| Il tema dell'ironia del destino è un tema certamente molto sfruttato (anche dal sottoscritto), ma che si mantiene sempre vivo e fresco e si presta ad essere trattato in infiniti modi. L'episodio in sè trova quindi la mia piena approvazione. Semplice ma divertente! La lunghezza poi è, secondo me, un aspetto senza importanza (nel senso che ho letto racconti bellissimi di dieci righe e altri inconcludenti di decine di pagine. Ovvio che più il racconto è breve, maggiore dev'essere l'abilità del narratore per non lasciare "buchi" narrativi).
Dal punto di vista formale, il racconto mi è sembrato invece un po' macchinoso. Il problema secondo me non sta nel linguaggio tecnico utilizzato (figurati anzi che, pur non credendo affatto negli oroscopi, in gioventù - e cioà alcuni decenni fa - mi sono divertito a studiare astronomia e astrologia - mi ero specializzato nella composiizone dei temi natali, con tanto di specchietti di calcolo delle effemeridi fatti a mano e compagnia bella), quanto piuttosto nell'articolazione del testo. La prima parte, forse troppo lunga rispetto all'episodio vero e proprio, sebbene anch'essa narrata "dal di fuori", ha un tono molto più "aulico" del seguito, sia per i contenuti che per le forme sintattiche utilizzate, più formali e quasi didascaliche. Nella descrizione dei fatti, invece, vi sono degli accenni agli stati d'animo del protagonista, ma senza che vengano poi sviluppati, lasciandocene solo un fugace accenno. A fronte di una così precisa descrizione della sua attività divinatoria, non ci viene detto il perchè di tale attività, ecc. Ho percepito quindi un certo senso di sbilanciamento nel testo. Per capirsi: mi sarei aspettato o un maggiore sviluppo del protagonista e del percorso psicologico che lo porta dalla premonizione della fine al climax finale; oppure, concentrando l'attenzione sull'episodio in sè e sull'assurdità della fede del protagonista nello zodiaco, mi sarei aspettato un'introduzione più snella e veloce... in fondo, al fine dell'epilogo, mi basta sapere che era un gran fanatico di astrologia e dintorni (ovviamente sto banalizzando).
Risultato: un papiro, ma spero di essere riuscito a spiegarmi!
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