Pensavo fosse una tua scelta, ma se gradisci allora ecco le frasi dove ti proporrei una modifica alla punteggiatura:
A volte per un momento dimentico tutto quello che è successo, strizzo gli occhi e osservo il disco niveo della luna stagliato contro il buio; la sua luce filtra attraverso le mie ciglia e mi sento di nuovo viva.
Mi rivedo in piedi accanto al grosso ginepro, sotto cui solevamo parlare dei nostri sogni; ho la testa pesante e un nodo in gola, le mie mani tremano, sto singhiozzando, ma lui non pare interessarsene o avvedersene.
Ritorno a guardare Gregory: sta sporcando i pantaloni del suo smoking di terra, ma non sembra badarci, è troppo occupato a fare presa su qualcosa dietro il cespuglio di lavanda che ondeggia irrequieto, scosso dai suoi movimenti concitati.
Mi osservo stesa sull’erba; il bianco dei miei occhi riflette la luce delle fiaccole accese ai lati del sentiero poco distante; sono troppo brillanti, eppure sono spenti.
Strappa via dal mio collo la sottile collanina di cuoio, intarsiata di tribali bianchi: il mio portafortuna prediletto.
Gregory diceva che non avrebbe mai capito; dopotutto era pur sempre un bianco del sud che possedeva una piantagione di cotone e la gente di colore per lui era solo uno strumento di lavoro, il braccio che operava secondo la sua volontà, niente di più.
Settimane prima, suo padre aveva ricevuto la visita di un socio molto importante; erano anni che l’uomo non veniva in Mississippi, troppo occupato con le sue piantagioni di tabacco e di caffè per incontrare il signor Porter, ma l’affare che avevano in corso non poteva che essere sbrigato di persona.
Sapeva che avevo qualcosa da dirgli e voleva parlarmi anche lui, prima del famigerato annuncio; mi aveva teso la mano e l’avevo accettata.
So che quello è il figlio che portavo in grembo; la sua essenza, troppo innocente e inconsapevole per soffermarsi in quel luogo, abbandona il mio spirito e sale verso le stelle che brillano mute nel cielo fosco.
Una provvidenziale amnesia cancella momentaneamente il mio tormento; un privilegio, quello, che non mi sarà mai più concesso.
Non mi ha dato neppure la possibilità di andare per la mia strada: troppe volte suo padre lo aveva visto intrattenersi con la cameriera nera; se avessi avuto un figlio illegittimo, avrebbe subito capito e lo avrebbe diseredato e il padre di Vivian, un sudista all’antica, non avrebbe mai permesso che la sua bella principessa sposasse un uomo che aveva avuto un figlio bastardo, con una cameriera nera per di più.
Ogni tanto penso alla mia bambina; vorrei seguirla ovunque sia andata, ma l’odio non mi dà pace, la collera non mi abbandona e la vendetta sempre fa udire il suo richiamo, incatenandomi a questa tomba ignota.
Non tormenterò, né ucciderò il mio assassino; egli ha già preso il mio respiro, la mia vita, la mia unica figlia: non gli permetterò di sottrarmi anche l’anima e la coscienza.