Caterina,
il racconto si lascia leggere anche se è incasinato.
CITAZIONE
Questo è il commento che avevo scritto prima di leggere quelli già inseriti e devo dire di essere rimasta molto stupita dall'interpretazione che è venuta fuori del tuo racconto. Tutta la parte, diciamo così, "razzista e stereotipata" io l'ho interpretata come un emergere nel sogno di paure che in qualche modo covano nel profondo di molte persone che non hanno il coraggio di dichiararle apertamente (e forse non ne hanno nemmeno coscienza). Insomma, siamo tutti tolleranti fino a quando non ci troviamo il "diverso" come vicino di casa.
Concordo molto con il parere di WYJKZ31, come sopra. Per il resto credo anche che uno psicopatico è tale in tutto il mondo a prescindere dalla razza, quindi non c'è bisogno di specificare.
I due pareri sembrano in contrasto, lo so. Ma tutti abbiamo delle paure dentro e anche delle intolleranze, non razionali, ma dovute a fatti propri e al contesto dove ci troviamo.
Io dico sempre che il buono e il cattivo esistono dappertutto, non bisogna generalizzare.
Il racconto è molto carino, scritto bene, breve quanto basta e il fatto che sia stato un incubo non mi disturba perché è un elemento Horror, però ho provato più brividi "sociali" che brividi di paura.
Ti faccio i complimenti per il lessico molto sciolto, e credo proprio che "scatolo" non esista nel vocabolario italiano (forse è dialettale?).
Buona fortuna