Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

tempesta di morte, piero sardo viscuglia, non è un vero e proprio horror

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sparmio
view post Posted on 23/10/2012, 17:57




Ciao,
credo che se avessi usato un linguaggio meno complicato il tuo racconto sarebbe risultato piu' comprensibile, e di conseguenza sarebbe stato anche piu' apprezzato, a noi altri "comuni mortali" :)
Pero' la fantasia non ti manca.
Complimenti e in bocca al lupo!
 
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view post Posted on 23/10/2012, 18:26

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Mi associo a Lupoalfa dicendo che chi osa ed esce dai soliti schemi in cerca di qualcosa di nuovo od originale và comunque lodato per lo sforzo e per il coraggio. Anche a me parevano bei versi poetici e non narrativa. Mi permetto una domanda, anche se banale: perché non portare lo stesso stile "aulico"fino alla fine? Perchè troncarlo così brutalmente?
Hai già spiegato le ragioni della tua scelta. Però così pare davvero diviso in due tronconi.
Il racconto mi ha incuriosita ma non catturata.
Benvenuto Piero. In bocca al lupo!
 
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Sata G Vanessa
view post Posted on 24/10/2012, 02:36




Ciao Piero, anche io ho trovato che all'inizio sembrano dei versi di una poesia. Penso che con un inizio così, si fatica a seguire il resto, sopratutto se c'è un cambio così drastico di stile. Sinceramente il tuo racconto non mi ha preso molto però, nulla da ridire, sulle tue capacità, di sicuro sai scrivere e si vede :)


 
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Dumah
view post Posted on 24/10/2012, 10:34




Leggendo questo racconto mi sembrava di leggere una “lunga” poesia astratta.
Nel senso che questo tuo modo di scrivere lo vedo benissimo per una poesia, ma (a mio parere) non è adatto per un racconto.
Ti segnalo anche, dal punto di vista grammaticale, “Le strada vuote di...” (errore di distrazione)
Comunque sia l'ho trovato interessante.
Ciao ed in bocca al lupo!
 
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Linda2012
view post Posted on 25/10/2012, 08:09




Ciao, credo anch'io che tu in fondo sia un poeta, giusto? Concordo con qualcuno che mi ha preceduto, lo stile è un po' ridondante - o forse il mio è un troppo asciutto ed essenziale e non riesco ad apprezzare completamente il tuo, così aulico. Ciao!
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 25/10/2012, 09:51




credo di scrivere per rispondere una volta per tutte: si scrivo da poeta in quanto cmq io nasco come tale e gestisco un premio letterario di poesia. per quanto riguarda la ridondanza, come ho detto in altri commenti, è assolutamente voluto per rendere al meglio quanto io volessi far emergere. le tonalità auliche da me inserite e che risultano a molti poetiche e basta, lo sono in minor misura rispetto a quello che fate notare. l'aulicità che volevo mostrare era semplice di una lettura che dovesse, con tutti i particolari, farvi aprire e immergervi nella stessa storia come se voi ne foste i protagonisti. forse non ho ottenuto ciò se non in pochi di voi ma a me basta.
considerato il fatto anche di aver scritto in racconto in meno di tre ore e dal nulla, e poi ripreso e modificato nei due giorni successivi... io il partecipare a questo concorso lo trovo uno stimolo e ho voluto provare... i commenti sono a titolo soggettivo non oggettivo quindi ognuno può avere il suo miglior coinvolgimento nel genere e nel tema trattato.
grazie per i commenti a tutti e in bocca al lupo
 
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missDFP
view post Posted on 25/10/2012, 14:10




Ciao,

ho apprezzato lo stile del racconto, e anche la trama non mi è dispiaciuta, ma non mi ha coinvolta molto.
Non tanto per il linguaggio, quanto per "gli scatti" tra aggettivi e ripetizioni. Ho perso il filo più volte e sono dovuta tornare indietro a rileggere.

Ti segnalo una cosa che davvero trovo fuorviante:

CITAZIONE
Calpestio insistente sulle auto;

Ho immaginato persone che salivano su cofani e tetti delle auto e solo leggendo i commenti ho capito cosa volesse dire, questo perché associo "calpestio" a piedi.

Anche qui non è chiarissimo

CITAZIONE
Silenzioso ingresso si intrufolava.

Cioè è poco narrativa e più poetico, ma ho sentito proprio la mancanza del soggetto.

E poi una svista:

CITAZIONE
La ripose in tasca, non doveva perderlo.

Parli di perderLO, quindi è LO ripose in tasca.

In bocca al lupo!

D.

 
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Temagiu1516
view post Posted on 26/10/2012, 12:46




Decisamente troppo aulico, retorico e vagamente autocelebrativo. Parlo per me, è ovvio...magari altri hanno gusti diversi dai miei. Troppa ridondanza, abbondanza di tutto: avverbi, aggettivi, descrizioni che si perdono nei meandri di frasi a volte troppo lunghe, troppo piene. Ma tu vai senz'altro avanti, se questo è lo stile che ti interessa e non preoccuparti minimamente di quanto scrivo. Ricordiamoci che i lavori più interessanti, partoriti dalle menti più geniali, non sono stati mica sempre capiti...Ok? In bocca al lupo
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 26/10/2012, 16:18




cara MISSDFP,
grazie per il tuo commento, ma devo dire che sei poco attenta nella lettura, o forse semplicemente non comprendi quello che leggi; si a volte è fuorviante quello che scrivo ma è giusto in quanto, un autore, non può spiattellare tutto in due parole, deve fuoriviare, cosa che molti qui dentro non sono in grado di fare divenendo molto prevedibili.
entriamo nel merito del tuo commento:
CALPESTIO INSISTENTE SULLE AUTO: se hai letto il contesto in cui si inserisce questa frase, sta ad indicare chiaramente che calpestio si riferisce non a persone ma alla grandine, in quanto non solo i piedi delle persone possono calpestare, ma anche la grandine nel suo contesto calpesta quello che trova;
SIELNZIOSO INGRESSO SI INTRUFOLAVA: te lo lascio passare perchè potrebbe davvero essere fuorviante;
non ti lascio passare l'ultima: LA RIPOSE IN TASCA, NON DOVEVA PERDERLO, no questa proprio non passa. mi dai subito l'idea di una o che non ha letto fino alla fine, o che proprio non ha capito quello che legge: la ripose in tasca è riferita alla mano, non doveva perderlo è riferito al CIMELIO che porta via dalla vittima e che guarda caso è citato espressamente, quindi se vedi fuorvianti cose che posso anche accettare e poi leggo che non hai capito quello che leggevi... qualche dubbio mi viene...
non vedo l'ora di leggere anche il tuo racconto... vediamo come lo analizzerò e che cosa mi trasmetterà.
come ho più volte detto, l'italiano è un gioco di parole, nel senso che ognuno di noi può usare ogni parola come meglio crede, ovviamente rimanendo nella grammatica e sintassi corretta (questo è un riferimento a CALPESTIO)
in bocca al lupo per il concorso.

caro TEMA GIU 1516
apprezzo il tuo commento e devo dire che sei una voce fuori dal coro, gli altri hanno affermato che le mie frasi sono troppo brevi quasi versi poetici mentre tu affermi siano lunghe: o loro non hanno capito o hanno letto male o tu proprio non hai letto il racconto. cmq ti ringrazio per il tuo commento.

Edited by piero sardo viscuglia - 29/10/2012, 14:50
 
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RedRedemption
view post Posted on 26/10/2012, 19:37




Sinceramente non credo che l'uso del termine "calpestio" sia chiaro, anzi. Il fatto che l'italiano sia "un "gioco" è vero, ma è pur sempre un gioco che ha delle regole, e qui mi sembra che esageri un tantino a pretendere che "calpestio" (che indica specificatamente il suono dei passi di uomini o animali, o al più il passeggiare stesso) possa essere facilmente associato alla grandine.
Come già detto in altra sede, credo sia semplicemente troppo specifico :) potresti trovare un sinonimo che renda in maniera più efficace. Sacrosanta la libertà dell'autore, ma si deve pur rimanere nei limiti imposti dal senso delle parole; altrimenti si finisce con lo scrivere per se stessi.
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 26/10/2012, 20:04




a prescindere dal fatto che principalmente ogni scrittore scrive prima di tutto per se stesso; qui non mi puoi nemmeno contraddire perchè è evidente da quello che leggi in questo sito. tornando a calpestio... è ovvio l'accostamento all'unico soggetto del periodo che è proprio GRANDINE, non ci sono altri soggetti in quel punto del testo, quindi andarne a cercare uno che sia ovvio in altro contesto non è appropriato. significa che si legge quello che si è scritto senza minimamente cercare di entrare in contatto, mentale si intende, con chi scrive. io quando leggo uno dei vostri lavori, cerco di immedesimarmi in voi per vedere o almeno provare a vedere cosa volete esprimere. ho riconosciuto che uso aggettivi e termini ricercati ma ho detto che tutto è voluto... proprio perchè un sinonimo di CALPESTIO non mi darebbe quello che io cercavo e volevo dire.
io non ho infranto regole dell'italiano, è la parola calpestio che non si limita a un solo concetto ma si adatta e adegua al contesto in cui nasce e viene inserita.
ti ringrazio per la tua spiegazione, sono lusingato che mi tieni in considerazione...
a proposito lo hai riletto dopo che l'ho modificato seguendo alcune delle tue indicazioni?
 
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RedRedemption
view post Posted on 26/10/2012, 20:31




Credo di avere capito quello che intendi. E' un approccio che in un certo senso condivido, ma che temo sia troppo particolare - nel senso che è difficile trovare un contesto in cui lo si possa applicare generalmente, senza incorrere in fraintendimenti (o anche necessità di spiegazioni). Comunque apprezzo la tua spiegazione :)
Del resto ho anche riletto il tuo racconto in base a ciò che hai detto in altri post, che già lasciavano intendere il tuo punto di vista; ed entrando in un "mood" diverso, tentando di intuire l'atmosfera che volevi ricreare, l'ho abbastanza rivalutato. Inoltre mi pare che tu l'abbia riorganizzato in modo da rendere più semplice l'approcciarsi ad esso.
In realtà mi è venuta molta curiosità di leggere un tuo testo di poesia, magari ci potrai fare questo onore pubblicando qualcosa qui sul forum? :) io ci ho già provato.

Comunque non mi devi ringraziare, siamo qui (credo) per confrontarci, spiegarci, condividere. E lì dove vedo più complessità che cerco maggiore confronto :) chissà che io non possa imparare qualcosa di nuovo.
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 27/10/2012, 10:19




si molto volentieri, dove dovrei pubblicare il testo poetico... io qui l'ho scoperto solo grazie questo concorso. cmq si ho rivalutato anche io il testo cercando di renderlo più comprensibile possibile, dopo le varie critiche costruttive che molti mi hanno fatto, riconosco che il mio modo di approcciarmi è completamente diverso dal solito ed è per questo che insisto su di esso. non mi è mai piaciuto rendermi uniforme a tutti... cmq grazie
 
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view post Posted on 27/10/2012, 10:55

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la revisione che hai fatto al racconto lo rende omogeneo. Non si sente più la spaccatura tra la prima e la seconda parte che strideva. Qui c'è omogeneità e fludità. Adesso il tuo racconto ne ha guadagnato parecchio.
Complimenti
In bocca al lupo!
 
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piero sardo viscuglia
view post Posted on 27/10/2012, 12:15




grazie patrizia
 
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44 replies since 20/10/2012, 15:28   841 views
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