Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

Narghilè

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view post Posted on 8/6/2012, 01:05
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Romina Tamerici

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Che bello incontrarti anche in questo concorso. È già qualche giorno che voglio leggere il tuo racconto, ma ci sono sempre mille cose da fare e volevo avere il tempo di farlo con calma.
Il racconto mi è piaciuto molto (più di quello che hai presentato in “Vita da Cani”, ma anche quello era un buon testo). Prima di passare alle lodi, qualche piccolo appunto.

1. L’unica persona, con cui può accettare di discutere dei problemi della famiglia, è tuo fratello Akram, il primogenito, il suo discendente.

Io toglierei le due virgole. Creano un inciso che va bene a livello grammaticale, ma mi sembra stonare a livello semantico e sintattico. Forse è solo una mia impressione, non so.

2. L’ovale del suo volto era impreziosito dall'imperfezione di un dentino scheggiato, che si era procurato da bambina giocando con l’altalena.
L’immagine è geniale. Dà l’idea di una bambina vivace e irrequieta e poi la scena mi ricorda una mia amica a cui sono molto legata. Tuttavia, c’è un errore nella concordanza a senso di questa frase. Per rimediare potresti fare “L’ovale del suo volto era impreziosito da un dentino scheggiato, un’imperfezione che si era procurata da bambina giocando con l’altalena”.

3. Il fratello, pur sorpreso e felice dall’abbraccio, intuì che lei, la bambina, aveva bisogno di lui.

“Felice di”, “sorpreso da”… i due aggettivi necessitano preposizioni diverse, quindi la frase va modificata. Per es. Il fratello, nonostante fosse felice dell’abbraccio, era anche sorpreso e subito intuì che lei, la bambina, aveva bisogno di lui”.

4. Akram sapeva che la parola data era sacra per Feisal. Ma sapeva anche che non era giusto costringere una figlia a sposare un vecchio sconosciuto, sicuramente ricco, che non aveva esitato davanti alla giovinezza e alla grazia della ragazza.
Non amo le frasi che cominciano con “ma”… ti risparmio la triste ragione, io metterei “Feisal, ma…”. La frase in generale non mi convince del tutto.

5. Nel sogno rivisse un episodio avvenuto realmente cinque anni prima, durante una guerra combattuta dal suo Paese, che non riusciva mai a trovare una pace duratura con i Paesi vicini.
Vedi punto 1. In questo caso l’episodio è legato alla pace e invece dovrebbe essere legato al Paese, tutta colpa dell’inciso.

Detto questo è un bellissimo racconto. Il tema mi ha conquistata subito, perché i diritti delle donne sono una cosa secondo me per cui non ci si batte ancora abbastanza. Mi è piaciuto come hai introdotto il vento nel racconto e come hai tratteggiato i personaggi. Ho trovato bellissimo il riferimento alla tragedia di Ifigenia, hai insinuato un paragone tra il sacrificio a cui viene sottoposta Ifigenia nella tragedia e quello che, forse meno cruento ma altrettanto drammatico, si prospetta per Nadine. Bel parallelismo.
Sull’inizio veloce e nel mezzo della scena, mi hai ricordato un po’ quello che dice Verga riferendosi a “I Malavoglia” e cioè che il lettore si troverà in mezzo a dei personaggi che non conosce e imparerà naturalmente a conoscerli solo dopo un iniziale periodo di confusione. Quindi non mi preoccuperei troppo. Per il resto, ottimo lavoro e in bocca al lupo per il concorso (ma si può dire a uno che si chiama LupoAlfa?).
 
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Lupoalfa
view post Posted on 8/6/2012, 11:24




Grazie Romina per il tuo commento e per i tuoi suggerimenti molto pertinenti. Ho apportato le modifiche al testo.
Ehi! Ora aspetto il tuo racconto.
:) :) :)
 
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marcosanti74
view post Posted on 9/6/2012, 21:02




Ciao Lupoalfa.
La storia mi è piaciuta molto, ma la cosa più grande del tuo racconto è il CALORE.
Mentre lo leggevo ho provato una forte sensazione di calore pervadere i miei sensi.
L'amore e la gentilezza che sei riuscito a comunicare non mi hanno lasciato neanche dopo averlo terminato.
Complimenti!!!
 
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Robbie1967
view post Posted on 9/6/2012, 23:36




Ciao,

ho letto con piacere il tuo racconto.
Mi piace molto il filo conduttore. che definirei "i contrasti".
I contrasti tral il vecchio ed il nuovo, simboleggiati dal Narghilè e dalla Marlboro, dalle credenze di tradizione e dalla razionalità del fratello. E, soprattutto, dalla vecchia concezione di una famiglia patriarcale e impositiva da una parte, dalla voglia di.... scegliere la propria vita dall'altra parte.

Personalmente, avrei approfondito di più gli spigoli psicologici e caratteriali dei personaggi, ma mi rendo conto che questo avrebbe allungato non di poco la narrazione.

E comunque, come ormai credo di avere imparato, la verità sta negli occhi di chi scrive, non di chi legge.

Complimenti.

R.
 
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lux1993
view post Posted on 11/6/2012, 14:46




Del tuo racconto mi sono piaciute molto l'ambientazione sociale e culturale e la sottile ironia che sembra spuntare alla fine. Con un semplice gesto, il fratello di Nadine riesce a far cambiare idea al padre, in apparenza irremovibile.
La tua storia mi ha comunicato speranza e ottimismo, come a dire che le difficoltà più grandi possono essere superate con un pizzico d'ingegno. Il lieto fine può apparire inizialmente utopistico, ma proprio in questo consiste la sua originalità, secondo me: riguardo al mondo musulmano siamo infatti abituati a leggere soltanto storie tragiche. Chi dice che invece non sia possibile realizzare i propri desideri?

Complimenti :)
 
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macchiavelli3
view post Posted on 12/6/2012, 17:30




Molto, molto interessante.
Furba la trovata del figlio, davvero..io non ci sarei mai arrivato ( a scrivere un pezzo del genere ).
Interessante la scelta del luogo, dell'etnia dei personaggi e del contesto...insomma, tutto molto interessante.
Uno stile ancora da sgrezzare, un po' troppo frettoloso per i miei ( e ripeto miei ) gusti...ad ogni modo ottimo lavoro!
 
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pleiadi
view post Posted on 13/6/2012, 16:43




Ciao! Secondo me, non ti sei comportato da maschilista: Sei stato coerente con quel mondo in cui la cultura è maschilista, e i problemi delle donne, quando si risolvono, sono risolti dagli uomini. Per questo è quasi "naturale" che le donne scompaiano e che i protagonisti diventino gli uomini. La mia delusione è che nel padre non ci sia nessuna consapevolezza di tutto questo, e che il destino di una donna sia legato ad un soffio di vento. Non è esattamente un lieto fine, quel tipo di cultura, nel tuo racconto, non fa nessun passo avanti. Sei stato bravo, perché , forse, è ancora proprio così.
 
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Lupoalfa
view post Posted on 13/6/2012, 18:25




La storia che ho raccontato è, più o meno, una storia reale. Me l'ha raccontata l'uomo che sarebbe Akram. Quello che dici è vero: è difficile che cambi il padre, il progresso, se c'è, è lento, bisogna sperare nelle generazioni successive. E' bella la frase che hai scritto: il destino di una donna è legata a un soffio di vento. Quasi quasi te la rubo e la metto nel testo.
Grazie per il tuo gradito commento.
 
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view post Posted on 14/6/2012, 11:03
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Ciao Paolo.
Come ti ho già detto altrove, questo racconto non incontra del tutto il mio gusto personale. Visto che, da regolamento, sono tenuto a commentare il racconto, ribadisco il mio pensiero, senza però riportarlo nuovamente, tanto tu sai già su cosa si basa.
Se ti piace così è già tutto a posto :)
 
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parenti.eva
view post Posted on 17/6/2012, 20:11




Mi è piaciuto un sacco, è bellissimo, li stenderai tutti ciao
 
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Lupoalfa
view post Posted on 17/6/2012, 21:34




Grazie Eva! Mi ha fatto molto piacere il tuo commento. "Stendere" è un po' eccessivo, a me basta che il racconto piaccia a chi lo legge!
 
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DOMENICO MANTOVANI
view post Posted on 22/6/2012, 12:13




Apprezzo in questo racconto il senso antico, storico, che si lascia scoprire nella modernità. E' una finestra su una cultura "altra", di cui in molti (me compreso) dobbiamo ancora prendere coscienza.
La scrittura è armonica, metodica e mi piace per come linguisticamente si tiene su.
Narrazione molto ben riuscita.
La mia valutazione è assolutamente positiva.
 
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slayercetty
view post Posted on 29/6/2012, 23:01




innanzitutto complimenti per il tema scelto.

Come donna, mi sento, ovviamente, punta sul vivo, quando si portano alla mia attenzione i diritti umani, specie quelli delle mie "sorelle" che troppo spesso,
sono in tutto il mondo schiave di leggi non scritte, dell'abitudine, di una società misogina...

L'idea che il destino di un essere umano, una bambina praticamente, possa dipendere da un soffio di vento, mi ha dato i brividi, proprio perché, in fondo, non si discosta così tanto dalla verità.

Passiamo al racconto in sé:

Il tuo stile mi è piaciuto molto, è fresco e conivolgente insieme; la caratterizzazione dei personaggi l'ho trovata molto buona, così come la descrizione dell'ambientazione.

Il punto forte della storia, sono certamente i dialoghi: verosimili, ben resi, scorrevoli.

CITAZIONE
“Non è stato solo per il sogno. Quando mi sono svegliato e ho aperto la finestra, fuori tirava un forte vento che spirava proprio nella direzione del fronte, dove ti trovi tu.”
“E cosa significa?”
“Caro Akram, i sogni e il vento sono i segni che ci manda Dio. È con questi mezzi che comunica con noi, che ci avverte e ci indica la strada da seguire. I sogni durante la notte e il vento durante il giorno.”

Questo stralcio di dialogo è uno dei miei preferiti.

Bello anche, il riferimento alla tragedia greca di Ifigenia.


Il finale, sebbene non abbia un grande effetto sorpresa (almeno non per me: ci speravo troppo che andasse tutto bene! :P ), è proposto al lettore in modo innovativo e originale, come del resto è originale l'uso che hai fatto del motivo del vento e il compito speciale che gli hai attribuito.

Nel complesso: complimenti, davvero un ottimo lavoro!

Buona fortuna!
 
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view post Posted on 25/7/2012, 17:54
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Fabrizia

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Oltre alle solite correzioni tipografiche, per la pubblicazione nell'ebook ti suggerisco due modifiche:

Selma rimase impietrita e sentì le sue gambe tremare.

«Nostro padre vuole farmi sposare un uomo che non conosco, uno che ha il doppio dei miei anni.
invece di:
«Nostro padre vuole farmi sposare un uomo che non conosco, un vecchio che ha il doppio dei miei anni.

Visto che Nadine è ancora una bambina, anche se l'uomo ha il doppio dei suoi anni probabilmente è difficile definirlo vecchio, anche se è Nadine stessa a parlare...

Attendo la tua conferma, ciao


 
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view post Posted on 30/7/2012, 01:05
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CITAZIONE (abaluth @ 25/7/2012, 18:54) 
Oltre alle solite correzioni tipografiche, per la pubblicazione nell'ebook ti suggerisco due modifiche:

Selma rimase impietrita e sentì le sue gambe tremare.

«Nostro padre vuole farmi sposare un uomo che non conosco, uno che ha il doppio dei miei anni.
invece di:
«Nostro padre vuole farmi sposare un uomo che non conosco, un vecchio che ha il doppio dei miei anni.

Visto che Nadine è ancora una bambina, anche se l'uomo ha il doppio dei suoi anni probabilmente è difficile definirlo vecchio, anche se è Nadine stessa a parlare...

Attendo la tua conferma, ciao

Ecco! Ricordi che ti avevo fatto notare la stessa cosa?... :D
 
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33 replies since 29/5/2012, 17:40   365 views
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