Per cominciare mi scuso per non aver letto il tuo racconto prima, ma ultimamente devo incastrare troppe cose e non so perché il tuo racconto e finito in fondo all’elenco di cose da leggere, mentre doveva essere in cima! Misteri… comunque sono qui per parlare del tuo racconto e visto che sei on line forse posso esserti utile subito. Il tuo racconto ha un bel tema, secondo me, che però poteva essere sviluppato meglio. Questo non vuol dire che il tuo testo sia brutto, solo che aveva delle potenzialità che sono rimaste nascoste, almeno secondo me. La scena della prima catastrofe mi ha ricordato molto una parte del film “Qui dove batte il cuore” che avrò visto almeno mille volte. Visto che tutti ti segnalano che c’è qualcosa che non va e poi ti dicono di cercare, io preferisco dirti le cose un po’ più direttamente. Visto che hai già rivisto il racconto varie volte. Se poi ti stanchi a leggere il commento, ignoralo.
1. Mio padre e tutti gli zii la sera rientravano stanchi, io la nonna la mamma e la zia Titta ci occupavamo delle faccende domestiche. […]Io Elsa e Zoraide […]Il pasticcere, proprio lui, Luigi il pasticcere, bello alto baffuto con quegli occhi color antracite.Quando fai un elenco, i termini devono essere separati da virgole (es. “io, la nonna, la mamma e …”).
2. cappelli ,suaLa virgola va attaccata alla parole che segue e staccata da quella che precede (es. “cappelli, sua”).
3. Raccontare di tutto il parentado non mi basterebbero due vite.Manca un “per” all’inizio, oppure la frase non è grammaticalmente corretta.
4. sia la casa che le stalle,La forma “sia… sia…” è più corretta.
5. Pericle era il matto del paese. Noi le davamo un tetto e un po' di calore famigliare,Pericle è un uomo, quindi “gli” e non “le”.
6. Infatti una volta tutti al riparo, rimanemmo in attesa che il temporale passasse.Manca un verbo nella prima parte.
7. Visto la carenza di uomini, la mamma voleva aprire la porta, ma la nonna le raccomandò di non farlo, spiegando che quella quiete era dovuta semplicemente perché eravamo nell'occhio del vortice d'aria, ma da lì a poco si sarebbe ancora scatenato il finimondo.Questa frase va rivista, perché è proprio un po’ sgrammaticata. Prova a sistemarla, se ti serve una mano fai un fischio!
8. L'ampia gonna di velluto verde cadeva perfettamente a piomba sulla esile figura,Errore di battitura “piombo”.
9. Ci disperammo, la mamma era bloccata là fuori, ma non potevamo mettere a repentaglio anche le nostre vite, così saggiamente disse la nonna, non potevamo precipitarci fuori sarebbe stato un disastro per tuttiVedi punto 7.
10. Fortunatamente la nostra cittadina è in una zona molto frequentato da turisti, quindi gli affari vanno bene.Errore di concordanza “frequentata”.
11. Incoerenza nei tempi verbali soprattutto nella parte al presente che è raccontata in parte al presente in parte al passato prossimo e in parte perfino al passato remoto. Inoltre se aggiungi degli spazi tra paragrafi nei passaggi temporali, forse è meglio.
12. Fu un attimo l'acqua la squarciò, come si taglia un pezzo di carta, la lamiera fece due labbra verso l'interno, e come un vortice inghiottì tutto, anche le mie due cugine, che stavano raccogliendo gli ultimi modelli.Metterei un due punti dopo “attimo”, ma per il resto la frase è bellissima!
13. Queste funi sprofondaronoParlando al passato è meglio “quelle”.
14. portando con seManca l’accento a “sé”.
15. fortunata di aver incontrato LuigiFortunata “per” o “ad”.
16. " Si Luigi ho finito. Arrivo."Manca l’accento a “sì” e poi il vocativo non è tra virgole e le virgolette… va be’. Io scriverei:
“Sì, Luigi, ho finito. Arrivo”.
17. Nel racconto hai descritto molte cose puntando solo sul loro colore. Secondo me dovresti puntare a volte su altro, giusto per spezzare un po’.
Ma per finire con una cosa positiva, la mia frase preferita:
CITAZIONE
dalla festa ne uscì un funerale generale, dove i superstiti non sapevano su chi piangere.
Buona revisione e in bocca al lupo!