Merce di scambio - di Catia Carloni

Grazie a tutti ...sono al mio primo racconto e ciò che ho letto dei vostri consigli mi ha dato soddisfazione.Dal primo momento che lo pubblicato sapevo che ci sarebbero stati molti errori gramaticali e che non era cosi ben scritto. Farò tesoro dei vostri consigli e rivedrò il racconto, non sicuraente in questi giorni che non sarò a casa ma più avanti si. Grazie a tutti

ciao edna. che dire se non IDEM COME SOPRA?
alcuni ho l'idea che non siano errori, per esempio ci cnung così scritto non va bene, poi però l'hai scritto correttamente ( qi quong o chi kung che dir si voglia e teoricamente si, l'anidride carbonica accumulata rallentando il respiro dovrebbe permetterti di riscaldarti sempre ed ovunque )
insisto un po' sul tagliare la parte iniziale, è tirata troppo per le lunghe ed inutile per il racconto.
ciao

Ciao!
A parte alcuni errori di italiano o di battitura la storia è davvero carina!! Leggendo la prima parte avevo subito intuito che la persona che l'aveva rapita era il marito. Mi è piaciuto molto come hai descritto gli eventi, soprattutto per il fatto che hai "parlato" in prima persona. L'unica cosa che mi ha un po' delusa è stata la fine, avrei preferito che la donna venisse uccisa perchè nei libri thriller/horror non mi piace molto il lieto fine!
Quando sparisce una donna il primo sospettato è sempre il marito

Edited by NicoRobinSwan - 30/10/2012, 11:04

Sempre grazie a tutti riproverò a riscriverla ma il tempo è poco
Farò tesoro dei vostri consigli Grazie

Ciao Edna, non mi soffermo sull'aspetto grammaticale e ortografico, penso che se ne sia parlato ampiamente! Riguardo alla trama credo che potrebbe essere buona, peccato che dilungandoti troppo nella prima parte del racconto, descrivendo situazioni poco importanti per la storia, hai dliuito la suspance. Io farei dei tagli eliminando il superfluo e mi concentrerei sulla scena della prigionia, magari inserendo qualche elemento raccapricciante. Anche il lieto fine potresti cambiarlo, magari lei potrebbe venire a conoscenza della complicità del marito perchè lo vede parlare con i suoi carcerieri... e poi dopo un tentativo di fuga andato male potrebbe sopperire ad un crudele destino... scherzo, però introducendo qualche elemento più cruento potresti aumentare la tensione.

Ciao, il tuo racconto è originale, ma c'è un po' di confusione. Tutti quei puntini di sospensione, punti esclamativi, qualche errore grammaticale qui e lì tolgono scorrevolezza. Non ci si riesce ad immergere appieno nella storia, a sentirsi coinvolti - però con una buona revisione credo tu possa fare grandi cose, perchè la fantasia non ti manca! Ciao ciao

Questo racconto è un classico esempio che mostra che per scrivere non basta avere una storia, ci vuole anche un minimo di tecnica per raccontarla. Un pittore deve saper usare i pennelli, per fare un paragone.
Ci sono troppi errori di ortografia, di punteggiatura, ecc.
Lo devi rivedere sotto questa ottica e solo dopo si potrà dare una valutazione.

Sono arrivato tardi...ma non posso far altro che confermare le opinioni precedenti. Come ho già avuto occasione di dire, una bella scrittura (o quantomeno una scrittura corretta) rappresenta metà del successo di un racconto. L'altra metà è rappresentata dall'idea alla base e dal suo svolgimento. Va da sé che si ha la velleità di scrivere bisogna almeno conoscere le basi di quello che si sta facendo, avere delle belle idee è importante, certo, purtroppo però non è sufficiente.

Ciao Edna Mode.
Ho apprezzato molto lo svolgersi della storia.
La protagonista è una donna solare e piacevole e il contrasto che hai tentato di creare facendola piombare in questo luogo oscuro, per me ha funzionato.
Quello che tu descrivi, fin dall'inizio, fa capire che vive una vita felice con una famiglia felice.
Il finale a mio parere non funziona molto proprio per questo motivo.
Non mi piace che si risolva così frettolosamente e che l'espediente del fattaccio è un debito di gioco contratto dal marito, che fino a quel momento era sembrato un marito e padre perfetto.
Diciamo che ha stonato un po', forse durante il racconto dovevi lanciare dei piccoli segnali.
Ovvio, prendilo con le pinze perché è un mio parere
Avrei preferito uno Psicopatico
Inoltre ci sono troppi punti di domanda.
Lo svolgersi dei fatti in prima persona invece mi piace molto e qui sei stata brava.
Di brividi ne ho provati, mi piace molto lui che guarda lei nel buio oltre le sbarre.
La chiusura con la sedia rotelle mi è piaciuta
Nel complesso un buon racconto. Complimenti
Ciao e in bocca al lupo

Di positivo posso dire che la protagonista è molto ben caratterizzata, anche se molte delle sue elucubrazioni mi sembrano poco realistiche, così come poco plausibili sono molte delle sue azioni e delle cose che dice, data la situazione in cui si trova (Per quanto una persona possa essere di carattere gioviale e allegro, come fa a fare considerazioni così ironiche e baldanzose, quando dovrebbe, invece, essere in preda al panico e al terrore?).

Sempre per quanto concerne la protagonista, il divario fra le cose che fa nella prima parte e quelle che fa nella seconda è troppo ampio: non c'è nessun crescendo: un attimo prima è lì che scherza con se stessa, poi punzecchia il carceriere e infine d'improvviso, senza nessuna ragione apparente (non cambia nulla nella sua situazione) lei ha un crollo totale.

Il racconto presenta davvero tante imperfezioni: troppe per postarle tutte.

Ti consiglio di rivedere, tra le altre cose, la punteggiatura (ci sono troppi puntini di reticenza) e di variare un po' il lessico, perché ci sono veramente
tantissime ripetizioni anche ravvicinate che disturbano la lettura e l'armonia del racconto.
Ho notato anche diversi errori grammaticali/ortografici, ma non sto qui a dilungarmi: te lo hanno già fatto presente in molti.
Un'altra cosa che ho notato è che nel testo hai inserito diversi termini stranieri, ma lo spelling è sempre scorretto.
C'è poi da sistemare anche la disposizione del testo: le frasi sono tutte attaccate e non ci sono pause.
Molte frasi sono ingarbugliate e mancano di nessi logici, altrettanti verbi sono da correggere.
Stai attenta anche alla "voce narrante", dovrebbe coincidere sempre con la protagonista, visto che il racconto è scritto in prima persona, ma non è sempre così.

Venendo alla trama in sè, di brividi non ne ho avuti e concordo con quanto scritto da Atropos prima di me riguarda alla faccenda del genere "horror/ non horror".


Ho letto che questo è il tuo primo racconto: il consiglio che posso darti, a parte quello ovvio di scrivere, scrivere, scrivere e quello -forse ancor più ovvio- di leggere tantissimo con spirito analitico e attenzione ai dettagli.

Buona Fortuna.

Ciao Edna
ho letto il tuo racconto con interesse perchè l'idea è buona. Anche il finale mi ha sorpreso. Perciò l'intento ti è riuscito: dare brividi di paura, di angoscia, di tristezza, anche!
Ma... ci sono molti ma. Errori grammaticali, punteggiatura molto anarchica, costruzione della frase errata qualche volta.

Ti faccio un paio di esempi:

: il racconto deve mantenere sempre lo stesso tempo verbale. Dal presente non si può passare al passato di punto in bianco, a meno che ci sia una ragione ben precisa, ad esempio un flashback o una situazione narrata avvenuta prima.


: avrei messo "Ma evadere da cosa?" senza per L'uso delle preposizioni è importante

Inoltre, ci sono "h" dove non vanno, molti altri dettagli. Rileggi, sbrigati! Ce la puoi fare!

Questo passo del racconto mi ha messo vera angoscia:

: lo spezzettamento delle frasi è ben usato, a parte le imprecisioni che ti ho detto prima e la punteggiatura...


Bene, credo che dovresti rivedere il racconto per benino, controlla gli errori di grammatica, aiutati con un sistema di correzione (tipo Word), fai qualcosa perchè l'idea è ottima.
Spero di non aver offeso la tua sensibilità, sono stata sincera: questo ti serve più di una bugia!
In bocca al lupo. Ciao

Ciao Catia! Il tuo racconto l´ho trovato abbastanza scorrevole, anche se ci sono un po´di errori che mi pare ti abbian già elencato.
Nel complesso la storia non è male, specie il finale a sorpresa. Alcune frasi della protagonista smorzano un po´la tensione, non so, fortunatamente, se in un momento del genere si possa ironizzare (magari sì!).
In bocca al lupo!