| Sto per spalancare gli occhi, ma sento un dolore dietro le pupille. Dal profondo della mia mente, come un vortice, arrivano tutte le immagini e tutte le situazioni che probabilmente ho vissuto. Ma come posso essere stata in questi luoghi? Sono confusa e ho una strana sete. Infatti è sete di verità, quindi berrò dall'antro delle anime perdute. Non posso rimanere tra la vita e la morte. Devo mettermi in contatto con quelle anime, con quelle grida che mi hanno spaventato quando Daniel mi ha portato da loro. Ora provo a chiedere. ”Ditemi o anime, parlate con me. Mandatemi un segnale. Sono qui per sapere la verità. Quella verità che mi sfugge. Quella verità che mi affligge ogni secondo della mia non vita. Ho conosciuto Sam, forse un angelo, ho conosciuto Daniel, probabilmente un diavolo. Sono passata dalla lucidità e spensieratezza all'incubo più profondo alle tenebre. La mia memoria e la mia cognizione del tempo, ammesso che ci sia un tempo, è svanita, come svanisce la nebbia all'alba.” Chissà se mi hanno ascoltato? Sto camminando sul ciglio dell'Antro che bolle di tutti i peccati dell'umanità, dove la puzza è quella della cattiveria dei popoli dominatori. Vedo che un essere fatto di sabbia si accovaccia accanto ai miei piedi. “Ascoltatemi, granelli di argilla e limo, potete tracciarmi la strada della verità? Vi prego fatemi trovare, o la luce della vita o le tenebre della non vita. Ora sono veramente esausta.” Bene, vedo che l'agglomerato di sabbia si sta aggrappando alle pareti del pozzo e piano piano sta scrivendo delle parole. Quando avrà terminato lo leggerò ad alta voce. “Carissima anima perduta, la tua presenza qui non è gradita. Ti chiedo quindi di seguirmi senza emettere parola.” La montagnetta di sabbia si trascina verso una luce dapprima fioca poi sempre più brillante.
“Cora! Cora! Anima mia, come stai? Sei sveglia?”. “Che fastidioso solletico proprio qui sul mento, ma come, non mi posso muovere? Devo grattarmi e non posso? Ma chi è questo biondino? È Sam!”. “Bentornata tra noi Cora, ci sei mancata moltissimo. Ho portato un mio amico Daniel.” “Ciao Cora, sono venuto a trovarti perché Sam mi ha detto che eri in coma, ma ora vedo che ti sei svegliata, e non parli, esattamente come è accaduto a me. Ti racconto la mia esperienza. Sam e io eravamo andati a visionare un pozzo molto particolare e io in quell'occasione sono caduto battendo la testa, mi sono svegliato dopo circa due settimane. Ho sognato di tutto. Sognai Sam e altri che ora stanno svanendo. Quindi non preoccuparti se ti sembra tutto molto strano. “Oh, ma che onore! Guarda Daniel, ci ha regalato un sorriso, forse ti ha ascoltato, forse è qui!” “Sì sono qui, ragazzi miei, ho ascoltato tutto e vagamente ricordo quell'episodio. Ma non ti so dire quando. Uffa non riesco a muovere neppure un muscolo, mi sembra di essere sotto una pressa. Non capisco, poco fa ero dannata, nell'antro delle anime e potevo camminare e correre, ora che mi sembra di essere ritornata nel mondo dei vivi, mi sembro morta. Allora sono tornata, ma sono non viva, direi che...sono nel limbo.” “Non hai idea di cosa ci hai fatto passare piccola mia: pensavamo proprio di perderti.” “Caro il mio Sam, non riesco a dirti nulla di quello che è capitato qui dentro di me. Abbiamo vissuto sensazioni ed esperienze uniche, lo sai? Mio caro amico, nonostante la tua aria un po' trasandata ti voglio bene, un bene dell'anima, ma spero di vedere presto Dayne. Sì proprio lui l'infermiere del 118 che mi ha soccorso e mi ha sussurrato nell'orecchio parole dolci come solo lui sa fare. Solo con lui ho l'intesa perfetta, anche se tu asserisce che tra noi è sublime Mi spiace Sam sei e rimarrai solo un grande amico. Prometto a Dayne, appena lo vedrò che non nasconderò più al mondo il nostro amore. Sarà difficile chiarire cosa ci faceva a casa mia quella terribile notte quando presi l'ascensore che si schiantò nel sottosuolo. Lui è sposato ma vedrai che tutto si sistemerà. Già ma pensa il destino ero scesa a prendere le sigarette... e poi dicono che le sigarette uccidono. Fu lui il primo a soccorrermi facendo credere a tutti che si trovava lì per caso. Io ero già immobile, mi era capitato un qualche cosa che ignoro ancora adesso. Ma con chi sto parlando? Con nessuno! Ora grido. Aiuto!” “Dottoressa Inferni buongiorno ha qualche novità?” “Buongiorno a voi, per prima cosa abbassate le voci, e spostiamoci là nell'angolo così non disturbiamo i pazienti siete. Mi spiace, Sam, Carol per il momento è in stato vegetativo. Anche se qualche giorno fa ha sussurrato il tuo nome, i macchinari continuano a dare esito negativo. Non ci capacitiamo neppure noi di cosa può essere accaduto. Infatti ora stavo proprio andando ad una riunione per vedere quale percorso intraprendere per salvarle la vita e dipanare questa perplessità.” “Ma ho visto che ci ha sorriso, Dottoressa. A fatica, ma ha sorriso!” “Non insistere Daniel. Quello è un riflesso condizionato oltre la caduta Carol ha subìto anche un ictus al tronco encefalo, ossia non è qui con noi. Come vi ho già detto, quando i pompieri l'hanno estratta da quelle lamiere contorte della cabina dell'ascensore, e io e il mio staff l'abbiamo subito soccorsa avevo immediatamente constatato la gravità della situazione. Quindi lasciateci lavorare. Io e il mio gruppo stiamo facendo il possibile. Speriamo che la sua giovane età possa contribuire a questo miracolo.” “Scusi Dottoressa ma lei si chiama Cora e non Carol.” “ Lo so Sam, la chiamiamo Carol perché significa Lauda Spirituale, le suore dell'ospedale vogliono aiutarla, infatti questi sono canti che prelevano le anime piumate e le traghettano in un mondo migliore. Ora devo andare Arrivederci.” “Scusi un ultima cosa, mi sa indicare la cappella?” “Certo Sam, laggiù in giardino vicino al pozzo.” “Arrivederci Dottoressa Inferni.” Chissà cosa si sono detti. Quel maledetto vetro mi ha tolto l'opportunità di sapere cosa mi sta accadendo! “Ehi Sam, Daniel, giratevi dai... non vedete che vi sto parlando.” Che angoscia come faccio? Devo trovare un modo per far capire loro che sono viva. Che visi tristi hanno i ragazzi, mi stanno salutando. Vorrei ricambiare con la mano, ma... accidenti non riesco. La Dottoressa ha cambiato idea sta tornando da me, eccola con il suo camice bianco. Ehi mi sta guardando, mi sta sorridendo ma...non capisco che bagliore esce dalla sua bocca. Cosa sono quei cosi.. canini. No non lo sopporterei. Che sonno, non voglio dormire voglio..
Niente da fare, le braccia sono incollate al letto, eppure non mi sembra di essere legata. Le gambe non rispondono, vorrei gridare a tutti che sono qui. Che sono tornata! Sì! Sono tornata! Vorrei sapere quanti giorni si sono svegliati senza il mio respiro, vorrei sapere quanti tramonti sono calati senza che i miei occhi potessero ammirarli. Ma chi è quest'uomo che si sta avvicinando al mio letto? “Ehi cosa vuoi? Dove hai messo il camice, vai via via! No non toccarmi sai, tira giù le zampe da me.” “Ciao Carol sono il Dottor Santi, io ti parlo, ma probabilmente non mi sentirai, comunque ora passerò su tutto il tuo corpo della corrente a basso amperaggio per vedere la tua reazione. Ascolta, si fa per dire, abbassa le palpebre se mi hai inteso.” Finalmente uno in gamba! Eccoti le palpebre abbassate e ora le rialzo. “Benissimo abbiamo trovato una via di comunicazione, quindi grazie a questa scoperta abbiamo un mezzo per comunicare, quindi la tua guarigione sarà più breve del previsto. Ma non sarà una passeggiata. Ti chiedo di ripetere ancora l'esercizio. Abbassa le palpebre. Ora.” “Fatto Dottor Santi. Un contatto molto importante, sono felicissima non sa quanto. Oggi ho avuto molte emozioni e sono stanca. Le dispiace se mentre mi fa questo esame io faccio un pisolino... sa ho degli amici che mi staranno cercando, in un altro mondo, e vorrei dir loro addio prima di ritornare completamente tra di voi. Mi può svegliare quando sarà tutto finito. Grazie”. Modificato da solenebbia - 24/9/2012, 22 50
QUESTA ERA LA VERSIONE ORIGINALE
“ L'arte dell'inganno io non la conosco, mi è stata assegnata la piuma per salvare anime non per raggirarle, ma per farle migrare verso l'impalpabile tranquillità eterna. Spalanco maggiormente gli occhi, ma sento un dolore dietro le pupille. Dal profondo della mia mente come un vortice arrivano, proprio, tutte le immagini e tutte le situazioni che probabilmente ho vissuto. “ Ma come posso essere stata in questi luoghi? Sono confusa. Ora ho anche sete. Sete di verità, berrò nel lago Dell'Antro delle Anime Perdute, mi disseterò e mi purificherò. Non posso rimanere qui tra, forse una vita, e forse una morte non vita. Devo mettermi in contatto con quelle anime maledette con quelle grida che mi spaventarono quando Daniel mi portò da loro. Ditemi o anime parlate con me. Mandatemi un segnale. Sono qui per sapere la verità. Quella verità che mi sfugge. Quella verità che mi affligge ogni secondo della mia non vita. Ho conosciuto Sam, forse un angelo ho conosciuto Daniel probabilmente un diavolo. Sono passata dalla lucidità e spensieratezza all'incubo più profondo, alle tenebre. La mia memoria e la mia cognizione del tempo, ammesso che ci sia un tempo, è svanita, come svanisce una nuvola nel cielo. Sto camminando sul ciglio del lago che bolle di tutti i peccati dell'umanità, dove la puzza è quella della cattiveria dei popoli dominatori. Mi si avvicina un essere fatto di sabbia e come tale si accovaccia accanto ai piedi cerulei. Gli chiedo: Granelli di sabbia mi puoi aiutare in questo cammino? Ti prego fammi trovare, o la luce della vita o le tenebre della non vita. Sono sfinita.” Il mucchietto di sassolini immediatamente si erge davanti poi fugge verso il centro del lago. Improvvisamente cala il silenzio e sulla distesa d'acqua si delineano gradatamente delle parole che il filiforme sta scrivendo. Leggo ad alta voce “ Carissima anima perduta, la tua presenza qui non è gradita. Ti chiedo quindi di seguirmi senza emettere parola.” Come un fulmine il mucchietto di sabbia inizia a strisciare verso una luce. Dapprima fioca poi sempre più brillante.
“ Cora Cora! anima mia come stai? sei sveglia?”. Tento nuovamente l'impresa di aprire gli occhi, vedo una chioma bionda che mi solletica il mento e due occhiali spessi che mi osservano da vicino, vicinissimo. Lamia bocca è impastata non riesco a parlare, ma sfodero un mezzo sorriso. “ Bentornata tra noi Cora, ci sei mancata moltissimo. Guarda chi ti ho portato. Daniel.” A questo punto si avvicina un morettone che un po' dinoccolato mi saluta e continua. “ Ehi, ma non riesci a parlare?” Io tento di muovere i muscoli facciali per rispondere, ma non sento la mia voce, le miei orecchie captano solo il chiacchiericcio di alcune persone che sostano in corridoio e inizio a parlare con me stessa. “Veramente non riesco neppure a girare il collo, mi sembra di essere sotto una pressa. Neppure un muscolo. Non capisco, poco fa ero dannata, nel lago delle anime e potevo camminare e correre, ora che mi sembra di essere ritornata nel mondo dei vivi, mi sembro morta. Allora sono tornata, ma sono non viva, direi che....sono nel limbo.“ Il biondo Sam inizia nuovamente un monologo. “ Sono felice. Non hai idea di cosa ci hai fatto passare piccola mia. “ “ Caro il mia Sam non posso parlare. Non posso dirti nulla di quello che ci è capitato, qui dentro di me. Lo sai ora ho capito che nonostante la tua aria un po' trasandata ti voglio bene. Manda via Daniel. Lo sai che il tuo miglior amico mi ha tirato dei brutti scherzi!!!. Vabbe ma ora voglio parlare!! Ora grido. Aiutoooo!! “ La porta della stanza si apre a una donna esile bella e ben truccata dentro il suo camice bianco si avvicina al letto della ragazza. A bassa voce informa i due uomini che la visita è terminata e prosegue indicando loro l'uscita. “ Mi spiace Sem, Cora, ma per noi Coral per il momento è in stato vegetativo. Non insistere, ti prego. Come ti ho già spiegato qualche giorno fa quando vi siamo venuti in soccorso nella grotta degli Angeli, Coral non ha subito solo un trauma da caduta, ma è intervenuto un ictus al tronco encefalo.” “ Ma dottoressa ho visto che ci ha sorriso, poco fa. A fatica, ma ha sorriso!!” Ribatte Daniel giocherellando nervosamente con il cellulare. I loro volti hanno cambiato radicalmente espressione, ora gli occhi sono lucidi e il fiato si è fatto grosso. “ È vero, ma questo è solo un riflesso condizionato. Ti garantisco che quel sorriso non è fatto per sua volontà. Proprio in questo momento sta per iniziare una riunione per analizzare il suo caso e capire quale strada percorrere. “ Intanto da dietro l'enorme vetrata che dà sulla stanza, Cora chiama :“ Ehi Sam, Daniel, giratevi dai...non vedete che vi sto parlando. Io vi vedo e vi sento. Che angoscia come faccio. Devo trovare un modo per far capire loro che sono viva.” Il colloquio sta per terminare con un ultimo intervento della Dottoressa .“ Coral respira in autonomia quindi speriamo che la sua fibra giovane possa riportarla da uno stato vegetativo a quello cosciente.” Sam rivolge un ultima banale domanda. “ Perchè Coral, dottoressa ?” “ Carol significa Lauda Spirituale ossia canti religiosi. I canti solitamente coccolano le anime e le traghettano verso un mondo migliore”. I due ragazzi rimangono ammutoliti e raggomitolati nel loro profondo dolore e vedono che la loro unica speranza si sta allontanando avvolta nel suo camice bianco. Infatti la Dottoressa Inferni si incammina buttando uno sguardo al di là del vetro dove Cora la stava osservando. Un brivido invade la ragazza, vede un riso gelido formarsi sul viso dolce della dottoressa e due canini fosforescenti che l'accecano facendola affondare in un sonno senza sogni.
“Niente le braccia sono incollate al letto, eppure non mi sembra di essere legata. Le gambe non rispondono, vorrei gridare a tutti che sono qui. Che sono tornata. Sì. Sono tornata. Vorrei sapere quanti giorni si sono svegliati senza il mio respiro, vorrei sapere quanti tramonti sono calati senza che i miei occhi potessero ammirarli. Ora tento un altro sorriso. Guarda sta entrando Dayne, la chiamo la vampiretta, questa donnina piccola e tarchiata con la pelle color cacao, mi fa solo dei gran buchi alle braccia e ai piedi. Non che io senta il dolore, ma vedo che mi scopre dalle coperte e mi infila degli aghi che porta nel taschino.Da lì ho letto che si chiama Dayne. Chissà ora sorrido anche a lei, e con la mente provo a trasferirle qualche sensazione.” La donna tarchiata ora sta nuovamente coprendo il corpo inerme di Coral, ma percepisce qualche cosa, e sussurra avvicinandosi alla ragazza. “Vedrai che ne uscirai Coral, devi metterci tutta la volontà che hai e vedrai che tra qualche tempo ritornerai la ragazza di prima. Ti dico anche che oggi è il primo maggio ed è il mio compleanno. Io ho sempre un rapporto speciale con i miei pazienti riesco sempre a comprenderli, non ho capito come, ma quando poi si svegliano, mi ringraziano.” La sua mano ruvida e paffutella mi accarezza il viso ed io le regalo il sorriso più radioso che posso. “Così penso di aver fatto, ma in realtà riesco a malapena a sollevare il labbro superiore sinistro. Sono soddisfatta, felice di aver trovato una persona con cui farmi capire, certo la sensazione che le ho passato era solo di paura e dubbio e lei mi ha ricambiato con una certezza. Ne uscirò. Già però sono stanca di dovermi sottoporre tutte le mattine alle angherie di quelle tre infermiere che mi torturano con le pulizie. Domani quando ritornerà proverò a mandarle altre sensazioni vediamo. Ma chi è questo essere che si sta avvicinando al mio letto? Ehi cosa vuoi? Dove hai messo il camice, vai via viaaaa. No non toccarmi sai, tira giù le zampe da me.“ “ Ciao Cora sono il Dottor Santi, io ti parlo, ma probabilmente non mi sentirai, comunque ora passerò su tutto il tuo corpo degli aghini per vedere la tua reazione. Ascolta, si fa per dire, abbassa le palpebre se mi hai inteso.” Cora immediatamente immagazzina l'ordine e lo esegue subito. “ Benissimo abbiamo trovato una via di comunicazione, quindi la cosa sarà più breve del previsto. Rifacciamo la prova. Ripetilo. Ora.” Gli occhi corvini della ragazza si richiudono nuovamente portando il buon umore in entrambi. “ Certo un contatto molto importante, ma Dottore oggi sono stanca troppe emozioni, le dispiace se mentre mi infilza con i suoi aghini io faccio un pisolino...sa ho degli amici che mi aspettano in un altro mondo e vorrei salutarli prima di ritornare completamente tra di voi.. .Svegliatemi quando sarà tutto finito”.
Edited by solenebbia - 24/9/2012, 22:52
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