Rilassatevi
Non saremo fiscali, comunque ha ragione Romina quando dice che con il termine fiaba si tende a comprendere molti racconti dedicati ai bambini che non hanno proprio tutte le caratteristiche della fiaba (la fiaba poi, sarebbe una trascrizione della tradizione orale, quindi senza vero autore).
Ricapitoliamo:
- massiccia presenza di animali parlanti + chiaro intento pedagogico = FAVOLA (il brutto anatroccolo)
- presenza di elemento magico (maghi, streghe, fate, orchi, ecc) e fantastico (ambientazione tipica del fantasy, castelli, specchi parlanti ecc), no animali antropomorfi, lieto fine + intento formativo in sottofondo = FIABA
Il brutto anatroccolo è più una favola. La piccola fiammiferaia è un racconto in cui forse si potrebbe intravedere l'elemento magico nelle sue visioni, ma forse anche no, non credo si possa definire fiaba in senso tecnico.
Vanno bene gli ibridi, nel senso che se inserite un coniglietto parlante che aiuta la fatina in difficoltà a causa della strega cattiva che ha rubato il sole (?) e vuole che sia sempre notte nella terra del principe mezzo addormentato va bene. Se invece tutti i personaggi sono coniglietti parlanti non va tanto bene.
Come detto saremo elastici, altrimenti non ci sarebbe l'apertura a Tim Burton & Company
, ma credo che togliere l'elemento magico sarebbe controproducente per la storia stessa.