Riccardo, Mirko ed Elisa compagni di liceo e grandi amici. Oltre il cameratismo c'era l'amore e la bella ragazza, dolce e introversa scelse Riccardo. Lui era nato vincente, la faceva sentire unica, amata e protetta. Mirko invece era dolce e riservato come Elisa, un pò le assomigliava e lei non amava specchiarsi nella sue stesse fragilità. Nonostante tutto l'amicizia dei tre rimase viva a dispetto del tempo.
Riccardo divenne un brillante avvocato. Elisa, timida e introspettiva si dedicò alla pittura. Mirko abbandonò gli studi universitari e aprì una galleria d'arte.
Riccardo ed Elisa si sposarono. I primi tempi furono idilliaci ma poi l'abitudine e l'asfissiante ruotine quotidiana spensero l'amore. Il lavoro assorbì totalmente il giovane e ambizioso avvocato in carriera. Elisa visse il suo essere introspettivo e contemplativo nella loro villa immersa nel verde in compagnia dei suoi quadri e di una colonia di gatti.
Mirko espose i dipinti dell'amica nella sua galleria nata sotto i migliori auspici. Bella gente dell'alta società frequentò il piccolo grande mondo del novello scopritore di talenti. Era introverso Mirko ma l'entusiasmo lo galvanizzava.
Fu tradito però da quella stessa capricciosa gente che lo aveva portato in trionfo e col tempo la sua attività si dimostrò fallimentare.
Riccardo ed Elisa ospitarono l'amico in difficoltà nella loro grande casa.
Mirko assistette Elisa, le fu di conforto nei momenti più bui della sua esistenza. La giovane donna era caduta pian piano in una forte crisi depressiva. Scoprì di non poter diventare madre e Riccardo era sempre più lontano da lei, con il corpo e con la mente. Ormai c'era un abisso incolmabile tra loro.
Il grande avvocato continuò la scalata al successo finchè anche per lui le cose si complicarono. Una serie di terribili lettere anonime, reiterate menzogne e una sottile ma efficace trama di voci diffamatorie gli troncò improvvisamente la carriera.
Una sera, chiuso nel suo buio studiolo, si tolse la vita sparandosi in testa.
Mirko finalmente gettò la maschera. Non gli serviva più. Ora era l'assoluto padrone della casa e dei beni della povera Elisa di cui era diventato il tutore.
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Edited by patrizia benetti - 13/3/2014, 09:54