Madonna quanti commenti. M'aspettavo meno lettori.
Inizio col ringraziare tutti, e col prostarmi e chiedere scusa per alcuni (non tutti) errori ortografici o grammaticali individuati. Il racconto è stato scritto alla prima stesura, a poche ore dalla fine. Ammetto: speravo fosse più "corretto", ma ho confidato troppo nella mia abilita'.
Al momento, posso solo prendere atto dei vostri consigli: non ho il mio portatile e sto scrivendo da quello preso in prestito di mio fratello. Non posso, quindi, fare che rapide correzioni allo scritto. E me ne dispiace, soprattutto per il finale che credo sia il punto più debole.
Editato l'ornavano, comunque. Non riesco a tollerarlo.
Edit all'edit: C'era anche un crescevano! Brrr...
Edit all'edit edit: E un fosse! Ma che diamine avevo in mente... Anche se sono tentato di lasciarlo (per via delle parentesi).
Edit 4.0: Risistemati (voglio sperare!) i verbi, adesso dovrebbero variare secondo una ipotetica progressione del discorso (i.e. da paragrafo a paragrafo, e non ad canum c...).
Rimosse alcune parentesi, aggiunta una frase al finale (in vista di una totale riscrittura). Vi anticipo che intendo aggiungere un'altra storia, che sarà quella che ha "incuriosito" il narratore (invece di quella del segretario, a cui si riferisce quel "mi ha incuriosito").
CITAZIONE
Ho notato che in alcuni punti c'è qualche incongruenza sui tempi verbali.
A parte quell'"ornavano" (che m'ha fatto arrossire in viso e far star male fino ad ora), le incongruenze sono volute: se noti, variano da "paragrafo" a paragrafo (tranne quell'ornavano che, vabbe', è sfuggito anche alla seconda, rapida e poco profonda analisii).
CITAZIONE
Ciao, mi scuserai, ma io non ho avvertito per nulla i “brividi”. Tutto è molto centrato sulla descrizione del palazzo più che sul resto. Inoltre, devo dire che non si capisce bene se effettivamente sia accaduto qualcosa o no.
Rispondo a te, ma anche ai molti che hanno scritto più o meno le stesse cose.
Il racconto è giocato sullo straniamento, sulle contraddizioni, sulla vaghezza più totale. Non è a "picchi", non deve dare brividi, al massimo qualche momento di "WTF" e una generale instanza di chiarezza. Insomma, se non sai dire se è avvenuto qualcosa o meno, vuol dire che sono riuscito nel mio intento.
In parte.
Con questo non voglio dire che ho ragione io e voi no ecc. ecc. Assolutamente. Vuol dire che sono riuscito solo in parte: v'ho confusi, ma non affascinati.
Temo manchi proprio questo (assieme a un finale decente, e probabilmente ad una rifinitura generale): una "spina dorsale" che faccia venire al lettore il desiderio e l'obbligo di districarsi nella contraddittorietà del racconto.
Spero di riuscire a crearla. Fortunatamente, l'idea di base è piaciuta: in caso contrario temo avrei finto una combustione spontanea. Così, per espiazione.
Riguardo le parentesi (me le avete fatte notare tutti, inutile quotare qualcuno specifico.
Di base, il loro uso è voluto, né penso di eliminarle del tutto. Tuttavia, vedrò di abbreviarne o eliminarne quanto piu' possibile. Il loro scopo è, e lo confesso, di rompere il discorso, dare fastidio, e aggiungere altri dettagli. Ma ho certamente esagerato, se alcuni le trovano illeggibili.
Poi, descrizione del palazzo: c'è chi la crede eccessiva. Sicuramente, messa lì all'inizio, spegne la voglia di proseguire piuttosto che incitarla. Intendo rivederla in modo che avvenga il contrario. Tuttavia non credo di accorciarla. Serve.
Infine, le storie. Ne scriverò un'altra (non so manco quale), non di piu'. Non è pensato per essere un racconto lungo, né deve fondarsi su storie, avvenimenti, ma su dettagli, ipotesi.
Ringrazio tutti dell'attenzione.
Ah, quasi scordavo.
CITAZIONE
leggendolo mi sembrava di stare dentro a una lavatrice, accesa intendo e con la centrifuga pure che va,,
E' esattamente quello che volevo *_*. Solo, ecco, doveva essere una centrifugata piacevole. Invece è noiosa. Non va bene, tocca lavorarci. Da domani, immagino.
Edited by Johnny Orca - 1/11/2012, 23:21