Eccoti qui anche tu! Non capisco bene il perchè dei tuoi dubbi sul pubblicare o non pubblicare la storia. Io la trovo bellissima, mi è piaciuta anche di più di "Tornerò", in Vita da Cani, e ora ti dirò perchè
Innanzitutto, le immagini. Direi anzi
soprattutto le immagini. Quell'occhio che si apre in un indefinito spazio durante il volo di un suicida è incredibilmente bello e surrealista, se qualcuno lo dipingesse Max Ernst sarebbe moooolto invidioso! Non so bene come ti sia venuto in mente di piazzare lì un occhio ed è proprio questo che rende la tua decisione così speciale e soggettiva.
Anche la storia, non solo le immagini, è molto mistica. Mi piace in particolare come inizi, con quel breve passaggio esterno al racconto, eppure forse più interno di tutto il resto.
Ed ecco qui la mia frase preferita: "Rimasi lì, su quella montagna, a osservare con il passare del tempo il sole splendere e la pioggia cancellare le tracce del mio sangue (...)". La pioggia che cancella le tracce del sangue... mi chiedo come dev'essere, guardare il proprio sangue scivolare via lentamente, diluirsi nell'acqua... non deve per forza essere una cosa negativa, forse dipende dalla quantità di sangue in quesione!
Non ho trovato veramente nulla da ridire. Certo "arancignolo" è un po' strano, ma abbiamo capito tutti cosa vuoi dire e penso sia questo l'importante. Vorrà dire che da ora in poi quella parola esiste ed è tua. Non è più soddisfacente di un semplice "arancione", questo?