Abaluth - Scrivere, leggere, arte e cultura

un attimo anzi due Isabella Galeotti

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macchiavelli3
view post Posted on 12/6/2012, 17:35




bello, profondo, interessante ma..tutto troppo di corsa :( Ed è una cosa che ho notato spesso nei racconti proposti....è vero, sono 20.000 battute...ma se in 20.000 battute racchiudete tutta questa roba, un libro diventa un'enciclopedia...e non è positivo.....in bocca al lupo..
 
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view post Posted on 12/6/2012, 21:16
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Hai ragione.
In effetti il racconto che ho fatto e' molto più lungo.
Ho dovuto tagliuzzare un pò qui un pò là
Solo una cosa. I racconti solitamente sono compressi, concentrati, quindi non puoi troppo perderti in descrizioni poetiche, ma spremere il succo, aggiungere dei colpi di scena. Solo così catturi l'attenzione continua del lettore.
Questo naturalmente è il mio parere.
Grazie per il tuo commento
 
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macchiavelli3
view post Posted on 12/6/2012, 23:17




Figurati :D Io la vedo diversamente..nei racconti mi focalizzo su particolari, ci giro attorno...non riesco a esprimere in poche righe una storia che ne merita tante di più :) Diciamo che il dono della sintesi non mi è proprio...però sì, si vede che hai tagliuzzato parecchio...
 
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view post Posted on 14/6/2012, 15:07
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Mi dispiace constatare che tu sia convinta di aver sistemate gli errori quando, in realtà, è un vero e proprio orrore, e non credo si possa ancora parlare di sviste.
Magari ci penserà abaluth in fase di editing, qualora il tuo racconto venga scelto.
Aggiungo: il vento è una presenza artificiosa; è presente, senza dubbio, ma mi pare proprio strumentale ai fini del concorso e non della storia in sé.
Il finale, poi, mi pare completamente fuori contesto e, contrariamente a quanto ti hanno fatto notare altri, non mi propone un presente ma è uno stacco dalla lettura che non mi pare funzionale nell'economia del racconto.
In buona sostanza, non mi è piaciuto.
Alla prossima ;)
 
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view post Posted on 15/6/2012, 21:45
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Ciao, Il soggetto doveva essere il "vento".
Ho costruito una storia dove il vento ha fatto la sua parte.
Questa energia non la si può solo far soffiare tra i capelli degli innamorati oppure sul dorso di un drago.
Il mio vuole essere solo un racconto di vita.

Per il resto.....come hanno detto in un film.
" Nessuno è perfetto"
:D
 
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DOMENICO MANTOVANI
view post Posted on 27/6/2012, 21:40




Nelle varie risposte ti hanno già fatto notare aspetti, sui quali dovevi ritornare (come ad esempio la punteggiatura)... ma non l'hai fatto con attenzione. Sei ancora in tempo.
Occhio alla grammatica.

A volte i periodi sono troppo descrittivi (quasi da studente).

Il racconto ha un ritmo incalzante, che ben si accorda con gli eventi tragici. Ma succedono troppe cosa.

L'appunto che ti faccio, in merito alla dinamica narrativa, riguarda l'assenza di dialoghi. Secondo il mio modesto parere, essi - senza esagerare - rendono snella la lettura, sollecitano l'attenzione, offrono una maggiore profondità psicologica ad alcuni personaggi coinvolti.
...Nel tuo prossimo racconto, ricordatene.
In bocca al lupo.
 
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view post Posted on 27/6/2012, 22:11
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Questo è il primo racconto che compongo senza dialoghi.
Di solito li uso moltissimo.
Questo voleva essere il racconto di una donna scampata per ben due volte ad eventi particolari.
Pensa che il brano l'ho già corretto qualche settimana fa.
La punteggiatura è proprio il mio, manco a dirlo, punto debole.
Per la forma del racconto, chi parla e' figlia di una contadina, quindi non può esprimersi come una laureata.
Vuol dire che sono riuscita nel mio intento ha far esprimere l'attrice principale con una parlata elementare.
Grazie per le info, ora vado a rileggermelo per la odiata punteggiatura.
 
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view post Posted on 27/6/2012, 22:58
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Romina Tamerici

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Per cominciare mi scuso per non aver letto il tuo racconto prima, ma ultimamente devo incastrare troppe cose e non so perché il tuo racconto e finito in fondo all’elenco di cose da leggere, mentre doveva essere in cima! Misteri… comunque sono qui per parlare del tuo racconto e visto che sei on line forse posso esserti utile subito. Il tuo racconto ha un bel tema, secondo me, che però poteva essere sviluppato meglio. Questo non vuol dire che il tuo testo sia brutto, solo che aveva delle potenzialità che sono rimaste nascoste, almeno secondo me. La scena della prima catastrofe mi ha ricordato molto una parte del film “Qui dove batte il cuore” che avrò visto almeno mille volte. Visto che tutti ti segnalano che c’è qualcosa che non va e poi ti dicono di cercare, io preferisco dirti le cose un po’ più direttamente. Visto che hai già rivisto il racconto varie volte. Se poi ti stanchi a leggere il commento, ignoralo.

1. Mio padre e tutti gli zii la sera rientravano stanchi, io la nonna la mamma e la zia Titta ci occupavamo delle faccende domestiche. […]Io Elsa e Zoraide […]Il pasticcere, proprio lui, Luigi il pasticcere, bello alto baffuto con quegli occhi color antracite.
Quando fai un elenco, i termini devono essere separati da virgole (es. “io, la nonna, la mamma e …”).

2. cappelli ,sua
La virgola va attaccata alla parole che segue e staccata da quella che precede (es. “cappelli, sua”).

3. Raccontare di tutto il parentado non mi basterebbero due vite.
Manca un “per” all’inizio, oppure la frase non è grammaticalmente corretta.

4. sia la casa che le stalle,
La forma “sia… sia…” è più corretta.

5. Pericle era il matto del paese. Noi le davamo un tetto e un po' di calore famigliare,
Pericle è un uomo, quindi “gli” e non “le”.

6. Infatti una volta tutti al riparo, rimanemmo in attesa che il temporale passasse.
Manca un verbo nella prima parte.

7. Visto la carenza di uomini, la mamma voleva aprire la porta, ma la nonna le raccomandò di non farlo, spiegando che quella quiete era dovuta semplicemente perché eravamo nell'occhio del vortice d'aria, ma da lì a poco si sarebbe ancora scatenato il finimondo.
Questa frase va rivista, perché è proprio un po’ sgrammaticata. Prova a sistemarla, se ti serve una mano fai un fischio!

8. L'ampia gonna di velluto verde cadeva perfettamente a piomba sulla esile figura,

Errore di battitura “piombo”.

9. Ci disperammo, la mamma era bloccata là fuori, ma non potevamo mettere a repentaglio anche le nostre vite, così saggiamente disse la nonna, non potevamo precipitarci fuori sarebbe stato un disastro per tutti
Vedi punto 7.

10. Fortunatamente la nostra cittadina è in una zona molto frequentato da turisti, quindi gli affari vanno bene.
Errore di concordanza “frequentata”.

11. Incoerenza nei tempi verbali soprattutto nella parte al presente che è raccontata in parte al presente in parte al passato prossimo e in parte perfino al passato remoto. Inoltre se aggiungi degli spazi tra paragrafi nei passaggi temporali, forse è meglio.

12. Fu un attimo l'acqua la squarciò, come si taglia un pezzo di carta, la lamiera fece due labbra verso l'interno, e come un vortice inghiottì tutto, anche le mie due cugine, che stavano raccogliendo gli ultimi modelli.

Metterei un due punti dopo “attimo”, ma per il resto la frase è bellissima!

13. Queste funi sprofondarono
Parlando al passato è meglio “quelle”.

14. portando con se
Manca l’accento a “sé”.

15. fortunata di aver incontrato Luigi
Fortunata “per” o “ad”.

16. " Si Luigi ho finito. Arrivo."
Manca l’accento a “sì” e poi il vocativo non è tra virgole e le virgolette… va be’. Io scriverei:
“Sì, Luigi, ho finito. Arrivo”.

17. Nel racconto hai descritto molte cose puntando solo sul loro colore. Secondo me dovresti puntare a volte su altro, giusto per spezzare un po’.

Ma per finire con una cosa positiva, la mia frase preferita:
CITAZIONE
dalla festa ne uscì un funerale generale, dove i superstiti non sapevano su chi piangere.

Buona revisione e in bocca al lupo!
 
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view post Posted on 27/6/2012, 23:18
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Che aiuto....grassssssie
L'ho appena riletto e ripubblicato, ma tu mi hai segnalato alcuni ORRORI che nonostante io l'abbia appena riletto non ho ancora visto :(
Non basta un mese..........deve passare più tempo per rileggere un racconto.
Ora lo ripasso
 
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view post Posted on 27/6/2012, 23:23
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Romina Tamerici

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Speravo di commentare prima che tu finissi la revisione, ma sono troppo lenta ultimamente... va be', magari rileggendolo ancora scopri nuove cose da cambiare! Buon lavoro!
 
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view post Posted on 27/6/2012, 23:39
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Ho modificato nuovamente, grazie hai tuoi suggerimenti.
Ripubblicato.
Domani lo rileggerò per sistemare i tempi. Ora è il momento della nanna.
Grazie ancora per la tua pazienza.
 
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view post Posted on 27/6/2012, 23:48
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Romina Tamerici

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Buona notte! La pazienza è una delle mie poche virtù, quindi approfittane quando hai bisogno di una mano.
 
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slayercetty
view post Posted on 28/6/2012, 00:23




Questo racconto è molto carino.
La storia che hai deciso di raccontare ha davvero un buon potenziale, ma poteva, anche secondo me, essere sviluppata meglio.

Devo dire che il tuo stile mi è piaciuto moltissimo, sembra proprio di "sentir pensare" una ragazza di campagna.

Ho riscontrato diverse imperfezioni, perciò ti consiglio di rileggere, facendo attenzione alla punteggiatura e ai tempi.

Ti segnalo qualcosina:

CITAZIONE
Mio padre e tutti gli zii la sera rientravano stanchi, io, la nonna, la mamma e la zia Titta...

CITAZIONE
Infatti una volta tutti al riparo, siano siamo rimasti in attesa che il temporale passasse

A parte quel errore, penso che sarebbe meglio costruire la frase così:

Una volta che fummo tutti al riparo, restammo in attesa che il temporale...


CITAZIONE
Il pomeriggio il cielo si incupisce di un colore piombo

Ti consiglio di rivedere questa frase: l'idea del color piombo è già suggerita nel verbo "incupire", perciò, scritta in questo modo, senza altre specifiche che giustifichino la presenza di un'ulteriore descrizione del colore, la frase è un po' ridondante a livello concettuale.

CITAZIONE
erano stato state risucchiate da quel maledetto fiume impetuoso.

Complimenti per l'originalità dell'idea, la prima tragedia mi ha commossa ed anche a me ha fatto subito venire in mente il libro "Where the heart is", da cui è stato tratto il film menzionato in un comento precedente.

Ps:
Mi è piaciuto molto anche il titolo che hai scelto.


In bocca al lupo!
 
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view post Posted on 28/6/2012, 06:15
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Grazie anche per i tuoi suggerimenti.
Andrò a cercare il libro perche' non l'ho letto.

Questa sera penso di rileggerlo nuovamente e sistemare i tempi

Buona giornata, e grazie
 
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lux1993
view post Posted on 28/6/2012, 18:01




Ciao solenebbia,
non posso fare a meno di notare che il tuo racconto mi ricorda Cesare Pavese per via dell'ambientazione!:)
ho gradito molto la storia, che tuttavia potrebbe migliorare se curassi un po' di più l'aspetto formale. Mi riferisco alla punteggiatura, talvolta anomala, che conferisce al racconto un andamento singhiozzante e disorienta il lettore... Inoltre ti consiglio di prestare attenzione alla scelta stilistica dei termini: cerca di variare di più il lessico e di concordare i tempi verbali!
Qui di seguito ti segnalo alcune cose giusto per rendere l'idea:

• Non mi è chiaro il significato di questa frase:
Io lo curavo molto pazientemente, avevo anche creato un bersò dove avevo fatto arrampicare la vita americana.


• Così presi una (la) decisione di tuffarmi con loro


• Io dall'alto dei nostri 20 scalini, (attenzione alle virgole in questa frase! Venti è meglio di 20)


• Oggi di quelle brutte esperienze non ne parlo con nessuno. (non parlo con nessuno, senza ne)


• Il tempo cicatrizza tutto virgola anche una scomparsa così violenta, avvenuta proprio sotto i miei occhi di dodicenne.

• Inoltre, dai verbi non si capisce se l'ultima sequenza di eventi si svolge nel presente o nel passato:

Il pomeriggio il cielo si incupisce di un colore piombo, le gocce di pioggia sbattono
a terra fragorosamente, ognuna di loro sembra che pesi un chilo. Elsa abbassa la saracinesca.
Noi abitavamo sopra. La casa era solo a un piano. Il tetto era un enorme terrazzo con ogni
tipo di pianta e di fiore.

Buon labor limae! :)
 
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31 replies since 20/5/2012, 21:11   536 views
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