Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

Il piccolo dono di Natale

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Atropos
view post Posted on 11/11/2012, 17:26




Corretto gli errori, grazie esterella perchè oltre a dirmi dove ho sbagliato mi spiegavi il motivo del mio errore!,,,fenomeno,,

(.)(.)francesca ,,,grossa non ci sta,,,sebbene abbia trovato la rima, mi diventa un periodo troppo lungo e spezzare la frase in due ,,,mmm,,,non si fa :)
 
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davide2283
view post Posted on 13/11/2012, 09:14




Ciao, devo dire che fino a metà la tua fiaba mi era piaciuta parecchio. Carina l'idea di alternare rima e prosa, anche se uniformerei i tempi verbali (trasforma il presente delle rime in passato) e anche la lunghezza delle parti in rima (scegli un numero di versi fisso e portalo avanti).
Speravo che tu portassi avanti questo giochino fino alla fine, invece da quando Marco torna a casa la fiaba perde di mordente e diventa un po' noiosa. Ho odiato tantissimo sta famiglia per le legnate che davano al figlio, sono stato tentato di chiamare il Telefono Azzurro e gli assistenti sociali...ma dico? Non si tirano legnate in fronte ai bambini! ;)
Per quanto riguarda la forma ci sono un po' di errori di punteggiatura e qualche svista (lettere maiuscole sui nomi soprattutto), oltre a qualche ripetizione, anche qui più che altro per quanto riguarda i nomi.
Come consiglio posso darti soprattutto quello di rivedere la parte finale (da quando Marco rincasa), accorciandola e rendendola più veloce, magari ripristinando il giochino delle rime fino alla fine, perchè era una bella idea che però purtroppo hai abbandonato troppo presto.
Ciao! In bocca al lupo!
 
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Lupoalfa
view post Posted on 15/11/2012, 23:24




Hai un modo di scrivere originale e non è un pregio da poco. Molto adatto a un racconto natalizio con il lieto fine. I personaggi mi sono piaciuti, anche la nonna manesca che pensa solo a riscaldarsi.
Le rime le ho trovate carine.
In complesso un buon racconto.
:)
 
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Atropos
view post Posted on 16/11/2012, 01:25




Ho tanto da migliorare ma con questa gente qua posso andare in guerra!,,, e rischiarla pure di vincerla,,,, grazie
 
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missDFP
view post Posted on 18/11/2012, 11:28




Ciao Atropos,

trovo geniale la trovata del premio "no-bel". E la nonna è sicuramente un po' sopra le righe, per essere una nonna. Picchiare in fronte il nipote non è un po' esagerato?
Per il resto, come altri ti hanno già detto, carinissimo spezzare la storia con le parti in rima, ma peccato che tu non le abbia portate fino alla fine.

La storia in sé è parecchio triste, il bambino che non può giocare per non bagnarsi, il padre che non trova lavoro, e forse risulta più triste perché attualissima di recente. Però, almeno nelle fiabe, il lieto fine c'è, e se anche quando ho letto che la nonna bruciava la macchinina mi è venuto da piangere, meno male che l'ha fatto!

Quindi giudizio assolutamente positivo.

In bocca al lupo!
 
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ritavaleria
view post Posted on 18/11/2012, 21:06




Premettendo che la fiaba mi è piaciuta ed è un perfetto racconto natalizio, non mi sono piaciuti tanto gli intermezzi in rima, o meglio li avrei ridotti ad uno solo che riportasse le parole magiche e le avrei rese in modo più semplice, penso anche un bambino si confonderebbe un po' nei diversi cambi di prospettiva. In effetti la nonna sembra un po' troppo dura. Ma il racconto di natale è sempre magico!
 
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bibina74
view post Posted on 20/11/2012, 11:35




Ciao Atrop,
la tua idea mi è piaciuta molto, ma nel leggere la fiaba ogni tanto mi perdevo... noto un po' di differenza fra la prima e la seconda parte del testo, che magari andrebbe reso più omogeneo.
Cmq a me la nonna è simpatica anche con la sua bava e qs visione della famiglia che alla fine si riscatta rende originale il pezzo. Nel complesso quindi c'è qualche errore da sistemare e delle parti da rendere più fluide, ma la sostanza mi sembra assolutamente valida... poi le monete che zampillano fuori dalle braci delle macchinine sono un tocco di classe non indifferente!
Bravissimo. date
 
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Atropos
view post Posted on 20/11/2012, 18:28




Grazie a tutti! ,,,volevo creare un puzzle di immagini, quando c'è marco tutto è più allegro e spensierato come è proprio che sia dei bambini, mentre le immagini dei genitori si rapportano con quello che è la realtà, la povertà il freddo ecc,,,la nonna invece è "la mina vagante" pronta a essere di conforto ma anche a comportarsi come un bambino di fronte a Marco. Lo stesso Marco quando torrna a casa la sua spensieratezza deve fare i conti con la realtà (per questo scompaiono gli intermezzi in rima),,,,giustamente come qualcuno ha notato, potevo lasciare le rime solo per Babbo Natale (e cos' era nata l'idea) ma ho preferito attribuire questa magia ai bambini (anche perchè Babbo Natale sta ai bambino come i bambini stanno a Babbo Natale), per chi invece voleva le rime portate fino alla fine il motivo l'ho spiegato sopra.
L'ispirazione di questa mia fiaba è nata leggendo: "la piccola fiammiferaia" solo che non ce l'ho fatta a tenere un tono di tristezza fino alla fine allora ho aggiunto le fette di panettone e la nonna,,,
,,,certo la costruzione (e qua do colpa a Davide dopo aver letto il suo racconto in brividi) della fiaba la rende poco adatta ai bambini, ma ho voluto provare una nuova strada un nuovo modo (per me) di raccontare,,,e così imparare ,,,purtroppo qui è affiorato il mio carattere egoista,,,

,,,mi avete riferito alcuni errori tipo di nomi propri senza maiuscola, devo ancora scovarli, appena riesco a ritagliarmi un po' di tempo andrò a stanarli,,,
 
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Lavella
view post Posted on 20/11/2012, 20:28




La storia è molto originale. Il personaggio della nonna, la regina del Kukident, è fantastico. Bellissima l’idea delle rime. Rivedrei i tempi verbali, come ti hanno già suggerito, trasformando al passato tutte le parti al presente. Mi riferisco, nel dettaglio, a tutte le parti rimate in cui si parla di Marco.
 
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wyjkz31
view post Posted on 20/11/2012, 22:59




Hai scritto proprio una bella, classica fiaba natalizia. Mi è piaciuta molto l'idea di inserire delle parti in rima, meno il personaggio della nonna. All'inizio la descrivi che cuce amorevole la giacchina e dopo poche righe tira legnate in testa al nipotino? Io smusserei qualche spigolo del caratterino della nonna (è solo un parere personale).
La caccia all'errore mi pare che sia a buon punto perciò non ti segnalo niente. Caso mai ripasso più avanti.
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 21/11/2012, 11:08




Atropos son sorpreso. una bella fiaba natalizia ben congegnata, devo dire la verità all'inizio non è che mi avesse preso molto ma poi leggendola si devo dire di si. piaciuto il regalo dell'omone. solo una cosa controlla qua e la ci sono dei verbi che dall'imperfetto indicativo passano a essere dei presenti , questi all'inizio nei primi capoversi. bravo bella
 
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view post Posted on 26/11/2012, 16:30
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Bella fiaba natalizia, anche perché il fiabesco vien fuori alla fine. Sì, certo, c'erano chiare indicazioni anche prima (il vecchio con la barbona, il cappello senza fondo). Un po' meno bene la forma narrativa. Troppi salti inziali fra un personaggio e l'altro, senza caratterizzazione. Le parti in rima richiedono una differenza grafica (corsivo per esempio, e la barra / per separare i due versi che compongono ogni riga), e, a me sembra, anche una metrica più rigorosa.
Il linguaggio mi sembra un po' troppo aulico e, in qualche caso ricercato (nel lessico), formando uno stridente contrasto con l'incuria con cui vengono trattati i verbi (diamine, un po' di coerenza nell'uso dei tempi!).
Sto cercando di capire che tipo sei, dalla presentazione, dai tuoi scritti e dagli interventi, ma rimani un ombra misteriosa. Prima o poi ti decifrerò.
 
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Atropos
view post Posted on 26/11/2012, 18:03




-.-"
,,,non darti tante(o) pene,,, :-)
 
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gioberta
view post Posted on 28/11/2012, 09:43




Ho appena finito di leggere la tua storia di Natale e l'ho trovata abbastanza originale e divertente. A dir la verità, all'inizio, avevo avuto l'impressione che Bruno, Serenella e Marco fossero tre bambini e che il racconto si snodasse attraverso il rincorrersi dei loro tre punti di vista, alla maniera del bellissimo romanzo di Virginia Woolf "Le onde" , dove i bimbi narratori sono addirittura sei e parlano in prima persona. La cosa strana che notavo però era l'uso della rima, molto ben fatta, solo per Marco. Questo "enigma" mi ha fatto andare avanti nella lettura con curiosità e attenzione, però non credo che per i bimbi-ascoltatori sia una lettura semplice. Usi la rima per marco per indicare da subito che lui è il bambino? Poi il racconto ha subito una variazione sia in termini di tecnica che in termini di tono, come fosse un puzzle che va ricomponendosi piano piano, sfumando e alleggerendo il contenuto. L'introduzione dell'elemento comico, rappresentato dal comportamento inaspettato della nonnetta, la quale all'inizio della storia sembrava povera e indifesa, ha arricchito e non sciupato la trama che, altrimenti, sarebbe stata davvero pesante da digerire. Io non amo le storie strappalacrime, che tra parentesi sono anche facili da scrivere, mentre ritengo che il mix tragico / comico, vale a dire grottesco, è auspicabile in qualsiasi storia . Diceva Dickens, che di soldi ne ha accumulati con i suoi romanzi, che uno scrittore quando scrive deve saper far piangere, ridere e aspettare, cioè non devono mancare nelle sue storie l'elemento comico, tragico e la suspense , elementi che mi paiono tutti e tre presenti nella tua bella storia. Una curiosità: ma questa macchinina sputa monete dove si può reperire?
 
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justadream12
view post Posted on 28/11/2012, 16:11




Atropos, la tua fiaba mista di versi, rime e buoni pensieri mi è piaciuta, sebbene lunghetta.
Vedo però che il trend è questo.

Quello che mi è piaciuto di più è stata la prima parte. Mi piangeva il cuore a pensare agli stenti! Poveri ragazzini: forse stiamo sulla strada per tornare a quei livelli? Booh!
Quello che non mi è piaciuto - anche se di buone intenzioni - è il finale. Perchè io, è un'opinione mia, odio quel che si fa per denaro. Come si cambia per denaro. E' la stessa faccenda che ho detto per la fiaba di Bibina: ho un'idiosincrasia per i finali con il denaro come protagonista!

Qualche sbavatura qua e là, qualche imprecisione, a volte le maiuscole ingiustificate, a volte altre cosette. Ti faccio esempi:

CITAZIONE
tiepidi labbra.

, tiepide
CITAZIONE
"oh! Oh! Oh!

il primo oh non è maiuscolo
CITAZIONE
si stava per realizzare

stava per realizzarsi, mi suona meglio
CITAZIONE
Il braccio ci infilò l'infante , ma il fondo del cappello, non toccò il birbante.

spazi prima delle virgole
CITAZIONE
non l'avrebbe lasciato fino a quando la temperatura dell'uomo non avrebbe raggiunto la stessa del suo esile corpo.

io avrei messo altro tempo verbale (avesse)
CITAZIONE
"Guarda Marco cos'ha portato a casa, papà!"

metterei per chiarezza una virgola dopo Marco
CITAZIONE
"Eh?! Questa pare proprio una moneta d'oro!" Esclamò il capo famiglia.

Ma l'oro non si squaglia con il fuoco?

Vabbè, Atropos, bella prova comunque! Buona fortuna perchè è proprio la CLASSICA fiaba di Natale (non so se ti ricordi Silas Marner o Canto di Natale).
Ti ripeto, se il finale fosse stato un po' più morigerato... l'avrei votata!
Ciao con simpatia J12
 
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