Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

Non mi va - Nicola Orofino vivonic

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view post Posted on 30/7/2012, 12:47
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Ah, io pensavo ti riferissi a qualcosa di qualcun altro...
No, se si tratta di qualcosa di mio, io uso e riuso molto spesso gli incipit di qualcosa che non mi convince fino in fondo. Per esempio, lì sono arrivato ultimo a zero punti: avevo scritto una schifezza, diciamocelo :D
Adesso sono molto soddisfatto di questo racconto, invece. Dai primi commenti che sono arrivati, non credo che otterrò zero punti anche stavolta :D
Comunque non ricordo di te né su Evviva quasi tutti né da altre parti: ci conosciamo??? :P
 
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Apollonia Lupinacci
view post Posted on 30/7/2012, 14:56




Non ci conosciamo personalmente. Ho solo seguito con attenzione anche l'altro concorso e mi sono subito accorta che il tuo racconto mi ricordava qualcosa. Una ricerchina e ho capito subito perché. Comunque il racconto era già interessante prima, ma si limitava a una mera descrizione. Ora ha acquistato un significato narrativo più corposo e per questo piace di più.
 
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Lupoalfa
view post Posted on 6/8/2012, 21:57




Come ti ho già scritto, questo è il tuo racconto che mi è piaciuto di più. Così ricco di umanità, di amore e anche di dolore, perché spesso l'amore porta dolore e non credo sia una banalità.
L'incipit così folgorante e coinvolgente invoglia il lettore:

Finalmente finiva quell’interminabile galleria! Il sole stava già riempiendo coi suoi colori il mattino e dal lato destro della mia auto si intravedeva il mare. Io mi sentivo il cuore in gola; speravo, tuttavia, che le cose sarebbero presto cambiate, e quella era l’unica motivazione che continuava a farmi spingere sull’acceleratore.
Perdersi e ritrovarsi, ogni settimana, ogni volta con un magone diverso: più aumentava l’amore che ci stringeva, più tornare a casa ci uccideva entrambi. All’andata il sole accompagnava la mia allegria, la voglia incredibile di arrivare il prima possibile; al ritorno, era nostalgia, era voglia di tornare indietro, per sempre… Pensavo che questi continui viaggi non fossero altro che effimeri pensieri gioiosi in una vita triste in cui accontentarsi è impossibile, però mi impegnavo affinché simili considerazioni non saltassero fuori finché eravamo insieme…

Così come bellissimo è il finale:

L’ultimo ricordo nitido che ho di oggi sei tu che mi dici, dopo un intervallo di tempo interminabile: “Andiamo al bar e ti racconto tutto”, poi il ricordo si confonde completamente e non capisco più chi è Andrea, perché lo frequenti da un mese, perché non mi dici più che mi ami, perché paghi il conto del bar e mi lasci seduto a fissarti mentre ti allontani, e perché il sedile accanto a me è vuoto quando mancano ancora quaranta minuti prima di doverti riaccompagnare a casa per imboccare l’autostrada.

Una volta mi dicesti che avevi provato invidia per un mio racconto (mi pare fosse "Congedo"). Leggendo questo tuo, oggi sono io che ti invidio!

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

 
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view post Posted on 6/8/2012, 22:31
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CITAZIONE (Lupoalfa @ 6/8/2012, 22:57) 
Come ti ho già scritto, questo è il tuo racconto che mi è piaciuto di più. Così ricco di umanità, di amore e anche di dolore, perché spesso l'amore porta dolore e non credo sia una banalità.
L'incipit così folgorante e coinvolgente invoglia il lettore:

Finalmente finiva quell’interminabile galleria! Il sole stava già riempiendo coi suoi colori il mattino e dal lato destro della mia auto si intravedeva il mare. Io mi sentivo il cuore in gola; speravo, tuttavia, che le cose sarebbero presto cambiate, e quella era l’unica motivazione che continuava a farmi spingere sull’acceleratore.
Perdersi e ritrovarsi, ogni settimana, ogni volta con un magone diverso: più aumentava l’amore che ci stringeva, più tornare a casa ci uccideva entrambi. All’andata il sole accompagnava la mia allegria, la voglia incredibile di arrivare il prima possibile; al ritorno, era nostalgia, era voglia di tornare indietro, per sempre… Pensavo che questi continui viaggi non fossero altro che effimeri pensieri gioiosi in una vita triste in cui accontentarsi è impossibile, però mi impegnavo affinché simili considerazioni non saltassero fuori finché eravamo insieme…

Così come bellissimo è il finale:

L’ultimo ricordo nitido che ho di oggi sei tu che mi dici, dopo un intervallo di tempo interminabile: “Andiamo al bar e ti racconto tutto”, poi il ricordo si confonde completamente e non capisco più chi è Andrea, perché lo frequenti da un mese, perché non mi dici più che mi ami, perché paghi il conto del bar e mi lasci seduto a fissarti mentre ti allontani, e perché il sedile accanto a me è vuoto quando mancano ancora quaranta minuti prima di doverti riaccompagnare a casa per imboccare l’autostrada.

Una volta mi dicesti che avevi provato invidia per un mio racconto (mi pare fosse "Congedo"). Leggendo questo tuo, oggi sono io che ti invidio!

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Sì, Congedo te lo invidiai davvero... Grazie Paolo, un tuo commento è sempre un piacere (soprattutto quando sono così positivi) :D
 
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alessandra s.
view post Posted on 22/8/2012, 13:33




Bel racconto, toccante e coinvolgente. Mi è piaciuto il passaggio dalle sensazioni positive alla dolorosa scoperta del tradimento. Bella anche l’immagine dell’uomo innamorato e in lacrime… difficile da trovare in un testo, ma comunque veritiera. Ho trovato poco realistico il fatto che lei abbia potuto senza accorgersi mandare un messaggio che le era stato inviato da un altro, però il fatto che lui capisca la bugia da un piccolo dettaglio del sms porta a galla un altro dettaglio della personalità del personaggio, non solo il suo sentimento ma anche la sua attenzione per la sua lei.
Mi sono ritrovata molto in queste tue parole:
“Allora mi dicevo che la paura, il timore di compiere scelte sbagliate, era il quid che ci permetteva di impegnarci con tutte le nostre energie per raggiungere i nostri scopi, e quindi amavo le mie paure e ragionavo su esse per vincerle.”
 
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view post Posted on 22/8/2012, 23:33
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Grazie del tuo bel commento, Alessandra!
Sai, quando lasci il cel senza bloccatasti, o richiami l'ultimo numero composto o ti parte un messaggio vuoto all'ultimo a cui hai scritto... In questo caso, Fato è stato un po' più str... Ha inviato l'ultimo sms ricevuto tramite la funziona "Inoltra"; e a chi, ovviamente? Al primo nome in rubrica... :D
 
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Dorylis
view post Posted on 27/8/2012, 13:16




Per quanto non abbia dovuto ricorrere a tazze di latte per finirlo, devo dire che non vado matta per i racconti di vissuto personale, tendono sempre al melodrammatico.
La scrittura è buona, anche se c'è qualche parola che stona e stride nel corso della lettura. Non c'è una descrizione di lei, appare avvolta nella nebbia: personalmente avrei preferito un maggiore coinvolgimento di questa figura, anche il tradimento sembra così repentino e scoprirlo da un messaggio un po' un clichè.
La parte che mi è piaciuta di più è quella della descrizione del viaggio!
 
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view post Posted on 28/8/2012, 16:39
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CITAZIONE (Dorylis @ 27/8/2012, 14:16) 
Per quanto non abbia dovuto ricorrere a tazze di latte per finirlo, devo dire che non vado matta per i racconti di vissuto personale, tendono sempre al melodrammatico.
La scrittura è buona, anche se c'è qualche parola che stona e stride nel corso della lettura. Non c'è una descrizione di lei, appare avvolta nella nebbia: personalmente avrei preferito un maggiore coinvolgimento di questa figura, anche il tradimento sembra così repentino e scoprirlo da un messaggio un po' un clichè.
La parte che mi è piaciuta di più è quella della descrizione del viaggio!

In realtà, originariamente il racconto voleva concentrarsi proprio sull'aspetto del viaggio. Ma com'era non mi piaceva, per cui l'ho incentrato sul tradimento, e mi è piaciuto.
Poi, come spesso mi succede, ed è la seconda volta in tre concorsi di Abaluth. appena ho terminato questa versione è comparso il tema "Amori e tradimenti": e come potevo non cogliere la palla al balzo??? :woot:
Io non ho mai voluto delineare l'altra persona; non in così poche battute. L'intento era coinvolgere il lettore nei sentimenti di una persona in viaggio che ha appena scoperto di essere stata tradita, che ha appena perso tutto; non sono interessato ad accompagnare il lettore all'interno della storia di coppia e fargli scegliere da che parte stare :D Non ne sono in grado, più che altro.
Infine, non credo sia mai successo a nessun altro di ricevere l'sms dell'amante inoltrato dal proprio partner; semmai, il cliché è di leggere gli sms dal cellulare del partner. Ma può darsi io mi sbagli ;)
 
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kjmon
view post Posted on 29/8/2012, 21:13




Ciao vivonic!

Ho letto con piacere il tuo racconto e devo dirti che mi è piaciuto, l'ho trovato coinvolgente e ho apprezzato la realistica descrizione della disperazione del personaggio.
L'unica cosa che forse stona un po' è il termine “ebdomadario”: non lo trovo adatto allo stile del racconto (anche se lo usi nel quotidiano, un racconto ha pur sempre le sue esigenze di armonia...).

Poi:
e la paura di vivere troppe volte ci ferma.
Allora mi dicevo che la paura...

qui cambierei “paura” con un sinonimo, oppure la eliminerei proprio dalla frase scrivendo “allora mi dicevo che il timore...”.
Per il resto, non ho nient'altro da aggiungere se non...

In bocca al lupo!
 
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view post Posted on 29/8/2012, 22:53
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CITAZIONE (kjmon @ 29/8/2012, 22:13) 
Ciao vivonic!

Ho letto con piacere il tuo racconto e devo dirti che mi è piaciuto, l'ho trovato coinvolgente e ho apprezzato la realistica descrizione della disperazione del personaggio.
L'unica cosa che forse stona un po' è il termine “ebdomadario”: non lo trovo adatto allo stile del racconto (anche se lo usi nel quotidiano, un racconto ha pur sempre le sue esigenze di armonia...).

Poi:
e la paura di vivere troppe volte ci ferma.
Allora mi dicevo che la paura...

qui cambierei “paura” con un sinonimo, oppure la eliminerei proprio dalla frase scrivendo “allora mi dicevo che il timore...”.
Per il resto, non ho nient'altro da aggiungere se non...

In bocca al lupo!

Ciao :woot:
In realtà voleva essere un rafforzativo, ma ho colto al volo il tuo suggerimento e l'ho cambiato come hai detto tu: grazie!
Ebdomadario, purtroppo, è l'unico sinonimo di settimanale che conosco... Come devo fa'? :D
 
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nunziadaquale
view post Posted on 30/8/2012, 08:46




Ritengo che sia inevitabile che parte del nostro essere e della nostra esperienza personale non si riversi all'interno di ciò che scriviamo, la scrittura si sa, in certi casi è autocurativa, aiuta a tirare fuori le nostre paure, insicurezze e ci fa rivivere il passato. Ma la bravura sta proprio nel tentativo di non rendere tutto ciò troppo intimo, personale, soggettivo. Tu, con questo tuo racconto biografico, sei riuscito a mantenere comunque un distacco e a coinvolgere nella tua storia personale chi sta dall'altra parte e legge ciò che scrivi. Mi piace il tuo modo di rimodulare e filtrare i ricordi, mi piace la tua scrittura fluida e la capacità di trascinare il lettore nel tuo mondo. Bravo!
 
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view post Posted on 30/8/2012, 11:04
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CITAZIONE (nunziadaquale @ 30/8/2012, 09:46) 
Ritengo che sia inevitabile che parte del nostro essere e della nostra esperienza personale non si riversi all'interno di ciò che scriviamo, la scrittura si sa, in certi casi è autocurativa, aiuta a tirare fuori le nostre paure, insicurezze e ci fa rivivere il passato. Ma la bravura sta proprio nel tentativo di non rendere tutto ciò troppo intimo, personale, soggettivo. Tu, con questo tuo racconto biografico, sei riuscito a mantenere comunque un distacco e a coinvolgere nella tua storia personale chi sta dall'altra parte e legge ciò che scrivi. Mi piace il tuo modo di rimodulare e filtrare i ricordi, mi piace la tua scrittura fluida e la capacità di trascinare il lettore nel tuo mondo. Bravo!

:wub: Grazie del tuo commento: era proprio questo il mio intento :wacko:
Grazie veramente!
 
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view post Posted on 1/9/2012, 23:28
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eccomi a commentare la tua storia.
Angosciante, ma se la persona amata è molto lontano penso sia inevitabile che nei viaggi si pensi tutto e niente.
Carino :D
 
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caterina.russo
view post Posted on 2/9/2012, 10:06




Non è mai facile raccontare un proprio vissuto e per questo ti ammiro.
Il rischio è risultare troppo o troppo poco coinvolti: tu sei in una via di mezzo.
All'inizio il racconto prende subito, il viaggio è un argomento che affascina sempre.
Poi però ci si perde nelle parole "auliche"; due in particolare stonano molto,secondo me, con la sofferenza molto intima del protagonista.
"ebdomadaria" e "quid" ... ti prego ti prego sostituiscile.

CITAZIONE
poi il ricordo si confonde completamente e non capisco più chi è Andrea, perché lo frequenti da un mese, perché non mi dici più che mi ami, perché paghi il conto del bar e mi lasci seduto a fissarti mentre ti allontani, e perché il sedile accanto a me è vuoto quando mancano ancora quaranta minuti prima di doverti riaccompagnare a casa per imboccare l’autostrada.

Ecco qui finalmente riesci a tirar fuori i tuoi veri sentimenti, qui sei davvero tu il protagonista, senza perderti in descrizioni troppo lunghe e inutili.
Il mio consiglio è modificare qualche dettaglio qua e la e renderlo più spontaneo come il finale.
Ti faccio naturalmente i miei migliori complimenti per il tema e la stesura impeccabile. :rolleyes:

p.s. perché questo titolo?
 
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view post Posted on 2/9/2012, 11:56
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Ringraziandoti per il bel commento, rispondo al tuo post scriptum:
il titolo è il testo dell'sms, il vero protagonista del racconto.
:)
 
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63 replies since 17/7/2012, 00:06   669 views
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