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Posts written by patrizia benetti

view post Posted: 15/2/2015, 00:40 Il figliol prodigo - Concorso letterario Racconti di fuoco
Vanni era figlio di contadini. Nora e Giordano erano nati in quella campagna e lì volevano morire. Non erano certo di larghe vedute. Non si erano mai mossi dal paese e non concepivano una vita diversa da quella. Amavano la loro piccola casa scalcinata e madre terra che, lavorata a dovere, li ripagava di ogni sacrificio dando loro tutto il necessario per vivere.
E così avrebbe dovuto essere anche per Vanni. Era diventato maggiorenne da poco, ormai era un uomo. Non gli restava che trovare moglie e mettere su famiglia.
La terra è generosa e avrebbe nutrito anche lui e la sua prole.
Ma Vanni non era dello stesso avviso. Non voleva più alzarsi all'alba per lavorare col gelo e col sole e per invecchiare precocemente come i suoi genitori.
Nora e Giordano erano gobbi, sdentati, coi volti rugosi e gretti, dai modi spiccioli e dalle mani callose e ruvide. Mai un sorriso, mai una carezza, solo musi lunghi e litigi. Vanni veniva spesso picchiato a sangue dal padre se si azzardava a starsene a letto cinque minuti in più o se rallentava i ritmi del lavoro e la madre gli negava il cibo. Non era giusto, e lui voleva un destino diverso. Aveva talento da vendere e avrebbe sicuramente fatto il pittore. Trascorreva il tempo libero disegnando. Non aveva che quella passione ma era forte come un fuoco che gli bruciava dentro e lo avrebbe portato lontano, molto lontano.
Doveva giocare le sue carte. Era deciso ad andarsene da quel luogo alienante. Rimanendo lì rischiava d'impazzire.
Quando mise al corrente i genitori, essi lo fissarono con odio. Nemmeno un briciolo di comprensione si palesò sui loro volti colmi di rancore.
"Se te ne vai non tornare mai più!", urlò il padre rosso di rabbia battendo i pugni sul tavolo, "I giovani non hanno midollo. Inseguono sogni impossibili, ma non c'è nulla di più importante della terra. Lei non ti tradisce".
Vanni fece per salutare la madre ma lei gli voltò le spalle. Il giovane allora se ne andò in silenzio, a capo chino, con un misero fagotto sulle spalle.
Nora e Giordano ci erano rimasti davvero male e maledissero quel figlio sperando di non vederlo mai più. Non si tradisce la famiglia e non si abbandona madre terra. Per lei si vive, di lei si vive.
Ma Vanni era nauseato da quella vita grama. Gli pareva di morire di solitudine e d'angoscia. Tutto il giorno chino sui campi senza qualcuno con cui parlare. Avrebbe urlato per la disperazione.
Si sentiva alienato, diverso dai coetanei. Alla sua età si ha il diritto di vivere in mezzo alla gente e di fare esperienze. E allora Vanni viaggiò, conobbe il mondo, le luci festose della città.
Si sentiva vivo per la prima volta, ubriaco di entusiasmo, di gioia, di emozioni sempre nuove.
Se fosse nato lì avrebbe condotto un'esistenza dignitosa. E adesso aveva grandi aspettative. Aveva puntato tutto sulle sue mani e sulla loro creatività. Adorava dipingere e ci mise l'anima per fare il salto di qualità. Visse di stenti, saltò i pasti per pagarsi le lezioni, i colori e le tele. Lavorò giorno e notte fino a cavarsi gli occhi ma il successo tanto agognato non arrivò.
Nessuno lo notò, nessun maestro d'arte fece il suo nome, nessun gallerista puntò su di lui.
Vanni era bravo ma non abbastanza.
Il giovane fallì miseramente e non aveva più un soldo in tasca. Era sfinito, deluso, smarrito e aveva tanta fame. La città tentacolare e colorata che lo aveva accolto a braccia aperte ora lo ripudiava. Non gli restava che tornare a casa anche se con la morte nel cuore.
Una sera nebbiosa giunse sulla terra dove i suoi stavano ancora sgobbando.
Vanni era cambiato tanto, sciupato, magro da far spavento.
"Sono qua", mormorò a capo chino.
I suoi vecchi si scambiarono un maligno sguardo d'intesa. Doveva espiare la sua colpa quel figlio traditore. Nessuna pietà nei confronti dei vigliacchi.
"No! Che cosa volete fare?", urlò il giovane tentando di divincolarsi dalla stretta del padre, ma Giordano era troppo forte. La madre guercia lo guardava di sottecchi mentre si apprestava a raccogliere la legna.
"Ancora! Portane ancora", disse Giordano con occhi di brace, digrignando i denti.
"Lasciami. Mi fai male!", urlò Vanni. Il vecchio lo buttò a terra, il ragazzo battè la testa contro un sasso e perse i sensi. Quando si risvegliò si rese conto del piano diabolico che quei due esseri ripugnanti avevano congegnato.
Nulla è meglio di un fuoco purificatore per lavare la colpa. Così legarono Vanni a un palo e lo arsero vivo.
"Cenere eri e cenere ritornerai", disse Nora gettando i resti del figliol prodigo a madre terra.

Edited by patrizia benetti - 8/4/2015, 21:15
view post Posted: 20/1/2015, 14:54 Il mio secondo noir - Segnalazioni personali
E' uscito in dicembre il mio secondo libro di racconti noir
Gli occhi della vendetta e altri racconti. Editrice La Carmelina.
Presenterò il libro alla Feltrinelli di Ferrara tra gennaio e febbraio.
Grazie per l'attenzione.
view post Posted: 13/1/2015, 23:18 Concorso letterario "Il tuo ebook" - Segnalazioni personali
Wow! Chi vince ha la pubblicazione totalmente gratis.
Vero? Se è così io ci provo! Chissà!
Ho un romanzo noir breve nel cassetto.
2663 replies since 18/9/2012