Ciao Lido, molto piacere.. Allora... vedo che ti hanno già segnalato alcuni errori e sviste e non aggiungo altro..
Per il resto, anche se non propriamente "onirico", ho trovato il tuo racconto molto dolce e, se opportunamente rivisitato, penso che
possa diventare davvero carino. Mi ha ricordato un episodio della vita di Maria Montessori..
È un racconto sul superamento di sè e la maturazione, l'accettazione della parte animica
come veicolo di crescita e apertura al mondo.... Tuttavia, tralasciando riferimenti a complessi vari (Elettra in primis)in quanto donna con un certo vissuto, noto con disappunto che
è credenza comune che una donna possa farsi strada nella vita offrendo all'esterno solo grazia e sorrisi. Questo è un aspetto parziale
che si congiunge ad altri più "istintuali" e "forti", propri del femminile, che vanno integrati ed espressi nel quotidiano. Non credo in questa
femminilità solo dolcezza rosata e sorriso.. A meno che io non abbia filtrato troppo i contenuti..
In bocca al lupo...