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Presagio di morte - Bruno Elpis

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jwdr1996
view post Posted on 21/12/2013, 04:13




Determinavi la posizione degli astri e cercavi di misurare le distanze che ti separavano da obiettivi e certezze.
Al nadir rilevavi l’ampiezza degli angoli, tratteggiavi congiungenti e proiezioni, prolungavi i percorsi delle stelle lungo le intenzioni del destino.
Il cammino dorato delle costellazioni descriveva fasi e figure del tuo futuro: ombre allungate, fotogrammi, riedizione di angosce e paure.
Assistendo allo spettacolo del cielo, rivivevi la violenza patita con la nascita e scoprivi – tuo malgrado – sentimenti e rimorsi.
Avevi attribuito a ogni luce una nicchia e il cielo, nelle tue personali convinzioni, era diventato una chiave di lettura: un reticolato di coordinate che indicavano i punti di stallo della tua esistenza.
Nelle cellette dell’alveare celeste avevi incasellato luci astrali e pulsazioni luminose; così rivivevi, fantasmatizzato, il passato in una ricostruzione studiata e capivi ogni frase, la tua ribellione e lo spavento.
Il tuo viaggio proseguiva alla ricerca dell’interpretazione di te stesso; dovevi individuare e comprendere il tuo evento traumatico per approdare all’arte suprema: rinascere e reinventarti.

Lo zodiaco era la tua forma di scaramanzia.
Osservando il circolo delle figure celesti, ti eri fermamente convinto che gli astri influissero sul destino di ogni essere umano.
Attraverso lo zodiaco interpretavi l'antica tendenza a collegare le vicende spaziali con la vita terrena e i suoi eventi.
Preferivi di gran lunga i segni doppi, come i pesci e i gemelli, o quelli combinati e ibridi, come il sagittario e il capricorno.

Così, una notte, nei Dioscuri hai letto un presagio di morte.
Il tuo futuro era scritto con il sangue nelle cifre lattescenti che le stelle tracciavano.
In un primo momento hai ignorato Castore e Polluce, per cercare altri indizi più confortanti nella volta siderale.
Ma hai trovato soltanto una terribile conferma.
Così, credendoti Copernico, hai inventato di sana pianta la costellazione della Sfinge. Perché in alcune stelle contigue intravedevi il mostro alato con la coda del serpente.
Alla fine ti sei arreso di fronte a una promessa così nefasta. La Sfinge ti guardava con la testa del leone e, provvisoriamente, hai risolto il tuo conflitto con uno scherzo: eri caduto come stella in una notte d’agosto, attraversando il cielo invaso dagli sciami delle Perseidi, il cielo trafitto dai passaggi delle Leonidi.
Intanto le meridiane stampate dalla luna si allungavano in ombre virtuali, che parevano inquietanti totem: l’orchestra del firmamento suonava una musica sinistra, la sinfonia lugubre che era oscuro presagio di morte per il tuo domani.

Quando il giorno dopo, ti sei risvegliato – ancora vivo! - la meraviglia e la speranza ti hanno invaso.
Avevi creduto che non avresti superato la notte.
Ti sei affacciato guardingo sul nuovo giorno, perché la vita delle ore successive era disseminata di minacce e di insidie.
Ti muovevi come un animale inseguito nel bosco, consapevole che il terreno era pieno di tagliole. Sapevi che i cespugli sono ottimi nascondigli per tendere agguati.
Le ore passavano. Lentamente.
Non succedeva nulla.
Eri ancora vivo, sempre vivo, nonostante la premonizione…
Ti sei coricato, perplesso ma contento.
Il tuo sesto senso aveva fallito.
Buon per te, le tue capacità divinatorie si erano rivelate assai modeste.
Com’era possibile che tu avessi preso un simile granchio? Per connessione hai pensato al cancro dello zodiaco.
Ti sei addormentato, felice di aver eluso la morte.

Il giorno dopo, leggendo il giornale, te ne sei fatto una ragione. Un titolo ti ha colpito:
“L'oscillazione dell'asse terrestre ha mutato i segni zodiacali. Con il passare dei secoli c’é stato uno sbalzo di circa un mese nell’allineamento delle stelle.”
Significava che avevi un segno zodiacale diverso da quello che ti era stato assegnato, perché nei secoli l'attrazione gravitazionale della Luna aveva fatto oscillare la Terra intorno al suo asse; quindi la terra aveva mutato la sua posizione rispetto alle costellazioni.
Dunque, era quello il motivo della profezia sbagliata.
Rinfrancato, sei uscito di casa.
Ti sei messo a ballare per la gioia.
Hai deciso che non avresti più consultato le stelle per trarne indicazioni e previsioni.
In preda all’euforia hai attraversato la strada.
Eri talmente contento che non ti sei accorto di nulla. Neppure del semaforo rosso.
Un bisonte ha frenato e ha cercato di evitarti.
Ma era troppo tardi.
Sull’asfalto le ruote dell’autotreno hanno disegnato nuovi graffiti.
Il tuo sangue ha imitato le incisioni primitive e rupestri di una scena di caccia cruenta.
Su, nel cielo del mattino, le stelle erano troppo pallide a causa della luce del giorno: il destino era invisibile all’occhio nudo di testimoni sbigottiti. Nessuno avrebbe potuto vedere che Orione strizzava l’occhio a Sirio con un’espressione feroce di complicità assassina.

Edited by jwdr1996 - 28/1/2014, 05:54
 
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gioberta
view post Posted on 22/12/2013, 10:15




Racconto che si addentra nella mappa stellare, sciorinando termini specifici e a volte complessi, almeno per me che non ne so nulla, e che si conclude in modo simpatico e goliardico. Un buon lavoro, senz'altro, assolutamente in tema con la "Star" del concorso. Una domanda, se posso: perché all'inizio hai messo in corsivo quella che sembra l'introduzione al racconto e che poi risulta essere una sorta di sintesi? Per me dovresti eliminarla perché toglie curiosità al racconto. ;)
 
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jwdr19961
view post Posted on 24/12/2013, 05:36




Ciao Gio, grazie per il commento.
Il prologo, una breve sinossi, sta lì perché soffro della sindrome dell'incompreso! Ma se lo ritenete superfluo, faccio presto a toglierlo... :huh:
Auguri!!! :D
 
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Lavella
view post Posted on 26/12/2013, 11:48




Bel racconto, ironico e originale. Mi chiedo però Se l'asse si era già spostato da tempo come aveva fatto ad indovinare le previsioni in passato? Queste stelle restano un mistero. Il tuo linguaggio tecnico mi fa pensare ad un esperto di oroscopi. Dimmi allora se mi salverò...
 
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jwdr1996
view post Posted on 26/12/2013, 21:21




Grazie Lavella! Rifletterò anche sulla contraddizione che mi hai segnalato, ma direi che è l'indizio dello scetticismo che in fondo ispira il racconto. ;)
Dunque... guardando le stelle... sì, sei salva, decisamente salva! :D
Auguri! :wub:
 
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Lupoalfa
view post Posted on 29/12/2013, 17:50




Un racconto colto, fuori dall'ordinario e vuole essere un complimento.
Il finale scontato? Forse sì, ma che vuol dire? Per quale motivo il finale deve per forza sorprendere?
A me è piaciuto perché lo trovo in sintonia con la mia mente razionale.
Complimenti.
 
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LorLuc
view post Posted on 30/12/2013, 22:55




Avendo studiato solo poco tempo fa la geografia astronomica, ho potuto cogliere più o meno tutte le citazioni tecniche del tuo racconto. Che è un bel mix tra scienza e narrativa.
Piacevole davvero, bravo ;)
 
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jwdr1996
view post Posted on 31/12/2013, 18:27




Grazie Paolo e Lorenzo per quanto avete scritto.
A Lupo: il finale non è sorprendente, anche perché l'ho scippato ai cartoni animati dei tempi miei!
Auguro a voi e a tutti gli amici di Abaluth un 2014 sereno e pieno di soddisfazioni :D
Bruno
 
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Enzochescrive
view post Posted on 3/1/2014, 15:50




"Su, nel cielo del mattino, " su o sù? Io avrei usato il secondo, non so.
Anche se ignorante di concetti astronomi (o astrologicci?), l'ho capito anch'io. Insomma, Bruno, mai prender troppo sul serio le cose. Anche se possono sembrare inamovibili, c'è sempre una variabile!?
 
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wyjkz31
view post Posted on 5/1/2014, 18:15




Una storia “classica” su oroscopi e simili. Molto piacevole da leggere e con il finale ben condotto.

Mi associo a quelli che trovano superflua l’introduzione in corsivo perché sono tutte informazioni che dai comunque nel corso del racconto. Eliminerei anche l’altra parte in corsivo, integrando eventualmente nel racconto le informazioni che non sono ripetute.
Inoltre nella seconda parte in corsivo dai del tu al protagonista mentre nella prima parte usi un generico “un uomo”: perché?

Ti segnalo un paio di sviste.
CITAZIONE
l’orchestra della luci astrali

CITAZIONE
Sull’asfalto le ruote dell’autotreno hanno disegnati nuovi graffiti.
 
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jwdr1996
view post Posted on 5/1/2014, 21:07




Grazie Enzo, grazie Rossana. Ho accolto i suggerimenti (e prima o poi mi deciderò a sopprimere l'incipit in corsivo) :D
Bruno
 
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francescadelogu77
view post Posted on 9/1/2014, 21:05




Quant' è piccolo l'uomo di fronte all'immensità delle stelle e degli eventi! potessimo prevedere, controllare tutto, non saremmo altro che morti viventi. Molto bello e ben scritto, complimenti. :)

(tutto in rima :D )
 
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jwdr1996
view post Posted on 10/1/2014, 05:46




Ciao Francesca, ben ritrovata (anche come poetessa)! :D
 
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francescadelogu77
view post Posted on 10/1/2014, 07:48




Ciao Bruno, ben ritrovato anche a te :)
 
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caterina.russo
view post Posted on 14/1/2014, 20:27




Ciao Bruno!
è la prima volta che ti leggo e sono un po' in difficoltà nel decifrare il tuo stile.
La scrittura è impeccabile ma il racconto non mi è piaciuto, non ti offendere per favore, è solo la mia opinione personale.
Purtroppo ho trovato noioso il susseguirsi di termini tecnici sconosciuti mentre avrei preferito sapere, per esempio, quali avvenimenti l'uomo (senza nome) era riuscito a prevedere in passato.
Ecco questi sono i miei consigli:
smaltire i termini tecnici e umanizzare il protagonista aggiungendo magari un flashback.
In bocca al lupo!
 
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30 replies since 21/12/2013, 04:13   559 views
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