| slayercetty |
| | Premetto che mi dispiace molto dare un commento che non sia positivo e aggiungo che lo faccio perché preferisco sempre essere onesta, anche quando è un po' più difficile. Se in qualche modo le mie parole urteranno la tua sensibilità, sappi che non è mia intenzione offendere il tuo lavoro, ma solo darti qualche consiglio e una critica che possa aiutarti, nello spirito di collaborazione e brainstorming che caratterizza il concorso. Per commentare, ho aspettato che tu postassi la nuova versione; posso dirti che c'è stato di certo un grande miglioramento, ma la storia è ancora terribilmente ingarbugliata, non solo per il modo in cui è scritta (ripetizioni, termini usati in modo poco corretto...), ma anche per la presenza di tantissimi elementi horror, i quali si accalcano gli uni sugli altri, rendendo la trama assai confusa, senza apportare nulla allo svolgimento della storia, neanche a livello di "brividi". L'idea di base è comunque buona (mi ha ricordato molto un episodio della serie Roswell) ma presenta dei limiti, mi spiego: capisco che non tutto deve avere un senso in un horror, ma io preferisco che una storia mantenga una certa logica e la maggiore verosimiglianza possibile : una persona sepolta viva con la testa rinchiusa in una scatola di plastica non potrebbe mai sopravvivere per due giorni; i metri cubi di aria contenuti all'interno della scatola non sarebbero sufficienti, il microambiente si saturerebbe di anidride carbonica e, essendo la scatola di plastica, si creerebbe anche una sorta di condensa che renderebbe difficile, se non impossibile, la respirazione. Nel finale ti dilunghi troppo nel "tutto è bene quel che finisce bene", sarebbe stato più d'effetto se la conclusione fosse avvenuta poco più in giù, rispetto al passaggio in cui lo spettro della donna albina rivela le proprie ossa. Ti consiglio di revisionare il tutto ancora una volta. In spoiler ti segnalo un paio di cose che, a parere mio, dovresti rivedere ( in verde le ripetizioni, in viola eventuali precisazioni, in blu le correzioni, in rosso le imperfezioni e ti sottolineo le frasi che non mi suonano):
QUOTE La nebbia incupiva le strade, in di quel freddo ottobre. Erano state delle notti particolari, casi di sparizioni e strani omicidi avevano reso spaventose le strade della città. Eppure vi erano sempre quelle persone che continuavano a sfidare il destino di quelle vie, in cui, erano accaduti fatti orribili. I tacchi di una donna echeggiavano per le strade vuote; non temeva quei luoghi poiché erano le vie del centro, le frequentava assiduamente e andava sempre a lavoro passando di lì, assassino o no. QUOTE I suoi capelli scuri, lunghi alla spalla, risaltavano brillanti alla luce del lampione. Sopra un impermeabile beige, i cui movimenti rendevano i suoi passi eleganti. Così com'è, la frase non si capisce molto bene, si fa un po' fatica a leggerla, prova a modificarla, magari così:"I capelli scuri, lunghi fino alle spalle, risaltavano, brillando alla luce del lampione, sopra l'impermeabile beige che portava, il cui frusciare rendeva eleganti i suoi passi" oppure: "I lunghi capelli scuri le ricadevano sulle spalle, stagliandosi contro il beige dell'impermeabile che, frusciando contro le sue gambe, rendeva il suo passo elegante".
QUOTE Albina, con gli occhi chiari. (Ritengo sia una puntualizzazione superflua: tutti gli albini hanno gli occhi chiari, persino quelli che li hanno rossastri, presentano iridi quasi trasparenti e rosate) QUOTE D’improvviso quella cicatrice esplose, grondando di sangue ogni cosa attorno a loro Mi pare che qui il verbo sia usato in maniera impropria: "grondare" mi dà più l'idea di sgocciolare, percolare, piovere, ma non quella di "macchiare" l'intorno, penso dovresti usare un termine diverso: " schizzando" andrebbe meglio.QUOTE Distinse che la donna albina aveva fatto un urlo acuto, ma ciò non l’avrebbe fermata. La frase è corretta, ma, secondo me, non è molto scorrevole ed è un po' pesantina. Prova con qualcosa tipo:"Sentì l'urlo acuto della donna albina, ma nulla l'avrebbe potuta fermare"QUOTE La strada deserta, faceva eco di quell’urlo, e ( o metti la virgola o la congiunzione) della corsa disperata di Ronda. QUOTE Quando fu più vicina all’entrata, delle mani insanguinate sprofondarono la strada, sgretolando l’antica pavimentazione di marmo. Lo sgretolamento della strada avviene dall'alto verso il basso o dall'interno ( da sotto la strada) verso l'esterno?
Sprofondare è giusto se le mani colpiscono l'asfalto dall'esterno e lo crepano, ma se le mani fuoriescono dalla strada, spaccandola, allora, penso faresti meglio a usare il verbo "sfondare", semplice ma più preciso, credo.QUOTE . Il mostro oscillò quell'arma verso di lei fece oscillare..., che per evitarla si buttò per terra; le mani si aggrapparono il suo corpo, fredde più del ghiaccio, e ( come sopra) delle voci mostruose urlarono il suo nome. QUOTE La finestra illuminava la stanza, i suoi capelli sbucavano appena dalla coperta; si udivano le risate dei suoi figli, e le tende svolazzavano dolci. QUOTE Nel letto, di fianco, a lei, c’era quell’essere senza pelle, pieno di piaghe e con gli occhietti cupi e gialli. QUOTE Stava tornando a casa dal lavoro, la mezzanotte era passata da un pezzo, e le vie erano silenziose. QUOTE Anche la donna albina era là, in quella stessa via. ( A capo) Era Illuminata da un lampione e I suoi capelli brillavano argentei, annunciando già l’arrivo degl’altri degli altri spettri; c’era già un’ombra poco lontana. Piangendo, in preda alla disperazione la povera donna balbettò ( è la donna albina che balbetta o è Ronda? Se è Ronda ti conviene precisarlo, specificando il soggetto, perché così sembra che sia il fantasma della donna albina a piangere): «Cosa volete da me?». La strana aura di quelle figure, era riuscita a farla cadere per terra a carponi, già rassegnata al tormento che quegli spettri volevano infliggerle.Quello spettro con l’ascia, che l’albina chiamava “Violenza” avanzò verso di lei. Spirito, entità, fantasma, anima, demone, creatura... ( Fai un po' tu )QUOTE ; annaspava il respiro come se la paura le avesse fatto scordare persino come si fa a prendere aria. "Annaspava nel tentativo vano di incamerare aria nei polmoni, ma sembrava che la paura le avesse fatto dimenticare come respirare"QUOTE Quella donna di nome Ronda Ewin (Inutile precisare il cognome a questo punto), era a terra a carponi; singhiozzava vittima del terrore, mentre un orrendo demone dagl’occhi dagli occhi assetati di sangue camminava, pericoloso, verso di lei. Lo spettro di un’altra urlava chiamando aiuto; come se fosse ferita o spaventata (Chi è quest'altra? E' sempre la donna albina? Non si capisce bene, inoltre, se anche si tratta di un entità di sesso femminile gli aggettivi "ferita" "spaventata", essendo riferiti al suo spettro, devono essere messi al maschile.)
QUOTE Si limitava ad osservare, in attesa di un’altra vita da tagliare falciare, senza pensieri, né paure. QUOTE Gli occhi di Ronda, straripavano di lacrime: sapeva che quel mostro era già d’innanzi a lei. QUOTE Il cuore le batteva forte in petto, e sembrava che il sangue si fosse raggelato nelle sue vene (oppure:" ... che il sangue le si fosse raggelato nelle vene"). QUOTE Preferiva sapere come avrebbe dovuto aiutare quella spettro di donna, piuttosto che morire senza capirlo… (spazio dopo i puntini mancante) anche se era troppo tardi, anche se non avrebbe più potuto farlo. QUOTE Socchiuse gli occhi, quasi fosse un attimo da assaporare e poi si guardò intorno. Sembrava esser calata la notte e le apparve il riflesso di sé stessa… (Spazio) forse un ricordo di qualcosa QUOTE «Non sei ancora morta. Puoi vivere… (Spazio)liberaci!». QUOTE . La sofferenza scomparve dinnanzi agl’occhi della donna, e fu allora che Ronda capì. QUOTE Di certo, adesso le loro anime avrebbero potuto riposare in pace; poiché erano state liberate, ed avevano ottenuto giustizia QUOTE Non avrebbero più vagato in quell’oblio di incubi, cercando di interrompere la serie di rituali, che li aveva resi spettri in cerca del riposo eterno. Ricerca che sarebbe potuta durare per l’eternità, ma che per fortuna era finita…potevano tornare ad essere libere ("Spettri" è sempre soggetto, quindi qualunque cosa si riferisca ad essi va al maschile, perciò "liberi" e non "libere)". Mi raccomando non ti buttare giù, siamo tutti qui per darci una mano e per imparare . Si vede che hai tanta fantasia e il tuo racconto può ancora migliorare , ti faccio un grande in bocca al lupo.
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