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Daniele Sartori regista di Doris Ortiz - Intervista

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view post Posted on 2/9/2012, 20:30
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Fabrizia

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Qualche giorno fa ho avuto il piacere di assistere con un'amica alla proiezione del cortometraggio pop noir Doris Ortiz, ecco l'intervista che ci ha concesso il regista Daniele Sartori.

Intervista al regista Daniele Sartori



- Come sei diventato regista, quando e come hai cominciato?
Dirti quando ho cominciato è difficile dal momento che da bambino giocavo con la super 8 di mio padre a fare i film dell’orrore, ma scherzi a parte, è partito tutto da un casting andato bene, e così mi son trovato ad essere il double di Craig in Bond. Poco dopo ho frequentato l’Accademia Teatrale Veneta, diplomandomi attore, ma l’amore per il cinema e la voglia di dirigere quello che scrivevo era più forte. Le cose sono andate avanti fino all’ultima bella esperienza accanto a Johnny Depp e la Jolie. Insomma ho imparato sul “campo”… È successo tutto in modo naturale e inaspettato.

- Qual è il tuo... background culturale che ti ha portato e ti porta a fare cinema, cioè la spinta a scegliere come mezzo espressivo la macchina da presa?
Non è stata una scelta consapevole, sono andato in questa direzione perché evidentemente per me era la più naturale. Credo che la vita sia fatta di fasi e ogni fase ha le sue caratteristiche, i suoi linguaggi creativi, i suoi momenti di non creatività o di non comunicazione. Se domani mi verrà voglia di disegnare, proverò a fare un quadro e se mi darà soddisfazione farlo allora si aprirà un nuovo periodo creativo.

- Che cosa vuoi esprimere con le tue opere?
Dipende! In generale però in tutte c’è un tema comune: la contraddizione tra ciò che pensiamo di volere e ciò che vogliamo realmente.

- Quale delle tue opere è la tua preferita?
Magma. Corto oltre la sperimentazione, che non uscirà mai e che ho ritirato da qualsiasi canale di distribuzione. E ti dico pure il perché: era un film disturbante, astratto, la gente invece vuole una storia, delle connessioni, dei motivi. Eppure spesso nella vita di tutti i giorni non esiste alcuna connessione, alcuna storia di rilievo, anzi spesso facciamo cose senza alcun motivo.

- Quale sarà il tuo prossimo progetto?
Sto leggendo alcuni soggetti che mi hanno inviato in questo periodo. Poi deciderò. Intanto sarò a Napoli da Ettore Scola per “L’Appuntamento” e affiancherò Daniele Vicari (Diaz) in giuria per Short in Venice 2012. Poi girerò un po’ per accompagnare “Doris Ortiz” ai Festival in cui è stato selezionato.

- Hai tratto ispirazione o comunque sei stato particolarmente solleticato da quale o quali autori, scrittori o registi, o artisti in genere?
Non ho un regista di riferimento, ho piuttosto molti film di riferimento. Ma se proprio devo dire un nome indubbiamente Shinya Tsukamoto. Trovo inoltre che i video di Manson siano avanguardia allo stato puro, si avvale di artisti eccezionali. La maggior parte delle cose più interessanti che vedo sono nella pubblicità e nei videoclip.

- In particolare c'è una motivazione precisa che ti ha fatto riproporre un'estetica di stile pop art nel tuo ultimo film Doris Ortiz?
“Perché non è vero che il Pop è morto!”. Ahhha! Questo ormai è lo slogan tormentone coniato durante le presentazioni del film. Doris è Pop perché non c’è interiorità nella storia, ma piuttosto un insieme di stimoli visivi, di simbolismi del quotidiano, è una manipolazione d’immagini già note, specialmente al mondo queer. Perfino le voci degli attori sono state alterate. Amo la Pop Art, volevo ripresentarla a modo mio e Doris è stata l’occasione giusta soprattutto dopo un’opera molto classica come “L’Appuntamento”.

- Quanto pensi possano incidere sul risultato finale tecniche di ripresa e di montaggio innovative?
Moltissimo. Credo che l’avanguardia cinematografica sia nei nuovi software, soprattutto in post-produzione più li sai smanettare e più vai oltre. Attenzione però perché senza storia o idee non vai comunque da nessuna parte.

- Che tipo di approccio hai nella progettazione di un'idea e ti avvali della collaborazione di altri artisti in questo?
Penso che un’idea non si possa progettare, ti salta fuori quando meno te lo aspetti, comunque di solito nella fase di scrittura divento un eremita. Poi propongo il progetto agli amici più stretti, ovvero i professionisti con cui ormai collaboro da anni, Flavio Zattera, Marco Zanelli, Ivan Stefanutti, Mauro Tuveri, Anna Lazzarini, Paolo Simone. Con loro faccio il punto della situazione e se piace si comincia.

- Quanta importanza hanno nella realizzazione dei tuoi corti i rapporti con tutti coloro che fanno parte di troupe e cast, sicuramente non motivati da attrattive... economiche ma da passione condivisa?
Ti assicuro che nell’ambito del cinema indipendente, o comunque nei miei lavori, nessuno ha alcuna motivazione economica perché non c’è proprio alcun guadagno in ciò che facciamo… anzi! C’è solo passione, amicizia e voglia di divertirsi. I ragazzi della troupe sono professionisti seri ma prima di tutto sono amici, e alcuni lo sono diventati dopo aver lavorato con me sul set. Con gli attori invece è diverso, purtroppo terminato un film è difficile che riesca a rivederli, hanno sempre mille impegni!

- Può essere un incentivo alla creatività, paradossalmente, dover contare su mezzi spesso limitati, sempre economicamente parlando?
Assolutamente si, siamo un po’ come i bambini che giocano col lego e che con poche mattonelle a disposizione riescono a costruire astronavi!



(intervista di Monica Salomoni e Fabrizia Scorzoni)


 
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view post Posted on 3/9/2012, 08:41
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Romina Tamerici

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Una bellissima intervista. Si vede la passione nel fare le cose e questa è la cosa più bella che si può trovare in un artista indipendentemente da tipo di arte in cui si esprime. L'ultima risposta la trovo poi davvero geniale e la condivido in pieno!
Tanti complimenti alle intervistatrici e ovviamente all'intervistato!
 
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Nauthiz7
view post Posted on 5/9/2012, 12:10




Domande interessanti e risposte stimolanti ^_^
fanno venire voglia di mettersi a fare qualcosa di creativo, subito!

ps: double di Craig in Bond? cioè Daniel Craig in James Bond??
 
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view post Posted on 23/8/2014, 11:38
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Fabrizia

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Il cortometraggio “Contatto forzato”, del Regista Daniele Sartori, sarà presentato durante i giorni della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica in occasione dell’undicesima edizione di Venice Film Meeting.
L’iniziativa è organizzata dalla Venice Film Commission d’intesa con il Circuito Cinema Comunale di Venezia e con il patrocinio del Gruppo Triveneto del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, e mira a dare massima visibilità alle realizzazioni cinematografiche e audiovisive di produzione, interesse o pertinenza territoriale.
Il cortometraggio, girato interamente al Forte Carpenedo di Mestre, narra la vicenda di due soldati, un italiano e un tedesco, catturati dai partigiani sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Gli attori Alberto Onofrietti e Diego Facciotti sono gli interpreti principali con la partecipazione di Roger Mazzeo e Andrea Pizzalis, la supervisione artistica del progetto è stata curata dal Regista Ivan Stefanutti.
La proiezione in anteprima di “Contatto forzato” è prevista per mercoledì 3 settembre alle ore 17.00 presso il Cinema Multisala Astra, sala 2, del Lido di Venezia.
 
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3 replies since 2/9/2012, 20:30   2235 views
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