Racconto stupendo dall'inizio alla fine.
Mi ha fatto venire i brividi...
Non mi è dispiaciuta la mancanza di "punti di riferimento concreti", anzi trovo che il flusso indistinto di pensieri sia un modo perfetto per rendere la metafora dell'isola che non c'è e c'è al contempo, un posto indefinito dove nessuno vorrebbe mai approdare e troppi finiscono.
Lo stile ti trasporta lontano, supplisce perfettamente alla "mancanza" del contesto in senso stretto: è un poetare in prosa carico di inquietudine e morbidezza.
Ecco le mie frasi preferite
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Una forte unione che provoca un'osmosi di dolore, che inizia la mattina e termina la sera, e di me non resta nulla.
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Naufrago di una vita senza gioia, muoio e rinasco ogni giorno nascondendo a me stesso la verità; che la mia fine sia giunta su una spiaggia lontano dall'umanità?
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Nell'isola che non c'è, tutto ha più senso, ogni minuto che passa ha il peso di un macigno che non si rompe mai.
Il finale non potrebbe essere più perfetto
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Mostrami qualcosa che non conosco, se ci riesci.
Bravissimo, in bocca al lupo ah... anche la canzone è bellissima
, si intreccia davvero bene con i tuoi "versi".