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| Un incubo che preannuncia un atro incubo. Niente male come thriller. C'è però un punto debole:il risveglio. Arrivato lì il lettore medio botta: accidenti, il solito finale che è tutto un sogno (e l'editor della casa editrice o il giurato del concorso butta nel cestino). Poi il vero final ovviamente riscatta quel punto debole. Mi sembra che sarebbe meglio se tu tentassi di introdurre subito il secondo incuboi, quello della realtà, prima o simultaneamente al risveglio. Come fare? Be', per esempio: Non sento niente, com'è possibile? Sento dei passi fuori della stanza e mi siedo sul letto. Guardo l'ora, sono le cinque del mattino. Sarà mio padre che ritorna dal lavoro, fa il guardiano notturno. "Papà?" nessuna risposta, lo richiamo, ma nulla. Dei passi, pesanti si avvicinano...
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