, con quel mucchio di nozioni astrologiche/astronomiche (???), poi ho trovato questa frase:

CITAZIONE
Hai deciso che non avresti più consultato le stelle per trarne indicazioni e previsioni.

: "molto saggia decisione!" ho pensato...
Le predizioni, soprattutto quando si tratta di te stesso, sono proprio da evitare! Ma almeno è morto contento, no?

Ciao e buona fortuna.
 
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Star_light
view post Posted on 4/2/2014, 17:22




ciao!
racconto scritto decisamente molto bene e finale inaspettato. Mi aggrego al commento di Caterina, anche per me è risultato un pochino pesante il lessico così specifico. Oltre a questo assolutamente non mi sento di sottolineare niente altro di negativo, anzi!
 
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view post Posted on 26/2/2014, 11:22
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Fabrizia

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https://abaluth.forumfree.it/?t=68247925

Bravo Bruno, solo poche piccolissime modifiche :)
(riporto solo le frasi con le modifiche proposte...)

Il cammino dorato delle costellazioni descriveva fasi e figure del tuo futuro: ombre allungate, fotogrammi, riedizioni di angosce e paure.

Quando, il giorno dopo, ti sei risvegliato – ancora vivo! – la meraviglia e la speranza ti hanno invaso.

Il giorno dopo, leggendo il giornale, te ne sei fatto una ragione. Un titolo ti ha colpito: “L’oscillazione dell’asse terrestre ha mutato i segni zodiacali. Con il passare dei secoli c’è stato uno sbalzo di circa un mese nell’allineamento delle stelle.”
 
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jwdr1996
view post Posted on 26/2/2014, 13:48




Concordo in toto con le modifiche proposte, grazie!
Ringrazio ancora per la selezione e gli amici che con le loro osservazioni mi hanno aiutato anche a comprendere limiti e margini di miglioramento nel mio racconto.
Credo che i contest come questo forniscano un enorme valore aggiunto: sottoporsi alle critiche e, perché no, al giudizio di una giuria. Un modo obiettivo e colloquiale per editare un testo che altrimenti rimarrebbe confinato nell'autoreferenza.
Non è la prima volta che mi ritrovo, a fine concorso, con un racconto migliorato rispetto a quello di partenza, un racconto dei cui limiti ho preso coscienza.
Sono consapevole del fatto che la mia scrittura talvolta venga criticata per il linguaggio... per me scrivere è anche ricerca linguistica ed espressiva, ma mi rendo conto che questo può non incontrare il gusto del lettore. Tuttavia credetemi e lo dico in assoluta buona fede: quando scrivo, lo faccio per una precisa esigenza (emotiva, estetica o creativa) e mi dispiace se questo annoia o indispone... è l'ultimo risultato che vorrei conseguire! :huh:

Edited by jwdr1996 - 26/2/2014, 18:37
 
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30 replies since 21/12/2013, 04:13   559 views
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