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La linea 92 - Roberto Pessina -

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slayercetty
view post Posted on 29/6/2012, 18:56




Che atmosfera!

In pochissimi passaggi sei riuscito a trasportarmi a Milano e a farmi empatizzare con il personaggio.

Concordo con chi mi ha preceduta e ha detto che non è facile scrivere un racconto senza eventi, ma tu sei stato davvero bravo.

CITAZIONE
E' strano come gli sguardi dei commessi cambino a seconda di come sei vestito. Oggi mi sorridono, sono gentili, servizievoli, mi danno del Lei e si preparano a chiedermi se voglio pagare con carta di credito.
Avrò l’aria di uno che compra.
Le stesse persone che, non più tardi di sabato scorso, mi avevano visto entrare con le mie vecchie Fila slacciate, i jeans consumati ed una camicia stropicciata metà fuori e metà dentro i pantaloni. Non mi avevano nemmeno salutato, mi seguivano con la coda dell'occhio mentre ispezionavo gli scaffali.
Avrò avuto l'aria di uno che ruba.

Non ho rubato sabato, non ho comprato oggi.

Quant'è vero!!!


Ti segnalo qualcosina, vado di fretta e non ho letto tutti i commenti, perciò non so se sono cose che ti hanno già fatto notare:

CITAZIONE
Uno qualunque, basta che sia uno di quelli che tagliano Milano da una parte a quell'altra.

Perché "a quell'altra" e non più semplicemente "all'altra"?

CITAZIONE
abbiamo già imboccato V.le Abruzzi allora.

Sarebbe meglio non abbreviare...

CITAZIONE
Superiamo P.zza Lodi

Come sopra...



Questa, invece, è la mia frase preferita:

CITAZIONE
I passanti sono pochissimi e sembra che abbiano tutti fretta. Forse c'è qualcuno che li aspetta a casa, forse invece stanno scappando da qualcosa. Ma sono solo ombre, li posso solo intuire, sagome di cartone che si muovono, senza volto.

Complimenti davvero!

Un unico appunto, però: che fine ha fatto il vento?
:P



 
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theMarchHare
view post Posted on 29/6/2012, 20:46




Nonostante la tua storia non parli di vento devo dire che mi è piaciuta tantissimo, è una specie di sogno urbano, un viaggio del pensiero comune tra noi sognatori, capace di portarci per un po'di tempo lontano dall'atmosfera grigia e meccanicistica della città di tutti i giorni.
Il tuo stile mi pare impeccabile, il susseguirsi delle frasi è consequenziale e tiene acceso l'interesse.

Inoltre, ti ringrazio per la dritta: giocare a comporre parole con le targhe delle macchine! Ecco il mio nuovo passatempo per gli interminabili viaggi in macchina:)
 
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Flamer
view post Posted on 8/7/2012, 17:20




Mi è sembrato di essere tornato sull'autobus. Dico sul serio, tutte le tue descrizioni, i pensieri del protagonista, sono gli stessi che mi prendono quando sono seduto e aspetto la mia fermata.
Anche il fatto del posto preferito, non ci crederai mai, ma è lo stesso per me.
Bellissimo.

Ho una domanda, non è che il vento viene definito come l'aria gelida?
 
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17 replies since 9/6/2012, 23:11   190 views
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