Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

In pineta

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pleiadi
view post Posted on 21/6/2012, 09:04




Ancora un piccolo dettaglio : non ho proferito parola. Il verbo va bene per il narratore, ma non in bocca ad un adolescente. Però qui potrebbe essere voluto, perché chi parla è il demonio.

Io ho provato velocemente a scrivere un finale, e non mi ci sono dedicata più di tanto perché poi dovrai essere tu, se vorrai, a modificarlo. Ma solo per farti capire che volendo, si può.
(forse ho capito quando dormi!)


Alessandra si alzò da terra. Sulle sue guance colavano sangue e lacrime, i suoi capelli erano adornati da ghirlande di rovi. A un tratto proruppe in una fragorosa risata che aumentava di intensità fino a diventare macabra e assordante. Il demone del vento, per un attimo, si era impossessato anche di lei. Poi tacque per sempre, ma sul suo volto rimase un ghigno satanico.
Concluso il suo lavoro nel migliore dei modi, il demonio compì l’ultimo misfatto perpetrato sotto le spoglie del vento: nell’ultima, sua folle impresa spezzò alberi e ringhiere, devastò nidi e gonfiò le onde del mare, scatenando incubi nei sonni innocenti di chi ama solo per amore, insinuando dubbi e menzogne, paure ed angosce.
Scelta a caso la persona che verrà incriminata per omicidio, si allontanò alla ricerca di altri luoghi da contaminare, altri ruoli da interpretare.
Dietro di lui, in lontananza, si udirono i freni di una macchina, poi un gran tonfo e rumore di vetri infranti.
Il vento sogghignò, ma non si voltò.


Mentre la figura di Alessandra si dissolveva nel vento, ( non può dissolversi, se non trovano il suo corpo come fanno ad incriminare un signore? Che non è un povero signore, altrimenti il demonio per lui prova pietà )

Ora basta, non ti rompo più! Se il tuo demonio vuol fare il predicatore... Quello che scriviamo, in primis deve piacere a noi! Ciao Pleiadi
 
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view post Posted on 21/6/2012, 09:12
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CITAZIONE (pleiadi @ 21/6/2012, 08:52) 
Ma tu, non dormi mai?
Dopo tutto il lavoro di revisione che hai fatto per tutti, come negarti una rilettura?
Piccoli rilievi- che ti metto in calce. Complessivamente hai migliorato la scorrevolezza del racconto e di conseguenza anche il pathos, che accompagna fin (quasi) alla fine. Perché, ancora , io "soffro" questo Vento che si esplicita, che predica come un Savonarola di serie B, che dà lezioncine di morale - la sua- e che addirittura conclude la storia dicendoci che un altro signore verrà incolpato dell'omicidio... Quando ci spiega che il ragazzo si suiciderà, ci ha rovinato il finale, che invece è efficacissimo col tonfo e col rumore dei vetri infranti. Il problema è che tu vuoi spiegare troppe cose, ma un po' di mistero e di capacità evocativa in chi legge aumenta il fascino di un racconto. Come mi hai già spiegato, hai personificato il Vento per stare nel tema. Sai cosa provo a fare? Provo a riscrivere il testo del vento senza farlo parlare, così , tanto per provarci. Poi ti faccio sapere. Ora mi tolgo da questo rettangolo grigio, con scrittura microscopica grigia, e lavoro su grande.
Intendiamoci: Il racconto resta bello, teso, migliorato... ma quel finale così tragico che spiega tutto invece di farlo capire... A dopo.


So per certo che tu non sei il Maligno. ( Il maligno è un termine che non si addice al linguaggio di un adolescente)

“Certo che lo sei!” rispose prontamente Alessandra, senza alcun dubbio. ( rispose prontamente : entrambi i termini sono troppo lontani dalla domanda, il lettore perde l'aggancio.)

“Eh no – rispose lui, serio – ( trattino)
laddove nessuno poteva più sentirli ( laddove è efficace, ma un po' arcaico)

i suoi capelli erano adornati da ghirlande di rovi. ( adornati da ghirlande: due termini "estranei " al contesto, leziosi, in un contesto teso e violento. L'hai fatto apposta? )

Diciamo che dormo cinque ore al giorno, in media. Altrimenti come potrei essere così fuori di testa?
Il fatto della lezioncina è così vero accidenti... Il problema è, appunto, che almeno in questo concorso il Vento che parla non può proprio sparire...
L'ultima descrizione è volutamente "fuori contesto" come rilevi, come a anticipare al lettore che la sua sofferenza è in realtà fittizia... Ma forse stona lo stesso! Fortuna che il 30 è ancora lontano :D
Grazie mille del tuo aiuto :wub:

CITAZIONE (pleiadi @ 21/6/2012, 10:04) 
Mentre la figura di Alessandra si dissolveva nel vento, ( non può dissolversi, se non trovano il suo corpo come fanno ad incriminare un signore? Che non è un povero signore, altrimenti il demonio per lui prova pietà )

Ora basta, non ti rompo più! Se il tuo demonio vuol fare il predicatore... Quello che scriviamo, in primis deve piacere a noi! Ciao Pleiadi

Sì, c'è qualcosa nel tuo finale che mi cattura... Medito :alienff:
Il signore viene incriminato per il suicidio di Dennis che si butta sotto la prima macchina che passa... Non per quello di Alessandra che si dissolve nel vento perché è il Demonio...
No eh :D
 
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pleiadi
view post Posted on 21/6/2012, 09:51




Ecco, vedi? Io pensavo che Dennis si fosse suicidato! Ora sentiamo un po' gli altri che cosa ti suggeriscono. Ciao!
 
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Stefano Alias
view post Posted on 21/6/2012, 10:24




Penso che il bandolo della matassa sia stato trovato, ora c'è semplicemente da sbrogliare i piccoli nodi venuti a crearsi dalle sborantamila rivisitazioni.
Sono contento che tu sia riuscito ad "infilarlo", perchè conosco l'amore/odio che provi per questo testo :)

Edited by Stefano Alias - 21/6/2012, 11:53
 
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DOMENICO MANTOVANI
view post Posted on 22/6/2012, 14:22




Interessante,ma da risistemare. Ho fatto fatica a capire alcuni passaggi. Buon lavoro!
 
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Flamer
view post Posted on 23/6/2012, 15:37




Dopo aver letto tutti i comenti pensi essermi fatto un'idea migliore sul racconto.
Non è semplice da capire, penso che ci siano dei passaggi da rivedere, e penso di non averlo ancora compreso a pieno ( dunque lo leggerò di nuovo ).
Il finale è la parte più criptica, non sono riuscito proprio ad inquadrarlo.

Detto questo vorrei invece ringraziarti per il lavoro che hai fatto sul mio testo.
 
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wyjkz31
view post Posted on 25/6/2012, 16:29




Mi piace un po' di più con le ultime modifiche.
Visto che chiedi pareri, pareri avrai.
CITAZIONE
L’amplesso dei due amanti durò una decina di minuti. Dennis s’arrestò poi di colpo, guardò per terra, sputò e balbettò qualcosa. Accorgendosi poi di cosa aveva fatto, iniziò a ripetere la parola “scusa” più e più volte, aumentando sempre il tono della voce, fino quasi a urlarlo. Indietreggiò di qualche passo, poi si voltò bruscamente e iniziò a correre verso l’uscita,.

se adesso ci aggiungi
CITAZIONE
si udirono i freni di una macchina in lontananza, poi un gran tonfo e rumore di vetri infranti.

mi sembra più logico; messo alla fine fa un po' perdere il filo.
Poi riprendi Alessandra
CITAZIONE
Alessandra, nuda e malridotta.
Alessandra si alzò da terra. Sulle sue guance colavano sangue e lacrime, i suoi capelli erano adornati da ghirlande di rovi.

Poi il vento
CITAZIONE
Allora parlò il vento e il suo linguaggio era ora comprensibile al mondo.
“A chi non è mai capitato di innamorarsi del demonio? Crediamo di aver trovato la persona che ci farà star bene per sempre, quando l’unica teleologia del rapporto di coppia è il proprio benessere, e non l’altrui. Anche oggi ho dimostrato cosa significa amare un demonio.

Toglierei la parte "Ricordate, inutili esseri. Il demonio passa sempre per la brava persona, per la verginella indifesa! Colui che tutti credono un filantropo è in realtà il volto del male." magari sostituendo con il vento che guarda soddisfatto il corpo di Denis e la disperazione del suo investitore e, infine, torna a guardare Alessandra.
E poi chiuderei con
CITAZIONE
Alessandra si alzò da terra. Sulle sue guance colavano sangue e lacrime, i suoi capelli erano adornati da ghirlande di rovi. A un tratto proruppe in una fragorosa risata che aumentava di intensità fino a diventare macabra e assordante. Poi tacque, ma sul suo volto rimase un ghigno satanico.

E' solo un abbozzo, se ti può piacere l'idea.

 
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view post Posted on 28/6/2012, 00:48
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Romina Tamerici

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Allora... per un po' non ho aperto questa discussione e ne sono successe di tutti i colori. Ho intenzione di rileggere il racconto, ma non credo di farcela in nottata e domani (cioè oggi...) è una giornata tosta... insomma, forse venerdì notte ritorno sul luogo del delitto e ti faccio sapere.
Anch'io dormo 5 ore in media, quindi troverò del tempo per te!
 
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slayercetty
view post Posted on 29/6/2012, 23:37




L'idea del racconto, di base, è molto originale, la struttura narrativa è quasi impeccabile e la sintassi è semplice e scorrevole.

Detto questo, ho avuto anche io l'impressione che la prima e la seconda parte della storia fossero un po' "staccate", ma non ci vorrebbe molto per rendere il tutto più omogeneo.

Mi è piaciuto molto il fatto che il male in questa storia balzi da un personaggio all'altro e che, infine, ne sia proprio il vento il vero latore.

Ti segnalo un paio di inezie:

CITAZIONE
Neanche uno straccio di luna rendeva il momento romantico, ma certo a loro non importava granché vista (,)la magia dell’attimo che stavano vivendo.

Io ci metterei una virgola.

CITAZIONE
Adesso s’era fatto però troppo tardi.

Non è consigliabile apostrofare il si atono davanti a parole che non iniziano per “i”

CITAZIONE
Dennis s’arrestò poi di colpo, guardò per terra, sputò e balbettò qualcosa.

Come sopra.

CITAZIONE
“Certo che lo sei!” . (spazio in più prima del punto)

CITAZIONE
L’amplesso dei due amanti durò una decina di minuti.

Il parlare di una violenza come "amplesso fra due amanti" (cosa che implicherebbe un consenso che non c'è) non mi convince.


Ovviamente è una mia opinione.


Questo periodo, invece, mi è piaciuto moltissimo: è il mio preferito:

CITAZIONE
Alessandra si alzò da terra. Sulle sue guance colavano sangue e lacrime, i suoi capelli erano adornati da ghirlande di rovi. A un tratto proruppe in una fragorosa risata che aumentava di intensità fino a diventare macabra e assordante. Poi tacque, ma sul suo volto rimase un ghigno satanico.
Allora parlò il vento e il suo linguaggio era ora comprensibile al mondo.

Nel complesso, direi che è un buon racconto con tante potenzialità inespresse: una revisione attenta ne farebbe una storia davvero accattivante.


ciao :P
 
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view post Posted on 30/6/2012, 00:24
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Romina Tamerici

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Ti avevo promesso che avrei riguardato il testo venerdì sera e anche se ormai è sabato, sono qui ad adempiere il mio “debito”… ah, ah, ah. In futuro però lascia da qualche parte la vecchia versione del testo o segna le modifiche, perché io ora ho le idee un po’ confuse.

Ti faccio qualche correzione sparsa e poi passo al commento sul finale.

1. stavano vivendo. // Fermi lì, col vento che urlava tra i rami dei pini parole che solo pochi sanno intendere.
Tu qui vai a capo e poi usi una frase senza verbo (che a me piacciono tanto!) però legata alla precedente. Io non andrei a capo o metterei un verbo.

2. I suoi denti bianchissimi rilucevano ovunque e i riflessi disegnavano il suo volto perfetto.

Io avrei fatto “si disegnavano” anche se il senso è completamente diverso.

3. Lasciò che qualche secondo passasse e poi ripeté le parole che il vento aveva già pronunciato al suo posto: “Se io fossi il demonio?”
E quando il vento le aveva pronunciate?

4.“Certo che lo sei!”
Dennis, studiandola perplesso.
“Come cosa? La mia vita. Certo che lo sei!”

Io questa parte non l’avevo capita e ora… idem.

5. Alessandra gli strinse il braccio talmente forte che gli fece quasi male

Io farei: “Alessandra gli strinse il braccio così forte da fargli quasi male”.

6. “Ora che siamo fuori, spiegami: perché mi hai dato quel ceffone?”
Quei due punti non mi tornano.

7. Ma fu solo un attimo: il vento mandò i suoi cumulonembi a offuscare il chiarore dell’astro e Dennis fu di nuovo in grado di sopraffare la ragazza, che ora mangiava il fango mentre una voce inumana le intimava di chiedere perdono per lo schiaffo di poco prima.

Ma il vento da che parte sta? Prima fa scappare gli animali ecc. poi porta le nuvole… secondo me è più coerente quello che fa adesso rispetto a quello che fa prima. E poi il demonio e il vento sono la stessa cosa? Non credo, ma non capisco chi sia il demonio (prima si impossessa di lui e poi di lei? Quando ride… boh!).

8. ripetere la parola “scusa” più e più volte, aumentando sempre il tono della voce, fino quasi a urlarlo.
Io metterei “urlarla” riferito a parola e non a tono.

9. Crediamo di aver trovato la persona che ci farà star bene per sempre, quando l’unica teleologia del rapporto di coppia è il proprio benessere, e non l’altrui.
Io farei “e non quello altrui”.


CITAZIONE
Un bravo ragazzo che stupra l’amata e poi si suicida, coinvolgendo un povero signore che verrà incriminato per omicidio! […]Mentre la figura di Alessandra si dissolveva nel vento, si udirono i freni di una macchina in lontananza, poi un gran tonfo e rumore di vetri infranti.

E ora veniamo al finale. Il motivo per cui avrei voluto la versione precedente. Lei non scuoiava lui? E ora invece viene investito? Perché la figura si dissolve? È lei il demonio e quindi non esiste? Più che un suicidio quello di lui mi sembra un incidente. E poi definirlo "bravo ragazzo" mi fa proprio salire il sangue alla testa...

Insomma… non sono proprio convinta di un po’ di cose, ma forse è voluta questa indeterminatezza… non so. Fammi sapere. Scusa se ti ho fatto aspettare tanto.
 
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