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Nel buio del vicolo - Caterina Russo

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caterina.russo
view post Posted on 16/10/2012, 11:04




wyjkz31 per fortuna tu hai capito bene le mie intenzioni e questo mi incoraggia, grazie. Lo "scatolo" credo sia dialettale, ma se mi dici che suona meglio la "scatola" lo cambio subito!

bibina74 ti ringrazio per la tua attenta analisi, la leggerò con calma. Invece non mi piace la tua impostazione del racconto perché rivelerebbe subito che si tratta di un incubo... io invece volevo tenerlo segreto fino alla fine.

Grazie a tutti gli altri per i commenti
 
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justadream12
view post Posted on 18/10/2012, 11:39




Caterina,
il racconto si lascia leggere anche se è incasinato.

CITAZIONE
Questo è il commento che avevo scritto prima di leggere quelli già inseriti e devo dire di essere rimasta molto stupita dall'interpretazione che è venuta fuori del tuo racconto. Tutta la parte, diciamo così, "razzista e stereotipata" io l'ho interpretata come un emergere nel sogno di paure che in qualche modo covano nel profondo di molte persone che non hanno il coraggio di dichiararle apertamente (e forse non ne hanno nemmeno coscienza). Insomma, siamo tutti tolleranti fino a quando non ci troviamo il "diverso" come vicino di casa.

Concordo molto con il parere di WYJKZ31, come sopra. Per il resto credo anche che uno psicopatico è tale in tutto il mondo a prescindere dalla razza, quindi non c'è bisogno di specificare.
I due pareri sembrano in contrasto, lo so. Ma tutti abbiamo delle paure dentro e anche delle intolleranze, non razionali, ma dovute a fatti propri e al contesto dove ci troviamo.
Io dico sempre che il buono e il cattivo esistono dappertutto, non bisogna generalizzare.

Il racconto è molto carino, scritto bene, breve quanto basta e il fatto che sia stato un incubo non mi disturba perché è un elemento Horror, però ho provato più brividi "sociali" che brividi di paura.
Ti faccio i complimenti per il lessico molto sciolto, e credo proprio che "scatolo" non esista nel vocabolario italiano (forse è dialettale?).

Buona fortuna
 
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caterina.russo
view post Posted on 18/10/2012, 20:50




Grazie Just!
Mentre lo scrivevo non mi sono posta il problema sinceramente... solo rileggendolo mi è venuto il dubbio che potesse essere frainteso.
Ma non ho voluto modificarlo perché quella è stata la mia ispirazione, che piaccia o meno.
Riguardo lo scatolo,sì è dialettale! :P l'ho già modificato
 
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marcoad82
view post Posted on 20/10/2012, 17:24




Ciao, non è proprio terrificante, ma molto simpatico.
Ho apprezzato la scorrevolezza e l'ironia; hai anche avuto l'ardire di sfiorare il tema musulmano e il suo stereotipo di marito-padrone violento. Sul subito mi ha suscitato antipatia, perché in un clima come quello attuale, non c'è certo bisogno di fomentare la xenofobia, casomai l'obiettivo dello scrittore dovrebbe essere l'opposto. Ma tu sei riuscita a dotare la tua protagonista di sufficiente umorismo da mitigare il tutto. Forse avrei preferito usare un pazzo di etnia nostrana. Hai risolto bene anche il topos dell'"era tutto un sogno".

Marco
 
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Lavella
view post Posted on 21/10/2012, 11:11




Pur concordando con alcune modifiche proposte già da Bibina74 io l'ho trovato carino. Se l’uomo ti avesse proposto dolcetti di pasta di mandorle e Hammam forse l’avresti trovata più allettante quest’Africa e ti saresti risvegliata a malincuore! Scherzi a parte scrivi bene, mi piace il tuo stile. Mi sarebbe però piaciuto di più se gli avvenimenti non si fossero succeduti così vorticosamente ma se ci fosse stata un’alternanza più ritmica tra sospiri di sollievo e colpi di scena. Un altro consiglio: cambia pizzaiolo!!! :lol:
 
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RedRedemption
view post Posted on 21/10/2012, 13:01




Si capisce che quello dell'Islam è solo un pretesto per raccontare la considerazione del male che può avere una ragazza "ordinaria", o perlomeno non troppo interessata alla realtà dei fatti. Non ho pensato che si volesse attaccare i musulmani o l'Africa o il cuscus, ed è questa la cosa che mi piace maggiormente nel racconto, che un tema così (ahimé) dibattuto venga utilizzato quasi come esca.
Per il resto non mi ha inquietato particolarmente.

Mi piace l'introduzione, e giustifico la velocità del ritmo nella sezione centrale col fatto che si sta raccontando un'esperienza semi-onirica (infatti, anche se fosse stata effettivamente drogata, non avrebbe potuto aggiungere altri particolari). Mi chiedo però come sarebbe venuto fuori se fosse stato scritto in terza persona.
 
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Lupoalfa
view post Posted on 22/10/2012, 11:11




Ecco, Caterina, ho compreso bene che il racconto non ha riscolti di tipo razzista. E' solo un incubo, ma è proprio questo che non mi convince. E' troppo facile, e anche un po' scontato in un concorso sui "brividi", far ricorso al brutto sogno. E' come tirar fuori il classico "deus ex-machina" con cui si fa tornare tutto.
Il racconto mi è piaciuto fino all'epilogo.
In bocca al lupo.

Scusami, quel "riscolti" va letto come "risvolti".
 
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caterina.russo
view post Posted on 22/10/2012, 13:12




Lupo la verità è che io non avevo intenzione di partecipare a questo concorso perché non avevo una bella storia, originale e spaventosa da raccontare...
Finchè una notte ho fatto questo brutto sogno... ;)
Per me è stata un'esperienza nuova e istruttiva.

ps: grazie a tutti per avermi rassicurata
 
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slayercetty
view post Posted on 23/10/2012, 02:07




Lascio da parte questioni etniche e religiose, perché hai ribadito che non era tua intenzione essere razzista, quindi non vedo il motivo di dibattere ancora questo aspetto della tua storia.

Venendo al racconto in sé, posso dirti che il tuo stile mi piace molto, la narrazione è scorrevole e il lessico è adeguato al genere scelto.
Detto questo, la storia, però, non mi ha convinta troppo: il "contenente" è ottimo, ma il contenuto mi è parso prevedibile nelle conclusioni e un po' stereotipato nello svolgimento.
Al di là del corcorso, il racconto potrebbe anche funzionare, ma visto che il tema era "fateci venire i brividi dalla paura", sorgono dei problemi perché, malgrado il soggetto trattato (donne maltrattate, rapite, minacciate di deportazione...), durante la lettura, di brividi non me ne son venuti.

Ti faccio comunque i miei migliori auguri :) .
 
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nunziadaquale
view post Posted on 23/10/2012, 08:48




Ciao Caterina, riguardo allo stile non ho nulla da eccepire, salvo che utilizzare la prima persona per descrivere certe situazioni è molto impegnativo e implica il fatto di dover scandagliare molto a fondo l'aspetto psicologico del personaggio, tu hai cercato di farlo però la tensione non si è abbastanza riversata dalla storia al lettore, forse anche perchè distratto da alcuni particolari del racconto. Credo che la frase sul tizio musulmano abbia dato parecchio fastidio, anche se tu hai chiarito che si tratta solo di un espediente per far risaltare l'impatto che si può avere col "diverso" ma dato i tempi e le ideologie del momento, forse l'avrei evitata, come dice Davide se fosse stato tedesco avremmo trovato dei crauti e boccali di birra? A parte questo, anche il tema della violenza sulle donne è di attualità (purtroppo prioprio in questi giorni) e forse avresti dovuto trattarlo con una certa crudeltà, mi spiego meglio: alla fine la scena più "horror" è stata quella di ritrovarsi legata nell'appartamento di questo tizio e poi il risveglio. Credo che se invece l'epilogo fosse stato più drammatico, magari anche più cruento, sarebbe risultato più efficace dal punto di vista del tema da trattare. Se la protagonista non avesse sognato e se invece avesse fatto una brutta fine... lo so, forse troppo violento come finale, ma d'altronde non farebbe altro che rispecchiare la cruda realtà!
 
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caterina.russo
view post Posted on 23/10/2012, 13:36




Vi ringrazio per i consigli. Sto meditando se modificare alcune cose, ho ancora tempo per farlo.
Vedremo...
 
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Dumah
view post Posted on 24/10/2012, 11:53




Ciao.
Mi è piaciuta molto la tua scrittura abbastanza chiara e lineare. L'utilizzo dei verbi è buono anche se non amo molto l'utilizzo del presente. Ovviamente, però, a ognuno il suo stile.
Come unica cosa, al posto della pizza avrei messo una bella peperonata :P
Scherzi a parte, un buon lavoro.

In bocca al lupo
 
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caterina.russo
view post Posted on 24/10/2012, 14:01




Grazie Dumah!
Anch'io non sono molto per il presente ed è la prima volta che lo uso, mi sembrava giusto per il racconto in prima persona...
Peperonata? mmmh magari mi avrebbe portato un incubo più interessante da raccontare... ci proverò! :D
 
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ej.memories
view post Posted on 24/10/2012, 21:32




ciao caterina
a essere sincero non credo che questo racconto resterà nella storia ( a ben pensarci forse nessuno di quelli in concorso... :o: ) e ti dico questo perchè mi sembra che le cartucce le hai, ma non le hai sparate bene. Osa di più, mettici più tensione e, se ci riesci, cambia l'idea dell'incubo, è come bere vino annacquato. Si legge bene, veloce, è già una gran cosa.
Ti segnalo la frase che più mi ha infastidito
CITAZIONE
Basta questo per scatenare la sua reazione che io trovo del tutto irrazionale

Ecco... quando ho letto "...per scatenare la sua reazione" ho sentito che la storia andava su di giri, accadeva qualcosa, ma subito dopo il "che io trovo del tutto irrazionale" ha rovinato tutto... se proprio volevi chiudere così, piuttosto metti "scatenare una sua reazione irrazionale / del tutto irrazionale" tanto si sa che è tutto soggettivo.

Non prendertela sai, io faccio proprio fatica a fare i complimenti, mi concentro sulle cose da sistemare, ciao ciao!
 
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caterina.russo
view post Posted on 25/10/2012, 14:19




Prendermela?? Ma scherzi?
Io non posso far altro che ringraziarti! I consigli che mi hai dato sono preziosi e li valuterò con calma, anzi la frase che mi hai segnalato la modifico subito: non convinceva neanche me ^_^
 
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51 replies since 15/10/2012, 11:45   664 views
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